La Pedemontana ha già avuto “un impatto notevolissimo”. Lo sottolinea il primo cittadino di Matelica, Massimo Baldini, a pochi giorni dall’apertura del primo tratto dell’arteria che, una volta completata, andrà a collegare le superstrade 76 e 77 tra Fabriano e Muccia.
Già molto nutrito il traffico sul settore che va da Matelica Nord a Fabriano: lavoratori e mezzi pesanti, ma anche qualche curioso che ha deciso di percorrerla per il gusto di scoprirla. “La gente è entusiasta – ha proseguito Baldini –, tanto che in molti hanno preso la Pedemontana giusto per fare un giro. Ci sono comunque ancora delle situazioni da sistemare: il fatto che l’uscita Matelica Nord attraversi la zona industriale la rende ancora da perfezionare. Dovremo essere pazienti ancora per poco però: ci è stato detto che il secondo tratto (da Matelica a Castelraimondo Nord, ndr) verrà ultimato per il prossimo giugno. Mi sembra ottimistico, ma se il meteo non sarà troppo severo è possibile che ci si riesca. Quella sarà probabilmente la svolta – spiega Baldini –: i tempi di percorrenza verso la valle del Potenza diminuiranno drasticamente, mentre quelli verso l’anconetano e verso l’Umbria sono già molto più bassi”.
l.c.
Già molto nutrito il traffico sul settore che va da Matelica Nord a Fabriano: lavoratori e mezzi pesanti, ma anche qualche curioso che ha deciso di percorrerla per il gusto di scoprirla. “La gente è entusiasta – ha proseguito Baldini –, tanto che in molti hanno preso la Pedemontana giusto per fare un giro. Ci sono comunque ancora delle situazioni da sistemare: il fatto che l’uscita Matelica Nord attraversi la zona industriale la rende ancora da perfezionare. Dovremo essere pazienti ancora per poco però: ci è stato detto che il secondo tratto (da Matelica a Castelraimondo Nord, ndr) verrà ultimato per il prossimo giugno. Mi sembra ottimistico, ma se il meteo non sarà troppo severo è possibile che ci si riesca. Quella sarà probabilmente la svolta – spiega Baldini –: i tempi di percorrenza verso la valle del Potenza diminuiranno drasticamente, mentre quelli verso l’anconetano e verso l’Umbria sono già molto più bassi”.
l.c.
Uno spiraglio di luce sembra essere apparso dopo lo stato di agitazione proclamato il 15 febbraio e lo sciopero di ieri che ha visto la partecipazione totale delle maestranze che lavorano nel tratto Maceratese della Pedemontana delle Marche.
Lo comunica la Fillea CGIL, intervenuta insieme alle altre sigle sindacali per chiedere che i cntratti applicati dalla Astaldi spa si adeguino alla normativa della Provincia di Macerata.
"Grazie all’azione messa in campo dai lavoratori - dice il segretario Fillea CGIL Matteo Ferretti, nel pieno rispetto delle disposizioni anticontagio, durante la mattinata si è manifestata la volontà dell’azienda di riprendere le trattative, fissando l’incontro per martedì prossimo, 23 Febbraio.
L’ assemblea dei lavoratori, pur apprezzando la decisione dell’azienda di calendarizzare l’incontro, ha comunque ribadito la volontà mantenere il blocco del quarto turno almeno fino a quella data".
GS
Lo comunica la Fillea CGIL, intervenuta insieme alle altre sigle sindacali per chiedere che i cntratti applicati dalla Astaldi spa si adeguino alla normativa della Provincia di Macerata.
"Grazie all’azione messa in campo dai lavoratori - dice il segretario Fillea CGIL Matteo Ferretti, nel pieno rispetto delle disposizioni anticontagio, durante la mattinata si è manifestata la volontà dell’azienda di riprendere le trattative, fissando l’incontro per martedì prossimo, 23 Febbraio.
L’ assemblea dei lavoratori, pur apprezzando la decisione dell’azienda di calendarizzare l’incontro, ha comunque ribadito la volontà mantenere il blocco del quarto turno almeno fino a quella data".
GS
Dopo la proclamazione dello stato di agitazione del 15 febbraio e le assemblee straordinarie che si sono svolte ieri, i lavoratori dellaPedemontana cominciano lo sciopero.
Si tratta della protesta nei confronti della Astaldi spa che "dopo 16 mesi - spiegano i sindacati - non ha ancora rispettato il Contratto Integrativo Edili Industria vigente nella provincia di Macerata nei confronti delle maestranze impiegate in attività all’interno del territorio della provincia per il cantiere della Pedemontana delle Marche".
Le organizzazioni sindacali, su mandato unanime dei lavoratori impiegati nella realizzazione della galleria "Croce di Calle", prevista nel secondo stralcio della Pedemontana delle Marche, hanno comunicato il blocco immediato dei turni di lavoro a ciclo continuo, sette giorni su sette, fino alla sottoscrizione di un eventuale accordo tra le parti e lo sciopero di otto ore per ogni turno di lavoro previsto per oggi.
A lanciare l'allarme, martedì scorso, in videoconferenza, erano stati Massimo De Luca di Fillea Cgil, Andrea Casini di Feneal Uil e Giuseppe Quinzi di Filca Cisl.
GS
Si tratta della protesta nei confronti della Astaldi spa che "dopo 16 mesi - spiegano i sindacati - non ha ancora rispettato il Contratto Integrativo Edili Industria vigente nella provincia di Macerata nei confronti delle maestranze impiegate in attività all’interno del territorio della provincia per il cantiere della Pedemontana delle Marche".
Le organizzazioni sindacali, su mandato unanime dei lavoratori impiegati nella realizzazione della galleria "Croce di Calle", prevista nel secondo stralcio della Pedemontana delle Marche, hanno comunicato il blocco immediato dei turni di lavoro a ciclo continuo, sette giorni su sette, fino alla sottoscrizione di un eventuale accordo tra le parti e lo sciopero di otto ore per ogni turno di lavoro previsto per oggi.
A lanciare l'allarme, martedì scorso, in videoconferenza, erano stati Massimo De Luca di Fillea Cgil, Andrea Casini di Feneal Uil e Giuseppe Quinzi di Filca Cisl.
GS