Notizie di spettacolo nelle Marche
600 mila euro a disposizione delle società sportive marchigiane in contributi a fondo perduto per il sostegno all’acquisto di mezzi per il trasporto di atleti
L'iniziativa, voluta dalla Regione Marche, mette a disposizione, attraverso un bando pubblico, risorse per 600 mila euro destinati all’acquisto di veicoli da parte di società sportive per il trasporto di atleti tesserati ( dai 6 ai 18 anni) . La misura fa parte del Programma annuale degli interventi di promozione sportiva per l’anno 2020.

“Si tratta di un intervento – spiega l’assessore regionale allo Sport, Giorgia Latini – che riveste molteplici finalità: la prima, facilitare la partecipazione dei giovani allo sport e incrementare la sicurezza dei trasferimenti da e verso le strutture sportive e inoltre, agevolare le famiglie nella conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Sostenendo l’acquisto di automezzi da adibire al trasporto e all’accompagnamento dei giovani atleti che, per questioni logistiche/territoriali, familiari o di altra natura, non possono raggiungere le strutture sportive, si incentiva la pratica sportiva e l’educazione allo Sport ma in un clima di sicurezza. Un ‘ulteriore finalità è legata all’ambiente: abbiamo anche pensato alla sostituzione di automezzi obsoleti con automezzi rientranti nelle più stringenti normative antinquinamento e all’applicazione delle politiche regionali per la difesa della qualità dell’aria e la lotta all’inquinamento atmosferico.”

Come già accennato, i soggetti beneficiari del provvedimento sono  le società sportive e le associazioni sportive dilettantistiche, in particolare, tra gli altri requisiti,  quelle con sede nella regione Marche e che svolgano attività sul territorio regionale, iscritte  nel Registro CONI da almeno 2 anni.

Potranno fare domanda, presentandola sulla piattaforma https://sigef.regione.marche.it/web/HomePage.aspx.  dal prossimo 15 settembre e il bando scadrà il 10 gennaio 2022.
Il contributo a fondo perduto sarà del 50% della spesa ammissibile con un limite massimo di 12 mila euro, sia per veicoli nuovi che usati (cosiddetti a KM0)

 Sul veicolo dovrà essere apposta la dicitura “ACQUISTATO CON IL CONTRIBUTO DELLA REGIONE MARCHE”.

Ulteriori informazioni su sito tematico:

https://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Turismo-Sport-Tempo-Libero/Sport/Interventi-di-promozione-sportiva-2020

M
.S.
Pubblicato in Politica
Iniziato il trasloco dei volumi della Biblioteca Valentiniana. I volontari della Protezione Civile garantiranno il trasferimento di oltre 150mila volumi che saranno spostati e una parte sarà disponibile nell’aula di San Sebastiano, in piazza dei Costanti a Camerino.
Il lavoro è stato affidato alla Protezione civile regionale che ha predisposto una «task force» di circa 150 volontari, che hanno frequentato la settimana scora a Camerino anche un corso finalizzato, e che è composta da partecipanti provenienti da vari comuni della provincia di Macerata e non solo.

I volontari della Protezione Civile al lavoro per il trasferimento della Biblioteca Valentiana 3


È stata anche istituita una Commissione apposita per il trasferimento di cui fanno parte cinque componenti, interpellati e nominati per competenza e professionalità nel settore, che si occuperanno di questo enorme lavoro che riguarda anche una nuova archiviazione e catalogazione.
Il tutto a titolo gratuito. Si tratta di: Pier Luigi Falaschi, Sonia Cavirani, Giuseppe De Rosa, Francesca Ghergo, Barbara Mastrocola oltre al sindaco Sandro Sborgia, all’assessore Giovanna Sartori e al responsabile del settore Affari generali del Comune, Francesco Aquili.

