Terremoto in giunta a Matelica, dopo la scelta del sindaco di chiudere l'ospedale in via precauzionale, infatti, Massimo Baldini dovrà pensare anche ad un rimpasto, a seguito delle dimissione dell'assessore Rosanna Procaccini.

Una decisione, quella dell'assessore con delega ai Lavori Pubblici, Ricostruzione, Servizi Sociali, Sanità, Infanzia ed Istruzione, che potrebbe essere scaturita proprio dalle posizioni assunte dal sindaco dopo i casi all'ospedale Mattei.

Nessuna precisazione nella lettera di dimissioni: l'assessore resterà comunque consigliere comunale, in un consiglio dove la minoranza continua ad attaccare l'amministrazione non solo per le decisioni riguardanti l'ospedale.

"È certo - commenta il gruppo di opposizione Per Matelica - che non è solo l’ultima grottesca situazione dell’ospedale ad aver fatto traboccare il vaso, ma una lunghissima serie di decisioni assurde che hanno portato la Procaccini a dimettersi dalla giunta.

Ad esempio l’aumento delle rette della mensa scolastica e quella dell’asilo, che andavano a colpire direttamente questioni del suo assessorato, oppure aver dovuto votare contro la nostra mozione che prevedeva degli aiuti concreti a sostegno dei commercianti e degli artigiani per fronteggiare le difficoltà dovute al Covid.

Ovviamente per seguire le indicazioni di Ciccardini.

La settimana scorsa abbiamo vissuto la pantomima per la chiusura delle scuole, con il sindaco che non voleva e non sapeva decidere, quando c’erano già molte classi in quarantena e con un numero di contagi sempre più alto.

Possiamo anche citare la volontà di Ciccardini di fare cassa sulle attività delle associazioni con le tasse per l’occupazione del suolo pubblico e molto altro.

A quasi due anni dall’insediamento della Giunta Baldini - aggiunge il gruppo - si vede benissimo che in realtà il sindaco non conta molto, anzi è totalmente in balia degli eventi. E che in realtà chi tesse le fila è Ciccardini. Un assessore al bilancio spesso inumano, che specula su ogni cosa e che non ha capito che il comune non è un’azienda, né una banca: è un ente che deve spendere i soldi per erogare servizi. Alzare le tasse è il suo gioco preferito e alle nostre obiezioni risponde che a Matelica c’è ricchezza diffusa.

Baldini - concludono - ha scelto di stare con lui: ha voluto sacrificare la Procaccini, che aveva le deleghe più importanti, per continuare a vessare i cittadini".

"Si dimetta". È ciò che chiede il gruppo di minoranza Per Matelica al sindaco Massimo Baldini, dopo
la chiusura dell'ospedale cittadino, a seguito di tre casi positivi riscontrati tra gli ospiti delle case di riposo trasferite a Matelica dopo il sisma da Pieve Torina e Castelsantangelo sul Nera.

"Gli ospiti positivi - ha detto il sindaco -  sono stati trasferiti in altra struttura idonea fuori comune.
Tutti i rimanenti ospiti sono sottoposti ad un monitoraggio continuo.
È stata quindi disposta, in via cautelativa, la chiusura dell'ospedale, fino a quando tutta la struttura non sarà messa in sicurezza".

Un fatto che non  andato già alla minoranza che condanna le decisioni prese dall'amministrazione: "Ci sono contagi nella casa di riposo di Pieve Torina, che dal 2016 è ospitata nel nostro nosocomio, con elevato rischio di contagio per tutti i degenti di quella struttura.
L’ospedale è chiuso, gli ambulatori chiusi, il laboratorio prelievi chiuso, nessuno può entrare per questo motivo.
Ma la soluzione era chiara e a portata di mano - dicono - , il sindaco Baldini doveva fare un’ordinanza con cui si doveva sgomberare la Casa di Riposo di Pieve Torina, comune che nel frattempo ha ricostruito la struttura per la degenza degli anziani e che con minimi lavori può ospitarli in pochissimi giorni, anzi praticamente subito.
Dopo di che bisognava sanificare l’ospedale e aprire il prima possibile tutti i servizi alla cittadinanza. Non si possono togliere servizi essenziali ai cittadini":

GS


Tre preziosi volumi manoscritti della Biblioteca “Libero Bigiaretti di Matelica” verranno restaurati e digitalizzati grazie a un contributo di 5.000 euro concesso dalla Regione Marche grazie a un bando di sostegno a progetti di rilievo regionali finanziati nell’ambito della Legge regionale n. 4 del 2010.

