Camerino- Teresa De Sio conclude "Sibillini Live” al Benedetto XIII

Martedì, 07 Novembre 2017 09:04 | Letto 7021 volte   Clicca per ascolare il testo Camerino- Teresa De Sio conclude "Sibillini Live” al Benedetto XIII Sarà il concerto della cantautrice e folk singer partenopea Teresa De Sio a concludere la rassegna Sibillini Live – Percorsi culturali per la ricostruzione. L’evento finale è in programma a Camerino il prossimo mercoledì 15 novembre alle ore 21.30 . Restituire socialità, cultura, aggregazione e convivialità ai luoghi colpiti dal sisma, è il senso del festival itinerante organizzato da Arci Marche in collaborazione con Comuni, associazioni e artisti nazionali, sotto la direzione artistica di Musicamdo. La doppia rassegna teatrale e musicale ha attraversato diverse città ferite dal sisma. In forma completamente gratuita insieme ad AreaLive, la brigantessa è pronta a regalarci ritmo, energia e forti emozioni dall’Auditorium Benedetto XIII, in collaborazione con l’Università di Camerino Nella città ducale, Teresa De Sio voce e chitarra, insiemeall’Acoustic Power Trio, composto da Sasà flauto e chitarra, Vittorio Longobardo basso, Pasquale Angelini batteria, presenterà il progetto “ il pensiero meridiano”. A spiegarci le motivazioni dell’adesione all’iniziativa solidale, è stata la stessa folk singer italiana, nell’occasione dell’intervista esclusiva che ha voluto rilasciarci.  “ Sono davvero contenta di partecipare a Sibillini live- dichiara Teresa De Sio - Conosco le Marche molto bene; faccio parte un po’ del team di Musicultura, essendo in giuria, sin dagli esordi del Premio. Sono molto legata ai luoghi bellissimi delle Marche, alla cultura e ai meravigliosi teatri storici disseminati su un territorio stupendo. Soprattutto in questo momento di sofferenza, ho deciso di esserci; amo questa regione dove ho trascorso molto tempo e dove ho potuto vivere numerose esperienze importanti. Felice di essere a Camerino per essere vicina alle difficoltà della sua gente, partecipando ad un evento legato anche all’università e al consolidamento della cultura, del sapere, delle tradizioni. Dobbiamo sempre pensare cosa lascia dietro di sé una catastrofe del genere- continua la De Sio- e io ne parlo con cognizione di causa; vivendo a Napoli, nel 1981 ho infatti subito personalmente il terremoto dell’Irpinia e so cosa significa. So che cosa vuol dire la distruzione che comporta un terremoto, che non è soltanto drammatica perdita di vite umane e importante distruzione di beni materiali. Il pericolo forse maggiore, sulla lunga durata, è il disgregarsi del contesto sociale e culturale; credo allora che, anche se un concerto non potrà risolvere i problemi che ci sono, per quel poco che potrò fare, il segnale è che voglio esserci, offrendo la mia esperienza e il mio lavoro”. Ripercorrere mentalmente i brani della cantante napoletana, i cui album vantano due milioni e mezzo di copie vendute e che le hanno restituito successo come cantautrice pop e folk singer, ci ha riportati a ‘Vogli’e turnà‘. Un testo che riflette bene i profondi sentimenti per una città, incluso il forte desiderio della gente, di riappropriarsi dei luoghi della bellezza perduta. “ E’ assolutamente così. La forza di quella canzone- sottolinea- è proprio nel fatto che può riflettere anche questo tipo di necessità e il desiderio di tornare in quei luoghi dai quali, non solo si è partiti volontariamente, ma si è stati in qualche maniera cacciati, o dai quali si è profughi”.    “Quello di Camerino- assicura Teresa De Sio- dal punto di vista dell’impatto ritmico, sarà un bel concerto potente. Con chitarra, basso e batteria sul palco, rappresentiamo proprio l’ossatura della musica.  Il progetto che ho voluto chiamare “il pensiero meridiano”, traccia un po’ il mio cammino all’interno della musica meridionale. La musica contiene pensiero e il meridione- meridiano, è ciò che sta a sud, esposto al sole.  Mi è piaciuto giocare tra pensiero, musica, sole, meridione, per raccontare il mio excursus professionale, che è partito dalla musica popolare e dal folk che per me, è sempre un folk combattivo, elettrico e potente. Il mio non è un folk tradizionale, bensì un folk rock che attraversa varie esperienze e questo offrirò al pubblico di Camerino: dal rifacimento in chiave rock di brani popolari, ai miei pezzi più famosi ( Aumm Aumm, Vogli’e turnà, Pianoforte e voce, o Brigantessa) con un riferimento all’ultima cosa che ho fatto, e cioè, “Teresa canta Pino” dove ho ricantato una parte del repertorio musicale dell’amico Pino Daniele, riarrangiandolo, reinterpretandolo e portandolo verso il mio mondo sonoro.  Insomma dietro a questo concerto c’è un bel tragitto musicale”. Appuntamento dunque al prossimo mercoledì 15 novembre alle 21.30 con Teresa De Sio e l’Acoustic Power Trio, per un concerto entusiasmante al Benedetto XIII di Camerino. Carla Campetella

