Coldiretti, Confartigianato e Fondazione Symbola: "Il personaggio del presepe 2021 è l'imprenditore"
17 Dic 2021"Non una scelta casuale - precisa Coldiretti - : se il personaggio simbolo dell scorso Natale era stata l’Infermiera, questo che volge al termine è stato un anno di estrema difficoltà per la ripresa dell’economia. Un 2021 nel corso del quale gli imprenditori hanno affrontato le difficoltà della pandemia per continuare a garantire servizi e prodotti ai cittadini nonostante le limitazioni e i lockdown. Un simbolo di resistenza, di operosità, di capacità di adattamento al futuro senza per questo rinunciare alla tradizione".
Non soltanto: produzione più ridotta rispetto al solito e costi più alti per garantire la qualità dei vini della nostra Regione. Intanto gli imprenditori del vitivinicolo attendono con ansia una tregua da parte del caldo torrido di questi giorni, sperando in qualche pioggia nei giorni decisivi – quelli della prossima settimana – della maturazione dei grappoli. I disagi della calura sono legati anche alle procedure di raccolta. In queste condizioni gli operatori sarebbero costretti a lavorare in fasce orarie particolari – al mattino presto e alla sera tardi – oltre a dover predisporre sistemi di refrigerazione adeguati alla conservazione dei grappoli. Alle questioni citate si aggiunge anche la problematica legata alla manodopera: la situazione sanitaria mondiale ha reso già complicata la vendemmia del 2020. Per questo Coldiretti ha chiesto una proroga ai permessi di soggiorno dei lavoratori agricoli. Sono infatti circa 5000 gli stranieri che lavorano stagionalmente nel settore: senza un intervento del Ministero degli Interni gli operai sarebbero costretti a lasciare il paese, costringendo le aziende a una vendemmia a ranghi ridotti e, logicamente, molto più faticosa.
Stando alle stime di Coldiretti, in chiusura, la vendemmia dei vitigni normalmente precoci come pinot, chardonnay e sauvignon dovrebbe partire già dai primi giorni successivi al Ferragosto, mentre per gli autoctoni Verdicchio, Bianchello, Pecorino e Passerina si parla dei primi giorni di settembre.
l.c.
L'accordo fra il presidente della Coldiretti Ettore Prandini e il Ministro degli Affari Regionali Mariastella Gelmini con quello della Salute Roberto Speranza è realtà.
"Abbiamo dato la disponibilità dei nostri oltre 1000 uffici diffusi – ha dichiarato Prandini"
su tutto il territorio nazionale che sono punto di riferimento per 1,5 milioni di agricoltori e dei loro familiari.
Raccogliamo con impegno ed entusiasmo l'appello del nuovo commissario generale Francesco Figliuolo per garantire in tempi rapidi la vaccinazione a tutto il settore. La battaglia contro il virus - conclude Prandini - è ora la priorità numero uno per uscire da una crisi sanitaria, sociale ed economica che deve vedere le forze sociali al fianco delle Istituzioni.
Il direttore di Coldiretti Macerata Giordano Nasini (nella foto) intervistato da RadioC1inBlu, parla di senso di responsabilità e disponibilità per potere fare in modo che anche le aree rurali, attraverso i gli uffici di zona, siano disponibili a recepire le richieste del mistero della Salute.
Inoltre il direttore Nasini conferma che è in via di definizione un'ipotesi di accordo con il presidente della Regione Acquaroli, qualora ci sia questa possibilità, di mettere a disposizione le nostre strutture per agevolare le vaccinazioni per superare questa fase pandemica così critica.
"Diciamo che le ipotesi dipenderanno molto dai requisiti strutturali che verranno richiesti – conferma Nasini - e ovvio che noi abbiamo uffici dislocati su tutto il territorio provinciale a partire da Camerino, San Ginesio, Tolentino e poi ovviamente la nostra sede provinciale a Macerata ma anche nella zona più costiera a Morrovalle piuttosto che a Montecassiano, Civitanova Marche o Corridonia. Quindi bisognerà capire se ci sarà questa possibilità di utilizzare i nostri spazi, noi li mettiamo a disposizione in modo che qualora le nostre imprese, con più indipendenti, volessero anche loro mettersi nella disponibilità per accelerare questa fase di vaccinazione, potremmo coordinare tutta questa attività.