Il progetto di valorizzazione del fondo antico della biblioteca comunale di Matelica è stato riconosciuto meritevole del contributo. I 5.000 euro assegnati, in aggiunta ai 3000 stanziati dal comune, saranno utilizzati per il restauro conservativo di tre preziosi salterii. Si tratta di 3 manoscritti liturgici del XVI secolo, appartenuti alla biblioteca del convento dei Minori Osservanti e pervenuti al Comune di Matelica con l’incameramento dei beni degli ordini religiosi soppressi in seguito all’Unità d’Italia.

Il restauro dei tre volumi gravemente danneggiati dal tempo, già autorizzato dalla competente Soprintendenza Archivistica delle Marche, sarà realizzato dalla ditta specializzata Frati & Livi di Castel Maggiore (Bo). “La proposta progettuale di valorizzazione è stata premiata anche per i suoi contenuti innovativi”. Si legge in una nota diffusa dall’assessore alla cultura Giovanni Ciccardini. “Dopo il restauro infatti si proseguirà con la catalogazione dei manoscritti nel database del portale MANUS on line, realizzato dall’Istituto Centrale per il Catalogo Unico (ICCU) del Mibact per censire i manoscritti conservati sul territorio nazionale, e infine con la digitalizzazione e indicizzazione dei tre volumi.

Le operazioni descritte dovranno essere svolte sotto la direzione o direttamente dal personale specializzato. Il contributo concesso prevede anche la copertura di eventuali spese per una esposizione temporanea o per un evento di presentazione anche streaming dei volumi, a beneficio degli abitanti di Matelica e della comunità scientifica. Si tratta di un ulteriore e fondamentale passo compiuto dal Comune di Matelica verso la completa digitalizzazione del suo patrimonio storico archivistico, destinata a favorire il lavoro in remoto di storici e ricercatori, indispensabile anche in funzione delle attuali condizioni pandemiche”
Anche diversi centri dell'entroterra sono tra i Comuni a rischio chiusura per via dell'aumento dei contagi.
Tra questi Esanatoglia, Matelica e Sarnano dove, in attesa della nuova riunione di venerdì, sono già stati presi provvedimenti di contenimento dei contagi.
"Visti i dati - dice il sindaco di Esanatoglia Nazzareno Bartocci - da domani abbiamo deciso per la chiusura della scuole. Comprendiamo che possa essere un problema per le famiglie, ma in maniera preventiva saranno chiuse in attesa che vengano presi i nuovi provvedimenti. A questo aggiungiamo la decisione di anticipare alle 21 il cosiddetto coprifuoco".

Scuole chiuse da oggi, invece, fino a venerdì a Matelica: "Noi avevamo già visto un aumento costante dei contagi dal 16 febbraio - dice il sindaco Massimo Baldini - . Per questo motivo abbiamo deciso di anticipare i provvedimenti regionali e nazionali. I dati emersi dalla riunione di ieri confermano che le nostre preoccupazioni sono fondate, abbiamo nello specifico 77 soggetti positivi al Covid e 196 persone in isolamento domiciliare. Venerdì valuteremo i provvedimenti che prenderanno in Regione a seguito del Dpcm nazionale.
Noi trovandoci al confine con la provincia di Ancona (attualmente zona rossa) abbiamo pagato l'influsso della vicinanza dovuta anche a contatti e scambi lavorativi. Confidiamo che i provvedimenti di restrizione possano attenuare la crescita dei contagi".

