Notizie di spettacolo nelle Marche
Senza case, senza giornali e ora senza medico. Continuano a perdere i tasselli della normalità gli abitanti dell'entroterra, in questo caso di Ussita e Castelsantangelo sul Nera.
Dal sisma del 2016 che li ha strappati alla vita che amavano è stato un continuo lottare con le unghie e con i denti per provare a custodire quel poco che gli era rimasto, ma ora, a quasi quattro anni da quel giorno, sembra sempre più difficile andare avanti.
Continuano a perdere pezzi e, soprattutto motivi per restare, gli abitanti della montagna che dalla scorsa settimana non hanno il medico di base.
La dottoressa che riceveva a Ussita e Castelsantangelo, infatti, si è trasferita ad Urbisaglia ed essendo un Comune fuori dal distretto camerte, i suoi mutuati le sono stati cancellati d'ufficio.
Da un giorno all'altro, quindi, i cittadini che con tanti sacrifici hanno deciso di restare nei loro paesi si sono visti togliere anche un altro servizio, quello sanitario.
E' in scadenza in questo mese un bando dell'Asur per l'assegnazione di un altro medico per i due paesi, ma il timore che possa andare deserto è davvero forte da parte dei cittadini che si rendono conto di non essere molti e quindi poco "appetibili" in termini di convenienza per la scelta del medico di base.
A questo punto i cittadini potrebbero valutare la scelta del medico di Visso o uno dei tre che operano a Pieve Torina, ma nell'Italia dei paradossi, quanti più cittadini si sistemano ora con altri medici, tanti meno mutuati risultano da assegnare al nuovo medico per il quale non varrebbe davvero la pena prendere l'incarico.
Non è detto poi che l'Asur stessa, qualora il bando andasse deserto, possa valutare di chiedere al medico di Visso di fare ambulatorio anche a Ussita e Castello, ma il medico potrebbe comunque declinare l'invito.
Motivo di preoccupazione che si aggiunge tra i cittadini riguada anche la farmacia: l'attività, infatti, è aperta a Ussita e Castelsantangelo nei giorni in cui il medico che si è trasferito faceva ambulatorio. I cittadini temono ora che, non avendo più il medico, possano perdere anche il servizio della farmacia e quindi essere costretti a recarsi a Visso per acquistare i medicinali.

"E' una bvergogna - dice il sindaco di Castelsantangelo, Mauro Falcucci - , una offesa al popolo della montagna. Noi siamo qui, il medico si fa i due anni previsti dai contratti e poi va via. Questo è un modo per distruggere la montagna. Insieme al commissario straordinario di Ussita ci siamo subito attivati quando ci è giunta voce che il precedente medico di base aveva vinto un altro concorso e se ne sarebbe andata. Il 20 marzo scade il bando dell'Asur per l'assegnazione del nuovo medico. Noi attendiamo ma è in dubbio che per far sì che un medico rimangia in montagna bisogna trovare altre soluzioni. E' necessario che ci sia una copertura e una assistenza adeguata perchè la sanità è importante per tutti e i pazienti devono essere uguali in ogni parte d'Italia".



GS



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Le Marche registrano la quarta vittima.  Affetto da Coronavirus, il quarto paziente è deceduto a Marche Nord.  E' un uomo di settantacinque anni con patologie pregresse.
Il Gores riferisce di 13 tamponi risultati positivi oggi, 7 nella provincia di Pesaro Urbino, 4 in provincia di Ancona, 2 in provincia di Fermo.
Il totale dei tamponi positivi ad oggi è dunque di 97,  di cui 79 in provincia di Pesaro Urbino, 13 in provincia di Ancona, 2 nella provincia di Macerata e 3 in quella di Fermo.

La Regione Marche ha aperto un canale Telegram ufficiale per fornire informazioni certificate in tempo reale, visto che, soprattutto sui social, continuano a moltiplicarsi le fake news.

