Volto soddisfatto, maglietta arancione con la faccia di Matteo Salvini, pronto a salire sulla ruspa per demolire quello che definisce il "simbolo del degrado cittadino". Ma non sembra che i suoi concittadini abbiano apprezzato il gesto dell'assessore Giuseppe Cognini. Tutto questo succede a Civitanova. L'assessore ieri mattina si è dedicato in prima persona alla demolizione "di un simbolo della decadenza cittadina, conseguenza di una certa noncuranza da parte delle vecchie amministrazioni che, inspiegabilmente, non notavano la rilevante quanto inquietante presenza di rom, spacciatori e balordi in generale in alcune zone della città. Obiettivo, riqualificazione del verde attrezzato, restituiamo i parchi ai nostri bambini". Nonostante tutto però, le critiche non sono tardate ad arrivare, in particolar modo perché proprio ieri, lungo il corso, alle 13 non era ancora stata portata via l'immondizia e molti hanno lamentato sporcizia anche in Vicolo Sforza, sul lungomare e nei pressi del Municipio.
Gaia Gennaretti
A bordo della ruspa demolisce i bagni pubblici in nome del decoro. Ma in centro è polemica per l'immondizia
Venerdì, 30 Agosto 2019 11:01 | Letto 894 volte Clicca per ascolare il testo A bordo della ruspa demolisce i bagni pubblici in nome del decoro. Ma in centro è polemica per l'immondizia Volto soddisfatto, maglietta arancione con la faccia di Matteo Salvini, pronto a salire sulla ruspa per demolire quello che definisce il simbolo del degrado cittadino. Ma non sembra che i suoi concittadini abbiano apprezzato il gesto dellassessore Giuseppe Cognini. Tutto questo succede a Civitanova. Lassessore ieri mattina si è dedicato in prima persona alla demolizione di un simbolo della decadenza cittadina, conseguenza di una certa noncuranza da parte delle vecchie amministrazioni che, inspiegabilmente, non notavano la rilevante quanto inquietante presenza di rom, spacciatori e balordi in generale in alcune zone della città. Obiettivo, riqualificazione del verde attrezzato, restituiamo i parchi ai nostri bambini. Nonostante tutto però, le critiche non sono tardate ad arrivare, in particolar modo perché proprio ieri, lungo il corso, alle 13 non era ancora stata portata via limmondizia e molti hanno lamentato sporcizia anche in Vicolo Sforza, sul lungomare e nei pressi del Municipio.Gaia Gennaretti
Volto soddisfatto, maglietta arancione con la faccia di Matteo Salvini, pronto a salire sulla ruspa per demolire quello che definisce il "simbolo del degrado cittadino". Ma non sembra che i suoi concittadini abbiano apprezzato il gesto dell'assessore Giuseppe Cognini. Tutto questo succede a Civitanova. L'assessore ieri mattina si è dedicato in prima persona alla demolizione "di un simbolo della decadenza cittadina, conseguenza di una certa noncuranza da parte delle vecchie amministrazioni che, inspiegabilmente, non notavano la rilevante quanto inquietante presenza di rom, spacciatori e balordi in generale in alcune zone della città. Obiettivo, riqualificazione del verde attrezzato, restituiamo i parchi ai nostri bambini". Nonostante tutto però, le critiche non sono tardate ad arrivare, in particolar modo perché proprio ieri, lungo il corso, alle 13 non era ancora stata portata via l'immondizia e molti hanno lamentato sporcizia anche in Vicolo Sforza, sul lungomare e nei pressi del Municipio.
Gaia Gennaretti
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Cronaca