Notizie di spettacolo nelle Marche

Un 2 giugno all’insegna della natura, della musica e del buon mangiare al RANCH SANTA LUCIA DI MOGLIANO. A partire dalle ore 18 immersi nel verde del ranch a contatto con i meravigliosi cavalli , un pomeriggio sera con paella birra e tanta musica. Presenterà Marco Moscatelli con la partecipazione della miss marche Taryn Piccinini.
g.g.

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“ Non so dove riusciremo ad arrivare però siamo in viaggio”. Così il sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci ha concluso dal Parco della Fantasia, la 14 edizione del premio "Fabulando" per Gianni Rodari, nuovo segnale di ripartenza del paese, offerto dal concorso dedicato ai bambini delle scuole. Ispirato dalla onlus di Legambiente il tema dell'anno: “ Se la montagna stesse distesa”.  Provenienti da tutta Italia, da Istria e Croazia  oltre che dalla provincia di Macerata, i quindici istituti scolastici premiati, partecipanti con tante altre scuole, al concorso internazionale.  Nata nel 2000 da un’idea dell’ex sindaco del paese Pierluigi Palmieri, l'iniziativa è tornata a riempire di gioia e colore l'assolata mattinata. Mentre scorrevano i titoli di coda, il sindaco ha voluto sottolineare il segno di orgoglio di una comunità resiliente, che cerca di farcela con lo spirito di squadra e il cuore di chi non si arrende e, la cui ferma volontà, è quella di riuscire a farcela tutti insieme, anche con la fantasia. “Difficile riuscire a ripensare quando i tuoi occhi vedono oltre il 90 per cento di devastazione- ha detto Gentilucci- Insieme, uniti in questo lungo viaggio, credo che ce la possiamo fare”.

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Piena di festa e di gioia l’intera manifestazione, salutata da tante presenze: sul palco delle premiazioni, oltre al sindaco, le autorità rappresentate dai Luogotenenti dell’Arma Vallesi e Roselli, i sindaci di Fiastra Castelletti e di Urbisaglia Giubileo, i lvicesindaco di Valfornace Marchetti, l'ex sindaco di Pieve Torina Palmieri, il prorettore di Unicam Spaterna, il presidente di Contram Belardinelli e lo scultore Rocchetti. Tutti insieme in una veste un po' meno formale, per valorizzare la creatività dei bambini e per ricordare un personaggio che continua ad ispirare nel tempo. E' stato proprio Stefano Belardinelli, membro della commissione giudicatrice, a ricordare l'insegnamento che Gianni Rodari ha trasferito con le sue conoscenze e i suoi messaggi a tanti docenti in tutto il mondo, sottolineando il valore delle storie di fantasia frutto della creatività dei bambini. "Un' iniziativa bellissima che, stimola a relazionarsi, a collaborare e mettersi in gioco, all'interno di quel mondo scolastico che, visto a tutto tondo, mi auguro contribuisca a fare dei bambini di oggi, quelli che saranno i migliori futuri cittadini di domani- ha detto il sindaco di Urbisaglia Paolo Giubileo. Ricordando le sue radici pievetorinesi, Giubileo ha auspicato che i bambini di oggi, tra qualche anno possano essere protagonisti del futuro dei paesi ricostruiti. Complimentandosi con i premiati e con tutti partecipanti al concorso, il prorettore dell'università di Camerino Andrea Spaterna  ha rivolto ai bambini un toccante messaggio di saluto:  " Voi siete l'unico vero capitale che ci rimane. Dire che i giovani sono fondamentali per il futuro dell'umanità è una cosa abbastanza scontata ma non è altrettanto scontato dire che voi siete il futuro di questo territorio, o meglio, che questo territorio avrà un futuro solo grazie a voi.  Voi avete delle peculiarità che noi adulti abbiamo perso: avete la spensieratezza e l'entusiasmo che sono elementi fondamentali per traguardare, per guardare oltre quello che è successo in quest'ultimo periodo sul territorio.  Rodari ha scritto davvero tanto sull' importanza della fantasia nell'educazione; nell'immaginazione ci sta la forza e la potenza del pensiero, ci sta la creatività, ci stanno le idee che voi avete e che sono elementi fondamentali affinchè questi posti possano tornare come erano prima, perché si possa guardare alla ricostruzione che non è solo quella importantissima delle case,  ma anche quella dell'anima, della mente e voi, su questo potrete dare un contributo fondamentale".  Ricordi d'infanzia nelle parole di Nazareno Rocchetti, che al Parco della Fantasia ha regalato la sua opera d'ispirazione fiabesca che ritrae la cicala e la formica: " In casa mia si mangiava a giorni alterni, non per scelta, semplicemente perché non c’era. Ma sul tavolo c’era sempre un quaderno a righe e mi ricordo che chiedevo a mio padre  a cosa servisse.  "Figliolo- mi diceva il babbo-  hai mangiato poco ma qui puoi scrivere le tue fantasie" Sono passati quasi 72 anni eppure io sono ancora rimasto lì, da bambino a sognare, a fantasticare perché credo che sia una delle cose più belle della vita e i sogni a volte, so che sembra impossibile, ma io vi dico correte, correte forte e vedrete che se sarete fortunati, alzando un braccio riuscirete a prendere anche un sogno. Questo l’augurio che vi faccio". Commosso l'intervento dell'ex sindaco Palmieri nel ricordare la nascita del premio, pensato insieme al compianto sindaco Luigi Gentilucci. " Ho letto tutti i vostri lavori e ho visto tutti i vostri disegni - ha affermato- Noi adulti quell'epoca l'abbiamo passata, e  voi dovete essere la testimonianza che comunque la fantasia rimane, rimarrà e resterà per sempre l'opera creativa dell'uomo".  La gioiosa mattinata si è conclusa con la consegna dei riconoscimenti alle scuole vincitrici; ad ogni bambino è stato fatto omaggio del catalogo e del braccialetto dell'iniziativa. 