Per collegarsi a Telegram occorre scaricare l'App, cercare "Regione Marche" o @regione_marche e cliccare sul pulsante "Unisciti".

c.c.
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Le Segreterie Regionali dei sindacati della scuola, consapevoli dell’emergenza sanitaria COVID-19 che coinvolge il Paese, sono impegnate a dare supporto a tutto il personale scolastico di ogni ordine e grado, anche allo scopo di favorire il ritorno alla normale frequenza degli studenti nelle classi. A tal fine non manca neppure una forte critica rivolta all?Ufficio Scolastico Regionale attraverso una nota ufficiale congiunta.
“Non possiamo tacere i diversi casi, ripetutamente segnalati, di estemporanee convocazioni di collegi docenti, di riunioni di staff, incontri di formazione in presenza, collegiali e collettivi in genere, in quanto non rispondono alle norme generali di attenzione e di prevenzione contenute nel D.P.C.M. dell’1 marzo 2020 e nell’Ordinanza del Presidente della Giunta regionale delle Marche n. 3 del 3 marzo 2020  né contribuiscono a una corretta prevenzione della diffusione del contagio.  In questa situazione di emergenza, in cui stiamo sperimentando quotidianamente, eventi imprevisti e imprevedibili, sottolineiamo come tutto il personale scolastico, ognuno per quanto di sua competenza, sia impegnato a  garantire costantemente l’organizzazione e l’ordinario funzionamento generale e amministrativo della scuola e ad assicurare occasioni e possibilità di apprendimento e di studio ai propri alunni, anche con strumentazioni non sempre adeguate rispetto alle necessità.
 
Per tali motivi le Segreterie regionali FLC-CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS Confsal speravano che l’Ufficio scolastico Regionale diramasse indicazioni o linee guida per agevolare il compito delle scuole e dei Dirigenti Scolastici onde evitare disagi organizzativi e gestionali e contribuire a realizzare, come previsto dalle ordinanze citate, una compiuta azione di prevenzione e di contenimento. Ciò non è avvenuto e per questo si è stati costretti ad inviare una segnalazione ai Prefetti e al Gores della Regione Marche. In un momento come questo pensiamo sia necessario che l’ Amministrazione e le parti sociali dialoghino e trovino soluzioni condivise per salvaguardare la funzionalità del sistema senza mettere in pericolo la salute dei cittadini e dei lavoratori.

Malgrado la nostra disponibilità in questa regione ciò non è avvenuto. L’Ufficio Scolastico Regionale nella persona del Direttore Generale, non ha ritenuto opportuno coinvolgere in alcun modo, né tanto meno convocare le scriventi organizzazioni, che dall’inizio della stato di emergenza si sono trovate a dover inviare continue segnalazioni e richieste di chiarimento in merito all’operato dell’Amministrazione. Le risposte, se ci sono state, sono state tardive, burocratiche e chiuse ad ogni istanza dei lavoratori della scuola, rappresentati dalle organizzazioni sindacati. Pensiamo che per affrontare questa brutta situazione, che sta destabilizzando il nostro paese in termini sanitari, economici e sociali, servano coesione e condivisione. Il nostro agire e le nostre azioni sono e saranno guidate dal senso di responsabilità verso le comunità nelle quali operiamo. Speriamo prevalga il buon senso”.
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Vetri rotti nei pressi di una fontana a Chiesanuova di Treia in via Don Luigi Sturzo nei pressi di un parco frequentato da bambini. Un atto incivile segnalato da un passante che ha notato nei pressi della fontana, alla quale attingono acqua non solo gli abitanti di Chiesanuova, ma anche quelli dei paesi vicini, alcuni frammenti di vetro di bottiglie rotte che qualcuno, probabilmente un “distratto fruitore” della fontana non aveva provveduto a rimuovere. E’ stato lo stesso cittadino a segnalare il fatto che avrebbe indubbiamente costituito una situazione di pericolo per i più piccoli. Non sempre gli adulti riescono a dare il buon esempio.


fontana
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"Il vostro percorso di formazione non può arrestarsi". Sono queste le parole del dirigente scolastico dell'istituto Divini di San Severino, Sandro Luciani, racchiuse in una lettera rivolta ai suoi studenti e pubblicata sul sito della scuola.

"I giorni che stiamo vivendo - esordisce Luciani - ci pongono di fronte ad una sfida epocale che possiamo cogliere come momento di crescita personale ed esperienza significativa per tutta la vita.

Le lezioni scolastiche sono sospese - dice - , ma il vostro percorso di formazione non può arrestarsi neanche in questi giorni. Siamo tutti chiamati a mettere in atto ogni strategia per continuare a garantire l’andamento ordinato e sereno della vita sociale, quindi anche il nostro istituto si adopera per comunicarvi le strategie didattiche che andranno utilizzate in questo periodo particolare. Naturalmente, tutto può funzionare se ognuno di noi, docenti e alunni, sviluppa quanto più possibile il proprio grado di responsabilità personale, riflettendo sul proprio ruolo, sui propri obiettivi e, in generale, sulle finalità che vogliamo perseguire".

