E’ nata la terza generazione della famiglia Maccari. La piccola Maria Vittoria figlia di Janet e Lorenzo Maccari, secondogenito di Gaetano e Mara Maccari ha ricevuto l’abbraccio anche degli zii Federico e Miriam, primo e terzogenita dei fondatori di Entroterra Spa.

Il sorriso di papà Lorenzo e mamma Janet conosciutisi a Milano ai tempi dell’università e sposatisi a Camerino nel giugno 2022, disegnano la felicità dell’intera famiglia Maccari e di tutti gli oltre 80 dipendenti e collaboratori dell’azienda che produce pasta fresca e secca all’uovo, di semola e di grano antico Hammurabi nel cuore dell’entroterra marchigiano.

La piccola Maria Vittoria Maccari è nata nella notte tra sabato e domenica all’Ospedale di Macerata con il peso di 3,8 Kg. La famiglia Maccari ci tiene particolarmente a ringraziare l’equipe del Prof. Mauro Pelagalli dell’UO Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Macerata per l’attenzione, la professionalità e l’affetto ricevuti.





"I parlamentari eletti nel collegio di Macerata siano viva espressione del territorio".
A dirlo è Federico Maccari, Ceo di Entroterra Spa in riferimento alla designazione da parte dei partiti e delle coalizioni dei candidati alle elezioni del prossimo 25 settembre.

"La partita si gioca in queste ore - aggiunge Maccari - e l'auspicio è che i leader di partito tengano conto che qui nel nostro entroterra, alle difficoltà congiunturali che si vivono ovunque, si aggiungono il fatto che noi paghiamo un gap infrastrutturale a cui si sta provando a mettere mano con interventi che richiedono tempi medio-lunghi, e la questione della ricostruzione post sisma che è partita grazie alla sinergia di tutti gli attori istituzionali ma che è ben lontano dall'essere conclusa".
Per l'imprenditore di Camerino la cui azienda ha recentemente inaugurato un ulteriore ampliamento dello stabilimento produttivo con la prospettiva di assumere altro personale tutto residente in questi comuni "occorrono voci provenienti dal territorio e non solo eletti in questo collegio. La differenza è avere parlamentari presenti e consapevoli delle necessità che vanno rappresentate, e sensibili a comprendere le priorità. Diversamente si rischierebbe che un territorio già storicamente penalizzato torni ad essere dimenticato demotivando coloro che hanno a cuore questa zona montana e vi investono per darle futuro, lavoro e opportunità".
“Inoltre dare continuità all’azione già avviata nella precedente legislatura sarebbe sicuramente un vantaggio per il territorio” – conclude Maccari.