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I premi della XIV edizione di "Fabulando" sono andati a: Scuola elementare Santini di Loro Piceno; "Istituto comprensivo Betti" scuola elementare Fratelli Ferri di Fiastra; Istituto comprensivo Monti scuola elementare Urbani di Casette Verdini; Istituto comprensivo di Colmurano, scuola Belloni di Urbisaglia; scuola elementare Martinuzzi di Pola ( Croazia); scuola secondaria di primo grado Istituto Mestica di Cingoli; classi I e II scuola secondaria di primo grado "Istituto comprensivo Fermi" di Macerata; classe II scuola secondaria di primo grado "Istituto Borgo di Solestà Cantalamessa" di Ascoli Piceno; classe II "Istituto Strampelli di Castelraimondo"; classe III scuola elementare E. De Amicis di Verteneglio (Croazia); classe III "Istituto Comprensivo Ugo Betti" scuola secondaria Salvo D’Acquisto di Camerino; "Istituto Comprensivo Paoletti" scuola primaria De Amicis di Pieve Torina; classe V "Istituto Ugo Betti" scuola primaria di Camerino;  classe III scuola elementare di Cittanova (Croazia); scuola elementare Galilei di Umago (Croazia).

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Venerdì, 01 Giugno 2018 21:29

Sarnano, voragine in via Aldo Moro

Cede l’asfalto e si apre una voragine. È accaduto in via Aldo Moro a Sarnano, una via vicino all’istituto professionale della città. Una voragine larga più di tre metri che è stata transennata per la sicurezza dei cittadini, dopo che ieri sera l’asfalto è sprofondato.

Pare che in quella zona, diversi anni fa, ci fosse un fosso. Probabilmente le piogge degli ultimi giorni hanno peggiorato le condizioni del manto già debole e si è aperta la voragine.

 "Tennacola SpA è già al lavoro per sistemare il danno - dichiara l'assessore Luca Piergentili - Gli esperti hanno effettuato una video ispezione e stanno impostando tecnicamente l'intervento che non appare semplicissimo a causa della profondità della tubazione". 

