Camerino: nel segno del bianco, riuniti tutti i colori dell’amicizia e della solidarietà

Martedì, 04 Luglio 2017 17:05 | Letto 4872 volte   Clicca per ascolare il testo Camerino: nel segno del bianco, riuniti tutti i colori dell’amicizia e della solidarietà Successo oltre ogni aspettativa, per la quarta Cena in bianco, tenutasi lo scorso sabato 1 luglio, dal tramonto in poi, nell’area del Campus universitario di Camerino, Quasi un’immensa famiglia, riunita attorno alle tavolate vestite di bianco, per l’edizione forse più intensa ed emozionante. Come da copione, location svelata solo all’ultimo per un evento dal forte impatto visivo, quest’anno riscaldato da una specialissima luce. Insieme sotto le stelle, in un’atmosfera allegra e amichevole,  la città ha respirato un’aria rilassata e tranquilla: A condividere i valori essenziali dell’amicizia, accanto alla gente di Camerino e dei paesi limitrofi , anche numerosi rappresentanti della Protezione Civile, dell’Esercito, dei Vigili del fuoco, arrivati da Venezia, Belluno, Mantova, Milano, Pomezia, Firenze, insieme a  gruppi provenienti da altre città d’Italia. Edizione significativa anche a detta dell’organizzazione, curata dal Coro universitario Cappella musicale del duomo e, in primis, dalla dinamica Roberta Grifantini, anima promotrice dell’evento fin dal 2014. “ Un po’ titubanti sulle prime- ha spiegato- ci siamo ritrovati decisi ad andare avanti, pensando che potesse essere l’occasione e la situazione ottimale per ringraziare chi in questi mesi difficili, è stato sempre al nostro fianco nel darci una mano nelle più disparate situazioni. L’idea, quella di ritrovarsi in una sala da pranzo comune, come se fosse quella di casa nostra. In molti casi non abbiamo più la nostra abitazione ma, a fare una famiglia e una comunità, sono le persone. La casa si ricostruisce, l’amore tra le persone deve essere coltivato. E questo è stato lo spirito di tutta la nostra festa, andata avanti per ore, in totale condivisione e nel segno del sorriso.   Ai tavoli delle famiglie e dei gruppi partecipanti alla cena, sono stati invitati quelli che consideriamo i nostri angeli e cioè, volontari di Protezione Civile, Vigili del fuoco e rappresentanti dell’Esercito, tante persone che in questi lunghi mesi non ci hanno fatto mai mancare la loro vicinanza. Con immensa gioia abbiamo accolto gente arrivata anche da paesi lontani, insieme all’ormai fedelissimo gruppo di Montegiorgio, con noi sin dalla prima edizione e quest’anno particolarmente numeroso”. A testimoniare il caloroso abbraccio di solidarietà, anche il tavolo che alcuni commensali arrivati da fuori, hanno voluto intitolare “ Camerino nel cuore”. Tra le presenze particolarmente significative,  quella del gruppo del “ Cammino di solidarietà per Camerino” arrivato a piedi in città in occasione di Cortili in fiore. Da Osimo,  Foligno, Milano, Vercelli, in molti hanno deciso di tornare per rinsaldare il loro legame di amicizia con la città.  Vestiti di bianco e perfettamente organizzati, alle prime luci del tramonto gli ospiti hanno cominciato  a raggiungere lenorme sala da pranzo .. Toccante ed espressivo il gesto dell’avvio della conviviale, dato dalla prima luce della lanterna, diventata simbolo della Cena in Bianco di Camerino; ad accenderla è stato un vigile del fuoco di Venezia, giunto in città appositamente per partecipare alla serata. A seguire sono state accese contemporaneamente tutte le candele dei tavoli occupati dagli oltre 300 commensali. “ Ho voluto che avvenisse questo gesto particolare- ha spiegato Roberta Grifantini - proprio per sottolineare come coloro che normalmente spengono il fuoco, in una situazione come la nostra, abbiano acceso  luce e speranza. Lunedì 3 luglio, dallo stesso Vigile del fuoco di Venezia, ho ricevuto un messaggio bellissimo. Si è detto onorato e commosso per essere stato lui a compiere quellazione significativa dellaccensione, e, nel ringraziarci dell’invito, ha voluto incitarci ad essere forti, assicurandoci continua vicinanza. Egli stesso tornerà a trovarci e, come segnale daffetto, si è già prenotato per la prossima edizione di Cena in Bianco”.   Voglia di stare insieme nella semplicità più totale, l’ingrediente principale della magica notte, allietata da musiche e danze. A fare da cornice all’evento,,tavole bellissime ed eleganti, per certi versi sontuose, ma apparecchiate con il candore della spontaneità: un piatto, un bicchiere, un fiore bianco e una candela accesa, “perché - ha sottolineato Roberta Grifantini-  aldilà delle cose da mangiare, l’ importante è stato il ritrovarsi insieme. E nel segno della semplicità delle cose è partita la festa fantastica che davvero non ci aspettavamo; probabilmente avevamo veramente voglia di vivere qualcosa di bello.  Ogni tanto, un momento così fa bene a tutti, perché serve a ritrovare forza ed energia positiva.  Magari il giorno dopo, come è accaduto a me che sono risalita in zona rossa, si ritorna al duro impatto con la realtà, ma, nel frattempo, si sono ricaricate le batterie”.        

