I militari della Compagnia di Camerino unitamente a quelli dell’Ispettorato del lavoro, hanno effettuato due accessi in cantieri di ricostruzione a Camerino.
In entrambi i casi, i controlli hanno portato ad evidenziare l'esistenza di pericoli per i lavoratori operanti nelle aree di cantiere.

Nello specifico, nella prima area oggetto di ispezione è stata verificata la presenza di un ponteggio pericoloso per l’incolumità delle maestranze.
Per la ditta, con sede legale in Teramo, è quindi scattata una multa di ottomila euro e la denuncia del responsabile del cantiere,
un trentasettenne abruzzese.

Nel secondo cantiere ispezionato è stata invece riscontrata un'erronea gestione della viabilità interna e delle vie di fuga, tale da comportare evidenti rischi per la sicurezza. In questo caso la ditta, con sede nell’hinterland perugino, è stata multata di tremila euro e il cinquantenne titolare è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Macerata.

Sempre a Camerino, nell'ambito dei controlli alla circolazione stradale durante la movida dei giovedì sera universitari, i carabinieri hanno ritirato quattro patenti per guida in stato di ebbrezza ad altrettanti giovani. Per due di loro, un 23enne studente universitario di Civitanova e un operaio 30enne di Porto Sant'Elpidio è scattata anche la denuncia in quanto il tasso d'alcl che avevano nel sangue era superiore a 0,8 grammi.
I carabinieri della stazione di Camerino hanno tratto in arresto un ventisettenne di origini albanesi residente a Castelraimondo, in esecuzione di una ordinanza di arresti domiciliari e contestuale applicazione del braccialetto elettronico emesso dalla Procura della Repubblica di Macerata.
Il giovane, nel periodo tra il dicembre 2022 e l’aprile 2023,si era reso protagonista di molestie e minacce nei confronti della sua ex compagna con la quale aveva intrattenuto una relazione sentimentale. A seguito di questi comportamenti, aveva provocato nella donna uno stato di ansia e paura.
Grazie al dispositivo elettronico che gli è stato applicato, l'uomo non potrà avvicinarsi di una distanza inferiore ai 200 metri alla sua ex e non potrà più contattarla in alcun modo.
Controlli straordinari alla circolazione sulle strade dell'entroterra da parte dei carabinieri della Compagnia di Camerino: 13 multe, una denuncia e 200 persone fermate.
Questi i risultati del servizio che i militari hanno svolto durante lo scorso ponte del primo maggio lungo le principali arterie che attraversano i Monti Sibillini. 
Ben 59 le pattuglie impiegate per il servizio straordinario  che ha visto impegnati 120 carabinieri ; controllati 119 mezzi e 196 persone. L'esito dell'operazione ha portato ad elevare 13 verbali al codice della strada ed una sanzione amministrativa (depenalizzata) per ubriachezza.
I verbali al codice della strada in particolare spaziano dal mancato uso delle cinture di sicurezza, all’utilizzo del cellulare alla guida, dalla non copertura assicurativa dei mezzi fino al sorpasso su striscia continua.
Resta quindi alta l’attenzione dell’Arma nell’entroterra maceratese allo scopo di evitare e prevenire incidenti stradali.
Un rumeno di 33 anni e una 45enne italiana sono finiti in manette quali responsabili delle lesioni causate a due operai rumeni al culmine della violenta aggressione avvenuta  lo scorso 25 agosto in località Piani di Lanciano nel comune di Pioraco.   
A conclusione dell’indagine i carabinieri della locale stazione nella serata di ieri li hanno tratti in arresto. I due, un rumeno trentatreenne ed una quarantacinquenne italiana, sono stati posti ai domiciliari su disposizione del Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Macerata.

L’attività condotta dalla Compagnia Carabinieri di Camerino ha consentito complessivamente di giungere alla denuncia in stato di libertà di sette persone per il reato di violenza privata, lesioni personali e danneggiamento e all'arresto dei due responsabili.
A indagine conclusa i militari dell'Arma sono riusciti a chiarire la dinamica dell’aggressione, cristallizzando la ricostruzione dei fatti anche grazie al recupero di un filmato.

C.C.