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Verso una mobilità sostenibile nelle Marche. Contram S.p.A, non solo immagina il futuro, ma ci sta già lavorando. Inaugurati i nuovi mezzi in dotazione all’azienda, fiore all’occhiello di tutto il territorio provinciale e regionale, determinata  a perseguire ambiziosi obiettivi a favore di un vasto territorio.  Dedicato alla Mobilità Sostenibile e Elettrica, il confronto che ha avuto luogo nella sede del Contram; si è parlato  dei nuovi mezzi pubblici diesel euro 6 ( nove quelli del nuovo parco Contram), di quelli elettrici e a metano liquido GNL, della mobilità in E-Bike, delle auto elettriche e delle nuove applicazioniAperto dal presidente Stefano Belardinelli, il convegno ha visto i contributi  dell'assessore regionale Angelo Sciapichetti, del presidente della Provincia Antonio Pettinari, del sindaco di Camerino Gianluca Pasqui, del rettore di Unicam Claudio Pettinari, del presidente dell'Unione Montana Alessandro Gentilucci, del responsabile dello Spin off Unicam Istambiente Stelvio Calafiore, del presidente di eV Now Daniele Invernizzi, di Marco Monaldo responsabile settore Italia di Goldengas,  di Renato De Leone Mobility manager di Unicam, del presidente di Avis Frecce Azzurre Sandro Santacchi.   "Partire dai bisogni primari della gente è  il messaggio per il quale non possiamo sbagliare”.Così Belardinelli, parlando del futuro a cui guarda un'azienda, forte di oltre 40 anni di esperienza e di un bilancio in utile di esercizio dal 1993. Un futuro che è già iniziato, con le attività che Contram sta portando avanti per offrire un'integrazione stabile, tra la mobilità lenta e la mobilità veloce e con azioni mirate per lo sviluppo di una mobilità sostenibile. Nel programma di acquisizione dell'azienda, due gli autobus elettrici presto in funzione per il servizio urbano di Camerino e di Fabriano.  " Guardiamo al futuro- ha detto Belardinelli- teniamo i conti in ordine e guardiamo alle nuove auto elettriche, ai nuovi autobus e alle nuove tecnologie, considerando primario il continuare ad offrire servizi  alla popolazione: portare i ragazzi a scuola, essere attenti al sociale, rispondere ai semplici bisogni delle comunità come  può essere anche andare a un mercato settimanale, ciò deve avvenire in ogni parte del territorio e in ogni condizione, anche con l'emergenza. Guardando al futuro, ci piacerebbe vedere una mobilità integrata dove da una piazza, dalla stazione di un autobus, scendendo dal mezzo pubblico  o dall'auto propria, ci sia la possibilità di accedere ad un servizio di car sharing  o,  meglio ancora,  potersi servire di biciclette elettriche integrando la mobilità lenta con autobus di moderna produzione ed elettrici. Vorremmo fare tutto questo e per  un vasto territorio. Le nuove tecnologie- ha continuato Belardinelli-  non debbono essere solo una bellissima giostra per attrarre turisti ma debbono essere utili ai cittadini che abitano queste zone, per muoversi, andare al lavoro o a scuola. In questo contesto credo sia  molto importante anche la valorizzazione della viabilità secondaria di sentieri”. Tra le nuove tecnologie, l’esempio delle navette elettriche a guida autonoma e assistita, senz’altro da privilegiare rispetto ad altre infrastrutture costose ed impattanti per il territorio “ molto utili per collegare il Campus universitario e per muoversi tra le stradine dei piccoli centri”. Nel suo intervento, Belardinelli non ha mancato di evidenziare la decennale penalizzazione dei fondi erogati per il Trasporto Pubblico Locale alla Regione Marche: "Nell'ultima fase del governo, grazie al ministro Delrio e  al governo regionale, c’è stato uno sblocco delle risorse per gli  investimenti che ci sta permettendo  di risolvere parzialmente il problema dei nuovi autobus. Rimane però  il problema dei soldi necessari a far camminare i mezzi. Speriamo che  il nuovo Governo nazionale si ponga questo problema, distribuendo  le risorse in modo equo tra le regioni "

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Presentato dall’ing Calafiore, il progetto di mobilità integrata E-Bike, curato dalla start up Istambiente di Unicam, che prevede stazioni di ricarica per biciclette elettriche a pedalata assistita, con copertura intercomunale e provinciale. Una delle stazioni verrà installata proprio davanti alla sede del Contram. Con Unicam e Contram coinvolti nella sinergia sono il Comune di Camerino e l’ Unione Montana.