Misure preventive anche a Sarnano sono state annunciate dal sindaco Luca Piergentili in isolamento nella sua abitazione dopo essere risultato positivo al Covid: "In attesa dell'entrata in vigore del nuovo Dpcm e della emissione di una nuova ordinanza da parte della Regione Marche - ha scritto - , abbiamo chiuso il Parco del Serafino, il campo da gioco denominato "minipitch" e ogni altro impianto sportivo all'aperto; i giardini pubblici di Piazza della Libertà e gli spazi antistanti gli edifici scolastici di Largo Crivelli e Largo Ricciardi. Chiusa anche la via delle cascate perdute ed il mercato del giovedì.
Per quanto concerne le scuole - aggiunge - ad oggi, l'incidenza dei contagi riscontrabile sulla popolazione scolastica residente a Sarnano appare marginale rispetto al dato complessivo dei contagi. Ad ogni buon conto, in accordo con la Dirigenza Scolastica ed in collaborazione con le Terme di Sarnano, è stato organizzato uno screening (su base volontaria) per gli studenti dell'unica classe delle elementari che era stata posta in quarantena e che, terminata la stessa, ritorneranno a scuola".

GS



Un quadro del giovane pittore matelicese Mauro Falcioni è stato selezionato dallo storico e critico d’arte Giorgio Gregorio Grasso per la mostra esposta nella Fondazione d’Arte Contemporanea di Milano per rendere omaggio ai 700 anni dalla morte di Dante.

“La Divina Commedia illustrata con le opere degli artisti” è il titolo dell’evento che porta in visione la capacità di giovani artisti del panorama italiano di interpretare alcune scene dei canti danteschi. Da sempre appassionato di arti visive e illustrazione, Mauro si forma in grafica per il web senza mai abbandonare la sua vera vocazione: il disegno a mano libera. Da autodidatta, negli anni dell’adolescenza, attraversa diversi registri stilistici: dal fantasy a rappresentazioni più figurative, fino a trovare nella chiave surrealista le soluzioni più efficaci per esprimere il proprio sguardo sul mondo.

Per questa mostra ha realizzato un quadro in cui interpreta una storia tratta dal 28esimo Canto dell’Inferno dantesco, dove ci sono i seminatori di discordia. Tra i dannati vi è anche Bertram dal Bornio. “Un militare e poeta che aizzó con le sue composizioni di stampo politico-militaresco il principe d'Inghilterra Enrico III (detto il re giovane) contro il padre Enrico II.Su di lui si può osservare la legge del contrappasso: dal momento che nella vita aveva fatto separare due persone che si volevano bene, all'inferno è costretto a vagare nelle Malebolge con la testa separata dal corpo, che tiene in mano come una lanterna.

Nel mio quadro Bertram dal Bornio rappresenta il politico che, specificatamente in questa epoca, ritengo sia un seminatore di discordie. Questo è il motivo per cui l'ho raffigurato strisciante. L'altro motivo per il quale ho scelto di rappresentare questo Canto, è perché l’ho voluto dedicare a mio padre che è scomparso un anno fa a causa di una malattia. Con lui avevo un rapporto complicato anche se ci volevamo molto bene e la politica era proprio un argomento che ci teneva veramente separati.” Mauro falcioni nel suo modo di raccontarsi, nella pittura, esprime il suo mondo, un mondo fatto di gatti. “Tra le mie passioni c’è la psicanalisi. Tra le letture fatte anni fa, ci sono quelle sulla psicoanalisi junghiana. Mi aveva colpito molto il concetto dell’ombra, della gestione della parte istintuale di noi stessi.

Quando cominciai a fare questi lavori decisi di rappresentare l’individuo diviso tra ragione e istinto.
Per la ragione decisi di rappresentare un individuo spersonalizzato, perché comunque quello di cui parlo sono condizioni umane, quindi che riguardano tutti, affiancato e guidato spesso da un felino perché per me il felino rappresenta l'istinto per eccellenza
e poi i gatti hanno questa particolarità, tanti credono che nel buio vedono perfettamente invece hanno bisogno di una piccola fonte di luce, gli basta la luce della luna. Grazie alla luna attraversano il buio, proprio come gli esseri umani che grazie ai sogni e ai desideri attraversano i periodi difficili della vita.”

La provincia è capace di esprimere talenti. Sarebbe più facile valorizzarli dove sono nati e dove si sono formati. Gli artisti possono rappresentare un modo diverso e libero di leggere la complicata realtà, potrebbero essere un arricchimento per chi vive loro vicino. Peccato che spesso gli artisti debbano trovare fuori dalla provincia qualcuno capace di accoglierli. Ma d'altronde i gatti di Mauro vanno incontro alla Luna, camminano alla ricerca di nuovi mondi da esplorare.