Inaugura questo giovedì 16 dicembre a Palazzo Sant’Angelo, nel cuore del centro storico della città ducale, la sede provvisoria della caserma della Compagnia dei carabinieri di Camerino.
“A distanza di cinque anni dal sisma del 2016, siamo finalmente riusciti a ridare una casa all’Arma- dichiara il sindaco Sandro Sborgia- Con la riapertura del corso e la messa in sicurezza di una parte importante della città, siamo riusciti a rendere percorribile e fruibile il centro storico così come alcuni immobili rimasti agibili o che in conseguenza del terremoto avevano riportato pochi danni.
La riapertura del cuore della città permette dunque ad uno stabile che le scosse hanno toccato solo leggermente, di tornare fruibile. È stato sistemato e oggi la provincia lo mette a disposizione delle esigenze dell'Arma dei carabinieri che d’ora in poi potrà svolgere la sua funzione nel migliore dei modi e in condizioni sicuramente migliori rispetto a quelle che i militari hanno dovuto vivere per 5 anni. Carabinieri che dunque lasciano i moduli abitativi provvisori, per spostarsi all'interno di Palazzo Sant'Angelo che tra l’altro era già stata sede della caserma dei Carabinieri di Camerino.
Oggi – continua Sborgia -, seppure provvisoriamente e per il tempo strettamente necessario alla realizzazione della nuova sede, l’Arma tornerà ad occupare gli uffici di quell'edificio e continuerà a svolgere un importante servizio a favore dell'intera collettività dell'entroterra. Pertanto- conclude il sindaco- non possiamo che essere soddisfatti per questo ritorno dei carabinieri nel cuore di Camerino; costituiranno non solo il presidio della sicurezza ma anche il principio del ritorno alla vita in quella parte della città tanto amata. La loro presenza farà in modo che anche tutta la cittadinanza possa riprendere confidenza con il centro storico che, se Dio vuole, comincia a vedere i primi cantieri e che nel nuovo anno che si appresta ad arrivare, sarà sicuramente interessato da tanti lavori e frequentato da tante persone”.
c.c.
La nuova caserma dei Carabinieri
Registra un altro passo fondamentale il percorso verso la firma della cessione del diritto di superfice al Demanio per la soluzione che permetterà alla compagnia dei Carabinieri di Camerino di lasciare i container di via Madonna delle Carceri per insediarsi nell'immobile di via Varano di proprietà dell'Unione montana.
A conclusione della nuova riunione tenutasi questa mattina nei locali di via Varano, guidata dal presidente Alessandro Gentilucci, presenti il segretario dell'Ente Angelo Montaruli, i sindaci di Camerino Sandro Sborgia, di Fiastra Sauro Scaficchia, di Muccia Mario Baroni, di Serravalle di Chienti Emiliano Nardi e di Ussita Silvia Bernardini, si è concordato unanimemente che, in contemporanea alla cessione del diritto di superfice su parte dell'immobile, l'Unione Montana chiederà al Demanio di poter eseguire i lavori necessari alla separazione dell'impianto antincendio che attualmente è unificato sull'intero edificio. Sembrano dunque superati gli ostacoli alla cessione dell'immobile le cui spese potranno essere ripartite pro quota tra i comuni.
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"Siamo tutti d'accordo nel chiedere al Demanio la clausola di acconsentire a fare i lavori su quella che sarà la sua area- ha dichiarato il presidente Alessandro Gentilucci- e se questo ci verrà consentito noi procederemo velocemente alla sottoscrizione dell'accordo. Stiamo comunque andando avanti sulla progettualità funzionale a dividere i due immobili dall'impianto antiincendio con i locali pompe e cabine elettriche". Nel corso dell'incontro si è rilevato che tutte le caserme dei Carabinieri, anche laddove il Demanio avrebbe potuto dare il via ad un percorso di ricostruzione sono ferme al palo. "Sarà questo un oggetto di discussione in quanto le problematiche  che stiamo evidenziando a Camerino, riguardano in realtà tutte le caserme dell'intero territorio terremotato attualmente ospitate in container- ha detto Gentilucci- . L'esortazione  è affinchè queste procedure che vedono già stanziati dei soldi, possano addivenire ad un percorso funzionale e concreto".
