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Giovedì, 01 Settembre 2022 11:00
Maltratta il padre per denaro, uomo finisce in carcere
Vessazioni, maltrattamenti e richieste di denaro nei confronti di suo padre, un uomo finisce in carcere. Denunciato per maltrattamenti in famiglia, un uomo di San Ginesio è stato allontanato dalla casa familiare e costretto a indossare il braccialetto elettronico per evitare di nuocere ancora al genitore. Non è bastato, però. L’uomo non ha rispettato le misure restrittive e per questo ieri i carabinieri lo hanno arrestato e trasferito alla casa circondariale di Fermo.
L’uomo, con problemi di tossicodipendenza, dopo settimane in cui ha incessantemente vessato suo padre nel tentativo di ricevere denaro, è stato denunciato. Una situazione insostenibile per il genitore: l’auto danneggiata, le irruzioni in casa, le minacce e le violenze. Immediata, dopo la denuncia, la richiesta del Pubblico Ministero per l’allontanamento dell’indagato dalla casa familiare. Un provvedimento concesso dal Gip, ma purtroppo insufficiente. L’indagato, infatti, nonostante la misura cautelare a suo carico, è entrato comunque in casa: qui i carabinieri lo hanno sorpreso durante i controlli di rito per assicurare il rispetto delle prescrizioni. È scattato l’arresto in flagranza di reato.
Il Pubblico Ministero, considerata la gravità del quadro, la mancata presentazione dai carabinieri per l’apposizione del braccialetto elettronico e l’episodio che ha poi condotto all’arresto, ha chiesto ancora al Gip misure più restrittive, ancora una volta accordate. Da oggi l’uomo è detenuto nel carcere di Fermo.
L’uomo, con problemi di tossicodipendenza, dopo settimane in cui ha incessantemente vessato suo padre nel tentativo di ricevere denaro, è stato denunciato. Una situazione insostenibile per il genitore: l’auto danneggiata, le irruzioni in casa, le minacce e le violenze. Immediata, dopo la denuncia, la richiesta del Pubblico Ministero per l’allontanamento dell’indagato dalla casa familiare. Un provvedimento concesso dal Gip, ma purtroppo insufficiente. L’indagato, infatti, nonostante la misura cautelare a suo carico, è entrato comunque in casa: qui i carabinieri lo hanno sorpreso durante i controlli di rito per assicurare il rispetto delle prescrizioni. È scattato l’arresto in flagranza di reato.
Il Pubblico Ministero, considerata la gravità del quadro, la mancata presentazione dai carabinieri per l’apposizione del braccialetto elettronico e l’episodio che ha poi condotto all’arresto, ha chiesto ancora al Gip misure più restrittive, ancora una volta accordate. Da oggi l’uomo è detenuto nel carcere di Fermo.
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Cronaca
Giovedì, 01 Settembre 2022 10:00
Violenta aggressione a colpi di bastone, preso e denunciato l'autore
Botte e bastonate davanti ad un bar a Tolentino, individuato e denunciato l'aggressore.
I fatti si sono verificati la scorsa domenica in via Benadduci. Erano circa le 22 quando davanti all'esercizio commerciale, passanti e avventori hanno assisistito ad una violenta aggressione alla quale è seguita una colluittazione tra due uomini. Uno dei due, in particolare, non appena giunto sul posto, ha sferrato un pugno in volto all'altro che già si trovava nei pressi del bar.
Da lì si è scatenata una colluttazione, in seguito alla quale entrambi i contendenti sono finiti a terra.
Quando l'uomo aggredito ha cercato di rialzarsi per scappare, l'altro ha preso dal portabagagli della propria auto un bastone lungo 60 centimetri e lo ha raggiunto colpendolo alle spalle con violenza anche alla nuca. La vittima è alla fine riuscita ad allontanarsi a piedi.
A questo punto, l’uomo armato di bastone ha colpito violentemente i finestrini e il parabrezza della macchina dell’altro, mandandoli in frantumi.
Grazie alle segnalazioni dei cittadini e al tempestivo intervento dei Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Tolentino e Macerata e dei militari della Stazione di San Ginesio, è stato possibile ricostruire rapidamente i fatti e rintracciare la vittima, sottopostasi a cure mediche prima presso l’ospedale di Tolentino e poi a Macerata e l’aggressore, che si trovava presso un autogrill.
All’interno dell’auto con cui si era allontanato dal luogo del reato vi erano la maglietta strappata che si era tolto nel corso della colluttazione e il bastone utilizzato, posto sotto sequestro dai carabinieri.
L’uomo dovrà rispondere di lesioni personali aggravate dall’utilizzo di uno strumento atto ad offendere.
L’aggredito è stato sottoposto a cure per le ferite, per fortuna di entità lieve, con una prognosi di 7 giorni.
c.c.
I fatti si sono verificati la scorsa domenica in via Benadduci. Erano circa le 22 quando davanti all'esercizio commerciale, passanti e avventori hanno assisistito ad una violenta aggressione alla quale è seguita una colluittazione tra due uomini. Uno dei due, in particolare, non appena giunto sul posto, ha sferrato un pugno in volto all'altro che già si trovava nei pressi del bar.
Da lì si è scatenata una colluttazione, in seguito alla quale entrambi i contendenti sono finiti a terra.
Quando l'uomo aggredito ha cercato di rialzarsi per scappare, l'altro ha preso dal portabagagli della propria auto un bastone lungo 60 centimetri e lo ha raggiunto colpendolo alle spalle con violenza anche alla nuca. La vittima è alla fine riuscita ad allontanarsi a piedi.
A questo punto, l’uomo armato di bastone ha colpito violentemente i finestrini e il parabrezza della macchina dell’altro, mandandoli in frantumi.
Grazie alle segnalazioni dei cittadini e al tempestivo intervento dei Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Tolentino e Macerata e dei militari della Stazione di San Ginesio, è stato possibile ricostruire rapidamente i fatti e rintracciare la vittima, sottopostasi a cure mediche prima presso l’ospedale di Tolentino e poi a Macerata e l’aggressore, che si trovava presso un autogrill.
All’interno dell’auto con cui si era allontanato dal luogo del reato vi erano la maglietta strappata che si era tolto nel corso della colluttazione e il bastone utilizzato, posto sotto sequestro dai carabinieri.
L’uomo dovrà rispondere di lesioni personali aggravate dall’utilizzo di uno strumento atto ad offendere.
L’aggredito è stato sottoposto a cure per le ferite, per fortuna di entità lieve, con una prognosi di 7 giorni.
c.c.
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