Barbara Olmai

Il grido del primo cittadino di Camerino, Sandrp Sbolgia per salvare l'ospedale di Camerino si fa forte della voce dei suoi colleghi dell'entroterra.
Da Matelica, infatti, è arrivata la vicinanza del sindaco Massimo Baldini, che in una lettera ha ricosdato come "l’ ospedale dell’alto maceratese sia punto di riferimento delle terre già colpite dal terremoto e struttura adibita anche a sostenere il peso della pandemia del Covid. 
Abbiamo visto anche la preoccupazione di altri sindaci - scrive - , fra cui Mauro Falcucci di Castelsantangelo sul Nera, sulla diminuzione dei servizi sanitari nella zona montana.  
Anche Matelica si associa a questo appello. Anche ai territori montani deve essere garantito un minimo livello di qualità della vita soprattutto dal punto di vista sanitario in territori dove tra l’altro è alto il livello di età delle persone  che necessitano inevitabilmente di più assistenza.
Pertanto ci appelliamo alla nuova amministrazione Regionale che a breve, come sottolineato dal presidente della Giunta Regionale Francesco Acquaroli in un recente incontro con i sindaci dell’alto maceratese, metterà mano al nuovo Piano Sanitario Regionale affinché vengano riordinati  e riorganizzati  i servizi sul territorio per garantire a tutti i cittadini l’assistenza necessaria e indispensabile".

A difesa dell'ospedale e della sanità territoriale, anche a seguito della sollecitazione dei suoi concitaddini preoccupati per i servizi riservati alla montagna, anche il sindaco di Pioraco, Matteo Cicconi: "Ovviamente - dice - oltre ad essere molto preoccupato delle sorti dell'ospedale di Camerino, lo sono per tutta la sanità della nostra area montana che nel corso degli ultimi anni è stata depauperata e depredata di molti servizi essenziali per la nostra comunità. Come già evidenziato da altri colleghi sindaci, anche l'ospedale di San Severino Marche e quello di Matelica, che tra l'altro oggi ospita anche la nostra casa di riposo insieme a quella di Pievetorina e Castelsantangelo sul Nera distrutte dal sisma 2016, negli anni hanno subito un preoccupante e grave declassamento e impoverimento. Quindi anche il mio vuole essere un appello al nostro presidente della Regione Marche Acquaroli affinché riveda urgentemente il Piano Sanitario Regionale per un riequilibrio dei servizi  sanitari sul nostro territorio, nell'ottica di dare la giusta e legittima assistenza sanitaria anche ai cittadini montani".

GS
È stato arrestato ieri pomeriggio, dai carabinieri di Camerino, un 42enne residente a Matelica, a seguito dell’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare.

L’uomo, pregiudicato per delitti inerenti il traffico di sostanze stupefacenti e già condannato ad una pena di anni 7 e 9 mesi, era sottoposto a provvedimento di affidamento in prova con obbligo di permanenza notturna, nella propria abitazione.

Il 42enne era più volte incorso in numerose violazioni delle prescrizioni imposte dal tribunale di sorveglianza di Ancona ed il 30 gennaio scorso era stato sorpreso dai carabinieri in possesso di cocaina e di un coltello a serramanico.

Per questo motivo era stato denunciato in stato di libertà.

L’ufficio di sorveglianza di Macerata, valutati gli atti trasmessi dai carabinieri della compagnia di Camerino, anche alla luce dell’ultimo episodio di cui il pregiudicato si era reso protagonista, ha revocato l’affidamento in prova, disponendo pertanto la custodia cautelare in carcere.

Ieri pomeriggio, l’uomo è rintracciato nella sua abitazione di Matelica ed arrestato.

