Caporalato in provincia, beni sequestrati per 700mila euro
Nel caso dell'imprenditore pakistano, le indagini, durate alcuni mesi, hanno consentito di sequestrare un casale con magazzino di 500 metri quadri, tre appartamenti di 175 metri quadri e due terreni agricoli per un totale di tre ettari. Tutte le proprietà erano in provincia di Macerata. Nei campi agricoli di Montelupone e Recanati di proprietà dell'uomo pare lavorassero numerosi braccianti, tutti stranieri, per dodici ore al giorno. Alcuni di questi erano richiedenti asilo politico e con permesso di soggiorno provvisorio ma nessuno percepiva un'adeguata retribuzione, né poteva godere del giorno di riposo. Queste, insieme ad altre violazioni e irregolarità, hanno indotto la procura di Macerata a richiedere la misura del controllo giudiziario dell'azienda, nominando un amministratore giudiziario e tutelando in questo modo anche gli impiegati. Dopo indagini anche di carattere patrimoniale, è emerso che il patrimonio immobiliare, in parte intestato al coniuge dell'imprenditore, era sproporzionato rispetto alla posizione reddituale dichiarata e quindi è stato sequestrato.
g.g.
Mirko Carota racconta a Radio C1 l'attesa della ricostruzione
Barbara Olmai
L’intervista a Mirko Carota, andrà in onda nella Rubrica radiofonica “Ricostruire la speranza. Un viaggio nel cuore del sisma”, mercoledì alle ore 10,10 e alle ore 22,10 sulle frequenze di Radio C1 in Blu.
*La rubrica è possibile grazie al contributo di IIE Impianti Elettrici di Urbisaglia e Ticani srl engineering and construction di Visso.
Termina l'esperienza dell'Accademia italiana del clarinetto
Ho conosciuto Pasqui a Camerino-prosegue Vincenti- e non posso che esprimere il mio piacere per aver condiviso il mio progetto. Oltre a l'aver vissuto una bellissima esperienza restano comunque gli amici meravigliosi che ho potuto conoscere. Adesso l'Accademia continua la sua attività in altre città, purtroppo lasciare Camerino non è dipeso da noi ma da una scelta legittima dell'amministrazione attuale che avrà avuto i suoi motivi per l'affidamento del Festival ad altri. Lungi da me dal fare polemiche su questo. Io ho solamente mandato una lettera via pec a metà novembre, - spiega Piero Vincenti- ringraziando la nuova amministrazione della quale non ho potuto ancora conoscere il nuovo sindaco. Nelle mie parole ho detto che avrei potuto capire qualunque cambiamento e la mia richiesta è stata solo di esserne informato in maniera tale da poter fare delle scelte e organizzarmi di conseguenza. A tutt'oggi nessuno mi ha risposto ma ne sono venuto a conoscenza in maniera diversa. Ma va bene così.Nessun problema. Dispiace solo che la città continui a strumentalizzare queste situazioni a seconda delle fazioni politiche- conclude Vincenti- Il Festivaòl è un grande patrimonio della città. La musica non ha colore. Così si fa solo del male a Camerino e al Festival. Solo questo mi dispiace. Tutto qua".
C. C.
Dopo il forte vento, si contano i danni
Cominciano i primi danni dovuti alle forti raffiche di vento che dalla notte scorsa si stanno abbattendo in provincia. I vigili del fuoco sono al lavoro per alberi, tegole e pali della luce pericolanti, soprattutto nella zona interna. Gli interventi si concentrano, infatti, a Tolentino, San Severino, Caldarola e Serrapetrona.
A Caldarola, in particolare, si è deciso di chiudere via Roma, la via centrale che porta in piazza Vittorio Emanuele II e che dopo il sisma è percorribile a doppio senso alternato con i semafori. Una decisione arrivata dopo che nella via parallela, infatti, via Lungara del Rio, sono caduti dei pannelli e dei teli che servivano per la messa in sicurezza di alcuni tetti dei palazzi danneggiati dal sisma. Pannelli che sono caduti su due auto parcheggiate. Sono intervenuti i vigili del fuoco, ma a causa del vento molto forte non hanno potuto usare i mezzi per mettere in sicurezza il tetto e, secondo quanto riferito dal primo cittadino, torneranno domani per la sistemazione della struttura.