«Il cambiamento è la certezza. La crescita è una scelta». Parole incisive che segnano l'ulteriore sfida, nel ventennale della sua storia, lanciata dall'azienda Entroterra Spa, produttrice della Pasta di Camerino, i cui caratteri di tradizione, qualità, eccellenza, sono stati esportati pressoché in tutto il mondo. 
Grande festa nella sede di Torre del Parco dove, alla presenza dei vertici aziendali, delle autorità civlili e religiose del territorio e regionali, la famiglia Maccari ha inaugurato questa mattina l'ulteriore ampliamento dello stabilimento produttivo e presentato la nuova gamma di pasta fresca ripiena e lunga.
Una novità questa, che va ad aggiungersi ai già apprezzatissimi prodotti della pasta secca all'uovo, di semola nonchè di grano antico Hammurabi e integrale,  ormai conosciuti a livello internazionale
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Passione per il proprio lavoro, spirito di sacrificio e volontà integerrima, gli ingredienti principali di una storia di grande successo che non può fare a meno di continuare ad inseguire la qualità,  l'autenticità delle tradizioni gastronomiche, la valorizzazione del saper fare delle sue maestranze.
Numerosa la partecipazione alla cerimonia inaugurale, conclusa dalla degustazione dei prodotti e da un leggero dopo pranzo, condito dalle  divertenti battute di Piero Massimo Macchini.
Coordinata dal giornalista Maurizio Socci, la presentazione ha visto prendere la parola nell'ordine Federico Maccari, ceo di Entroterra spa, Giacomo Marinelli, direttore marketing dell'azienda  e Christian Centonze, consumer intelligence sales leader di Nielsen. Dettagliata l'illustrazione del progetto, della strategia imprenditoriale intrapresa e delle ricerche che sono state condotte per approdare al prodotto finale. 
Presenti al taglio del nastro anche il sindaco di Camerino Roberto Lucarelli, il vescovo dell'arcidiocesi di Camerino - San Severino Marche Mons. Francesco Massara, insieme  a molti rappresentanti dell'imprenditoria e delle istituzioni a tutti i livelli.
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Ad evidenziare la significativa capacità e competitività di un territorio di utilizzare tradizioni e risorse per convogliarle verso uno sviluppo, l'intervento del presidente della regione Marche Francesco Acquaroli che ha voluto omaggiare con la sua presenza il nuovo passo dell'impresa camerte. «Elementi che apportano ricchezza, lavoro, popolazione e, credo anche il giusto livello di soddisfazione - ha affermato Acquaroli -. È un po' il progetto che fa da base alla nostra gioia e alla nostra voglia di riscoprire le aree interne e non solo. È questo il segnale di come, se si hanno le capacità di puntare sulle tradizioni e sulla qualità del territorio, si possono raggiungere grandi risultati.
Una testimonianza che fonda le sue basi su una crescita costante negli anni, che porta ora all'ampliamento dello stabilimento con la nuova ala, nonchè all'incremento del livello dell'occupazione, che porta però la nostra regione anche ad essere conosciuta per la sua autenticità».
Nel riportare  le impressioni riferitegli da un imprenditore del settore vinicolo secondo il quale le  Marche sono una regione delle autenticità, dove ogni territorio ha qualcosa di particolare da narrare che nessun altro può copiare nè rubare,il presidente della Regione ha inteso ribadire che, nella loro peculiare diversità «le Marche rappresentano qualcosa di unico ed autentico di cui noi tutti dobbiamo essere orgogliosi e dobbiamo spingere sempre di più, affinché realtà come queste possano trainare una riscoperta, una rinascita vera e orgogliosa di quello che siamo. Nullla abbiamo di meno rispetto agli altri, quindi sono fermamente convinto che da questo territorio possa nascere qualcosa di straordinario».
lorenzo Maccari
Guardare al futuro continuando ad investire, senza mai scoraggiarsi, è sempre stato il "mantra" della famiglia Maccari che è riuscita a vedere come "opportunità" ed elementi di forza, le mille traversie degli ultimi anni. Una promessa di qualità che viene a rinnovarsi, cementata dall'energia di un lavoro, che mai si è fermato nonostante le tante difficoltà contingenti derivate dal post sisma, dalla pandemia, dalla crisi economica.  Entroterra spa ha chiuso il 2021 con un fatturato di circa 21 milioni di euro; tutti del territorio i 76 dipendenti che per il 65 per cento sono donne. 
Un ulteriore segnale arriva oggi dal terzo ampliamento del proprio stabilimento produttivo che ha coinciso con  il lancio della neonata linea unica di prodotti freschi Pasta da Camerino, che verranno introdotti sul mercato nel prossimo mese di settembre.

Fresca d'innovazione, ripiena di tradizione, la linea offre ben 19 varianti gustose, 11 delle quali, tra ravioli cappelletti e tortellini, si presentano con un ripieno particolare, attento alla qualità eccellente e allo spirito identitario degli ingredienti.
Completano il quadro, 8 nuove produzioni di pasta fresca che vanno dalle lasagne alla tradizione delle tagliatelle e fettuccine.
Pasta Camerino formati