E' ovvio – conlclude il direttore provinciale - che oggi è prioritario avere i vaccini. Appena questi saranno disponibili, procederemo più spediti".
Mario Staffolani
Il presidente di Coldiretti Macerata, Francesco Fucili, ne ha parlato a Radio C1 inBlu: “La vendemmia nel nostro territorio è quasi una festa, ma quest’anno non è stato semplice mandare avanti i lavori. Le difficoltà sono state su due piani: anzitutto il blocco che abbiamo vissuto in primavera ha fiaccato di molto il mercato, con molti produttori che hanno faticato non poco a collocare i loro vini di qualità. In seconda battuta, la vendemmia appena conclusa ha visto i lavori procedere molto più lentamente del solito: molta manodopera stagionale proviene dall’est Europa e quest’anno la situazione sanitaria ha portato via molte risorse umane alle operazioni. C’è stato in compenso maggiore impiego di manodopera nostrana. Come Coldiretti abbiamo insistito e stiamo insistendo sulla reintroduzione, in questo campo, dei voucher: uno strumento flessibile, perfetto per un lavoro temporaneo come la vendemmia, purtroppo non ci siamo ancora riusciti. Per quello che riguarda la qualità e la quantità siamo su ottimi livelli e almeno questa è un’ottima notizia per noi e per i nostri produttori. Siamo ormai alla fine della fermentazione, continuiamo a lavorare per portare i nostri prodotti prima in bottiglia e poi sulle nostre tavole”.
Red.
Originario di Montecassiano è stato da sempre in prima linea per migliorare le condizioni di vita degli agricoltori. Oltre all'impegno nell'associazione
degli agricoltori Latini è stato anche impegnato in politica nelle fila della Democrazia Cristiana, ricoprendo la carica di consigliere regionale dal 1985 al 1990.
Il funerale sarà celebrato domani, martedì 6 ottobre, alle 10 alla chiesa di Sambucheto.
f.u.
Dopo oltre 10 anni di assenza le Marche tornano a raccogliere barbabietole da zucchero. Un settore dismesso in passato ma che ora, grazie a un nuovo orientamento dei consumatori, con una più spiccata sensibilità per gli aspetti sociali della produzione, sta tornando. Da nord a sud della regione sono già 30 le aziende agricole che si dedicato a questa coltura che rappresenta un pezzo di storia delle Marche. Si stima un primo raccolto di 120mila quintali nei circa 300 ettari, tutti biologici, dedicati. Cifre destinate ad aumentare. Di questo e delle prospettive future del comparto si è parlato ieri pomeriggio, giovedì 16 maggio, all’Aula Verde dell’Abbadia di Fiastra all’interno di un incontro promosso da Coldiretti Marche in collaborazione con Coprob, l’unico produttore cooperativo di zucchero con una filiera 100% italiana. Già presente in sette regioni, Coprob ha raggiunto le Marche con un progetto che ruota attorno a tre principi fondamentali: la qualità, la sostenibilità delle produzioni con particolare attenzione alla biodiversità e alla tutela del suolo e la redditività delle imprese agricole. “Principi che sono gli stessi di Coldiretti – spiega Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche – Con la barbabietola da zucchero, per quanto possa sembrare suggestivo, non si tratta di un ritorno al passato ma un’opportunità che arriva dal mercato. Oggi pochissime aziende hanno il 75% del comparto delle zucchero. Arriva dall’estero, spesso da paesi che sfruttano la manodopera, che inquinano. Coprob ha avuto il coraggio di costruire la prima filiera delle zucchero bio e può dare una mano importante, a partire dall’analisi dei terreni, per avviare o riprendere questo tipo di coltivazione utile anche in rotazione con il grano, altra coltivazione importantissima nella nostra regione”. All’incontro, davanti a oltre un centinaio di agricoltori arrivati da tutta la regione, c’erano anche Claudio Gallerani, presidente di Coprob, Paolo Carnemolla, presidente di Federbio, e Filippo Tramonti, presidente Consorzio Agrario dell’Adriatico. Tra i relatori il direttore agricolo Massimiliano Cenacchi e i tecnici Massimo Zavanella e Alessandro Vacchi che si sono soffermati sulle analisi dei terreni e sulla difesa, attraverso sistemi naturali, di parassiti e insetti dannosi alle colture. “Siamo pronti a crescere ancora in partnership con l'agroalimentare italiano” ha detto il presidente Gallerani. Tutto il gruppo si è poi spostato per una visita sul campo di barbabietole di Mario Ramadori, una delle nuove coltivazioni “di ritorno”, proprio nei pressi dell’anfiteatro romano di Urbisaglia.