Allora il dirigente ricorda di "prendere in considerazione solo le notizie derivate da fonti istituzionali ufficiali" e invita a "non interrompere la comunicazione digitale diretta e semplice tra alunni e scuola, consultando il sito dell'istituto".

Intanto, nonostante alcuni diano per certa la chiusura delle scuole in tutta Italia fino al 15 marzo, il ministro Azzolina ricorda che la conferma arriverà solo nelle prossime ore. A confermare la mancanza dell'ufficialità della decisione da parte del governo è anche l'assessore regionale Angelo Sciapichetti.

GS

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Mercoledì, 04 Marzo 2020 12:43

Terza vittima del coronavirus nelle Marche

Terza vittima marchigiana, tra i pazienti risultati positivi al Coronavirus. S tratta di un anziano ottantacinquenne del capoluogo di regione con patologie pregresse. L'uomo è deceduto nella notte all'Inrca di Ancona .
L'ultimo aggiornamento, giunto in mattinata dal Gores, indica 84 casi positivi, di cui 72 in provincia di Pesaro e Urbino, 9 in provincia di Ancona, 2 in provincia di Macerata e uno in provincia di Fermo. In isolamento domiciliare risultano 501 persone, di cui 463 asintomatici e 38 con sintomi.
Attualmente sono ricoverati in terapia intensiva 14 pazienti: 8 a Marche Nord, 2 a Torrette, 1 a fermo, 1 a San benedetto, 1 a Civitanova e 1 a Urbino.

c.c.
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Terra, roccia, fesato d'asfalto. Tutto abbandonato lungo il corso del fiume. Provenivano da un cantiere stradale. Il responsabile è stato denunciato. L'operazione porta la firma dei Carabinieri Forestali di Sassoferrato che, nei giorni scorsi, hanno denunciato il responsabile legale di una ditta di movimenti terra sorpreso a scaricare rifiuti da scavo proveniente dai lavori di ammodernamento dell’acquedotto in quel comune. Lo stava facendo lungo un piccolo corso d’acqua, nei pressi di una stradina di campagna poco frequentata alle pendici del Monte Strega. 

I rifiuti, stimati in circa 50 metri cubi, sono stati immediatamente sequestrati e verranno analizzati nei prossimi giorni dall’ARPAM di Ancona. Tali cumuli erano costituiti da terra e roccia (potenzialmente contaminate) ma anche pezzi di asfalto provenienti dal cantiere stradale in cui la ditta stava operando. Invece di conferirle presso il centro di recupero a cui erano destinati i rifiuti, l’impresa ha scaricato i rifiuti a circa 1,5 chilometri dal cantiere, sperando di risparmiare sui costi di trasporto e di gestione.

Ora il titolare della ditta che ha sede a Piobbico, in provincia di Pesaro Urbino, dovrà rispondere del reato di gestione illecita di rifiuti previsto dal Testo Unico dell’Ambiente e farsi carico della bonifica. Rischia fino a due anni di arresto e ventiseimila euro di ammenda qualora i rifiuti risultassero classificati come “pericolosi” dopo le analisi.
g.g.

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Una risposta che lascia spazio a pochi dubbi quella fornita dall’assessore regionale Anna Casini all’interrogazione presentata dal consigliere Sandro Bisonni. L’argomento, ormai divenuto un vero e proprio casus belli, è l’intervallavi San Severino-Tolentino. Dopo cinque anni in cui si è parlato di una sola proposta di tracciato, quella del consigliere regionale Luigi Zura-Puntaroni e dell’ingegnere Michele Cruciani, che ha portato al finanziamento dell’opera per 98 milioni di euro da parte del Cipe, di recente (dopo un paio d’anni di lavoro) il Movimento 5 Stelle ha presentato la propria proposta alternativa, più economica e con meno problematicità.

Da qui è partita una vera e propria disputa e il consigliere Bisonni ha cercato di fare chiarezza con la propria interrogazione. Tre i quesiti: “1. se le somme assegnate per la realizzazione dell’opera possano o meno essere destinate alla stessa opera ma con tracciato alternativo a quello attualmente approvato; 2. In caso di risposta affermativa alla precedente domanda, se la Regione stia valutando con scrupolo, tenendo in considerazione tutti gli aspetti ambientali, economici e sociali, tracciati a alternativi a quello approvato; 3. In caso di risposta affermativa alla prima domanda, se la Regione possa destinare la somma di sua competenza (10 milioni, ndr) ad altre opere infrastrutturali e, nel caso, se sono già avvenute comunicazioni con le amministrazioni comunali interessate e quale sia il risultato”.

