Cinquecento accessori, tra marsupi di cotone per i canguri orfani e guantini per i koala australiani.
È l’idea della belfortese Catia Cappellacci, che, appassionata di viaggi e sensibile all’ambiente come a tutte le forme di vita, dopo il dramma che ha colpito l’Australia e i suoi abitanti indifesi, ha deciso di scendere in campo in prima persona coinvolgendo tutto il suo paese.
“Ho letto sul web - racconta - che per la riabilitazione dei canguri orfani servono delle sacche realizzate in cotone al 100%.
Bisogna cucire sacchetti a mo’ di marsupio per aiutare i cuccioli di canguri provenienti dalle zone incendiate che non hanno più la mamma e a forma di guanti per i koala. I soccorritori, infatti, devono cambiarli dopo le medicazioni, il che significa che ogni animale ne utilizza diversi al giorno. Naturalmente, i marsupi di cotone possono essere lavati e riutilizzati, ma è importante avere un ampio rifornimento man mano che altri animali feriti verranno portati nei centri di recupero. È per questo - spiega Catia Cappellacci - che ho deciso di coinvolgere la Delsa, l’azienda dove lavoro, trovando subito l’appoggio della fashion designer Teresa Lucaroni”.
La stilista della nota casa di moda si è infatti messa subito all’opera, insieme a Catia Cappellacci, per tagliare i modelli degli accessori e cucirli.
“E’ bastato un passaparola - spiega Catia Cappellacci - e subito siamo riuscite a mettere insieme diverse lenzuola su cui ora stiamo lavorando.
Abbiamo bisogno di più donne che sappiano cucire, sarebbe bello che questa idea possa aiutare l’Australia e le associazioni che si impegnano sul posto a nome di tutta Belforte. Purtroppo le notizie che ci arrivano da posti così lontani, a volte, ci fanno meno paura, ma spero che di questa tragedia siano consapevoli tante persone. Sono sicura che insieme riusciremo a raggiungere questo obiettivo”.
Catia Cappellacci vuole così diffondere il suo grido d’aiuto: “Resto a disposizione di chiunque voglia dei chiarimenti o se la senta di aiutarci in questa impresa. Potete contattarmi sui social. Quello che per noi è uno straccio da buttare, in Australia può salvare una vita e sono orgogliosa che i belfortesi mi abbiano appoggiata in questo. Una volta realizzati tutti gli accessori, per la spedizioni saranno necessarie almeno 300 euro, la speranza è che qualcuno mi possa aiutare a racimolare anche questa cifra”.

Giulia Sancricca
Ha atteso il cinquantesimo anniversario dalla nascita della sua azienda, festeggiato qualche mese fa, e poi si è spenta, nella sua casa di Belforte del Chienti, all’età di 86 anni, Maria Cristina Craglia, fondatrice della nota casa di abiti da sposa di Belforte del Chienti, Delsa.

L’imprenditrice, nata nel 1933 a Paterno, nelle campagne di Tolentino, era conosciuta per essere riuscita a creare un’impresa costruita sull’abilità, la grinta e la capacità lavorativa che, a quei tempi, venivano attribuite solo agli imprenditori. 
Anche per questo, nel 2014, il Presidente della Repubblica le ha conferito l'onorificenza di Commendatore.
La passione per il bello e la fantasia nel creare gli abiti sono cresciute con lei: fin dalla tenera età, infatti, di nascosto dai suoi genitori, realizzava le sue bambole con i rispettivi abiti.

Un destino già segnato, quindi: il suo talento per la moda, unito al fatto di essere figlia unica e femmina, negli anni delle scelte patriarcali, la portarono a studiare in convento, dalle suore di clausura.

E' dalle Clarisse del Colle di San Ginesio che Maria Cristina Craglia impara l'arte del ricamo e, a accanto ai successivi studi all’Istituto “Secoli” di Milano, fiore all’occhiello delle scuole mondiali, è riuscita a creare la sua fabbrica dei sogni.

L’imprenditrice non ha mai nascosto le difficoltà che si è trovata difronte per il semplice fatto di essere una donna, ma con la tempra che da sempre l’ha contraddistinta, dopo il piccolo laboratorio di Tolentino, dove si occupava di abbigliamento per bambini, è riuscita ad ampliare gli orizzonti e ad aprire l’azienda che tutt’ora ha sede a Belforte del Chienti.

E’ la fabbrica dei sogni dove Maria Cristina, insieme alle sue operaie, diventa parte del giorno più bello di ogni donna fino a qualche anno fa, quando ha deciso di lasciare le redini ai suoi figli, ma di essere comunque presente nei momenti più importanti dell’azienda con la lungimiranza che solo pochi imprenditori hanno.

A piangerla, oggi, le sue tre famiglie: quella di sangue; i lavoratori e le lavoratrici che nei 50 anni della storia della sua azienda hanno imparato dalla donna e dall’imprenditrice; e le spose: tutte le donne che grazie a Maria Cristina Craglia hanno visto realizzato il loro sogno.
I funerali si svolgeranno domenica alle 9.30 nella chiesa di Sant'Eustachio di Belforte del Chienti e la 
Camera ardente è allestita a Tolentino da Terra Coeli.


Giulia Sancricca

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