Ricostruzione e ripartenza. A San Ginesio è corsa a due per la poltrona di sindaco

Venerdì, 01 Giugno 2018 10:52 | Letto 1631 volte   Clicca per ascolare il testo Ricostruzione e ripartenza. A San Ginesio è corsa a due per la poltrona di sindaco Ricostruzione e continuità da un lato, ripartenza e sguardo al futuro dall’altro. Sono questi i temi su cui si scontreranno i due candidati sindaco alle elezioni del prossimo 10 giugno a San Ginesio. L’attuale vice sindaco, Eraldo Riccucci, 54 anni, operaio, si candida con la lista civica “San Ginesio in movimento”. In amministrazione dal 2008 con il sindaco Mario Scagentti, è stato prima consigliere, poi nel 2013 assessore e dopo un anno vicesindaco. «E’ dall’esperienza del terremoto che nasce la mia candidatura - dice - . Parliamo di un programma fondato sulla ricostruzione, la cosa più importante per far rinascere questo territorio. Anche io ho perso casa il 24 agosto, ora vivo tranquillamente in una delle 40 Sae. La priorità in questo momento è la continuità amministrativa, non bisogna perdere i rapporti che questa amministrazione ha allacciato e portato avanti con la solidarietà. Continuità rappresentata da me e dall’assessore Taccari. Il resto della squadra l’ho individuata in questo periodo tra le persone che in questi due anni si sono impegnate e ci hanno dato una mano. Io non voglio illudere nessuno - prosegue -, quello che ho dato in questo periodo con la malattia del sindaco è ciò che voglio continuare a dare. E’ necessario ricostruire anche il tessuto sociale di questo paese, che si è spezzato come si sono spezzate le case. Quando perdi la propria abitazione si perde anche l’unica certezza. Abbiamo già messo nelle casse del territorio di San Ginesio molti finanziamenti pubblici. Il polo scolastico è un altro mattone che riparte in paese. Sono ripartite le attività commerciali e tutto questo ci fa guardare il futuro con un occhio diverso. Ora, nel mio programma, voglio guardare alla ricostruzione privata e a quella del tessuto sociale. Se saremo bravi potrà essere un volano per far ripartire l’economia di San Ginesio». Dall’altra parte Giuliano Ciabocco, 55 anni, impiegato, candidato della lista civica “San Ginesio rinasce”. Una professione legata al turismo dal 1995, ha lavorato in Comune con l’ufficio Iat. «La nostra è una lista civica - annuncia - un movimento di idee che cerca di dare un futuro a San Ginesio che non sia legato solo alla ricostruzione. All’attuale amministrazione, più che una critica facciamo constatazioni: San Ginesio non ha avuto la crescita che doveva avere. C’è stato il terremoto, ma non si può basare tutto sulla ricostruzione. Ripartire dopo il sisma significa guardare oltre, pensare al futuro, dare certezza e tranquillità ai cittadini e offrire opportunità ai giovani e a chi tornerà a San Ginesio. Vogliamo dare vita e anima a questo territorio - dice - . Dobbiamo creare valore e fare in modo di non trovarci in futuro con uno splendido borgo, frazioni riqualificate, ma prive di persone. Dobbiamo portare il sorriso negli anziani e la speranza nei giovani. Secondo noi è un momento delicato per il polo scolastico, fondamentale per San Ginesio. In merito noi qualche punto interrogativo ce lo poniamo: sui tempi, sulla posizione e sulla mancata condivisione con i cittadini. Potevamo forse fare qualcosa di più nell’interesse di un polo vivo e all’avanguardia. Poi è necessario mettere mano ad un discorso storico di San Ginesio che è la riqualificazione delle nuove frazioni. San Ginesio vive su un colle, ma abbiamo vallate altrettanto belle. Abbiamo strumenti legati all’economia, una porta sui Sibillini e dobbiamo essere bravi a sfruttare questa opportunità. Chi vive a San Ginesio è una risorsa e non solo gente che paga le tasse»

Ricostruzione e continuità da un lato, ripartenza e sguardo al futuro dall’altro. Sono questi i temi su cui si scontreranno i due candidati sindaco alle elezioni del prossimo 10 giugno a San Ginesio.

L’attuale vice sindaco, Eraldo Riccucci, 54 anni, operaio, si candida con la lista civica “San Ginesio in movimento”. In amministrazione dal 2008 con il sindaco Mario Scagentti, è stato prima consigliere, poi nel 2013 assessore e dopo un anno vicesindaco.

«E’ dall’esperienza del terremoto che nasce la mia candidatura - dice - . Parliamo di un programma fondato sulla ricostruzione, la cosa più importante per far rinascere questo territorio.

Anche io ho perso casa il 24 agosto, ora vivo tranquillamente in una delle 40 Sae. La priorità in questo momento è la continuità amministrativa, non bisogna perdere i rapporti che questa amministrazione ha allacciato e portato avanti con la solidarietà. Continuità rappresentata da me e dall’assessore Taccari. Il resto della squadra l’ho individuata in questo periodo tra le persone che in questi due anni si sono impegnate e ci hanno dato una mano. Io non voglio illudere nessuno - prosegue -, quello che ho dato in questo periodo con la malattia del sindaco è ciò che voglio continuare a dare. E’ necessario ricostruire anche il tessuto sociale di questo paese, che si è spezzato come si sono spezzate le case. Quando perdi la propria abitazione si perde anche l’unica certezza. Abbiamo già messo nelle casse del territorio di San Ginesio molti finanziamenti pubblici. Il polo scolastico è un altro mattone che riparte in paese. Sono ripartite le attività commerciali e tutto questo ci fa guardare il futuro con un occhio diverso. Ora, nel mio programma, voglio guardare alla ricostruzione privata e a quella del tessuto sociale. Se saremo bravi potrà essere un volano per far ripartire l’economia di San Ginesio».

Dall’altra parte Giuliano Ciabocco, 55 anni, impiegato, candidato della lista civica “San Ginesio rinasce”. Una professione legata al turismo dal 1995, ha lavorato in Comune con l’ufficio Iat.

«La nostra è una lista civica - annuncia - un movimento di idee che cerca di dare un futuro a San Ginesio che non sia legato solo alla ricostruzione.

All’attuale amministrazione, più che una critica facciamo constatazioni: San Ginesio non ha avuto la crescita che doveva avere. C’è stato il terremoto, ma non si può basare tutto sulla ricostruzione. Ripartire dopo il sisma significa guardare oltre, pensare al futuro, dare certezza e tranquillità ai cittadini e offrire opportunità ai giovani e a chi tornerà a San Ginesio.

Vogliamo dare vita e anima a questo territorio - dice - . Dobbiamo creare valore e fare in modo di non trovarci in futuro con uno splendido borgo, frazioni riqualificate, ma prive di persone. Dobbiamo portare il sorriso negli anziani e la speranza nei giovani.

Secondo noi è un momento delicato per il polo scolastico, fondamentale per San Ginesio. In merito noi qualche punto interrogativo ce lo poniamo: sui tempi, sulla posizione e sulla mancata condivisione con i cittadini. Potevamo forse fare qualcosa di più nell’interesse di un polo vivo e all’avanguardia. Poi è necessario mettere mano ad un discorso storico di San Ginesio che è la riqualificazione delle nuove frazioni. San Ginesio vive su un colle, ma abbiamo vallate altrettanto belle. Abbiamo strumenti legati all’economia, una porta sui Sibillini e dobbiamo essere bravi a sfruttare questa opportunità. Chi vive a San Ginesio è una risorsa e non solo gente che paga le tasse»

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