Maria Letizia Gardoni
Mauro Gallerani
la visita alle barbabietole..
Tutto pronto per la 28° Mostra Mercato delle Attività Produttive di San Severino. Presentato oggi il programma completo della tre giorni che spalanca le porte al mondo dell’artigianato, dell’agricoltura, dell’industria e del commercio. Quest’anno un occhio particolare sarà fatto all’edilizia e alle modalità di costruzione più innovative. In tutto esporranno una 60ina di aziende del territorio.
“Non è un caso - ha detto l’assessore alle attività produttive Jacopo Orlandani - se questa iniziativa è arrivata al 28esimo anno. Quest’anno abbiamo voluto dedicare dello spazio alla casa, visto che quello delle Marche sarà il cantiere più grande d’Europa. La piccola e la media impresa formano una ampissima parte della produttività italiana e noi vogliamo rappresentare quella nostra in questa mostra. Gli ingredienti perché sia una bellissima manifestazione ci sono tutti”.
L’appuntamento è da venerdì 14 settembre fino a domenica 16 settembre. La rassegna è patrocinata dal Comune, dalla Regione, dalla Provincia, dalla Camera di Commercio, da Confcommercio, Coldiretti e Confartigianato e la partecipazione dell’azienda Simeg di San Severino.
La cerimonia del taglio del nastro dell’edizione 2018 è prevista per venerdì alle 17:30 in Piazza del Popolo. Si aprirà con i saluti dell’assessore regionale alle Attività Produttive Manuela Bora, del sindaco di San Severino Rosa Piermattei e dell’assessore comunale alle Attività Produttive Iacopo Orlandani. Interverranno anche l’assessore regionale Angelo Sciapichetti, il presidente della Provincia Antonio Pettinari, il prorettore di Unicam prof. Andrea Spaterna, il segretario provinciale di Confartigianato Giorgio Menichelli, il direttore provinciale di Coldiretti Giordano Nasini e il presidente provinciale di Confartigianato Renzo Leonori.
Saranno presenti in piazza, insieme alle produzioni del territorio settempedano, anche associazioni culturali e sociali, oltre alle scuole Itts “Eustachio Divini” e Ipsia “Pocognoni”, specializzate nella formazione dei ragazzi al mondo del lavoro.
Per sabato 15, alle 10 nella sala Aleandri (Teatro Feronia), è in programma il workshop su “Manifattura digitale e tecnologie 4.0. Le opportunità per i giovani e per lo sviluppo delle imprese del cratere sismico”. Interverranno Giuseppe Ripani, responsabile del Digital Innovation Hub MArKe (Confartigianato Impresa Macerata) e Emilio Antinori, Product Designer, Maker e socio fondatore di Design For Craft srl.
Alla sera invece, a partire dalle 21:30 “Moda sotto le stelle”, che vedrà sfilare in passerella le seguenti attività commerciali: La Bottega dei Giovani, L’angolo di Margot, Laboratorio TreA, Valentina Abbigliamento, Tuttintimo, Pippy Canaglia, Ottica Pietroni, Delsa Atelier, Carlo Forti, Stylen New. Per la serata si ringraziano gli sponsor Novavetro, Tormatic, Menghini Luigino & C. snc, gi.ma car, K2 Prima, Contram, Autocarrozzeria Mare, Officina Giacomini Luigino.
Domenica 16 giornata conclusiva: alle 16:30 spettacolo musicale e di ballo con la scuola di danza Studio Dance Accademy e alle 17:30 gli “Ol’ Boogies Rockabilly Band”.
“Grazie all’assessore Orlandani - ha affermato il presidente settempedano delle attività produttive Pierino Verbenesi - quest’anno siamo riusciti a ridare slancio a questa iniziativa. Il tempo ci assisterà e voglio ringraziare l’amministrazione che ci ha dato davvero tanto supporto”.
