Resilienza e creatività, la lezione di Mogol

Martedì, 09 Aprile 2019 15:16 | Letto 1473 volte   Clicca per ascolare il testo Resilienza e creatività, la lezione di Mogol Giornata importantissima per le scuole di Jesi. Tantissimi studenti delle classi terze, quarte e quinte delle scuole cittadine hanno incontrato al teatro Pergolesi Giulio Rapetti, in arte Mogol per una lectio magistralis su “Creatività e resilienza”. L’appuntamento è stato organizzato da “Noi 3”, associazione che prende il nome dalla presenza di tre donne, la giornalista Agnese Testadiferro, la psicologa e mental coach Roberta Cesaroni e la storica dell’arte Sara Tassi. Mogol ha accompagnato i ragazzi in un viaggio attraverso le parole con lo scopo di potenziare il talento, la creatività e le caratteristiche resilienti dei giovani. “Oltre a parlare di resilienza e creatività - ha spiegato Mogol – ho anche tenuto una lezione sul cammino del pop. Certo è che le canzoni di oggi hanno qualcosa di nuovo che può essere interessante e qualcosa che invece può essere meno importante per quanto riguarda i contenuti. Le melodie sono poi strutturate in maniera diversa: ora ci sono più piccoli ritornelli che si susseguono e i testi sono più sul linguaggio tecnologico piuttosto che sui contenuti veri e propri della vita”. Dal padre di moltissimi testi che hanno fatto la storia della musica italiana, grazie alle voci di artisti straordinari come Battisti, anche un commento sulla presenza di sproloqui e troppi doppi sensi all’interno delle canzoni oggi di moda: “Non voglio fare il fustigatore di linguaggi. Se è appropriata una parolaccia si può anche dire, ma ciò che è importante è il contenuto non l’estetica del linguaggio. Che quello che si dice corrisponda a fatti di vita”. Ai microfoni di Radio C1 ha poi lasciato un pensiero per Camerino e le zone del terremoto: “Sono territori fortemente produttivi, trainanti per il Paese e mi sono molto a cuore come gli italiani che abitano in questa regione”. Per gli studenti dei licei di Jesi è stata sicuramente un’occasione straordinaria: “Oltre che parlare dell’importanza della resilienza e della creatività - spiega Agnese Testadiferro - Mogol ha creato un percorso attraverso l’ascolto dei suoi successi più grandi, spiegando ai ragazzi le fasi creative e, dunque, quei momenti che l’hanno portato a scrivere quei testi indimenticati”.   Le organizzatrici dellevento  

Giornata importantissima per le scuole di Jesi. Tantissimi studenti delle classi terze, quarte e quinte delle scuole cittadine hanno incontrato al teatro Pergolesi Giulio Rapetti, in arte Mogol per una lectio magistralis su “Creatività e resilienza”. L’appuntamento è stato organizzato da “Noi 3”, associazione che prende il nome dalla presenza di tre donne, la giornalista Agnese Testadiferro, la psicologa e mental coach Roberta Cesaroni e la storica dell’arte Sara Tassi.

Mogol ha accompagnato i ragazzi in un viaggio attraverso le parole con lo scopo di potenziare il talento, la creatività e le caratteristiche resilienti dei giovani.

“Oltre a parlare di resilienza e creatività - ha spiegato Mogol – ho anche tenuto una lezione sul cammino del pop. Certo è che le canzoni di oggi hanno qualcosa di nuovo che può essere interessante e qualcosa che invece può essere meno importante per quanto riguarda i contenuti. Le melodie sono poi strutturate in maniera diversa: ora ci sono più piccoli ritornelli che si susseguono e i testi sono più sul linguaggio tecnologico piuttosto che sui contenuti veri e propri della vita”.

Dal padre di moltissimi testi che hanno fatto la storia della musica italiana, grazie alle voci di artisti straordinari come Battisti, anche un commento sulla presenza di sproloqui e troppi doppi sensi all’interno delle canzoni oggi di moda: “Non voglio fare il fustigatore di linguaggi. Se è appropriata una parolaccia si può anche dire, ma ciò che è importante è il contenuto non l’estetica del linguaggio. Che quello che si dice corrisponda a fatti di vita”.

Ai microfoni di Radio C1 ha poi lasciato un pensiero per Camerino e le zone del terremoto: “Sono territori fortemente produttivi, trainanti per il Paese e mi sono molto a cuore come gli italiani che abitano in questa regione”.

Per gli studenti dei licei di Jesi è stata sicuramente un’occasione straordinaria: “Oltre che parlare dell’importanza della resilienza e della creatività - spiega Agnese Testadiferro - Mogol ha creato un percorso attraverso l’ascolto dei suoi successi più grandi, spiegando ai ragazzi le fasi creative e, dunque, quei momenti che l’hanno portato a scrivere quei testi indimenticati”.

 

Le organizzatrici dell'evento

 

Noi3 Sara Tassi Roberta Cesaroni Agnese Testadiferro

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