La biblioteca Valentiniana, tra le più importanti per documentazione storica e tra le più longeve delle Marche, fu ospitata dal 1810 al 1997 dal palazzo Ducale. Venne, poi, spostata dopo il sisma del 1997 e dal 2000 si trovava nella sede temporanea del Rotary Palace, in via Madonna delle Carceri, donato al comune di Camerino dal locale Rotary club. Quest’ultimo sito non è più idoneo per ospitare i volumi della biblioteca Valentiniana e soprattutto per la conservazione del suo patrimonio librario e così è stato programmato e organizzato il trasloco.

lavori per il trasferimento della Biblioteca Valentiana 2

Tutto, in attesa di riavvicinare la biblioteca nel centro storico come specificato nel Programma speciale di ricostruzione di Camerino. “Abbiamo pensato che l'immobile ex Banca Marche recentemente acquisito in proprietà dall'Amministrazione comunale – spiega il sindaco Sandro Sborgia - potrebbe essere, per le sue caratteristiche architettoniche, il luogo ideale ove trasferire definitivamente il prezioso e importantissimo patrimonio librario. L'immobile, già destinatario di finanziamento per la ricostruzione e appositamente inserito nell’ambito dell'ordinanza straordinaria Camerino, sarà oggetto di studio finalizzato a valutare la possibilità di collocarvi la biblioteca oltre che farne luogo principalmente dedicato ad attività culturali”.

M.S.


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Trecento invitati a una festa privata. È accaduto nella notte tra il 14 e il 15 agosto a Montefano dove, grazie ai social, molti ragazzi si erano dati appuntamento in una villa per festeggiare il Ferragosto. I controlli della Polizia di Stato, intervenuta nell’ambito del contrasto alla diffusione del Covid e in quello dei controlli contro la violazione delle norme restrittive, hanno portato alla sospensione dell’evento, al sequestro dell’attrezzatura che gli organizzatori avevano predisposto e alla contestazione di diversi illeciti amministrativi. Il luogo della festa, organizzata nei giorni precedenti, era rimasto segreto fino a due ore dall’inizio, in modo da eludere proprio i controlli delle Forze dell’Ordine. Sono stati denunciati gli organizzatori e i due DJ che, al momento dell’irruzione, stavano animando la serata.

Non è stato questo l’unico intervento che ha visto impegnate le Forze di Polizia. Nel fine settimana appena trascorso, infatti, il Commissariato di Civitanova ha tratto in arresto un noto pregiudicato civitanovese. Nella fattispecie, l’uomo – già gravato da obblighi detentivi e da uno spiccato profilo di pericolosità sociale – aveva organizzato una festa a casa sua, nel corso del quale ha aggredito un minorenne, minacciandolo. Dopo l’intervento della Volante della Polizia, l’uomo ha minacciato allo stesso modo anche gli agenti. L’Autorità Giudiziaria ne ha disposto il trasferimento in carcere, in quanto le misure già in atto si sono dimostrate inadeguate al suo controllo.

Nel frattempo proseguono gli intensi controlli disposti dalla Questura di Macerata, che vedono impegnati Carabinieri, Guardia di Finanza e unità cinofile. Particolare attenzione – fanno sapere proprio dalla Questura – sarà rivolta a contrastare episodi connessi alla violenza, allo spaccio di stupefacenti, alla criminalità diffusa e a garantire il rispetto delle normative anti Covid.

l.c.
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Fine settimana di Ferragosto la cultura non va in vacanza a Camerino e così restano aperti i musei civici e diocesani, nonché la mostra “Camerino fuori le mura, prospettive d’arte dal Quattrocento al Settecento” a Palazzo Castelli.  

Per turisti, visitatori e cittadini è un’occasione per immergersi nella cultura e nella bellezza del patrimonio artistico della città ducale e del territorio con alcuni dei più grandi artisti della storia in esposizione: dalla Pala ad altare del Tiepolo “San Filippo Neri in estasi con la Vergine e il Bambino”, (foto)

San Filippo Neri in estasi con la Vergine e il Bambino 2

al ritratto di Giulia Da Varano del Dosso Dossi (di recente restaurato) al busto bronzeo del Bernini e L’Annunciazione, di Girolamo di Giovanni. Il tutto con la possibilità di scoprire dettagli ancora sconosciuti grazie alla tecnologia e all’utilizzo di Haltadefinizione con cui poter arrivare a particolari impossibili da scorgere ad occhio nudo.