Fondata da Gaetano e Mara Maccari nel 2002, grazie agli studi universitari, all'apporto di competenze e capacità innovative dei figli Federico e Lorenzo, attualii Ceo dell'azienda di famiglia, la rinomata impresa si affaccia dunque oggi ad un mercato nuovo.
Come sottolineato dal direttore Marketing Giacomo Marinelli, studi e ricerche di mercato realizzate in collaborazione con Nielsen, hanno analizzato stile di vita e abitudini del target di consumatori di riferimento e guidato nel perfezionamento dei prodotti da immettere sul mercato, senza tralasciare ogni altro aspetto riferito alla comunicazione e al packaging.
Pronta dunque la nuova sfida costruita intorno al cuore rappresentato dagli elementi irrinunciabili del territorio, della selezione attenta degli ingredienti, della sostenibilità e del benessere.
«Abbiamo scommesso sulla nostra qualità, sul nostro saper fare, sulla capacità del nostro prodotto di distinguersi rispetto agli altri - ha dichiarato Federico Maccari-. Alla presentazione della nuova linea affianchiamo oggi l'ampliamento di una superficie di duemila e cinquecento metri quadrati che ci permetterà di installare le già collaudate linee di impianto e creare anche nuovi dieci posti di lavoro che rappresentano una energia vitale, fondamentale per il nostro territorio.
Ci auguriamo che questo nuovo progetto possa trovare soddisfazione da parte del consumatore così come è già avvenuto con tutti gli altrii nostri prodotti. La nostra è una pasta fresca ricca d'innovazione: abbiamo scelto infatti solo le migliori materie prime di origine italiana, tutte certificate dop o igp, per cui è tutto di primissima qualità, per un prodotto che è come fatto in casa. Ingredienti semplici, genuini, accompagnati dalla nostra imbattibile sfoglia, ruvida, porosa, di altissima qualità, per essere il prodotto migliore sul mercato».

C.C.   
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Il prossimo 26 ottobre nell’auditorium di Unicam si terrà un evento nazionale organizzato da Anci, Associazione dei Comuni a cinque anni dal terremoto  2016 che ha gravemente colpito il centro Italia e l’entroterra marchigiano in particolare.

Federico Maccari, Ceo di Entroterra Spa – La Pasta di Camerino è l’imprenditore marchigiano “scelto” per portare la propria testimonianza e raccontare cosa ha significato fare impresa in questo quinquennio in pieno cratere sismico.

“Ringrazio Anci Marche, così come il sindaco Sborgia e il Magnifico Rettore Pettinari per aver ritenuto che ciò che dirò possa contribuire al dibattito complessivo al quale parteciperanno illustri ospiti” – ha detto Maccari. “In questi anni le difficoltà sono state enormi e, alle macerie fisiche che questo sisma ha procurato distruggendo o danneggiando gravemente gran parte del centro storico di Camerino e di molti altri comuni dell’entroterra marchigiano, abbiamo assistito a un danno sociale rappresentato dalla disgregazione di gran parte della nostra comunità. Chi si è trasferito sulla costa dopo aver perso la casa, tornerà se troverà le condizioni, ma tante attività commerciali e piccole imprese hanno cessato l’attività e temo che non la riprenderanno a breve”.

Entroterra Spa come principale azienda privata di Camerino ha provato a rilanciare il proprio impegno a favore della comunità. “All’indomani della scossa del 30 ottobre la mia famiglia ha annunciato l’ampliamento dello stabilimento produttivo raddoppiando la superficie coperta con l’obiettivo di assumere almeno altre 20 dipendenti. Allora, nel 2016 avevamo 45 dipendenti, 30 dei quali rimasti senza casa. Oggi ne abbiamo 75 tutti assunti a tempo pieno, con oltre il 70% di donne e con età media inferiore a 40 anni e progetti di vita importanti” – ha ricordato.

Nel corso del suo intervento al convegno alla presenza del presidente di Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, del commissario per la ricostruzione del Sisma Centro Italia 2016, Giovanni Legnini, del capo Dipartimento per la Protezione civile Fabrizio Curcio, dei presidenti delle regioni Marche, Lazio, Abruzzo, Umbria e dei presidenti delle rispettive Anci regionali, Maccari racconterà una storia di amore per il territorio e di voglia di contribuire alla sua rinascita.

