Massimo Cialente in visita alla zona rossa di Camerino

Venerdì, 25 Ottobre 2019 14:08 | Letto 837 volte   Clicca per ascolare il testo Massimo Cialente in visita alla zona rossa di Camerino Visita della zona rossa di Camerino questa mattina per l’ex sindaco dell’Aquila Masimo Cialente, ospite della città ducale  per lintera giornata. Alle 16 in programma l’incontro al Benedetto XIII organizzato dal comitato Concentrico.  Il medico pneumologo e fisiologo primo cittadino dellAquila dal 2007 al 2017, questa mattina nellaula magna del Polo scolastico provinciale ha incontrato gli studenti. Nel corso dellincontro moderato dal prof Savi, il dott. Cialente ha illustrato i contenuti del suo libro Laquila 2009. Una lezione mancata scritto in occasione dei 10 anni dal tragico terremoto che colpi il capoluogo abruzzese Nel volume è racchiuso il racconto del dramma suo personale e la  testimonianza da sindaco che ha impegnato ogni sua energia per aiutare la comunità aquilana.  Poco prima, accompagnato dal sindaco di Camerino aveva visitato la zona rossa che peraltro già aveva conosciuto in passato. Ho rivissuto dei ricordi - ha dichiarato Cialente- Venni da ragazzo a visitare questa bellissima cittadina insieme a due amici. Per quello che ho potuto vedere dallesterno gli immobili presentano sicuramente dei danni più o meno gravi ma il fatto che non vi siano ribaltamenti sta a significare che bene o male quello che è stato fatto dopo il sisma del 1997 è servito. La cosa di cui mi rammarico e che non avrei immaginato è il ritardo nei puntellamenti  - ha aggiunto -. La mia preoccupazione che ho esternato anche al sindaco di Camerino perchè ci sono passato, è che il centro   storico terremotato è come avere un parente in rianimazione: deve essere poco alla volta recuperato e rianimato e la gente non deve dimenticarlo, altrimenti, ed è successo a Gemona e per un problema politico anche a Laquila, se non recuperi il centro storico che è il fatto identitario di una comunità, non recupererai quellidentità. I ragazzi di 10 anni di Camerino non sanno niente di questi luoghi ed è per questo che occorre rianimare il centro, riportarci persone e far rivivere e apprezzare quei posti . E capitato anche con mio figlio che allepoca del sisma aveva 13 anni e non conosceva le vie della città o  posti che per i più grandi erano familiari e pieni di ricordi. Uscendo lo scorso sabato a LAquila con mia moglie, ci ha fatto piacere  vedere dei ragazzi che stavano alle nicchie della scalinata di San Bernardino e qualcuno da lì aveva ricominciato a darsi qualche bacetto. Quella scena  ci ha dato il senso di un ritorno alla normalità.cc
Visita della zona rossa di Camerino questa mattina per l’ex sindaco dell’Aquila Masimo Cialente, ospite della città ducale  per l'intera giornata. Alle 16 in programma l’incontro al Benedetto XIII organizzato dal comitato Concentrico.  Il medico pneumologo e fisiologo primo cittadino dell'Aquila dal 2007 al 2017, questa mattina nell'aula magna del Polo scolastico provinciale ha incontrato gli studenti. Nel corso dell'incontro moderato dal prof Savi, il dott. Cialente ha illustrato i contenuti del suo libro " L'aquila 2009. Una lezione mancata" scritto in occasione dei 10 anni dal tragico terremoto che colpi il capoluogo abruzzese Nel volume è racchiuso il racconto del dramma suo personale e la  testimonianza da sindaco che ha impegnato ogni sua energia per aiutare la comunità aquilana.  Poco prima, accompagnato dal sindaco di Camerino aveva visitato la zona rossa che peraltro già aveva conosciuto in passato. " Ho rivissuto dei ricordi - ha dichiarato Cialente- Venni da ragazzo a visitare questa bellissima cittadina insieme a due amici. Per quello che ho potuto vedere dall'esterno gli immobili presentano sicuramente dei danni più o meno gravi ma il fatto che non vi siano ribaltamenti sta a significare che bene o male quello che è stato fatto dopo il sisma del 1997 è servito. La cosa di cui mi rammarico e che non avrei immaginato è il ritardo nei puntellamenti  - ha aggiunto -. La mia preoccupazione che ho esternato anche al sindaco di Camerino perchè ci sono passato, è che il centro   storico terremotato è come avere un parente in rianimazione: deve essere poco alla volta recuperato e rianimato e la gente non deve dimenticarlo, altrimenti, ed è successo a Gemona e per un problema politico anche a L'aquila, se non recuperi il centro storico che è il fatto identitario di una comunità, non recupererai quell'identità. I ragazzi di 10 anni di Camerino non sanno niente di questi luoghi ed è per questo che occorre rianimare il centro, riportarci persone e far rivivere e apprezzare quei posti . E' capitato anche con mio figlio che all'epoca del sisma aveva 13 anni e non conosceva le vie della città o  posti che per i più grandi erano familiari e pieni di ricordi. Uscendo lo scorso sabato a L'Aquila con mia moglie, ci ha fatto piacere  vedere dei ragazzi che stavano alle nicchie della scalinata di San Bernardino e qualcuno da lì aveva ricominciato a darsi qualche bacetto. Quella scena  ci ha dato il senso di un ritorno alla normalità".
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