A concludere gli interventi è stato il presidente provinciale di Confartigianato, nonché anima, insieme a Verbenesi, della mostra delle attività produttive, Renzo Leonori: “Abbiamo voluto orientarci sull’edilizia che le aziende del territorio possono offrire. Ci sarà chi produce case in legno, chi fa arredi interni, infissi e tutto ciò che può essere interessante per la ricostruzione. Il futuro è nelle piccole e medie imprese e noi cerchiamo di dargli una mano. Non vogliamo - ha commentato - che manchino le scuole, l’Itts Divini e l’Ipsia Pocognoni, dalle quali esce il nostro futuro. Il nostro sogno è quello di riportare, un giorno, le aziende più grandi del territorio a partecipare a questa mostra e speriamo di riuscire, il prossimo anno, con l’aiuto dell’amministrazione”.
g.g.
Nelle aree terremotate la produzione di latte è calata del 20% anche per la chiusura delle stalle ma le difficoltà non hanno scoraggiato la maggioranza di agricoltori e allevatori che, a prezzo di mille difficoltà e sacrifici, non hanno abbandonato il territorio ferito e sono riusciti a garantire la produzione della maggior parte delle tipicità. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti a due anni dalla prima scossa che il 24 agosto 2016 ha devastato ampie aree del centro Italia. A Castelluccio di Norcia è in piena raccolta la prestigiosa lenticchia con la falciatura degli oltre 500 ettari seminati ed un raccolto che si prevede buono attorno ai 3mila-4mila quintali secondo la Coldiretti. E sulle tavole rimane anche il ciauscolo, il caratteristico salame spalmabile marchigiano, il pecorino dei Sibillini e le tante altre specialità del territorio - continua la Coldiretti – come la patata rossa di Colfiorito, lo zafferano, il tartufo, il prosciutto di Norcia Igp o la cicerchia. “Il terremoto ha colpito un territorio a prevalente economia agricola con una significativa presenza di allevamenti che – afferma la Coldiretti - occorre sostenere concretamente per non rassegnarsi all’abbandono e allo spopolamento” ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo. “E’ necessario che la ricostruzione vada di pari passo con la ripresa dell’economia, che in queste zone significa soprattutto cibo e turismo, ed è per questo che la Coldiretti insieme alla solidarietà è ininterrottamente impegnata con Campagna Amica a garantire uno sbocco al mercato per le produzioni locali” ha concluso Moncalvo.
Coldiretti incontra la giunta di San Severino. "Tanti gli impegni presi dall'amministrazione"
28 Mar 2018“Vogliamo rafforzare il concetto dell’imprenditore agricolo a presidio del territorio e collaborare con l’amministrazione per l’economia di San Severino” . Parola di Francesco Fucili, presidente di Coldiretti Macerata e presidente della sezione di San Severino, che nei giorni scorsi insieme al direttivo comunale ha incontrato il sindaco Rosa Piermattei e la giunta comunale per riallacciare il dialogo interrotto a causa del terremoto. Anzitutto da Coldiretti c’è stato il plauso per la conferma degli spazi adiacenti il chiostro di San Domenico per il mercato di Campagna Amica (secondo sabato del mese). Inoltre si sono toccati vari temi sui quali c’era già stato l’impegno da parte dell’amministrazione comunale: dalle forniture per le mense scolastiche di prodotti a filiera corta alla possibilità per le attività agricole di poter lavorare a fianco del Comune per liberare strade in caso di neve o di smottamenti, potatura, manutenzione del verde pubblico sia in aree urbane che rurali, eccetera.
“Abbiamo condiviso la volontà – spiega Fucili – di intervenire sulla viabilità, soprattutto quella rurale. San Severino ha un territorio molto vasto e spesso i collegamenti tra il paese, le frazioni e le aziende agricole o gli agriturismo sono difficili. Le imprese chiedono che le risorse straordinarie del sisma già stanziate per il ripristino della viabilità siano utilizzate anche per le frazioni più sperdute dove ci sono imprese agricole che fanno ricettività turistica e vendita diretta”. La giunta si è inoltre impegnata a far partecipare Coldiretti alle iniziative comunali e ad appoggiare le battaglie della categoria per tutelare la qualità del cibo, l’alimentazione salutare come, ad esempio, la petizione “Stop al cibo falso” per chiedere all’Unione Europea l’indicazione di origine su tutti i prodotti alimentari in vendita.