Lungo viale Umberto I invece sono stati abbattuti in via precauzionale alcuni tigli che, già ammalorati, sarebbero potuti diventare un pericolo con il vento forte.
Ieri a Pian di Pieca un camion si è ribaltato a causa del vento e sul posto sono intervenuti i carabinieri e i sanitari del 118 che hanno trasportato il conducente al pronto soccorso dell'ospedale di Camerino con delle contusioni, ma le sue condizioni non sarebbero gravi.
Pian di Pieca
A Cessapalombo il vento ha scoperchiato il tetto di un capannone e ha abbattuto un albero sulla strada davanti al cimitero, nei pressi del campo sportivo. Alcuni fili dell'alta tensione, inoltre, cadendo tra gli alberi, hanno incendiato un pezzo di terra. Sul posto i vigili del fuoco per spegnere le fiamme.
deposito degli attrezzi scoperchiato a Cessapalombo
albero caduto a Cessapalombo
A Sarnano, danni anche al parco del Serafino dove le raffiche di vento hanno abbattuto due alberi.
2 alberi caduti al parco giochi di Sarnano
GS
(Servizio aggiornato ore 10.00)
Pioraco, nuove finestre per la scuola
I costi del rinnovamento sono stati di 50mila euro.
“Stiamo facendo un intervento molto importante per la scuola, - ha detto il sindaco del paese dell’acqua, della carta e del bacio, Matteo Cicconi - sia per riqualificare l’intero edificio a livello di classe energetica sia per il benessere dell’ambiente interno. Quello che abbiamo fatto inoltre è un forte miglioramento per l’intera struttura da un punto di vista estetico.
Sono stati cambiati tutti gli infissi delle principali stanze dell’immobile scolastico proprio per garantire una migliore fruibilità del luogo e dare una scuola sempre più all’avanguardia a tutti gli studenti di Pioraco. In chiave futura questo è un beneficio ed un’eccellenza anche per i comuni limitrofi visto il discorso della scuola unica che stiamo portando avanti a causa del forte calo di nascite e quindi di alunni. Stiamo effettuando i lavori da qualche giorno. Un ringraziamento va ai tecnici che si sono occupati di ciò, allo studio Calafiore di Castelraimondo che ha realizzato il progetto ed al geometra Lucarelli del comune di Pioraco che ha seguito tutto lo svolgimento dei lavori”.
Lisa Grelloni
Il terremoto sveglia Caldarola
Anche se la magnitudo è di 2.0, un grado che per chi ha vissuto il sisma del 2016 rappresenta solo un momento di assestamento, per gli abitanti dei 5 Comuni e dei paesi vicini c'è stato comunque un momento di paura.
I ricordi tornano necessariamente al 2016.
Un punto, quello dell'epicentro, che non è nuovo a scosse di questo tipo. Si tratta, infatti, della zona tra Croce e Vestignano di Caldarola. In località Poggio della Pagnotta, zona le Melucce.
Sotto nella foto la zona dell'epicentro
Tolentino piange Aroldo Ragaini, superstite dell’eccidio di Montalto
Al dolore si unisce il Partito Democrantico della città che lo ricorda con la nota che pubblichiamo di seguito: "Un distinto signore di 95 anni che dopo la guerra si era trasferito con la famiglia in Francia per iniziare una nuova vita senza dimenticare però le proprie radici e i suoi compagni Partigiani trucidati a Montalto.
