Una delle più belle dimore storiche del maceratese, Villa Teloni a Cesolo di San Severino, appartenuta al noto economista settempedano Francesco Coletti, ha aperto le porte a Jovanotti e Neri Marcorè per ospitare il “ritiro” pre-concerto ultima tappa del festival Risorgi Marche. 

Prima dell’incontro con i 70mila spettatori del mega evento all’abbazia di Roti, il cantante Lorenzo Cherubini e l’ideatore del festival hanno provato per più di due ore con tutti gli altri componenti la band la scaletta dei brani. 

Con loro anche il bassista compositore ascolano Saturnino, il chitarrista Riccardo Onori, il percussionista Leo Di Angilla e il trombonista Gianluca Petrella. 

“Aver visto comporre la scaletta del concerto e aver coccolato per alcune ore i protagonisti di un evento di solidarietà unico nato per la rinascita dei comuni colpiti dal terremoto ci ha riempito veramente di orgoglio e allegria – sottolinea l’imprenditore Sandro Teloni – Abbiamo accolto con grandissimo entusiasmo un gruppo di artisti straordinari per un’esperienza unica e indimenticabile per tutti noi che ha fatto conoscere la nostra stupenda regione a turisti e vacanzieri. Ha fatto parlare del nostro territorio e di uno dei suoi gioielli più belli come la Riserva del monte San Vicino e del monte Canfaito in tutta Italia. Saremo sempre pronti ad aprire le nostre porte ad eventi del genere. Questa è la vera promozione di cui abbiamo bisogno”.

Al termine del breve soggiorno il giardino esterno di Villa Teloni ha anche ospitato un’intervista a Marcorè e Jovanotti col noto giornalista Vincenzo Mollica andata in ondata domenica 5 agosto nell’edizione delle 20 del Tg1.
g.g.

Le finestre aperte per il caldo e i ladri si introducono in casa. Non è cosa rara che ciò avvenga nel periodo estivo e questa volta è successo a San Severino, pochi giorni fa, intorno alle 20.

Marito e moglie, entrambi di 59 anni, erano in salotto a guardare la televisione, in un appartamento in viale Europa, quando la donna si è accorta di strani movimenti negli ambienti del reparto notte. Dei malviventi si erano introdotti in casa. Così ha strillato mettendoli in fuga da dove erano entrati. Questo però non ha impedito loro di trafugare alcuni oggetti in oro per un valore che si stima intorno ai 7mila euro. 

La famiglia ha sporto denuncia alla locale stazione dei Carabinieri che indaga per identificare i malviventi.
g.g.

In pellegrinaggio nei territori colpiti dal sisma. Don Antonio Napolioni, vescovo di Cremona, a San Severino e Camerino con i giovani della sua diocesi in preparazione all’incontro con Papa Francesco che si terrà a Roma l’11 e il 12 agosto. Sono 138 i giovani cremonesi in cammino insieme a monsignor Napolioni: il pellegrinaggio proposto dalla Pastorale giovanile è iniziato il 5 agosto con la prima tappa a Loreto ed è poi proseguito verso Recanati. Il 7 agosto il gruppo ha sostato a Macerata dove hanno incontrato la chiesa locale e il vescovo Nazzareno Marconi. Poi Tolentino e proprio oggi l’arrivo a San Severino, terra da cui Napolioni è partito per assumere il ruolo di vescovo di Cremona. Qui è stato per molti anni parrocco della parrocchia di San Severino Vescovo e nel tendone che oggi viene usato per le celebrazioni eucaristiche è stato accolto insieme ai suoi ragazzi intorno alle 12. Poi il gruppo ha pranzato alla scuola media Tacchi Venturi, e poi sarà accolto dall'amministrazione comunale. Nel pomeriggio è previsto anche un incontro con le suore del convento di Santa Chiara. 