Un vero incanto per gli appassionati, ma non solo. Un salto, poi, nell’arte contemporanea è servito all’edificio Venanzina Pennesi (in via Macario Muzio) dove, oltre ad alcune delle opere salvate dal sisma, è visitabile la mostra dell’artista contemporaneo Ettore Frani “Le dimore del pittore”.

(sotto nella foto il sindaco Sandro Sborgia e l'onorevole Vittorio Sgarbi davanti alla Pala ad altare del Tiepolo)

Il sindaco Sandro Sborgia e lonorevole Vittorio Sgarbi davanti alla Pala ad altare del Tiepolo

Un viaggio nel tempo e nell’arte, in cui poter godere di tesori unici, insieme a tanti percorsi naturalistici da scegliere per tutta la famiglia, per giovani, meno giovani e gruppi di amici, consultabili sul sito https://camerinomeraviglia.it/natura/ nel quale è disponibile anche un audio guida alla scoperta delle meraviglie di Camerino.

M.S.

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A Bolognola è stato presentato il PSR, Programma Straordinario per la Ricostruzione del comune.
L'iniziativa voluta dall'amministrazione comunale, ha visto la presenza del Dirigente dell’USR Marche Ing. Stefano Babini e il responsabile della ricostruzione pubblica Ing. Andrea Crocioni, 
Alla presenza di tecnici, residenti e proprietari di seconde case, l'Arch. Salmoni, tecnico incaricato per la redazione del PSR, ha esposto nel dettaglio i contenuto del progetto, dalla mappatura dello stato attuale del paese, che ha confermato un incremento economico e del numero degli abitanti del paese, fino ad arrivare all’individuazione delle criticità, sia di carattere geologico che logistico, che caratterizzano l’abitato di Bolognola.

Le maggiori problematiche riguardano la viabilità nella zona di Villa da Piedi, dove l’avvio dei cantieri causerebbe la chiusura dell’unica via di accesso, criticità che sembra invece esser stata risolta per la zona di Villa di Mezzo e Villa da Piedi, grazie alla realizzazione della “pista” in grado di garantire un accesso esterno al centro storico, limitato in termini di peso e misure ai mezzi che vi dovrebbero transitare.

Per quanto riguarda il discorso idrogeologico, il PSR ha inoltre evidenziato delle criticità che riguarderebbero gli abitati di Villa di Mezzo e Villa da Capo, dove alcuni fossati che scendono da Monte Valvasseto intersecano le principali vie di comunicazione, strategiche e di accesso all’abitato; per questi sono stati perciò richiesti dei finanziamenti e previsti degli interventi utili alla mitigazione del rischio idrogeologico.
Restano le criticità legate alla cantierizzazione ed allo stoccaggio dei materiali, che risultano notevoli, e dove quindi è fondamentale la collaborazione tra il Comune ed i privati, al fine di una corretta organizzazione dei cantieri in grado di accelerare significativamente i tempi della ricostruzione.
Il PSR, proprio per la sua natura programmatica, è uno strumento che ha l’obiettivo di coordinare la ricostruzione, individuare le soluzioni ai problemi legati ad essa, e fornire una guida per una ricostruzione veloce e soprattutto con tempi certi.
A tal motivo, il PSR è stato approvato in Consiglio Comunale per procedere il più celermente possibile, nonostante la scadenza di mandato dell'amministrazione, all'approvazione dello stesso da parte della struttura commissariale e poterlo quindi finalmente fornire al paese ed a tutti gli abitanti di Bolognola coinvolti nella ricostruzione.