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“Come Spin Off - ha detto il responsabile-  il nostro obiettivo è stato quello di trovare un elemento comune fra i diversi enti coinvolti, per offrire un sistema di mobilità  che non sia esclusivamente turistico o  alternativo agli autobus, ma che vada ad integrarli in modo ecosostenibile.  Parliamo di una bicicletta a pedalata assistita, adatta a qualsiasi persona, dal ragazzino all'anziano, che permetta di raggiungere anche i piccoli centri della montagna e utilizzabile negli spostamenti da comune a comune, o da ciclostazione a ciclostazione. Nostro interesse è quello di far sì che tutto il bacino di utenza Contram, migliori questo servizio integrativo”.  

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Il presidente di Ev-Now Invernizzi, ha a sua volta posto in risalto come da Paese storicamente indietro riguardo alle soluzioni ad impatto ridotto sull'ambiente, l'Italia abbia fatto grandi passi in avanti nel campo della tecnologia elettrica, sottolineando come ormai le stazioni di ricarica Destination Charging, siano equamente distribuite su tutta la penisola .  "Obiettivo è quello di diffondere la mobilità elettrica per tutte le case automobilistiche  e per tutti i settori di veicoli, da quello urbano, ai più grandi". Nello spiegare le caratteristiche generali delle auto Tesla, ne ha evidenziato il ricchissimo parco batteria in dotazione; tanta energia a bordo, strutturata per un'efficienza elevata. La macchina  a trazione integrale e a basso consumo energetico, permette di percorrere più di 400 km, portando sei passeggeri comodi a bordo. Ultrarapida l'infrastruttura di ricarica vicina alle dorsali autostradali, dove si impiega circa una mezz'ora per fare il pieno.  I vantaggi del GNLgas naturale liquefatto per il trasporto pesante a lungo raggio, sono stati spiegati dal responsabile di Goldengas Marco Morando. Autonomie molto limitate quelle del gas metano naturale compresso finora utilizzato; con il gas metano in forma liquida, a meno 160 gradi, il volume occupato nel serbatoio di un camion è invece 600 volte quello del gas compresso, con un'autonomia di 1600 chilometri ". Della necessità di potenziare i collegamenti con il Campus e le diverse sedi dell’ateneo, si è fatto portavoce Renato De Leone, manager alla mobilità Unicam. Sottolineati dall’assessore Sciapichetti, gli straordinari investimenti di 31 milioni di euro messi in campo dalla Regione Marche per il rinnovo del parco mezzi del TPL, anticipando che, entro il 2023, le tratte su ferro marchigiane avranno 23 nuovi treni. A seguire gli interventi del sindaco Pasqui, del rettore Pettinari, del presidente dell’Unione Montana Gentilucci. La mobilità tra i temi essenziali della strategia Barca per le aree interne, ormai prossima a partire; mobilità richiamata come pilastro indispensabile dal presidente della provincia Pettinari, incitando a fare sistema tra pubblico e privato.

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“Siamo ancora aperti a qualsiasi idea. Per la nuova scuola ci sono continue evoluzioni”. Queste le parole del sindaco Rosa Pirmattei, ieri sera, in occasione dell’assemblea pubblica organizzata dal gruppo consiliare d’opposizione Centro Sinistra per San Severino. L’incontro è stato molto partecipato ed è stata l’occasione per fare il punto sullo stato dell’arte per quanto riguarda la costruzione della nuova scuola Luzio. Fra le opzioni dell’amministrazione, per ora quella risultata più adeguata sarebbe un’area agricola tra il quartiere Glorioso e la frazione di Cesolo, dunque decentrata rispetto al centro, ma il primo cittadino ha garantito che sono ancora al vaglio tutte le possibilità e qualsiasi idea è comunque ben accetta.

Tanti gli interventi a favore e contro l’allontanamento dal centro della scuola materna ed elementare.