Una nuova occasione esplicativa e un ulteriore passo in avanti anche secondo il sindaco Sandro Sborgia, fiducioso di arrivare presto ad un obiettivo.  "Sarà ora formalizzata al Demanio la nota attraverso la quale verrà ribadita la volontà della cessione, facendo in modo che il Demanio autorizzi l'esecuzione di questi lavori - ha affermato il sindaco Sborgia-. Credo che si tratti di problemi  tecnici facilmente superabili e che non hanno a che fare con la volontà di cedere che anche questa mattina è emersa.  Il fatto importante è che abbiamo già compiuto un ulteriore piccolo passo in avanti e speriamo di poterne fare adesso un altro definitivo, ma mi pare che la soluzione caserma stia arrivando a destinazione". Nel frattempo la Compagnia dei Carabinieri di Camerino potrà contare su una sede 'provvisoria' nel cuore della città, a Palazzo Sant'Angelo. L'immobile sarà messo a disposizione dalla Provincia di Macerata a titolo di comodato d'uso gratuito. "Una soluzione che intanto permetterà di restituire all'Arma una sede dignitosa, mentre ci auguriamo di riuscire a breve a concludere quest'ultimo passo per l'immobile di via Varano". 
c.c.
Coltivava piante di marijuana ai fini di spaccio e i militari lo hanno beccato proprio mentre le stava annaffiando provvedendo al suo arresto in flagranza di reato. Nei guai un giovane pizzaiolo di 29 anni residente a Roma ma per motivi di lavoro domicliiato a Valfornace. Erano circa le 12 di ieri quando, nell'ambito dello svolgimento degli specifici servizi finalizzati al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, adiacente all’abitazione del giovane i Carabinieri della Compagnia di Camerino hanno individuato un appezzamento di terreno recintato e coperto da teli ombreggianti per non far vedere a terzi cosa vi si coltivasse. Appurata  la presenza di alcune piante di marijuana dunque i mlitari hanno colto il giovane proprio mentre era intento a curarle ed annaffiarle procedendo, pertanto, al suo arresto. La successiva perquisizione ha consentito di rinvenire e sequestrare 9 piante di marijuana alte circa 2 metri  per un peso complessivo di kg. 2,5. Su disposizione dell'Autorità Giudiziaria  il ventinovenne arrestato è ora in regime di arresti domiciliari nella propria dimora di Valfornace  in attesa del giudizio direttissimo.
c.c.
Nei guai a Matelica un uomo di 39 anni per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nella sua casa trovate anche 5 piante di marijuana e una serra per la coltivazione in cantina.
Gli arresti dell'uomo, residente a Matelica e già gravato da diversi precedenti di polizia, sono avvenuti  nell'ambito degli specifici servizi condotti dai militari, finalizzati al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti e all’individuazione di soggetti di interesse operativo gravitanti nel territorio di competenza. A seguito di perquisizione personale e domiciliare  presso l'abitazione dell'uomo, i militari hanno infatti rinvenuto circa 250 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana contenuta in una serie di vasetti di vetro; 5 piante dell’altezza di 70 centimetri ciascuna ed un ulteriore quantitativo di circa 900 grammi di marijuana già pronta per essere immessa sul mercato di piazza. Nel corso delle operazioni sono stati inoltre rinvenuti dei bilancini di precisione, una serie di strumenti atti a confezionare le dosi e una serra indoor per la coltivazione di marjuana, completa di tutti gli accessori necessari al suo funzionamento e perfettamente installata all’interno di un vano cantina.
Il 39enne è stato posto agli arresti domiciliari in attesa della direttissima 
cc
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"Il comune di Camerino  non è disposto ad attendere altro tempo senza che si giunga ad una definizione in tempi brevi sulla localizzazione della futura Caserma della Compagnia Carabinieri di Camerino, nello stabile in cui ha sede l'Unione Montana".
Così il sindaco Sandro Sborgia nel denunciare una situazione di stallo nell'avanzamento dell'accordo raggiunto con l'Agenzia del demanio  e in base al quale c'è già lo stanziamento di 5 milioni di euro che altrimenti si potrebbe rischiare di perdere. Arrivare celermente a definire tutta la questione è quanto il sindaco di Camerino chiede a gran voce e a chiare lettere, dicendosi determinato a raggiungere un risultato nell'interesse dell'intero territorio.