Nello scoramento generale abbiamo voluto dare un segnale immediato – aggiunge – una reazione forse più di cuore che di testa perché poi ci siamo imbattuti nelle difficoltà per le carenze infrastrutturali, nella necessità di trovare nuovi fornitori, di convivere con una burocrazia impattante sul quotidiano di un’impresa e nell’incertezza di una ricostruzione che solo negli ultimi mesi mi consente di vedere molte gru al lavoro”. “Ai rappresentanti delle istituzioni – ha concluso - chiederò di ascoltare gli imprenditori e, per quanto possibile, assecondarne le richieste perché ricostruire le case e le città senza sostenere il tessuto imprenditoriale e commerciale locale sarebbe un esercizio costoso e probabilmente inutile. Senza lavoro non c’è futuro per i territori collinari e montani”.
La Pasta di Camerino è la pasta secca all'uovo più venduta nelle Marche. I risultati del trimestre gennaio-marzo 2021 diffusi da Iri che cura le analisi di mercato che si riferiscono ai consumi, certificano la leadership dell’azienda della famiglia Maccari in questo mercato e che rappresenta un traguardo storico.

«Non possiamo dire di essere sorpresi – dice Federico Maccari – perché in questi anni abbiamo puntato sulla realizzazione di un prodotto di altissima qualità, essendo stati i primi in assoluto a utilizzare e certificare solo ingredienti 100% italiani e ancora gli unici a rendere sempre disponibile la tracciatura della filiera». In un mercato nel quale il consumatore è sempre più attento a cosa acquista, «ritenevamo di aver puntato sulle leve giuste e i numeri confermano che i marchigiani hanno dimostrato interesse verso tutti i nostri formati».

Un pacco su tre di pasta secca all’uovo venduta nel primo trimestre 2021 nelle Marche è una referenza de La Pasta di Camerino, per arrivare addirittura ad un pacco su due se consideriamo solo la pasta lunga (tagliatelle, fettuccine ecc…) registrando un importante e costante trend di crescita pur in un mercato sempre più competitivo e ridimensionato.

«Le Marche sono la regione con il più alto consumo pro-capite di pasta all'uovo, un prodotto considerato vero orgoglio della nostra cultura gastronomica – insiste Maccari – e possiamo fieramente confermare che La Pasta di Camerino si è dimostrata la preferita dai consumatori marchigiani che ritrovano in questo prodotto di prima qualità, rustico e genuino, i sapori che vivono nella nostra memoria«.

I motivi del raggiungimento del traguardo che non è stato frutto di speciali spinte commerciali, promozionali o di marketing, è da ascriversi a «una ricetta unica per tradizione – conclude il Ceo di Entroterra Spa - con un metodo di lavorazione figlio dell'antica tradizione dei nostri mastri pastai ma anche dell’aria dei Sibillini con la quale la pasta viene essiccata a basse temperature, oltre che, come detto, della selezione dei migliori grani e uova italiane«.

"Nell'entroterra montano avvenga quel piccolo miracolo che si è compiuto a Genova".
Lo scrive Federico Maccari, Ceo di Entroterra Spa, azienda il cui principale marchio è la Pasta di Camerino. Una lettera appello piena di sentimento, di orgoglio e di passione  ma anche di amare considerazioni su tante problematiche irrisolte che riguardano le zone terremotate dove ci si è rimboccati le maniche tutti, compresa la sua azienda, dove si è nutrita speranza e fiducia, eppure le cose sono andate diversamente.
Ne riportiamo il testo integrale: 

«Ho molti amici e clienti a Genova, e vedere le immagini del ponte Morandi crollato il 14 agosto 2018 e praticamente ricostruito con le auto che vi transiteranno entro fine luglio mi riempie di gioia. Mi restituisce un po’ di quell’orgoglio di essere italiano che mi è stato tramandato dalla mia famiglia.

Appena un attimo dopo però, forse ispirato proprio da quello stesso orgoglio, penso che al momento di quella tragedia erano già passati quasi due anni dal sisma 2016 che ha cambiato per sempre la storia dell’entroterra marchigiano. Ci dividono solo 450 Km, eppure tra Genova e Camerino è tutto molto più diverso di quanto non dica la distanza geografica. Noi abbiamo ancora le macerie a terra, le persone senza la loro casa, troppi senza lavoro e senza fiducia per il futuro. Ci mancava poi anche il Corona Virus a darci un ulteriore colpo inatteso.