Sarà il concerto della cantautrice e folk singer partenopea Teresa De Sio a concludere la rassegna Sibillini Live – Percorsi culturali per la ricostruzione. L’evento finale è in programma a Camerino il prossimo mercoledì 15 novembre alle ore 21.30 . Restituire socialità, cultura, aggregazione e convivialità ai luoghi colpiti dal sisma, è il senso del festival itinerante organizzato da Arci Marche in collaborazione con Comuni, associazioni e artisti nazionali, sotto la direzione artistica di Musicamdo. La doppia rassegna teatrale e musicale ha attraversato diverse città ferite dal sisma. In forma completamente gratuita insieme ad AreaLive, la brigantessa è pronta a regalarci ritmo, energia e forti emozioni dall’Auditorium Benedetto XIII, in collaborazione con l’Università di Camerino

Nella città ducale, Teresa De Sio voce e chitarra, insiemeall’Acoustic Power Trio, composto da Sasà flauto e chitarra, Vittorio Longobardo basso, Pasquale Angelini batteria, presenterà il progettoil pensiero meridiano”. A spiegarci le motivazioni dell’adesione all’iniziativa solidale, è stata la stessa folk singer italiana, nell’occasione dell’intervista esclusiva che ha voluto rilasciarci.

 “ Sono davvero contenta di partecipare a Sibillini live- dichiara Teresa De Sio - Conosco le Marche molto bene; faccio parte un po’ del team di Musicultura, essendo in giuria, sin dagli esordi del Premio. Sono molto legata ai luoghi bellissimi delle Marche, alla cultura e ai meravigliosi teatri storici disseminati su un territorio stupendo. Soprattutto in questo momento di sofferenza, ho deciso di esserci; amo questa regione dove ho trascorso molto tempo e dove ho potuto vivere numerose esperienze importanti. Felice di essere a Camerino per essere vicina alle difficoltà della sua gente, partecipando ad un evento legato anche all’università e al consolidamento della cultura, del sapere, delle tradizioni. Dobbiamo sempre pensare cosa lascia dietro di sé una catastrofe del genere- continua la De Sio- e io ne parlo con cognizione di causa; vivendo a Napoli, nel 1981 ho infatti subito personalmente il terremoto dell’Irpinia e so cosa significa. So che cosa vuol dire la distruzione che comporta un terremoto, che non è soltanto drammatica perdita di vite umane e importante distruzione di beni materiali. Il pericolo forse maggiore, sulla lunga durata, è il disgregarsi del contesto sociale e culturale; credo allora che, anche se un concerto non potrà risolvere i problemi che ci sono, per quel poco che potrò fare, il segnale è che voglio esserci, offrendo la mia esperienza e il mio lavoro”.

Ripercorrere mentalmente i brani della cantante napoletana, i cui album vantano due milioni e mezzo di copie vendute e che le hanno restituito successo come cantautrice pop e folk singer, ci ha riportati a ‘Vogli’e turnà‘. Un testo che riflette bene i profondi sentimenti per una città, incluso il forte desiderio della gente, di riappropriarsi dei luoghi della bellezza perduta. “ E’ assolutamente così. La forza di quella canzone- sottolinea- è proprio nel fatto che può riflettere anche questo tipo di necessità e il desiderio di tornare in quei luoghi dai quali, non solo si è partiti volontariamente, ma si è stati in qualche maniera cacciati, o dai quali si è profughi”.   

Quello di Camerino- assicura Teresa De Sio- dal punto di vista dell’impatto ritmico, sarà un bel concerto potente. Con chitarra, basso e batteria sul palco, rappresentiamo proprio l’ossatura della musica.  Il progetto che ho voluto chiamare “il pensiero meridiano”, traccia un po’ il mio cammino all’interno della musica meridionale. La musica contiene pensiero e il meridione- meridiano, è ciò che sta a sud, esposto al sole.  Mi è piaciuto giocare tra pensiero, musica, sole, meridione, per raccontare il mio excursus professionale, che è partito dalla musica popolare e dal folk che per me, è sempre un folk combattivo, elettrico e potente. Il mio non è un folk tradizionale, bensì un folk rock che attraversa varie esperienze e questo offrirò al pubblico di Camerino: dal rifacimento in chiave rock di brani popolari, ai miei pezzi più famosi ( Aumm Aumm, Vogli’e turnà, Pianoforte e voce, o Brigantessa) con un riferimento all’ultima cosa che ho fatto, e cioè, “Teresa canta Pino” dove ho ricantato una parte del repertorio musicale dell’amico Pino Daniele, riarrangiandolo, reinterpretandolo e portandolo verso il mio mondo sonoro.  Insomma dietro a questo concerto c’è un bel tragitto musicale”. Appuntamento dunque al prossimo mercoledì 15 novembre alle 21.30 con Teresa De Sio e l’Acoustic Power Trio, per un concerto entusiasmante al Benedetto XIII di Camerino.

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