Se crescendo si potesse mantenere la trasparenza e la sincerità dei bambini sarebbe sicuramente un mondo migliore.
Sono sempre i più piccoli, infatti, ad esprimere a modo loro quello che pensano, senza guardare a pregiudizi o a secondi fini e l'esempio arriva ancora una volta da loro in questo periodo di emergenza sanitaria.
Nella pagina Facebook 'Società italiana Sistema 118' è comparsa da qualche ora una foto che raffigura il cruscotto dell'ambulanza della centrale operativa del 118 di Macerata che espone un disegno firmato da Paola.
"Le stelle non brillano solo in cielo" la frase che ha scritto per ringraziare gli operatori del 118 di Macerata.
La piccola Paola ringrazia, con un disegno che li raffigura, i volontari, i dottori e gli infermieri che in questo periodo sono in prima linea per combattere il Covid.
E se l'errore degli adulti è stato quello di osannare gli operatori sanitari durante la prima ondata dell'emergenza per poi dimenticarsene nel fiorire dell'estate, la bellezza dell'animo dei più piccoli sta nel riconoscere sempre e comunque gli eroi reali, così forti da essere quasi simili a quelli a della fantasia.
Essere in prima linea con un disegno come quello di Paola nell'ambulanza darà sicuramente una forza in più agli operatori che continuano a lavorare incessamente nonostante le difficoltà.
Non è la prima volta che il pronto soccorso di Macerata riceve attestati di stima: per due volte sono stati gli ultras ad esporre uno striscione fuori dalla centrale, mentre a maggio fu un bambino di 11 anni di Tolentino che scrisse una lettera ai medici ammettendo "Avevo timore di voi, invece siete degli eroi".

Giulia Sancricca

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Il pensiero di tutti racchiuso in uno striscione che questa notte è comparso davanti alla centrale operativa del 118 dell'ospedale di Macerata.
Una immagine che sta facendo il giro dei social, pubblicata dagli operatori che in questa emergenza sanitaria lavorano senza sosta.
"In questo momento di difficoltà, onore agli operatori della sanità" è quello che si legge nel telo bianco affisso lungo il corrimano della strada che passa davanti all'ospedale della città.
"Un gesto che commuove - dice il direttore del 118 Ermanno Zamponi - . Ho girato questa immagine a tanti operatori della regione e la reazione è davvero emozionante per tutti. E' molto difficile - dice Zamponi commentando così, con poche parole, la situazione che gli operatori sanitari si trovano a vivere in questo momento - ".
In un periodo in cui le notizie sul Coronovarisu si rincorrono è doveroso accendere i riflettori su coloro che vivono il proprio lavoro come una missione, a volte poco riconosciuta.

Giulia Sancricca


L’anno che sta per cominciare sarà un anno importante per il 118 regionale, come ha annunciato il direttore Ermanno Zamponi in occasione dell’inaugurazione dell’elisuperficie di Belforte del Chienti.

Nuovo software e nuova organizzazione che permetteranno di migliorare i collegamenti con i territori lontani dall’ospedale di Torrette.

“Il nuovo anno – spiega Zamponi - ci porterà tante innovazioni e sarà una scommessa per poterle applicare e utilizzare al meglio.

E’ necessario ottenere il massimo da questa tecnologia che si evolve rispetto al sistema che utilizziamo da circa 18 anni. Ma questa non è la sola scommessa – aggiunge - perché ci sarà anche l’attivazione del numero unico europeo 112: un numero unico che il cittadino chiamerà per qualsiasi emergenza, farà da filtro e localizzerà l’utente per poi passare la chiamata di competenza sanitaria al 118”.

A queste novità si aggiunge quella del volo notturno di Icaro: “L’altra scommessa – annuncia - è il volo notturno che perfeziona e ci permette di raggiungere Torrette, per le alte specialità, anche nei territori che richiedono un’ora di percorrenza via terra.

C’è quindi un guadagno sostanziale per tutta la parte interna della Regione Marche e quella più periferica. Questo permette di raggiungere il Trauma Center nei tempi giusti ed avere la migliore risposta per i pazienti.

Parlo di miglioramento – precisa il direttore del 118 - perchè la Regione Marche, dal 28 giugno 2016, ha emanato una delibera di giunta che si chiama PDTA Trauma Maggiore, che ha stabilito quando e come centralizzare i pazienti gravi. Da quell’anno abbiamo cambiato il nostro sistema di organizzazione e trasporto primario tanto che nel 2016 abbiamo avuto 350 traumi maggiori, mentre nel 2018 siamo arrivati a 1200. Dal 2020, i numeri attesi saranno maggiori con la centralizzazione anche di notte, tanto che ci aspettiamo circa 1500 pazienti annui. Un impegno – conclude – che anche se molti non vedono e attaccano, posso garantire che è reale”.

GS

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