Quello del Sisma 2016 è stato definito il più grande cantiere d’Europa, musica per un’economia locale, marchigiana e italiana che anela ossigeno sotto forma di lavori pubblici e investimenti. A Genova c’era un’opera sola da rifare e quindi seppur rilevantissima nello sforzo progettuale e con ostiche questioni legali in corso, probabilmente nel complesso più agevole.

Io credo invece che la politica abbia preso per Genova le decisioni giuste, anche spinta dal fatto che il ponte Morandi resti un nodo infrastrutturale indispensabile per merci e persone, fondamentale per l’economia di quel territorio e per far vivere il porto di Genova che è uno degli scali più importanti d’Europa. Intorno a quel percorso così brillantemente quasi completato le luci dei media raramente, o solo per brevi momenti, si sono spente.

Un commissario plenipotenziario capace e motivato, un progetto chiaro e condiviso, fondi a disposizione e via ai lavori. Meno di 3 mesi e quella tragedia resterà quasi solo nei cuori di chi ha perso in quel crollo un parente o un amico.

Veniamo a noi invece: abbiamo visto 4 commissari straordinari succedersi in meno di 4 anni, ma pochissimi risultati apprezzabili. Solo i media locali non si stancano di raccontare e denunciare. La ricostruzione pubblica è ferma, quella privata segna pochi successi ma del resto il guazzabuglio di norme rende più complicato completare una pratica edilizia per avviare un cantiere nel cratere in 120 comuni di 4 regioni che farlo in qualsiasi altro comune d’Italia e, in un Paese che chiede sempre lavoro dicono che manchi il personale. Hanno complicato le norme invece di semplificarle. Paradosso nostrano.

Per questo sento di nuovo vacillare il mio orgoglio di essere italiano. Almeno quello correlato a questo tempo storico. Italiani, sempre generosi in tutte le accezioni e coniugazioni del termine e spesso protagonisti della storia, oggi macchiati da una politica capace di predicare e promettere solo per gli interessi elettorali del proprio partito e tra l’altro con ottiche di breve periodo. Spesso incuranti o incoscienti dell’effetto complessivo, creano false promesse e speranze, a chi proprio su queste ha creduto con tutta la sua anima per tenere le sue radici ed il suo futuro su questo lembo di terra, quello dell’entroterra marchigiano, dell’entroterra italiano, da sempre meravigliosa sintesi dell’Italia.

Un entroterra fatto di tradizioni, di persone e prodotti genuini, semplici e autentici.

Elementi impercettibili e sconosciuti per chi miope misura il valore di un territorio solo con indicatori economici, spesso solo legati a consumismo ed efficienza.

Tempo fa feci una riflessione come questa chiedendomi a chi interessasse il futuro di questo territorio. E’ passato un anno e voglio confidare che ormai quella risposta me la sono data con tutto lo sconforto e la rabbia di un figlio di questa terra la cui famiglia continua ad investire per dare lavoro a chi lo abita.

Non voglio perdere l’orgoglio di essere italiano e non voglio smettere di credere che persone giuste e illuminate trovino il progetto adeguato per queste zone. Come per Genova, abbiamo bisogno di un ponte, firmato dal miglior architetto, che colleghi i pregi e le unicità delle nostre comunità ad un futuro con un sistema capace di valorizzarli.

Prometto di conservarne gelosamente ancora qualche stilla, casomai qualcuno intenda davvero stupirmi e far sì che nell’entroterra marchigiano avvenga quel piccolo miracolo che si è compiuto a Genova. Succederà»?
c.c.


La chiusura di tutte le attività voluta dal Governo eccetto quelle ritenute indispensabili, garantisce la produzione della filiera agroalimentare. A confermare che non ci saranno difficoltà di approvvigionamento e che le file nei supermercati per fare le scorte non si giustificano è Federico Maccari, Ceo di Entroterra Spa che produce pasta all’uovo, di semola e di grano antico.

«Mi sento di rassicurare tutti i cittadini marchigiani ed italiani – dice Maccari – perché in mezzo alle gravissime difficoltà che tutti viviamo, almeno quella del cibo non dovremo affrontarla. La nostra azienda è pienamente operativa grazie alla disponibilità di tutto il personale della cui tutela e salute ci occupiamo con grande scrupolosità anche nel rispetto delle norme sul contegno del contagio imposte dal Governo. Sono in contatto con gli altri colleghi anche attraverso il coordinamento di Confindustria Macerata e nessuno di noi farà mancare il suo apporto sia nel fresco come frutta e verdura, che nel secco come la pasta».

