Notizie di spettacolo nelle Marche

Un controllo fiscale dal conto salato quello che è capitato ad un imprenditore della provincia. Si tratta di un operatore del commercio all'ingrosso di abbigliamento e accessori che, nonostante avesse realizzato un cospicuo volume d'affari, non aveva presentato le dichiarazioni annuali dei redditi. E' quindi scattato il controllo da parte dei finanzieri della Compagnia di Civitanova al termine del quale il risultato è stata la denuncia a piede libero dell'imprenditore. Questo perché l'evasione, per oltre mezzo milione, ha superato le soglie di punibilità previste per i reati tributari. Non solo, è stato anche proposto dalla Procura il sequestro, poi concesso dal Gip del Tribunale di Macerata, dei beni. Le indagini, hanno consentito, in assenza di scritture contabili occultate dall’imprenditore, di ricostruire analiticamente i rapporti economici intrattenuti con una fitta rete di clienti e fornitori sparsi su tutto il territorio nazionale. La confisca per equivalente di beni e disponibilità finanziarie dell'imprenditore è stata effettuata dalle Fiamme Gialle che hanno sottoposto a sequestro una villetta con annesso magazzino, un’auto e due motocicli.

Il sequestro per equivalente è uno degli strumenti più efficaci per contrastare l’evasione fiscale. È la migliore risposta per rendere immediatamente esecutivo il prelievo erariale e scoraggiare gli imprenditori disonesti che, confidando anche nelle lunghezze burocratiche, pensano di poterla fare franca spogliandosi dei beni o intestandoli a prestanome. 

In tal senso a Macerata, Guardia di Finanza, Procura della Repubblica e Agenzia delle Entrate operano sinergicamente attraverso uno specifico protocollo d’intesa, sottoscritto nel 2015, che porta, in presenza di reati tributari, all’ottenimento in tempi brevi del sequestro di una quota equivalente di beni commisurati all’evasione fiscale perpetrata. È una sorta di corsia preferenziale che viene accordata proprio per colpire le gravi evasioni d’imposta ed impedire che i beni dei trasgressori vengano fatti “sparire” prima che arrivi il giudizio del contenzioso.

Gaia Gennaretti

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Martedì, 03 Marzo 2020 21:36

Contagiato a Matelica, il sindaco smentisce

Ad intervenire dopo che la Regione Marche ha reso noto un caso di Coronavirus a Matelica è il primo cittadino Massimo Baldini.
Il sindaco, infatti, ha deciso di replicare all'ordinanza regionale precisando che “agli atti del Comune di Matelica non risultano informative in merito alla presenza di un caso positivo al COVID-19. L'unica segnalazione arrivata in comune - spiega il sindaco - da parte del Dipartimento di Prevenzione dell’Asur Marche Area Vasta n. 3, a firma della dottoressa Franca Laici, parla di un isolamento domiciliare fiduciario. Tale provvedimento si è reso necessario in quanto la persona interessata era rientrata dalla Cina ed in via precauzionale è stato attivato il periodo previsto di isolamento presso la propria abitazione”.

AB
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Martedì, 03 Marzo 2020 18:08

Scontro in autostrada. Muore un uomo

Incidente mortale alle 15 circa sull'autostrada A14, all'altezza di Civitanova Marche, in direzione Sud.
A scontrarsi un Fiat Ducato e un camion.
Sul posto i vigili del fuoco, in collaborazione con il personale sanitario, si sono occupati dell'estrazione del conducente del furgone.

I sanitari del 118,  dopo vari tentativi di rianimazione, purtroppo ne hanno constatato il decesso.
L'autostrada è stata chiusa per consentire le operazioni di soccorso.

GS
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Martedì, 03 Marzo 2020 13:29

48enne si toglie la vita a Castelraimondo

Dramma questa mattina a Castelraimondo dove, nel quartiere Ripalta, un uomo ha deciso di togliersi la vita. 
Erano circa le 10.30 quando si è attivata la macchina dei soccorsi da chi ha scoperto il corpo della vittima che si è impiccata. Si tratta di un 48enne, A.B. le sue iniziali, che viveva con il suo fratello maggiore.
Quando i sanitari del 118 sono arrivati sul posto non hanno potuto far altro che costatarne il decesso.
Non si conoscono ancora le cause che avrebbero spinto l'uomo, un operaio, a togliersi la vita.