Le domande sono state presentate poiché la tesi di Zura-Puntaroni e Cruciani è che con una nuova proposta ci sarebbe il rischio concreto di perdere il finanziamento e che gli 88 milioni di euro stanziati dal Cipe sommati ai 10 milioni della Regione sarebbero vincolati al loro specifico tracciato. La risposta dell’assessore Casini, relativamente al primo quesito, recita: “Per quanto riguarda la somma stanziata nel Contratto di Programma Ministero Infrastrutture Trasporti-Anas 2016/2020, come comunicato da Quadrilatero Spa con nota mail il 2 marzo 2020, non si prevede alcun ulteriore aggiornamento. Le modifiche di tracciato, come nel caso di specie, non necessitano di particolari approvazioni nell’ambito del contratto di programma, essendo trattate nelle procedure approvative tipiche delle differenti fasi progettuali. È invece fondamentale che il costo complessivo dell’opera sia contenuto nell’importo finanziato. Qualora si scegliesse un tracciato differente, “si dovrà riprogrammare l’intervento con il MIT con l’approvazione della Direzione generale per lo sviluppo del territorio, del direttore generale del dipartimento per le Infrastrutture, del Comitato di Sorveglianza del piano operativo, della Cabina di Regia, e con la stipula di una nuova convenzione che la Corte dei Conti dovrà approvare. L’aggiudicazione dei lavori comunque dovrà avvenire entro il 31 dicembre 2021, pena la revoca del finanziamento”.

In merito alla seconda domanda, “l’amministrazione Regionale sta valutando insieme ai sottoscrittori del Protocollo di Intesa il tracciato alternativo proposto dal Senatore Mauro Coltorti. Il 24 febbraio si è tenuto un incontro tra l'amministrazione Regionale, i tecnici regionali ed i rappresentati dei 

Comuni di Tolentino, San Severino e Provincia di Macerata, al fine di valutare la proposta progettuale, che prevede un importo lavori di circa 60 milioni di euro. L’incontro si è concluso rimandando ad approfondimenti da effettuare sia con la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e  Paesaggio delle Marche che con la società Quadrilatero, che dovrà effettuare una stima sommaria dei costi per la realizzazione del tracciato alternativo proposto”.

In ultimo, la risposta al terzo quesito: “Per destinare le risorse regionali ad altre opere infrastrutturali, sarà necessario riprogrammare i fondi con le competenti strutture del MIT, con le attività descritte nella prima risposta.

Con le Amministrazioni sottoscrittrici del protocollo di intesa sono avvenuti due incontri, il primo il 9 gennaio e il secondo il 24 febbraio, durante i quali è stata presa in considerazione l'alternativa progettuale, rimandando agli 

approfondimenti descritti alla seconda risposta”.

Secondo il consigliere Bisonni quindi questa risposta sarebbe importante poiché attesta l’insussistenza di problemi qualora si debba cambiare tracciato, “le bugie hanno le gambie corte, siamo in una fase in cui tutto è possibile, non è stato finanziato quel tracciato ma l’opera”. Bisonni poi si toglie un sassolino dalla scarpa, rispondendo una volta per tutte a chi lo ha accusato di voler bloccare l’opera, confermando che non era quella l’intenzione e ricordando come già diversi mesi fa, a luglio, aveva lanciato l’allarme sull’insufficienza del finanziamento stanziato, ma non solo: “Io mi preoccupo che l’opera non si blocchi perché questo tracciato ha già, nei fatti, bloccato l'opera. Nella risposta infatti si legge che ‘è fondamentale che il costo complessivo sia contenuto nell'importo finanziato’. Vale a dire che altri soldi non ce ne sono e che se i costi aumentano (sappiamo già che mancano 20 milioni) l'opera si ferma. Avevo già previsto che i costi sarebbero lievitati poiché il tracciato passa in una zona in frana, piena d’acqua (la stessa che alimenta le terme di Santa Lucia) e per di più sotto al rione Buozzi. Siamo passati da una stima iniziale di 50 milioni, poi a 98 milioni e ora è venuto fuori che ne mancano altri 20”. 