Il timore di contagi c’è – insiste Maccari - ma il lavoro aiuta». «Purtroppo nell’entroterra già col terremoto abbiamo vissuto l’esperienza di lavorare in situazioni psicologiche difficili e abbiamo trovato proprio nel lavoro un’arma per guardare al futuro con fiducia» – ricorda Maccari.

Per quanto concerne la produzione ecco perché in cittadini non devono temere. «La nostra azienda utilizza solo ingredienti 100% italiani e quindi non c’è difficoltà di approvvigionamento. Abbiamo ampie scorte, e la produzione prosegue tranquillamente perché grano e uova arrivano regolarmente in azienda. Produciamo circa 400 quintali di pasta al giorno e potremmo aumentare la capacità produttiva fino a 500 quintali. Inoltre siamo distribuiti in tutta la grande distribuzione da nord al centro-sud e, dalla scorsa settimana, anche la pasta Hammurabi di grano antico è distribuita anche in ulteriori 200 punti vendita in Lombardia. Questa pasta è particolarmente adatta in questo periodo nel quale si è più sedentari dovendo stare a casa, considerando che il noto nutrizionista prof. Giorgio Calabrese, medico specializzato in scienze dell’alimentazione e consulente del Ministero della Sanità, ha richiamato ad un’alimentazione equilibrata e all’assunzione di proteine vegetali che aumentano le difese immunitarie. Pasta Hammurabi ad esempio ne ha il 22%, più di qualsiasi altra pasta di semola».
30 ottobre 2016. Paura, smarrimento, sensazione di impotenza. Tanti i sentimenti che si sono rincorsi quella mattina  di 3 anni fa. Attimi di terrore e di forte preoccupazione che ripercorriamo con Federico Maccari, direttore generale di Entroterra Spa che detiene il marchio La Pasta di Camerino. Un’azienda che da subito, ha saputo reggere in modo esemplare le difficoltà del post-sisma riuscendo a dare un segnale forte di ripresa, trasformandolo in un modello di speranza e di rinascita per tutto il territorio. L’azienda supererà a fine anno i 20 milioni di euro di fatturato.
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“Ricordo benissimo purtroppo, come molti di noi, quella mattina del 30 ottobre alle 7:40 quando la Terra ha tremato più forte che mai- dice Federico Maccari - Ci ha presi un po' tutti di sorpresa quella ulteriore scossa, ancora più forte di quella della sera del 26 ottobre. Ricordo bene che io e mio padre siamo subito andati di corsa al pastificio per cercare di verificarne le condizioni, preoccupati di aver perso l’attività, il nostro lavoro e anche quello di tante altre famiglie. Arrivati sul posto, ci siamo resi conto che fortunatamente il nostro capannone aveva resistito alla scossa, addirittura gli ingegneri che hanno fatto il sopralluogo ci hanno confermato che era rimasta intatta anche la sua capacità di resistenza antisismica, il che ci ha permesso di riprendere subito la nostra attività già dal lunedì successivo. Le scosse continuavano ma il lavoro non si è mai fermato e nel contempo ci siamo incamminati subito in una ulteriore sfida, realizzando anche un nuovo stabilimento che ha raddoppiato quello preesistente. Siamo riusciti ad inaugurare la nuova struttura di produzione a nemmeno un anno dalla scossa del 2016 e, in pochissimo tempo, abbiamo avuto la possibilità di assumere altre 20 persone in soli due anni, arrivando a 71 dipendenti”. A tre anni di distanza, pur non riuscendo a dimenticare quei momenti, la famiglia Maccari benedice quella capacità reattiva immediata e lungimirante che, al meglio delle sue capacità, le ha permesso di fare la sua parte salvaguardando l’azienda, il lavoro di tante famiglie e imprimendo su tutto il territorio un forte segnale di positività. Un arco temporale di tre anni non è poi così lungo, ma le conseguenze che il sisma ha portato con sé, soprattutto per i risvolti a lungo termine, preoccupano non poco gli imprenditori delle aree più colpite.