Ad aprire la discussione è stato Francesco Borioni, capogruppo del centro sinistra, secondo cui il dibattito sull’argomento è fondamentale “ perché la scuola è centro di aggregazione e interessa il futuro aspetto urbanistico della città. La normativa prevede che le aree scolastiche siano ben collegate con tutto il tessuto urbano. Fare una scuola non è solo una questione politica, perché le scuole devono poter essere usate ogni giorno non solo per fini scolastici. Per questo però devono essere anche accessibili e comode”.

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Americo Eugeni, membro del gruppo consiliare ha così avanzato diverse proposte: “Non decolla l’ipotesi di realizzare la scuola nell’area prevista nel piano regolatore (tra il Rione di Contro e la provinciale Settempedana)? L’ex Don Orione? E l’area circo? Se realizziamo la scuola lungo la piana di Cesolo, nel tempo la zona sarà completamente edificata, siamo sicuri che sia la prospettiva più giusta?”.

Fra gli interventi più apprezzati, quello del sociologo Alberto Pellegrino, secondo cui San Severino deve approfittare della crisi delle grandi città per essere attraente agli occhi di chi vuol trasferirsi in provincia e anche del terremoto: “Possiamo sfruttare il terremoto per ridisegnare il piano civile e urbanistico della città, se non lo facciamo mancheremmo ad un appuntamento storico. Dobbiamo inoltre approfittare della fuga costante dalla città. San Severino - ha aggiunto - ha un grande valore urbanistico. Ha un centro con strutture di fondamentale importanza. Estrapolare la scuola elementare la questo contesto è un atto che va valutato attentamente”. Secondo Pellegrino, l’area del don Orione sarebbe adeguata poiché vicina ad un’altra scuola in via di ricostruzione, l’Itts Divini, alle strutture sportive comunali e ai giardini pubblici. “Il nostro tessuto urbanistico è invidiabile - è tornato a dire - e vogliamo allontanare i nostri bambini da tutto questo? I processi di socializzazione nascono nelle famiglie e a scuola non possiamo emarginare le giovani generazioni”.

Il preside dell’istituto comprensivo Tacchi Venturi non è entrato nel dibattito sul dve la scuola debba sorgere, ma ha fatto presenti alcune caratteristiche che una scuola dovrebbe avere: innanzitutto più aule delle classi che la scuola ha, un auditorium, palestre e recinzioni per evitare atti di sciacallaggio. Inoltre, la nuova scuola dovrebbe poter accogliere anche gli studenti delle medie visto che fra qualche tempo la Tacchi Venturi avrà bisogno di un intervento di restauro. 

“La nostra scuola - ha detto poi la maestra Alessandra Aronne - è un fiore all’occhiello per tutta la Regione perché la nostra offerta formativa è verticale, va dai 3 ai 14 anni e i progetti sono tutti condivisi. Dislocandone una parte potremmo mantenere questa qualità? E poi la nostra didattica è volta anche a far sì che i ragazzi conoscano e vivano la loro città. Partecipano al consiglio comunale, chiedono le cose che vorrebbero avere, perché la città fin ora gli ha dato questa opportunità.  Vogliamo una scuola a vocazione agricola? A Cesolo - ha concluso - ci starebbe bene, avremmo tanto spazio. Dobbiamo chiederci quale vocazione la città vuole avere dal punto di vista educativo”.

Le mamme dell’Associazione 108 hanno invece sottolineato la necessità che, dovunque la scuola venga realizzata, garantisca la sicurezza dei bambini.

Prima di dare la parola al sindaco, è intervenuto un altro consigliere d’opposizione, Massimo Panicari, da sempre favorevole alla proposta dell’amministrazione di spostare la scuola lungo la piana di Cesolo: “L'urbanistica è una scienza sublime ma anche empirica. L'area individuata dalla vecchia amministrazione oggi non ha più senso. Quando venne costruita la Luzio, quella era periferia e non possiamo negare che oggi la nostra realtà sia policentrica. Non esiste più solo la piazza. Interessante l'idea del Don Orione, ma quanto costerebbe? Dobbiamo fare i conti della serva - ha aggiunto - e il prezzo di un'area agricola sarebbe irrisorio. Ho sollecitato anche uno studio che tenga conto dei mezzi di trasporto con i quali gli studenti raggiungono la scuola. Ho reputato l'idea dell'amministrazione molto seria, nonostante sia un loro strenuo oppositore”.