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Infine, domani partiranno per Camerino. L’arcidiocesi camerte-settempedana è la terra d’origine del vescovo Napolioni, con cui la diocesi ha stretto un gemellaggio di solidarietà dopo il sisma. Qui è previsto l’incontro con le Clarisse e i Cappuccini di Renacavata.

“Abbiamo aderito alla proposta della Chiesa italiana - spiega don Antonio - di prepararci all’incontro con il Santo Padre facendo dei pellegrinaggi nel gesto di sinodo, cioè di camminare a piedi insieme. Abbiamo deciso di farlo nelle Marche perché il gemellaggio della diocesi di Cremona e quella di Camerino-San Severino fosse vissuto anche dai giovani. Stanno aprendo gli occhi su questa realtà, apprezzano la bellezza del nostro ambiente e andiamo avanti. L’attività è prevalentemente quella di camminare, ci sono momenti di riflessione ma pochi perché prevale lo stile dello stare insieme. Ci fermeremo con più calma a Camerino, venerdì, dove tireremo le fila approfondendo, con un piccolo ritiro spirituale, quello che hanno vissuto, anche perché abbiamo alle spalle il sinodo dei giovani fatto durante tutto lo scorso anno. E poi ci prepariamo all’incontro con il Papa”.
g.g.

 

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Mille volumi di favole e letteratura per bambini e ragazzi sono stati donati dall’Istituto comprensivo “Francesco Cazzulani” di Lodi alla biblioteca comunale di San Severino grazie al coinvolgimento della onlus Beth Shalom, associazione che già in passato si era resa protagonista di altre iniziative solidali a favore della comunità settempedana. 

I libri sono stati consegnati nel corso di una cerimonia tenutasi alla presenza del sindaco, Rosa Piermattei, dell’assessore comunale alla cultura, Vanna Bianconi, del presidente del Consiglio comunale, Sandro Granata, del presidente dell’associazione Beth-Shalom, e del responsabile della Chiesa Cristiana Evangelica di San Severino, Massimo Mansi.

Subito dopo le prime scosse del 2016 il dirigente scolastico dell’Istituto “Cazzulani”, Demetrico Caccamo, insieme al personale docente della scuola lombarda aveva avviato una raccolta di libri per far sentire concretamente la vicinanza degli studenti lodigiani ai bambini e ai ragazzi delle zone terremotate del Centro Italia.I volumi sono arrivati fino a San Severino essendo la biblioteca comunale una delle poche della zona cratere rimaste agibili a seguito del sisma.

Un nuovo parcheggio da 17 posti. È quanto il Comune di San Severino sta realizzando in via Lorenzo D’Alessandro, in vista dell’apertura per settembre della nuova scuola. Quest’ultima andrà ad ospitare 14 classi della Primaria “Luzio” è il parcheggio è in fase di realizzazione in vista del previsto aumento del volume di traffico.

Il nuovo parcheggio, che ospiterà 17 posti auto a spina di pesce, in parte occuperà l’area di un parcheggio già esistente e in parte l’attuale marciapiede che sarà riposizionato in modo da mantenere un percorso pedonale protetto.

L’opera, per un costo complessivo di 28mila euro, sarà realizzata dall’impresa EdilBiangi di San Severino e finanziata con donazioni giunte dal Comune di Pioltello e dalla Fondazione Gruppo di Credito Valtellinese e rientra fra gli interventi che si ricollegano alla realizzazione della nuova scuola.

Il progetto dei lavori è stato redatto dall’Area Tecnica del Comune di San Severino. Oltre agli scavi di sbancamento per realizzare la nuova area parcheggio sono stati previsti una nuova fondazione stradale, nuovi marciapiedi e una nuova asfaltatura degli spazi che manterranno l’aspetto attuale e permetteranno di conservare anche alcune panchine e uno spazio verde a servizio del quartiere.
g.g.