Successo oltre ogni aspettativa, per la quarta Cena in bianco, tenutasi lo scorso sabato 1 luglio, dal tramonto in poi, nell’area del Campus universitario di Camerino, Quasi un’immensa famiglia, riunita attorno alle tavolate vestite di bianco, per l’edizione forse più intensa ed emozionante. Come da copione, location svelata solo all’ultimo per un evento dal forte impatto visivo, quest’anno riscaldato da una specialissima luce. Insieme sotto le stelle, in un’atmosfera allegra e amichevole,  la città ha respirato un’aria rilassata e tranquilla: A condividere i valori essenziali dell’amicizia, accanto alla gente di Camerino e dei paesi limitrofi , anche numerosi rappresentanti della Protezione Civile, dell’Esercito, dei Vigili del fuoco, arrivati da Venezia, Belluno, Mantova, Milano, Pomezia, Firenze, insieme a  gruppi provenienti da altre città d’Italia. Edizione significativa anche a detta dell’organizzazione, curata dal Coro universitario Cappella musicale del duomo e, in primis, dalla dinamica Roberta Grifantini, anima promotrice dell’evento fin dal 2014.

“ Un po’ titubanti sulle prime- ha spiegato- ci siamo ritrovati decisi ad andare avanti, pensando che potesse essere l’occasione e la situazione ottimale per ringraziare chi in questi mesi difficili, è stato sempre al nostro fianco nel darci una mano nelle più disparate situazioni. L’idea, quella di ritrovarsi in una sala da pranzo comune, come se fosse quella di casa nostra. In molti casi non abbiamo più la nostra abitazione ma, a fare una famiglia e una comunità, sono le persone. La casa si ricostruisce, l’amore tra le persone deve essere coltivato. E questo è stato lo spirito di tutta la nostra festa, andata avanti per ore, in totale condivisione e nel segno del sorriso.  

bottiglia

Ai tavoli delle famiglie e dei gruppi partecipanti alla cena, sono stati invitati quelli che consideriamo i nostri angeli e cioè, volontari di Protezione Civile, Vigili del fuoco e rappresentanti dell’Esercito, tante persone che in questi lunghi mesi non ci hanno fatto mai mancare la loro vicinanza. Con immensa gioia abbiamo accolto gente arrivata anche da paesi lontani, insieme all’ormai fedelissimo gruppo di Montegiorgio, con noi sin dalla prima edizione e quest’anno particolarmente numeroso”.

A testimoniare il caloroso abbraccio di solidarietà, anche il tavolo che alcuni commensali arrivati da fuori, hanno voluto intitolare “ Camerino nel cuore”. Tra le presenze particolarmente significative,  quella del gruppo del “ Cammino di solidarietà per Camerino” arrivato a piedi in città in occasione di Cortili in fiore. Da Osimo,  Foligno, Milano, Vercelli, in molti hanno deciso di tornare per rinsaldare il loro legame di amicizia con la città. 

Cena in bianco 3

Vestiti di bianco e perfettamente organizzati, alle prime luci del tramonto gli ospiti hanno cominciato  a raggiungere l'enorme sala da pranzo .. Toccante ed espressivo il gesto dell’avvio della conviviale, dato dalla prima luce della lanterna, diventata simbolo della Cena in Bianco di Camerino; ad accenderla è stato un vigile del fuoco di Venezia, giunto in città appositamente per partecipare alla serata. A seguire sono state accese contemporaneamente tutte le candele dei tavoli occupati dagli oltre 300 commensali. “ Ho voluto che avvenisse questo gesto particolare- ha spiegato Roberta Grifantini - proprio per sottolineare come coloro che normalmente spengono il fuoco, in una situazione come la nostra, abbiano acceso  luce e speranza. Lunedì 3 luglio, dallo stesso Vigile del fuoco di Venezia, ho ricevuto un messaggio bellissimo. Si è detto onorato e commosso per essere stato lui a compiere quell'azione significativa dell'accensione, e, nel ringraziarci dell’invito, ha voluto incitarci ad essere forti, assicurandoci continua vicinanza. Egli stesso tornerà a trovarci e, come segnale d'affetto, si è già prenotato per la prossima edizione di Cena in Bianco”.

vigile fuoco

 

Voglia di stare insieme nella semplicità più totale, l’ingrediente principale della magica notte, allietata da musiche e danze. A fare da cornice all’evento,,tavole bellissime ed eleganti, per certi versi sontuose, ma apparecchiate con il candore della spontaneità: un piatto, un bicchiere, un fiore bianco e una candela accesa, “perché - ha sottolineato Roberta Grifantini-  aldilà delle cose da mangiare, l’ importante è stato il ritrovarsi insieme. E nel segno della semplicità delle cose è partita la festa fantastica che davvero non ci aspettavamo; probabilmente avevamo veramente voglia di vivere qualcosa di bello.  Ogni tanto, un momento così fa bene a tutti, perché serve a ritrovare forza ed energia positiva.  Magari il giorno dopo, come è accaduto a me che sono risalita in zona rossa, si ritorna al duro impatto con la realtà, ma, nel frattempo, si sono ricaricate le batterie”.  

cena in biaco panoramica

 


 cena in bianco brindisi

 

cena in bianco 4

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