GS
Due tavole della Beata Mattia tornano a casa.
Ad annunciarlo lo storico dell’arte Alessandro Delpriori, che sul suo profilo Facebook ha annunciato che due tavole della Beata Mattia di Rinaldetto di Ranuccio, ossia il Cristo restaurato e la Madonna col Bambino, sono tornate al Museo Piersanti della città dopo il restauro: “Il 7 febbraio 2019 andai a Londra a fare una conferenza alla National Gallery - scrive l’ex sindaco di Matelica - Una chiacchierata sulle Marche, sul nostro Rinascimento e in particolare su Crivelli. Incontro utile a cercare fondi per finanziare un restauro. Era appena finita la mostra Milleduecento al Museo Piersanti dove erano esposte, tra le tante cose, anche le due belle tavole della Beata Mattia di Rinaldetto di Ranuccio. Il Cristo restaurato, la Madonna col Bambino ancora no. L’opera da scegliere, quindi, era quasi obbligata. Ieri la tavola è stata riconsegnata alle clarisse e ora, dalla foto, mi pare bellissima - commenta entusiasta, concludendo con un ringraziamento - Tutto questo non sarebbe potuto succedere senza la generosità straordinaria di Anna Marra. Grazie!”

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Buone notizie che riguardano la scuola elementare di Matelica arrivano dal vertice che ieri mattina si è svolto in Regione tra il sindaco Massimo Baldini, accompagnato dall'assessore Procaccini e dall'Ufficio tecnico, con il governatore Francesco Acquaroli e gli assessori regionali Castelli e Latini.
"Ci hanno dato delle indicazioni per pianificare altri interventi che dobbiamo fare il prima possibile - commenta il primo cittadino - , in particolar modo per la scuola elementare di Matelica".

Ma il sindaco esprime soddisfazione anche per i lavori attualmente in cantiere e quelli che cominceranno a breve: "La Pedemontana sta andando avanti molto velocemente - spiega - mentre alla rotonda che avevamo inaugurato prima delle festività natalizie si dovranno fare degli accorgimenti per via di alcuni tratti 'spigolosi' che ne rendono difficoltoso il percorso. Siamo in un momento di pianificazione - annuncia - a presto partiranno lavori importanti: al Palazzo Ottoni, al Palazzo del Governo e a Palazzo dei Filippini. Si tratta della sistemazione di tre edifici pubblici che rappresenta un segnale importante".

Intanto a rifarsi il look è anche la facciata del teatro comunale con lo storico orologio che è tornato al proprio posto funzionante, come spiega l'assessore Giovanni Ciccardini: "Mi sono rivolto all'ufficio tecnico perchè pensavo che ci fosse un problema strutturale all'orologio, dal momento che era stato fermo per tanti anni. Con l'ufficio abbiamo quindi chiamato la ditta che si occupa di questo tipo di manutenzioni: nel giro di un mese è stato affidato l'incarico e l'8 gennaio è stato rimesso al proprio posto.
Un tassello che si aggiunge ai lavori di sistemazione del teatro: qualche mese fa è stato ripitturato lo zoccolo della platea, è stato sistemato l'ingresso al teatro, e ora è previsto anche il rifacimento della facciata esterna per avere, a metà anno, un teatro completamente sistemato".

GS


L’edicola della Madonna a protezione della Cooperativa Apicoltori Montani di Matelica e di tutto il territorio.

Una benedizione intima e sentita quella che ieri ha visto protagonista l’attività matelicese da anni impegnata nel valorizzare, promuovere e salvaguardare l’attività apistica. Salvaguardando le api si dimostra attenzione soprattutto per l’essere umano, l’agricoltura, l’ambiente e la biodiversità ed il messaggio diffuso dalla Cooperativa con la benedizione di ieri è stato proprio questo.

Per dimostrare la sua vicinanza all’impegno ed al mondo del lavoro è stato lo stesso arcivescovo Francesco Massara a benedire l’edicola.

“In un momento come questo - ha detto ai microfoni di Radio C1…inBlu - di grande crisi economica, dovuta soprattutto alla pandemia, credo che sia uno stimolo per ognuno di noi vedere persone che si impegnano sempre di più per valorizzare i nostri prodotti locali come quelli del miele. Ieri abbiamo trascorso un momento semplice, affidando tutto nelle mani della Madonna che possa proteggere imprenditori e lavoratori della Cooperativa e far crescere la loro attività”.

Un messaggio che si aggiunge all’impegno dell’arcivescovo per il mondo del lavoro a cui ha sempre dimostrato attenzione: “Credo - ha proseguito - che il mondo del lavoro debba essere messo al centro di tante emergenze che sono nel nostro territorio. Dobbiamo essere vicini agli operai - ha concluso - ma anche agli imprenditori perché grazie a loro tante famiglie possono vivere nella loro dignità”.


GS

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