 “ Di sicuro – afferma Federico Maccari- su questo territorio ci sentiamo un po’ più soli; tante famiglie se ne sono andate e la comunità ne avverte il colpo. A livello imprenditoriale, spesso ci ritroviamo anche a dover fare i conti con una popolazione ridotta, il che per un'azienda che cresce, significa anche difficoltà nel trovare risorse umane e qualificate sulle quali noi comunque  abbiamo sempre investito e che vogliamo scegliere all’interno della nostra comunità; cè insomma questo tipo di difficoltà che in più, non permette poi di creare un indotto sul territorio stesso.
Per la nostra azienda- aggiunge Maccari- l'obiettivo più importante è quello di poter innanzitutto dare conferma del posto di lavoro ai nostri dipendenti, alcuni dei quali hanno anche perso la loro casa ma che avendo la garanzia di un lavoro alle spalle, hanno la possibilità con il tempo di riprogettare la loro vita e quindi anche la loro quotidianità  oltre che avere una casa solida e stabile. Alle istituzioni tutte invece chiedo che possano intervenire in maniera un po' più importante sugli incentivi economici a favore dei nuovi imprenditori, perché in questo territorio c’è tanto bisogno di nuove realtà produttive che portino con sé nuovi posti lavoro”.
cc
Tre giorni all’insegna della promozione del territorio e delle produzioni di qualità dell’entroterra maceratese, con degustazioni, incontri, musica e divertimento. Si è conclusa con un grande successo la prima edizione della Festa del ciauscolo e del salame spalmabile svoltasi a Sarnano dal 31 maggio al 2 giugno, ideata ed organizzata da La Ricreazione Srl con il patrocinio del Comune di Sarnano e di Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo e realizzata in collaborazione con l'associazione turistica Pro Sarnano. Un vero e proprio percorso tra gli splendidi vicoli del centro storico e gli antichi locali della città occupati per l’occasione da 10 produttori locali (Salumificio Bartolazzi, Pettacci Salumi, Salumi Anitori, Salumi Monterotti, Norcineria Alto Nera, Azienda Di Pietrantonio, Norcineria La Centrale del Gusto, Azienda Agricola Angeletti, Norcineria Calabrò, Salumificio Bartocci).
"Siamo davvero felici di aver condiviso con la città e con tutti i partecipanti questa esperienza, che vuole essere un momento di incontro tra i produttori ed i consumatori, cercando di promuovere l'intero sistema di eccellenza del nostro entroterra. Siamo convinti che questa sia la strada da seguire", dichiara Donato Bevilacqua, La Ricreazione.
Nel corso della Festa è stato possibile degustare specialità della norcineria locale, acquistare direttamente dai produttori ed incontrarli.
Molto soddisfatto anche il Sindaco di Sarnano Luca Piergentili: "Voglio ringraziare coloro che hanno scelto Sarnano come cornice per questo bellissimo evento. Oltre alla società organizzatrice e ai partner, un plauso va a tutti gli uffici comunali interessati. Siamo convinti che questa sia la prima di una lunga serie di edizioni".