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Da parte sua il primo cittadino ha fatto sapere che purtroppo le precedenti ordinanze riguardanti la ricostruzione della Luzio presentavano alcune difformità e che l’ordinanza definitiva è arrivata soltanto pochi giorni fa. Manca ancora la circolare applicativa dell’ordinanza: “Abbiamo preso in considerazione quattro aree: oltre a quella lungo la piana di Cesolo, anche la ex Silga, l’area circo e quella già presente nel piano regolatore. Tuttavia la migliore è risultata la prima. Abbiamo anche valutato la demolizione della Luzio ma la sovrintendenza non ce lo consentirebbe. Per ora il finanziamento - ha continuato - è di 6.5 milioni di euro, e con questi soldi ci si fa poco. Per ricostruire intanto almeno la Luzio ci servirebbero 12 milioni, che abbiamo chiesto al Commissario per la ricostruzione. Siamo aperti a qualsiasi idea e abbiamo intenzione di realizzare vari progetti di fattibilità da presentare alla cittadinanza”.
Gaia Gennaretti

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Estate 2018… tante occasioni per ridere insieme a noi”. E' questo lo slogan scelto per l'estate tolentinate che vede in porgramma tanti appuntamenti riservati ai cittadini e non solo.

L'obiettivo, infatti, è sicuramente quello di riportare serenità dopo il lungo periodo del sisma, tra i tolentinati, ma anche di accogliere nel migliore dei modi chi deciderà di trascorrere il tempo libero a Tolentino.

L'umorismo, la risata e il divertimento sono sicuramente gli ingredienti principali di un cartellone che inizia già questo fine settimana con la festa della Repubblica al parco d'Isola d'Istria.

Da qui, tanti eventi, concerti, spettacoli, sfilate, mercatini, degustazioni, giochi, proiezioni di film, festival, saggi, rappresentazioni teatrali, rievocazioni storiche, serate danzanti, rassegne, esibizioni sportive, burattini, sagre, feste rionali e parrocchiali, tornei sportivi, corse ciclistiche, animeranno Tolentino fino a settembre.

La risata, tema principale dell'estate tolentinate, vedrà la sua massima espressione il 23 giugno con la Notte del Solstizio d’Estate. Serata che farà da introduzione allo spettacolo in programma per il giorno successivo al Castello della Rancia con Paolo Ruffini, David Anzalone, le Principesse, Davide D’Urso e la partecipazione straordinaria delle alunne e degli alunni del Filelfo.

Poi ancora lo spettacolo teatrale di Luca Pagliari dedicato a Reanto Cesarini, la Cena in Bianco, la serata con Nino Frassica, lo spettacolo di Musicultura “Musica e parole on the road”, il Premio Colsalvatico, Biumor il festival della filosofia dell’umorismo, il Festival Cremisi, le rievocazioni storiche del Dono dei Ceri e del Ponte del Diavolo con la proclamazione del “Cittadino dell’Anno”, la sfilata di moda “Fashion Night”.

Nonostante la triste assenza di Fabrizio Frizzi, non mancherà nemmeno quest'anno il Premio Ravera, poi, a chiudere la stagione, la festa di San Nicola e gli aperitivi mondiali.

Molte le rassegne, i festival e i mercatini come Strike Up Festival, Le Piazzette dei Mestieri e dei Sapori, la Festa della Birra, il Mercoledì dello Shopping, la Rassegna “Musica e Arte”, il Festival “Armonie della Sera”. Per gli sportivi: un torneo di boxe, la gara nordic walking e la competizione di mountain bike cross country eliminator.