“L’abbazia di Sant’Eustachio in Domora sta crollando, il Comune rischia di perdere l’ultima opportunità per restaurarla”. È l’architetto Luca Maria Cristini, di San Severino, che lancia un grido d’allarme dopo aver scritto al Comune ma senza ricevere alcuna risposta.

A destare preoccupazione sono le condizioni della chiesetta che si trova alle grotte di Sant’Eustachio che ormai, dopo il terremoto del ’97, quello del 2013 in Ancona e quello più recente del 2016, rischia il crollo e di non poter più essere recuperata. Si tratta di un abbazia di impronta benedettina risalente all’XI secolo situata in quello che i Beni Culturali presumono fosse un villaggio di scalpellini. La chiesa, nel ‘200 era uno dei centri fondamentali lungo l’antica via lauretana (argomento sul quale l’attuale amministrazione si sta impegnando molto, stando a Cristini) ed ospitava viandanti e pellegrini. Oggi ovviamente è sottoposta a vincolo ed è anche per questo che i proprietari, dei privati, dopo il sisma del 1997 non sarebbero riusciti a risistemarla e avrebbero deciso di venderla al demanio regionale nel 2000 insieme ad altre proprietà del lato sinistro della Valle dei Grilli. “Tuttavia - racconta l’architetto - per una svista, nel sottoscrivere l’atto di compravendita, la particella della Chiesa rimase esclusa”. Non potendo far nulla per rimetterla a posto, i proprietari decisero di concederla in comodato d’uso gratuito al Comune di San Severino, che avrebbe potuto accedere a finanziamenti pubblici tramite l’iniziativa Salva l’Arte. “Una concessione di 99 anni col patto di restaurarla e renderla di nuovo fruibile. Venne così inserita in una graduatoria che poi si fermò poco prima”. Così si perse la prima opportunità.

Oggi la situazione è ben più grave, vi piove all’interno e se la volta si scioglierà, la chiesa crollerà. “Ma in tutto ciò - sottolinea Cristini - dal Comune non si ricevono segnali di vita. Io ho scritto ma non ho avuto risposta e lo stesso vale per il Cai e Legambiente che hanno chiesto, quanto meno, una messa in sicurezza. Rischiamo di perdere - incalza - l’ultima opportunità di una struttura che, oltre alla sua importanza storica e architettonica, è anche un luogo del cuore per la maggior parte dei settempedani. Ci sarebbero i soldi - conclude - eppure sembra non si vogliano sfruttare. Cosa vogliamo fare?”.
Gaia Gennaretti 

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Lasciato solo a combattere una battaglia che dura ormai da più di dieci anni, un imprenditore di San Severino non ci sta più: ha scritto al Prefetto, chiede aiuto alla stampa ed è pronto a scendere in piazza per protestare pubblicamente contro chi non vuol sentire le sue ragioni e “palleggia” il caso da un tavolo istituzionale all’altro. Parliamo di Giovanni Caciorgna, titolare de “Il faro”, una realtà che in 35 anni di attività è cresciuta e oggi vanta un hotel (dove trovano alloggio anche diverse famiglie terremotate), una piscina aperta a tutti, una pizzeria e un dancing sempre molto frequentato. “E’ vero – spiega Caciorgna – in tanti anni di lavoro e sacrificio siamo riusciti a creare qualcosa di importante per San Severino, e non solo, ma come ogni altra attività ha bisogno di migliorarsi per stare al passo con i tempi, altrimenti rischia la crisi e la chiusura. Abbiamo in animo di ampliare la sala da ballo con un nuovo spazio per il latino-americano, ma non possiamo farlo. Nel 2001, infatti, tutta la zona di mia proprietà (siamo a Taccoli di San Severino, ndr) è stata classificata dalla Regione ad alto rischio di alluvioni per la vicinanza del fiume Potenza. L’ho scoperto, per caso, nel 2008 chiedendo una licenza edilizia per un ampliamento. In pratica questo vincolo mi impedisce tutto, non posso toccare più niente”.

