"Apparecchiatura ben segnalata e ben visibile" l'automobile sta condannato a pagare la multa. Di nuovo una sentenza a favore del Comune di San Severino per quanto riguarda la segnaletica che precede l'autovelox fisso in località Rocchetta. Il Tribunale di Macerata ha riformato, come già più volte accaduto, anche l'ultima sentenza del giudice di pace di Camerino contro gli autovelox fissi. Il Comune è stato rappresentato dall’avvocato Stefano Paciaroni e dall’agente addetta al contenzioso Fabiana Forconi, avverso una sentenza emessa dal Giudice di Pace di Camerino con cui era stato annullato il verbale di contestazione della Polizia locale emesso nei confronti di un automobilista che procedeva a velocità superiore rispetto al consentito lungo la Strada provinciale 361 “Septempedana”. L’automobilista, in particolare, aveva lamentato l’assenza di segnaletica ad indicare un Autovelox fisso in località Rocchetta. Il giudice Luigi Reale, confermando peraltro altre sentenze emesse in passato, ha nuovamente chiarito che l'apparecchiatura è ben visibile in entrambi i sensi di marcia. Ci sono numerosi cartelli che avvertono della presenza dell'autovelox anche a 500 e 200 metri di distanza.
“Indicazioni queste - si legge nell’ultima sentenza - che sia per la pluralità che per la distanza dall’apparecchio devono ritenersi idonee alla corretta segnalazione”. Dunque non c'è altra soluzione, in quel tratto di strada (ma in ogni strada dovrebbe essere così) se non quella di rispettare i limiti.
Il Tribunale di Macerataha condannato l’automobilista al pagamento della sanzione elevata dalla Polizia locale e in più a sostenere le spese legali.
g.g.