Tra gli appuntamenti in programma, l’incontro pubblico organizzato da Confartigianato dal titolo “Ciauscolo, salame spalmabile e produzioni di qualità dell’entroterra maceratese”, che ha visto la partecipazione del neo Sindaco Luca Piergentili, il Presidente dell’Unione Montana dei Monti Azzurri Giampiero Feliciotti, l’Università di Macerata con il ricercatore Paolo Passarini, Fabio Lo Savio, Responsabile Relazioni Esterne Entroterra Spa/Pasta di Camerino e Stefania Monteverde per Mama Marca Maceratese. Un interessante momento di confronto trai i vari operatori ed enti locali sull’importanza del prodotto enogastronomico come veicolo promozionale per tutto il territorio e incentivo turistico.

Festa del Ciauscolo 3

“E’ stato un onore per noi prendere parte ad una manifestazione come questa che ha saputo dare meritata visibilità alla bellezza di un borgo come Sarnano, unendo la promozione delle eccellenze gastronomiche locali e cultura del buon cibo - ha dichiarato il Presidente territoriale di Confartigianato, Renzo Leonori. La nostra Associazione è sempre molto attenta a cogliere tutte le opportunità per promuovere e sostenere il territorio, perché crediamo fortemente che solo attraverso il giusto sostegno alle imprese , l’intero sistema economico si può risollevare”.

Inoltre nei giorni della festa Confartigianato ha organizzato per i pubblici esercizi di Sarno e dintorni uno Speciale Aperigusto in ben 40 locali tra bar, ristoranti e strutture ricettive, che hanno proposto menù, aperitivi e piatti tipici a base di ciauscolo.
I protagonisti della Festa, ciauscolo e salame spalmabile sono stati proposti in chiave street food, nei piatti tipici ed in alcune ricette innovative presentate per l'occasione, tra le quali spiccano le tagliatelle Pasta di Camerino con ragù rosso di ciauscolo ed Anisetta Meletti, realizzata da Claudio Campogiani, Presidente dell'Associazione Turistica Pro Sarnano, e da tutto il suo staff. "Questo è stato un evento molto importante per Sarnano e per l'intero territorio, da tempo non si vedeva così tanta gente. In tre giorni abbiamo stimato una presenza di circa 15.000 persone, che hanno potuto conoscere la nostra città e riscoprire un legame con questo territorio in difficoltà dopo il sisma.

Un ringraziamento va a tutte le aziende partner: Antinori Assifin, Birrificio Il Mastio, Giaconi Editore, Ditta Silvio Meletti, La Pasta di Camerino, Buratti Catering e l'Ipseoa Girolamo Varnelli di Cingoli.

Una delegazione di docenti e dottorandi della ESPM, prestigiosa università di San Paolo del Brasile, è stata ospitata ieri nella sede dell’azienda Entroterra S.P.A. della famiglia Maccari, titolare del marchio “Pasta di Camerino”. Il gruppo di esperti in comunicazione e strategie di mercato dell’ateneo privato brasiliano, è in regione per un corso intensivo sul Made in Italy nell’ambito di un progetto che ha ottenuto il finanziamento europeo, coordinato dall’Università di Macerata e dal CIAS, Centro Italiano Analisi Sensoriale di Matelica. Guidata dai fratelli  Federico e Lorenzo Maccari, nel corso della loro tappa nell’azienda fiore all’occhiello della realtà territoriale camerte, la delegazione ha potuto conoscere le modalità di realizzazione, commercializzazione e promozione dell’unica pasta prodotta in chiave artigianale con materie prime 100 per cento italiane e con filiera tracciabile.

Lorenzo Maccari spiega le fasi di lavorazione del prodottoPasta di Camerino

 Non sono mancate domande circostanziate da parte degli accademici, interessati ad approfondire e carpire tante più informazioni possibili, utili al loro percorso di ricerca. Un’occasione di confronto e scambio definita molto interessante e costruttiva dallo stesso Federico Maccari, AD di Entroterra S.P.A. “ Un’opportunità significativa sotto tutti i punti di vista- ha commentato- ; non dimentichiamo infatti che ci stiamo affacciando con i nostri prodotti proprio sul mercato brasiliano le cui potenzialità di sviluppo sono davvero molto interessanti”. Nel percorso che è stato predisposto per loro in terra marchigiana, gli accademici brasiliani della ESPM hanno potuto testare numerosi esempi che testimoniano la caparbietà e la forte determinazione a proseguire nella sfida delle produzioni di eccellenza, nonostante le tante avversità del post sisma. E il progetto di UNIMC e CIAS rappresenta un’opportunità in più per accendere i riflettori internazionali sulle aziende marchigiane resilienti del territorio, tra le quali l’azienda della famiglia Maccari di Camerino si inserisce a pieno titolo. Non era ancora trascorso un anno dalle prime scosse dell’ottobre 2016 quando il  padiglione produttivo di Torre del Parco è stato raddoppiato, passando da 5 mila metri quadrati a 10 mila, aumentando la produzione di pasta e assumendo 14 nuovi dipendenti. 

C.C.

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