Il cartellone degli eventi dell’estate 2018 è stato presentato questa mattina, nel corso di una conferenza stampa dal sindaco Giuseppe Pezzanesi, dal vicesindaco e assessore al Turismo Silvia Luconi, dall’assessore alla Cultura e Sport Alessia Pupo, dall’assessore all’Istruzione Alessandro Massi, dall’assessore alle Politiche Sociali Francesco Pio Colosi, insieme al presidente del consiglio comunale Fausto Pezzanesi, all’assessore alla Sicurezza Giovanni Gabrielli e ai consiglieri Dignai, Prioretti e Serraggiotto. Inoltre hanno partecipato anche Novella Scalzini della Pro Loco e Giulia Taborro, coordinatrice per la Pars dell’Informagiovani.

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Ricostruzione e continuità da un lato, ripartenza e sguardo al futuro dall’altro. Sono questi i temi su cui si scontreranno i due candidati sindaco alle elezioni del prossimo 10 giugno a San Ginesio.

L’attuale vice sindaco, Eraldo Riccucci, 54 anni, operaio, si candida con la lista civica “San Ginesio in movimento”. In amministrazione dal 2008 con il sindaco Mario Scagentti, è stato prima consigliere, poi nel 2013 assessore e dopo un anno vicesindaco.

«E’ dall’esperienza del terremoto che nasce la mia candidatura - dice - . Parliamo di un programma fondato sulla ricostruzione, la cosa più importante per far rinascere questo territorio.

Anche io ho perso casa il 24 agosto, ora vivo tranquillamente in una delle 40 Sae. La priorità in questo momento è la continuità amministrativa, non bisogna perdere i rapporti che questa amministrazione ha allacciato e portato avanti con la solidarietà. Continuità rappresentata da me e dall’assessore Taccari. Il resto della squadra l’ho individuata in questo periodo tra le persone che in questi due anni si sono impegnate e ci hanno dato una mano. Io non voglio illudere nessuno - prosegue -, quello che ho dato in questo periodo con la malattia del sindaco è ciò che voglio continuare a dare. E’ necessario ricostruire anche il tessuto sociale di questo paese, che si è spezzato come si sono spezzate le case. Quando perdi la propria abitazione si perde anche l’unica certezza. Abbiamo già messo nelle casse del territorio di San Ginesio molti finanziamenti pubblici. Il polo scolastico è un altro mattone che riparte in paese. Sono ripartite le attività commerciali e tutto questo ci fa guardare il futuro con un occhio diverso. Ora, nel mio programma, voglio guardare alla ricostruzione privata e a quella del tessuto sociale. Se saremo bravi potrà essere un volano per far ripartire l’economia di San Ginesio».

Dall’altra parte Giuliano Ciabocco, 55 anni, impiegato, candidato della lista civica “San Ginesio rinasce”. Una professione legata al turismo dal 1995, ha lavorato in Comune con l’ufficio Iat.

«La nostra è una lista civica - annuncia - un movimento di idee che cerca di dare un futuro a San Ginesio che non sia legato solo alla ricostruzione.

All’attuale amministrazione, più che una critica facciamo constatazioni: San Ginesio non ha avuto la crescita che doveva avere. C’è stato il terremoto, ma non si può basare tutto sulla ricostruzione. Ripartire dopo il sisma significa guardare oltre, pensare al futuro, dare certezza e tranquillità ai cittadini e offrire opportunità ai giovani e a chi tornerà a San Ginesio.

Vogliamo dare vita e anima a questo territorio - dice - . Dobbiamo creare valore e fare in modo di non trovarci in futuro con uno splendido borgo, frazioni riqualificate, ma prive di persone. Dobbiamo portare il sorriso negli anziani e la speranza nei giovani.

Secondo noi è un momento delicato per il polo scolastico, fondamentale per San Ginesio. In merito noi qualche punto interrogativo ce lo poniamo: sui tempi, sulla posizione e sulla mancata condivisione con i cittadini. Potevamo forse fare qualcosa di più nell’interesse di un polo vivo e all’avanguardia. Poi è necessario mettere mano ad un discorso storico di San Ginesio che è la riqualificazione delle nuove frazioni. San Ginesio vive su un colle, ma abbiamo vallate altrettanto belle. Abbiamo strumenti legati all’economia, una porta sui Sibillini e dobbiamo essere bravi a sfruttare questa opportunità. Chi vive a San Ginesio è una risorsa e non solo gente che paga le tasse»

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