Caciorgna orienta la sua battaglia su due fronti: uno più sarcastico, l’altro più tecnico. “Secondo quanto stabilito da quel Piano, il Potenza nasconde le sue insidie proprio nei 200 metri che lambiscono la mia proprietà – dice – anche se a memoria d’uomo e pure storica, non è mai accaduto nulla di ciò che viene paventato. Però, visto che le Istituzioni la pensano così, faccio delle considerazioni. Da un lato non ci possiamo spiegare l’inerzia amministrativa del Comune che in così tanti anni non ha mai avvertito la mia azienda del fatto che una pioggia eccezionale avrebbe potuto far sommergere l’intera zona, a causa di un’esondazione del fiume. Badate bene, parliamo di un rischio incredibile per quasi un migliaio di persone che abitualmente frequentano il dancing ‘Il faro’ nei fine settimana d’inverno. Inoltre, se questo pericolo esiste davvero, mi chiedo perché non si è mai provveduto a un intervento che possa aumentare la sicurezza di questo tratto dell’asta fluviale, a garanzia – ad esempio – di quelle centinaia di bambini che ogni anno vengono qui in maschera a festeggiare il loro Carnevale. Perché non si agisce? Si aspetta la solita tragedia? In realtà c’è di vero che l’area in questione non è così critica come l’ha classificata la Regione. Secondo il mio parere, come ho scritto al Prefetto di Macerata, l’intervento potrebbe limitarsi non solo alla pulizia del letto e delle sponde del fiume, ma anche a un moderato allargamento dell’alveo in modo da aumentare la capacità di portata a fronte di eventi straordinari. Mi batto da dieci anni ormai per una soluzione, c’è stata una controversia, ho speso 30 mila euro, sono state fatte riunioni coinvolgendo pure altre aziende vicine, si sono aperti tavoli tecnici, ma non si è cavato un ragno dal buco. Regione, Provincia e Comune di San Severino non stanno muovendo un dito per affrontare e risolvere questa vicenda che, di fatto, paralizza un’attività imprenditoriale che ha investito molto sul territorio e dà lavoro a parecchie persone. Rimuovere il problema significherebbe dare speranza alla futura crescita de ‘Il faro’, però rimango inascoltato. E con i miei clienti aspetto di fare la fine del sorcio quando sopraggiungerà quella valanga d’acqua per colpa di chi poteva fare qualcosa e invece non ha fatto alcunché”. 
Gaia Gennaretti

Sarà a San Severino il prossimo 12 settembre il ministro dell’istruzione Marco Bussetti. Prenderà parte all’inaugurazione della nuova scuola temporanea in via Lorenzo d’Alessandro, dedicata a quelli che un tempo erano i piccoli studenti della Luzio. A darne notizia, ieri sera, è stata il sindaco di San Severino Rosa Piermattei in apertura del consiglio comunale. 

Dopo aver fornito alcuni numeri del sisma, in realtà rimasti invariati rispetto a quelli dati all’inizio del mese, ha fatto sapere che “Bussetti ha accolto con piacere il nostro invito ad essere presente alla cerimonia del taglio del nastro che era in programma per il 5 settembre ma che abbiamo posticipato al 12 per permettergli di partecipare”. 

Piermattei ha poi confermato lo sblocco del cantiere di ricostruzione dell’Itts Divini dopo il pronunciamento del Tar su due ricorsi presentati da due aziende arrivate rispettivamente seconda e terza alla gara d’appalto. Vanno anche avanti secondo il cronoprogramma anche i lavori dei laboratori di cui è stata montata la struttura metallica. 

“Oggi (cioè ieri, ndr) sono iniziati i lavori di viale Bigioli per il rifacimento della pubblica illuminazione e la sistemazione dei marciapiedi. Questa settimana inizieranno anche i lavori di ristrutturazione dell’edificio di via Porta Romana e la messa in sicurezza di Porta San Francesco. Siamo in attesa - ha poi aggiunto - di un controllo dell’Anac per quanto riguarda i lavori di messa in sicurezza della torre di Carpignano che sono stati affidati provvisoriamente a una ditta campana”.