Ogni anno tornava a Tolentino (suo paese d’origine) per commemorare i suoi compagni defunti e raccontare alle nuove generazioni perché tanti ragazzi hanno dato la propria vita per la libertà. Una persona gentile, pacata, che si emozionava facilmente quando tornava indietro con il ricordo ma pronto sempre a sorridere alla vita alle persone che incontrava anno dopo anno. Un eroe di ieri e di oggi. Con lui - scrive il gruppo - perdiamo non solo un pezzo importante della nostra memoria storica ma una grande persona che lascia un vuoto incolmabile.
Arrivederci Aroldo, non smetteremo mai di ringraziarti…che la terra ti sia lieve".
Naviganti d'Appennino: tra aspirazioni di rinascita e vocazioni del territorio
E' per analizzare questi aspetti, sotto tanti punti di vista, che diversi relatori si troveranno per proporre ma anche per ascoltare.
Questi gli obiettivi degli organizzatori, come spiega Marco Giovagnoli, docente di Sociologia economica e del territorio all'Università di Camerino, al microfono di Barbara Olmai.
Marco Giovagnoli
"Il titolo dell'incontro - dice - è in parte un omaggio a Paolo Rumiz che prima del sisma scrisse un libro su queste terre con questo titolo e tornò da noi dopo il dramma.
Un titolo che ci piace perchè dà l'idea di un movimento che deve essere fatto, per quello che è successo, e guardando all'orizzonte futuro.
Un incontro, quello di oggi, di realtà e sensibilità diverse, che deve essere anche una indicazione a guardare orizzonti più lontani. Quali sono gli sviluppi delle terre alte dell'Appennino? - ci si chiede - Bisogna pensare a qualcosa che possa sostenere il presente incerto, ma che guarda al futuro. le persone che vivono nell'Appennino sono le vere protagoniste di questa progettazione.
Coloro che hanno il primo diritto di parola sul proprio destino. Noi possaio affiancarci, dare un amano, discutere, ma loro sono le protagoniste".
Infine un pensiero sulla colonizzazione che potrebbe interessare queste terre: "Di norma - prosegue Giovagnoli - quando si aprono grandi vuoti e spazi come questo, tendono ad essere riempiti. Decidiamo come riempirli - l'invito del docente - . Bisogna decidere se vogliamo ripetere la storia già vista di scollamento tra le vocazioni e le aspirazioni del territorio o se vogliamo che questi vuoti vengano riempiti da soggetti, iniziative, processi di sviluppo che nulla hanno a che fare con questi territori e rischiano di non dare garanzie future.
Quello di oggi - conclude - non è un incontro di critica ma di analisi in cui vogliamo essere interlocutori".
L'argomento sarà approfondito nella prossima edizione de L'Appennino Camerte.
Giulia Sancricca
*Foto di Barbara Olmai
Con l'auto contro il guard rail, tragedia scampata
Una Fiat 500, condotta da un padre 37enne, è andata a sbattere contro il guard rail spartitraffico dell'uscita della superstrada. Le cause dell'incidente sono in corso di studio da parte del personale dell'Aliquota Radiomobile che è intervenuta sul posto, con l'ausilio dei militari della Stazione di Belforte del Chienti che hanno provveduto alla viabilità lungo la superstrada. A bordo del mezzo altre all'autista, anche suo figlio di due anni. Entrambe le vittime dell'incidente sono state trasportate all'ospedale di Macerata per gli accertamenti del caso ma non sembra che siano in cattive condizioni di salute. La macchina, al contrario, si è letteralmente distrutta all'impatto con il guard-rail. Elemento fondamentale per la salvezza del bambino è stata la presenza del seggiolino ed il fatto che il bambino sia stato regolarmente agganciato al sistema di ritenuta.
Un buon seggiolino, infatti, riesce a proteggere i bambini anche in caso di urti violenti come questo. Nel caso in cui il seggiolino fosse mancato o, in presenza del seggiolino, senza che il bambino vi fosse stato agganciato, l'esito sarebbe stato tremendo.
GS
Auto in fiamme in superstrada
(Servizio aggiornato)
GS