Maltratta il padre per denaro, uomo finisce in carcere

Giovedì, 01 Settembre 2022 11:00 | Letto 831 volte   Clicca per ascolare il testo Maltratta il padre per denaro, uomo finisce in carcere Vessazioni, maltrattamenti e richieste di denaro nei confronti di suo padre, un uomo finisce in carcere. Denunciato per maltrattamenti in famiglia, un uomo di San Ginesio è stato allontanato dalla casa familiare e costretto a indossare il braccialetto elettronico per evitare di nuocere ancora al genitore. Non è bastato, però. L’uomo non ha rispettato le misure restrittive e per questo ieri i carabinieri lo hanno arrestato e trasferito alla casa circondariale di Fermo. L’uomo, con problemi di tossicodipendenza, dopo settimane in cui ha incessantemente vessato suo padre nel tentativo di ricevere denaro, è stato denunciato. Una situazione insostenibile per il genitore: l’auto danneggiata, le irruzioni in casa, le minacce e le violenze. Immediata, dopo la denuncia, la richiesta del Pubblico Ministero per l’allontanamento dell’indagato dalla casa familiare. Un provvedimento concesso dal Gip, ma purtroppo insufficiente. L’indagato, infatti, nonostante la misura cautelare a suo carico, è entrato comunque in casa: qui i carabinieri lo hanno sorpreso durante i controlli di rito per assicurare il rispetto delle prescrizioni. È scattato l’arresto in flagranza di reato. Il Pubblico Ministero, considerata la gravità del quadro, la mancata presentazione dai carabinieri per l’apposizione del braccialetto elettronico e l’episodio che ha poi condotto all’arresto, ha chiesto ancora al Gip misure più restrittive, ancora una volta accordate. Da oggi l’uomo è detenuto nel carcere di Fermo.
Vessazioni, maltrattamenti e richieste di denaro nei confronti di suo padre, un uomo finisce in carcere. Denunciato per maltrattamenti in famiglia, un uomo di San Ginesio è stato allontanato dalla casa familiare e costretto a indossare il braccialetto elettronico per evitare di nuocere ancora al genitore. Non è bastato, però. L’uomo non ha rispettato le misure restrittive e per questo ieri i carabinieri lo hanno arrestato e trasferito alla casa circondariale di Fermo.

L’uomo, con problemi di tossicodipendenza, dopo settimane in cui ha incessantemente vessato suo padre nel tentativo di ricevere denaro, è stato denunciato. Una situazione insostenibile per il genitore: l’auto danneggiata, le irruzioni in casa, le minacce e le violenze. Immediata, dopo la denuncia, la richiesta del Pubblico Ministero per l’allontanamento dell’indagato dalla casa familiare. Un provvedimento concesso dal Gip, ma purtroppo insufficiente. L’indagato, infatti, nonostante la misura cautelare a suo carico, è entrato comunque in casa: qui i carabinieri lo hanno sorpreso durante i controlli di rito per assicurare il rispetto delle prescrizioni. È scattato l’arresto in flagranza di reato.

Il Pubblico Ministero, considerata la gravità del quadro, la mancata presentazione dai carabinieri per l’apposizione del braccialetto elettronico e l’episodio che ha poi condotto all’arresto, ha chiesto ancora al Gip misure più restrittive, ancora una volta accordate. Da oggi l’uomo è detenuto nel carcere di Fermo.

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