GS
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E’ deceduto questa notte a Marche Nord il secondo paziente contagiato dal Coronavirus. Si tratta di un uomo sessantenne con patologia pregressa. Ne dà notizia il presidente della Regione Luca Ceriscioli, nell'esprimere vicinanza aii familiari delle vittime.
"Il Gores -dichiara il presidente - ha intanto comunicato che è terminato questa notte l’esame dei 54 tamponi effettuato ieri dalla Sod Virologia di Torrette. In totale nella giornata del 2 marzo sono stati rilevati 26 tamponi positivi: 22 nell’Area Vasta 1, 3 nell’Area Vasta 2, 1 nell’Area Vasta 3. 

Salgono quindi a 61 i casi positivi complessivi nelle Marche: 57 nella provincia di Pesaro e Urbino, 3 in quella di Ancona e 1 in quella di Macerata. Quest'ultima persona, proviene dalle zone a rischio".
c. c.
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Incidente alle 8 di questa mattina a Tolentino.
Lo scontro è avvenuto sulla rampa di entrata in supertrada Tolentino Est, in direzione mare.
Per cause in corso di accertamento c'è stato un tamponamento che ha visto coinvolte due auto. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 per soccorrere i due automobilisti che sono stati trasportati al pronto soccorso. Fortunatamente non avrebbero riportato gravi traumi.

GS
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38 contagiati di cui 6 in terapia intensiva, 17 nei reparti di malattie infettive, 11 in isolamento domiciliare. Una persona è purtroppo deceduta a Fano questa mattina. Sono gli ultimi dati dell'emergenza Covid-19 in regione, relativi al primo pomeriggio di oggi e riferiti dal presidente Luca Ceriscioli. 
"Proseguo nell'impegno di informarvi quotidianamente sulla situazione Coronavirus nelle Marche- ha detto-  In questo momento abbiamo ricevuto i risultati di 24 campioni analizzati in mattinata e tre di questi, provenienti dalla provincia di Pesaro Urbino, sono positivi. In lavorazione abbiamo altri 30 campioni, i cui risultati arriveranno in tarda serata". 
L’età media delle persone risultate positive è di 65 anni (8 donne e 27 uomini). Sono in totale, invece, 233 i casi in isolamento domiciliare, di cui 226 asintomatici e 7 sintomatici. Tra queste persone vi sono 65 operatori sanitari.
Il quadro si è fatto importante, con numeri in forte ascesa, con la necessità di un utilizzo diverso degli spazi e una riorganizzazione delle attività sanitarie – ha dichiarato il presidente - Si è fatto un salto di qualità anche nella reazione al contagio. Avere sei persone in terapia intensiva che devono venire isolate non è banale, immaginando che questo numero possa anche crescere. Implica attuare scelte di riorganizzazione perché i posti isolati, in terapia intensiva, sono pochi e servirà organizzare il servizio in maniera diversa”. Ceriscioli ha detto che la Regione sta lavorando “su un doppio binario: sulla prevenzione, per rallentare la diffusione del contagio, che favorisce anche una migliore risposta sanitaria; sulla riorganizzazione, per proporzionare questa risposta alle esigenze che si vanno maturando.
Oggi - ha proseguito  il governatore- abbiamo anche stanziato un milione di euro per far fronte a questa emergenza. In serata arriveranno nuovi dispositivi per la protezione personale di chi si occupa della gestione sanitaria. Abbiamo già predisposto a Marche Nord e a Torrette, spazi da dedicare a gruppi di posti letto in terapia intensiva per avere già a disposizione una organizzazione funzionale al massimo.

Nelle osservazioni presentate al governo avevamo chiesto le misure più forti in tutta la regione, ma il governo ha preferito limitarle con legge alla provincia di Pesaro Urbino e ha tolto in maniera espressa il potere di ordinanza su questa materia alle Regioni.

Se ci fosse una evoluzione anche in altri territori-ha concluso-  telefonerò al ministro per estendere le misure".
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“Ai cuori concedi la pace” cantano le monache di clausura di Caldarola, dell’ordine delle Canonichesse Regolari Lateranensi. “Cantiamo, sempre cantiamo. Chi canta prega due volte” dice sorridendo la Badessa suor Maria Teresa mentre mi accoglie, insieme alle altre 10 suore, nella cappellina adibita a parlatorio nella struttura monastica che le ospita dopo il sisma. Sono delle SAE attaccate l’una all’altra, senza porte che le dividono ma con un corridoio dove ai lati ci sono le loro stanze e quelle di uso comune come il refettorio, la cappellina e una stanza per i lavori dove vedono anche la tv ma poche volte, solo quando c’è Papa Francesco. Arrivano tutte dalle Filippine tranne la più anziana, Suor Maria Paola, l’unica italiana che ha tramandato alcune abitudini del monastero caldarolese e una ricetta speciale come quella delle “spighette”, un dolce tipico che in passato usavano fare. Vivono di offerte e della Provvidenza ma anche di ciò che riescono a produrre dal loro orto. Ognuna rispetta i suoi uffici, le regole della vita comune sono scandite dalla preghiera, sempre presente durante la giornata che inizia all’alba.
Si informano grazie alla gente che le viene a trovare e leggendo l’”Avvenire” che viene recapitato quotidianamente. Sono cordiali e solari, impeccabili nei modi e nel loro abito di cui ogni giorno si prendono cura. Stare nelle SAE, molto più piccole rispetto al grande Monastero inagibile vicino al Castello Pallotta, per loro da una parte è un bene perché altrimenti le spese da sostenere per mandare avanti quella struttura sarebbero troppo pesanti. Nelle casette invece tutto è più a portata di mano. Inoltre grazie alla generosità di chi le viene a trovare, a loro non manca nulla o meglio, si fanno bastare ciò che hanno.