"Non possiamo più attendere anche perché quell'immobile dovrà essere oggetto di un intervento e questo comporterà tempi ulteriori prima che i locali possano essere effettivamente utilizzati.  La sicurezza riguarda tutti indistintamente- sottolinea  il sindaco - ed è assurdo che dopo quasi tre anni non si riesca ancora a definire a quali condizioni lo stabile debba essere assegnato. L'Unione Montana di Camerino- continua Sborgia-  deve riconoscere che la caserma dei Carabinieri è interesse fondamentale della comunità intera e del territorio circostante e per questo motivo deve assolutamente procedere speditamente alla definizione dell'accordo.  Per cui o si conclude l'accordo, o altrimenti, se non si addiverrà a una definizione, questa Unione Montana davvero non ha motivo di esistere e personalmente  dichiarerò l'esperienza dell'Unione Montana conclusa". A prolungare i tempi sarebbero questioni riferite alle annualità di utilizzo dello stabile o inerenti all'investimento, valutazioni che il primo cittadino liquida come del tutto sterili: " Sia chiaro a tutti noi che il territorio  non può perdere la caserma dei Carabinieri che è interesse di tutti sia che si abiti a Castelsantangelo che a Visso o Matelica - puntualizza Sborgia-  Il loro intervento avviene nei posti più sperduti del territorio e dobbiamo solo che essere loro grati ai militari per il lavoro che quotidianamente svolgono.  Per cui, non possiamo perdere altro tempo dietro a considerazioni del tutto prive di ogni significato e di ogni fondamentoFacciamola finita con questa storia e vediamo come definirla a breve  anche perché l'immobile che è stato individuato necessità di un intervento e urge di essere preservato, in quanto al momento sta andando in rovina. La localizzazione della Caserma in quella sede dunque rappresenta  una opportunità; le risorse ci sono -precisa il sindaco-  e va immediatamente data esecuzione ad una delibera del Consiglio dell'Unione che ha stabilito che quell'immobile vada ad uso della caserma dei Carabinieri.  Ulteriori ritardi e ulteriori questioni che appaiono veramente pretestuose non siamo più disposti a tollerarli, questo sia sia ben chiaro a chi è chiamato a dare risposte"
A tal proposito  tutti gli attori che hanno a che fare con la definizione della questione,sono stati convocati dal Prefetto per il prossimo 24 ottobre.  In Prefettura saranno dunque il sindaco di Camerino, il Comandante provinciale dei Carabinieri,  il direttore dell'agenzia del Demanio, il presidente Unione Montana. "In quella sede  dovrà essere presa una decisione improcrastinabile e chiara-conclude Sborgia- O si concede lo stabile oppure no, ma deve essere detto chiaramente; ulteriori fatti o questioni pretestuose,  non saranno più tollerate. Detto  questo  spero che la problematica si concluda  positivamente e che dal 24 ottobre si possa avere la firma di questo accordo per poter mettere mano all'iter per la progettazione  e poi per l'esecuzione dei lavori. Il mio auspicio  è che tutto questo possa realizzarsi ma nell'interesse non solo del sindaco di Camerino e della città, bensì nell'nteresse di tutta la comunità dell'entroterra camerte, questo deve essere chiaro".
cc
I Carabinieri della Compagnia di Camerino guidati dal Capitano Roberto Cara, nel pomeriggio di ieri hanno tratto in arresto un 38enne residente a Matelica. L'uomo è finito in manette  nell'ambito di uno specifico servizio svolto dai militari sul territorio di competenza e finalizzato all'individuazione di soggetti di interesse operativo. Si tratta di Luca Santiangeli, già gravato da precedenti di polizia: su di lui era infatti pendente un ordine di carcerazione emesso dall'Autorità Giudiziaria maceratese in quanto resosi responsabile del furto in un'abitazione di Matelica. Il 38enne deve scontare la pena di un anno e due mesi di carcere. Per lui si sono aperte le porte della casa circondariale di Fermo. Si tratta del secondo arresto operato dalla Compagnia Carabinieri di Camerino in due settimane, il decimo nell'arco di poco più di un mese. 
 
 C.C.
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