M.S.
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Incessanti e laboriose le manovre che il centrodestra di San Severino sta portando avanti in questi giorni. Scenari che si sovrappongono, cambiano e si mescolano. La presumibile calma di ferragosto non ha infatti smorzato le trattative, ormai decisive, per un accordo tra le varie forze della coalizione. Non è ancora chiaro come si strutturerà il centrodestra settempedano a cinquanta giorni dalle urne, e la discussione gravita proprio intorno a questo tema: quali i nomi che potranno mettere d'accordo i quattro partiti? 

Su questo si lavora incessantemente, mentre le indiscrezioni parlano di un fine settimana decisivo in questo senso. Trovare figure condivise da Fratelli d'Italia - sembrato negli ultimi mesi la stella polare della coalizione, il partito con il pallino in mano - Lega, Forza Italia e Udc, significherebbe arrivare al 2 settembre (termine ultimo per la presentazione delle liste, ndr) con un centrodestra di larghe intese, capace di inglobare anche alcune delle realtà e delle personalità civiche non ancora affiliate alla concorrenza. Un risultato che auspicano dai vertici dei diversi partiti, che riporterebbe il centrodestra ai massimi livelli di competitività. Questo per evitare le divisioni intestine che, in passato, hanno portato alla sconfitta di Chiodi prima e di Panicari poi. 

Possibile che gli incontri decisivi e le soluzioni definitive si realizzino proprio a cavallo di questo ferragosto: da una parte l'unione e la maxi coalizione con apertura al civismo, dall'altra il rischio di un nuovo centrodestra diviso, con i vari schieramenti a sottrarre voti alla coalizione che sarebbe necessariamente più forte. Tra qualche giorno il quadro definitivo.

l.c.
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Nel clima da pre campagna elettorale – si andrà alle urne nella primavera del 2022 – che si respira a Tolentino, sono molti i temi che infiammano il dibattito tra forze di minoranza e amministrazione. Dopo le ultime stilettate inferte dal Comitato di quartiere del centro storico in merito alla delocalizzazione dei servizi, la discussione si è di nuovo accesa intorno alla decisione di cedere la vecchia centrale elettrica. La scelta della giunta Pezzanesi di vendere lo stabile alla Coal e di destinarlo ad utilizzo commerciale non è piaciuta, in particolare, agli esponenti del Partito Democratico.

“Una manovra che priva il patrimonio edilizio comunale di un edificio simbolo – dice Fulvio Riccio, consigliere comunale del Pd – . La centrale elettrica è la rappresentazione fisica di un'eccellenza della città di Tolentino quale l’ASSM, destinarla all’utilizzo commerciale cedendola ad una catena di supermercati era una scelta, secondo me, evitabile. Oltre a non aver interpellato le associazioni di quartiere – spiega Riccio – , la decisione è sostanzialmente irreversibile. Credo che ci sarebbero state soluzioni diverse per non privare la città di un edificio che rappresenta la sua storia. È un modo di fare di questa amministrazione – sottolinea e conclude il consigliere dem – che non condividiamo. Lo abbiamo già visto nel caso dei giardini John Lennon o del forno crematorio. Vengono prese decisioni unilaterali, senza consultazione: da qui nascono malumori sia nelle minoranze, ma anche e soprattutto tra i cittadini”.

l.c.
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“Autentico e non identico”. Sarà così il Castelsantangelo sul Nera del futuro. Un Comune tra i più colpiti dal sisma del 2016 che ora, a cinque anni dal sisma, si prepara a dare la decisa accelerazione che porterà alla sua ricostruzione. Nella seduta del consiglio comunale di metà settimana è stato infatti approvato il Piano Urbanistico Attuativo: è il primo Comune ad averlo fatto.

“Un approvazione arrivata all’unanimità da parte del consiglio, a testimonianza di come il percorso sia stato fortemente condiviso da tutti gli attori politici del nostro Comune – sottolinea il sindaco Mauro Falcucci – . Un tassello importante ed essenziale nel mosaico della ricostruzione per il nostro territorio. E’ stata una giornata molto importante, una seduta storica del Consiglio Comunale: viene scritta la pagina della rinascita”.