In settimana termineranno anche i lavori di restauro conservativo della scala di accesso al museo archeologico di Castello al Monte così il complesso, reso inagibile dal sisma, potrà tornare ad esser fruibile. 

In ultimo, il primo cittadino ha fatto sapere che sono in via di conclusione anche i lavori del secondo stralcio per il complesso del Glorioso dove è ospitato il centro diurno per disabili “Il Girasole”. Le opere servono alla ristrutturazione degli spazi al primo piano del lazzaretto dove verrà ospitato il progetto “Dopo di noi”, interamente finanziato con donazioni.
Gaia Gennaretti

Si chiama “Il piccolo armadillo cresce: labor-dillo per favorire l’inclusione scolastica” ed è il progetto della scuola Tacchi Venturi di San Severino per la realizzazione di un nuovo laboratorio presentato all’iniziativa “Facciamo scuola” del Movimento 5 Stelle. Ad oggi infatti i consiglieri regionali del Movimento hanno rinunciato a 12 milioni di euro di indennità e rimborsi. Di questi, un milione di euro verrà utilizzato per finanziare i progetti presentati, non più di uno per istituto e con un contributo massimo di 10mila euro per ciascuno. Per la Regione ne sono stati presentati ben 56, tra cui anche quello per l’istituto settempedano.

La scelta delle idee-progetto da finanziare avverrà online sulla piattaforma Rousseau su base regionale con il voto di tutti gli iscritti certificati delle regioni interessate; ogni iscritto potrà votare i progetti e selezionare le proposte migliori. Verrà poi stilata una classifica regionale e così saranno assegnati i fondi ai progetti, fino ad esaurimento dell’importo totale messo a disposizione per ogni regione dai consiglieri.

Il progetto settempedano vuol favorire l’inclusione scolastica tramite la realizzazione di un laboratorio attrezzato per la predisposizione di percorsi più pratici che teorici, privilegiano l’impegno e le attività di tipo manuale più consone agli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES). Dopo una iniziale individuazione dei bisogni e dei punti di forza degli alunni coinvolti si provvederà ad acquisire il materiale utile per la realizzazione del progetto e per allestire un laboratorio multifunzione: un laboratorio sull’autobiografia e sulla conoscenza di sé (viaggio nelle emozioni e sentimenti), finalizzato alla costruzione di una propria identità, a conoscersi anche attraverso l’espressione artistica, a valorizzare le diversità, e a riflettere sui temi dell’adolescenza; un laboratorio multimediale - multi creativo, per la realizzazione di materiali utili alla didattica, tra cui una macchina per cucire con cui realizzare anche i costumi teatrali per le varie rappresentazioni che la scuola realizza nel corso dell’anno.
g.g.

Buone notizie per la ricostruzione dell’Istituto Tecnico Tecnologico Statale “Eustachio Divini” di San Severino Marche. In queste ore il Commissario straordinario del Governo per la Ricostruzione delle zone colpite dal sisma 2016, onorevole Paola De Micheli, ha comunicato al primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, l’imminente sblocco del cantiere per la ricostruzione dell’edificio di viale Mazzini abbattuto dopo le scosse di terremoto.
Nei mesi scorsi uomini  e mezzi erano stati fermati da due distinti ricorsi al Tar presentati da ditte escluse dall’appalto. 
“Attendevo con trepidazione questa comunicazione - sottolinea il sindaco Piermattei – A breve completeremo un altro tassello che riguarda la ricostruzione in città. Si tratta di uno dei tasselli più importanti perché il ritorno alla normalità delle nostre scuole significa anche il ritorno alla normalità della nostra comunità”.
g.g.
 
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