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Fuori dalle case, un grande orto ruba lo sguardo alla campagna circostante. Nel giardino hanno parcheggiata una roulotte donata, usata da alcune di loro dopo il sisma, mentre altre sono state ospitate dai caldarolesi prima di andare nel loro monastero romano. Sono tornate a Caldarola nell’aprile del 2018 e qui vivono la loro vita insieme. A quello che serve, oltre alla Provvidenza, ci pensa qualche abitante vicino che le aiuta ad esempio ad alimentare il forno, frutto di donazione, con la legna che viene loro regalata e tagliata sul posto.

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Le medicine vengono consegnate a domicilio. Due di loro hanno preso da poco la patente per rendersi più indipendenti e per le necessità che possono sopraggiungere alla comunità. La loro vita scorre in preghiera nel ringraziamento al Signore, confidando sempre nella Sua misericordia. Se le andate a trovare ne saranno liete. Se porterete con voi qualcosa sarà loro gradito, come la vostra presenza. Anche voi ne prenderete un po’ di quella calma e di quella armonia che regnano in questo luogo di pace.    

Barbara Olmai


L’intervista andrà in onda nella Rubrica radiofonica “Ricostruire la speranza. Un viaggio nel cuore del sisma”, mercoledì alle ore 10:10 e alle ore 22:10 sulle frequenze di Radio C1 in Blu. Le repliche andranno in onda domenica alle ore 9:10 e lunedì alle 21:00. 
Sarà poi disponibile il podcast scaricabile sul nostro sito.

*La rubrica è possibile grazie al contributo di:
SABE pavimenti in legno - scale a Tolentino e Civitanova Marche e
STRUCTURA HOUSING appartamenti nuovi, in classe A a Porto San Giorgio a 200 m dal mare.

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Lunedì, 02 Marzo 2020 14:45

Allerta vento, Pioraco corre ai ripari

Dopo l’allerta meteo della Protezione Civile delle Marche, a partire dalle 12 dell’1 marzo fino alle 24 di lunedì 2 marzo Pioraco corre ai ripari alla luce degli innumerevoli, improvvisi e forti eventi ventosi che ultimamente stanno colpendo i territori dell’entroterra maceratese mettendo a rischio l’ordinaria viabilità. Sono infatti già stati effettuati dei lavori di potatura e taglio degli alberi valutati pericolosi per mettere così in sicurezza sia le strade comunali all’interno del paese maggiormente frequentate dai cittadini, sia quelle collocate nelle sue frazioni come quella che da Seppio conduce a Camerino.

 
Lisa Grelloni


lavori1


alberi

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L’avvocato Giovanni Chiarella lancia la petizione online per far realizzare, nella palestra ex Gil un auditorium e aule per la musica. La Polisportiva Serralta lancia una controproposta.

L’idea di Chiarella nasce dall’assenza, a San Severino, di locali adeguati per l’attività musicale e la necessità di avere spazi simili trova d’accordo la Polisportiva che però non trova giusto “sacrificare” un impianto che è nato per lo sport.

Fra gli sport di squadra che vanno per la maggiore e le attività di vario genere - si legge in una nota dell’associazione sportiva - i settori giovanili delle società locali proliferano di tesserati. Questo è senza dubbio un aspetto meraviglioso per il nostro tessuto sociale e per chi crede nella forza aggregante e formatrice dello sport. Tuttavia, ne consegue che gli spazi ‘scoppiano’, non bastano mai”. Quindi la Polisportiva propone da un lato di trovare i fondi necessari alla ristrutturazione della palestra ex Gil e, al tempo stesso, “portiamo avanti l'idea del Palazzo della musica per concretizzare il progetto in una diversa location. Battiamoci insieme per entrambi gli obiettivi, i nostri ragazzi lo meritano”.
g.g.
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Radioc1inblu

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