Attraverso il Piano Urbanistico Attuativo, il Comune di Castelsantangelo sul Nera si è dotato di uno strumento normativo che potrà governare la ricostruzione nei connotati di una variante al Piano Regolatore: uno strumento che guarda non solo la ricostruzione fisica, ma anche la rigenerazione sociale ed economica del paese. Nei fatti, ora a Castelsantangelo potranno partire le progettazioni e le cantierizzazioni senza ulteriori indugi burocratici a livello comunale. Inoltre, grazie all’Ordinanza 114 del Commissario Straordinario alla Ricostruzione, Giovanni Legnini, i sottoservizi nelle frazioni sono stati finanziati. “Con questo atto – spiega ancora Falcucci – , il nostro compito è concluso”.

Un primo cittadino particolarmente orgoglioso, che ha sottolineato come “le scelte fatte in materia di ricostruzione siano state particolarmente coraggiose. Ci siamo trovati a dover pensare e progettare la rinascita di un paese che non esiste più. Siamo stati tra i primi a ottenere le perimetrazioni nel dicembre del 2017. L’unico rammarico è stato quello di una lunghissima attesa per i finanziamenti. I ritardi prima e la pandemia poi hanno fatto slittare di molto la ripartenza – conclude Falcucci – , ma ora possiamo orgogliosamente procedere verso il nuovo Castelsantangelo sul Nera, con gli attestati di stima e il plauso del Commissario Legnini e dei vertici regionali. Il giusto premio per un lavoro di gruppo eccezionale”.

Intanto, con la firma delle ultime Ordinanze commissariali, sono stati finanziati oltre 40 milioni di euro per la mitigazione del dissesto idrogeologico nell’alto maceratese: tra i Comuni che ne beneficeranno, anche lo stesso Castelsantangelo sul Nera. “La mitigazione dei rischi di dissesto idrogeologico è un passaggio fondamentale per garantire che la ricostruzione sia fondata su basi solide e durature” hanno fatto sapere dalla struttura commissariale.

l.c.
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È inammissibile, e lo riconosce anche il ministro all’Istruzione, che sia negato il diritto allo studio ad una ragazzina disabile e pure residente in uno dei comuni più devastati dal sisma.
Perché dovrebbe fare quasi 200 km per frequentare la scuola che ha scelto non per capriccio, ma sulla base di una specifica offerta formativa prospettata su Tolentino e ora dirottata last minute su Civitanova dagli uffici del Miur regionale.
Invito il direttore Filisetti a rileggere l’articolo 5 del DPR 81/2009 e il DL 189/2016 “Sisma” nonché a ricordare le aperture fatte alla Lega in occasione della visita nelle Marche del sottosegretario all’Istruzione Sasso riconoscendo non solo la precisa volontà di questa Regione di dare un futuro all’entroterra, ma anche che ci sono già norme che, se applicate, consentirebbero di operare scelte ragionevoli.
O dobbiamo pensare che si è approvato il progetto di un’offerta formativa senza considerare tutte le variabili a cui si sarebbe andato incontro?”

La consigliera regionale della Lega Anna Menghi, da sempre attiva sui temi legati alla disabilità, si associa alle critiche mosse nelle ultime ore dall’assessore all’Istruzione Giorgia Latini, dal presidente Acquaroli e dai sindaci al direttore del Miur regionale dottor Filisetti per la decisione di spostare un corso di studi da Tolentino a Civitanova per numero di iscritti insufficienti a garantirne l’avvio.

“La legge che garantisce il diritto allo studio dei disabili per consentire la loro integrazione ottimale, fissa in massimo 20 il numero degli alunni di una classe: non si fa cenno alla necessità di un numero minimo – spiega la consigliera Menghi entrando nei dettagli – Quando è stato formulato il progetto di Tolentino c’erano già tutte le carte sul piatto il che non ha impedito che avesse le autorizzazioni necessarie: sia quindi mantenuto dove e come è stato pensato. È una scelta che risponde a norme, civiltà, lungimiranza strategica, speranza e riscatto che i nostri ragazzi disabili e dell’entroterra hanno fin troppo atteso”. 