Secondo il consigliere, il tracciato proposto dal Movimento 5 Stelle andrebbe benissimo per il ridotto impatto ambientale, perché non presenta particolari problematiche e per il costo nettamente inferiore.

“È falso anche che i soldi della Regione sono vincolati e non si possono utilizzare per altre cose. Infatti si legge che ‘per destinare le risorse ad altre opere sarà necessario riprogrammare i fondi’, cioè vale a dire che si possono riprogrammare per destinarli ad altre opere come il ponte dell'Addolorata a Tolentino o quello dell'intagliata a San Severino. Ora qualcuno dovrebbe chiedere scusa - conclude - prima che a me, alle Comunità. Verità è stata ristabilita, i territori meritano correttezza”.

g.g.
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Ha lanciato una raccolta fondi online il titolare di Chienti Bike, il negozio di Ebike enduro di Tolentino che nella notte tra il 2 e il 3 marzo ha subito un furto, il quarto per la sua attività.
Il colpo dei malviventi ha messo in ginocchio la sua attività incentrata sul cicloturismo in montagna. Una montagna, la nostra, già ferita dal sisma.
Disperato il commerciante ha scritto nel portale di raccolta fondi: "Il furto che abbiamo subito può farci chiudere l'attività! Ho l'ambizione di voler portare il territorio che vivo ogni giorno ad una qualità superiore a livello di sviluppo e utilizzo.

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Provo ogni prodotto che vendo, continuo ad andare in montagna per poi poter fare conoscere posti splendidi ai miei clienti ed amici. Siamo stati tra i primi ad innamorarci delle Ebike e non perchè fosse un  fenomeno di business ma perchè ci dava la possibilità di avvicinarsi alla natura e per chi ha la passione della montagna non ha prezzo. Con tutte le difficoltà del lavoro in Italia sono riuscito a farmi un nome e una certa credibilità, non posso più continuare con una buco di 200mila euro. Non ho più bici in negozio e i pagamenti sono sempre gli stessi".
Da qui l'idea di attivare una campagna di raccolta fondi: "Vorrei recuperare i fondi necessari per ripartire con l'attività in una nuova sede più sicura e vicina alle montagne che darà la possibilità a chi ci seguirà di provare realmente le migliori Ebike per poter scegliere con cognizione.
Anche se interna al cratere del sisma 2016, la montagna non muore mai se rispettata ed amata.
Ad ogni donazione mi piacerebbe nel mio piccolo inviare come ringraziamento una maglietta ideata per l'occasione".
I malviventi sono entrati sfondando una finestra murata sul retro del negozio di contrada le Grazie (come mostra il titolare nel video della raccolta fondi) e hanno portato via biciclette per un bottino di 200mila euro.

GS
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la finestra dove sono entrati

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Mercoledì, 04 Marzo 2020 10:36

Covid-19, Contram corre ai ripari

Anche Contram corre ai ripari per l'emergenza Coronavirus. Per una maggiore sicurezza del proprio personale e dei passeggeri, già il 21 febbraio scorso l'azienda ha consegnato ai propri dipendenti un kit composto da mascherine facciali, sacchetto igienico, gel disinfettante e guanti monouso.
"In questi giorni - si legge in una nota di Contram - in cui questi presidi sono difficilmente reperibili dai fornitori italiani, l’azienda si è spinta fino in Olanda e in Belgio con due suoi dipendenti, per acquistare uno stock di mascherine e gel igienizzante che ha ritirato grazie alla disponibilità e collaborazione dei propri dipendenti.
Oltre alla consegna del kit al personale, la Contram si è da subito adeguata alle indicazioni date dal Ministero della salute in tema di sanificazione degli autobus ed ha provveduto ad una pulizia straordinaria approfondita con prodotti specifici e all’installazione a bordo degli autobus di ozonizatori che purificano e sanificano l’aria in modo automatico".

GS

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Ai lati Marco Moscatelli e Adriano Compagnucci della Contram, al centro il fornitore olandese

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operatori durante la sanificazione degli autobus
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Radioc1inblu

Radio FM e Internet
P.za Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax 0737.633180
Cellulare: 335.5367709

radioc1inblu@gmail.com

L'Appennino Camerte

Settimanale d'informazione dal 1921
Piazza Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax: 0737.633180
Cell: 335.5367709

appenninocamerte@gmail.com

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