M.S.



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Ancora dei provvedimenti per i dissesti dell'Alta Valle del Nera.
Firmate oggi dal Commissario Straordinario alla Ricostruzione Giovanni Legnini cinque Ordinanze che hanno un impatto importante per le Marche.
Sono 4 Ordinanze speciali in deroga che stanziano 89,4 milioni per interventi urgenti e funzionali alla ricostruzione privata e alla ripresa dell’economia, a cui si aggiungono 20 milioni di euro per i danni sisma e neve dell’inverno 2017, per un totale di 109,4 milioni di euro.
Due Ordinanze speciali riguardano l’Università e la Prefettura di Macerata e impegnano rispettivamente 14 milioni e 19,6 milioni di euro. La volontà, oltre alla ricostruzione fisica di alcuni palazzi dal forte valore storico, culturale e istituzionale, è quella di favorire la rivitalizzazione del centro storico della città dove si focalizzano la maggior parte degli interventi. L’ateneo è soggetto attuatore per i lavori di palazzo Ugolini, palazzo Ciccolini, palazzo ex Tribunale e il dipartimento di Economia e Diritto. Il sisma ha poi reso parzialmente inagibili una serie di edifici della Prefettura, compreso quello del Provveditorato e della Questura che con l’Ordinanza trovano le risorse necessarie per il ripristino. In questo caso il soggetto attuatore è la Provincia di Macerata.

Altre due Ordinanze riguardano il territorio dell’Alta Valle del Nera.

La prima stanzia circa 43 milioni di euro per 20 interventi a cura dell’Ufficio ricostruzione delle Marche destinati alla messa in sicurezza di fiumi e fossi nei Comuni di Castelsantangelo sul Nera, Ussita e Visso. La mitigazione del dissesto idrogeologico di questa porzione di territorio, epicentro di alcune delle più forti scosse del 2016, è fondamentale per garantire la sicurezza dell’abitare e l’efficacia della ricostruzione.

La seconda ordinanza è invece quella dedicata a Visso.
Si tratta di pochi ma fondamentali interventi che costituiscono un primo pacchetto in attesa del Programma Straordinario di Ricostruzione a cura del Comune. Intanto si è ritenuto importante dare impulso, con 12,8 milioni di euro, ad alcuni lavori funzionali e propedeutici anche alla ricostruzione privata. E in particolare: l’intervento unitario relativo all’isolato di San Francesco nel Capoluogo, la realizzazione delle linee elettriche provvisorie di Borgo San Giovanni e Villa Sant’Antonio, le demolizioni e della messa in sicurezza degli edifici pericolanti del Capoluogo, Borgo San Giovanni e Villa Sant’Antonio, a realizzazione di una viabilità provvisoria di cantiere ed aree di stoccaggio, con occupazioni temporanee di suolo privato nel Capoluogo.

Infine alle Marche vengono stanziati 20 milioni di euro per il ristoro dei danni della doppia emergenza che colpì il territorio nell’inverno del 2017, dove il binomio sisma ed emergenza neve causò moltissimi danni e disagi alla popolazione e alle aziende. La misura è contenuta nell’Ordinanza dedicata al cosiddetto Cratere nevoso, e stabilisce anche le modalità di accesso al contributo. Nel pacchetto firmato oggi dal Commissario Legnini anche l’Ordinanza Imprese, che tra gli altri interventi di velocizzazione e semplificazione introduce l’aumento del contributo alla ricostruzione secondo l’indice Istat al 6% e all’11,1% rispettivamente per unità abitative e immobili produttivi in modo da contrastare l’aumento del prezzo di alcune materie prime in attesa della revisione del prezziario. Una misura richiesta a più voci dal territorio dato che la discrepanza tra i prezzi rischiava di bloccare sia i nuovi cantieri che quelli avviati durante l’anno
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