Covid-19-Sindacati: garantire salute e sicurezza lavoratori

Giovedì, 12 Marzo 2020 11:04 | Letto 764 volte   Clicca per ascolare il testo Covid-19-Sindacati: garantire salute e sicurezza lavoratori Necessario adottare tutte le misure per tutelare i lavoratori e le lavoratrici in mancanza delle quali le attività produttive vanno sospese. Lo chiedono tutte le sigle sindacali di Cgil, Cisl e Uil.  Le saracinesche dei negozi sono abbassate tranne poche eccezioni, ma le aziende possono continuare a lavorare ed è per questo che le sigle sindacali si fanno portavoci della assoluta necessità di tutelare salute e sicurezza di lavoratrici e lavoratori comunque chiamati a raggiungere i siti produttivi.I recenti interventi del Governo per contenere la diffusione del visus Covid-19, resi necessari dalla situazione sempre più drammatica, impongono a tutti quanti comportamenti rigorosi e coerenti con tale finalità. Questo vale nella vita privata di ognuno ma soprattutto nei luoghi di lavoro dove è necessario siano adottate tutte le misure necessarie a garantire la salvaguardia della salute e sicurezza di lavoratori e lavoratrici.   Le Segreterie nazionali di CGIL CISL UIL hanno scritto alle associazioni datoriali, e per conoscenza al Governo, per concordare una riduzione dell’attività produttiva,proprio perché lavorare in sicurezza è la condizione necessaria per rilanciare leconomia e difendere l’occupazione, oltre ad essere una condizione imprescindibile per contenere al massimo la diffusione del virus. Azioni coerenti, quelle richieste dai sindacati che sottolineano la necessità di mandare messaggi chiari e univoci a lavoratori e lavoratrici. In particolare, vine evidenziata lesigenza che le attività economico-produttive si adeguino subito al nuovo contesto e alle nuove necessità, derivanti dalle prescrizioni dei recenti DPCM e dalla necessità di contenere la diffusione del virus .“ E’ una situazione del tutto eccezionale ed inedita – afferma Daniel Taddei, segretario generale  CGIL Macerata  - e tutti i soggetti debbono essere richiamati al massimo della responsabilità. Non è possibile dire giustamente“io resto a casa” perché bisogna abbassare il livello di contagio e allo stesso tempo i lavoratori debbano andare in luoghi di lavoro dove non sono garantite le misure minime di sicurezza.  Questo non è possibile- rimarca Taddei - quindi noi chiediamo che le misure di sicurezza siano tutte applicate oppure, qualora non fosse  possibile applicarle, che sia sospesa lattività”. Le strutture di CGIL CISL UIL, i delegati e le RSU/RSA sono disponibili a negoziare specifiche intese, a livello territoriale e nei luoghi di lavoro, per gestire la difficile e inedita situazione di emergenza. “Noi siamo a tuttoggi ancora operativi- aggiunge Taddei- Alcune aperture sono state dilazionate, ma siamo presenti nel territorio e siamo a disposizione per qualsiasi tipo di formula ma – precisa- come hanno già richiesto altre regioni del nord Italia anche nelle Marche, visto che il contagio sta avanzando in maniera esponenziale, è assolutamente necessario mettere in sicurezza i nostri luoghi di lavoro e, su questo, bisogna adottare sia strumenti straordinari sia strumenti ordinari . CGIL CISL UIL monitoreranno la situazione nei luoghi di lavoro e nei casi in cui non dovesse esserci il rispetto delle norme e delle misure a tutela della salute, chiederanno la sospensione delle attività. Da parte nostra- continua Daniel Taddei- vigileremo con la massima attenzione sul rispetto delle misure e norme dettate per la tutela della Salute; qualora vi fossero delle segnalazioni di vari lavoratori che si trovino in situazioni nelle quali le norme di sicurezza previste dai vari decreti e varie ordinanze non possano essere rispettate e, qualora per queste situazioni non si trovino soluzioni, chiederemo la sospensione dellattività lavorativa e laccesso agli ammortizzatori sociali, con l’impegno da parte delle imprese di mantenere tutta la forza lavoro. c.c.
"Necessario adottare tutte le misure per tutelare i lavoratori e le lavoratrici in mancanza delle quali le attività produttive vanno sospese". Lo chiedono tutte le sigle sindacali di Cgil, Cisl e Uil.  Le saracinesche dei negozi sono abbassate tranne poche eccezioni, ma le aziende possono continuare a lavorare ed è per questo che le sigle sindacali si fanno portavoci della assoluta necessità di tutelare salute e sicurezza di lavoratrici e lavoratori comunque chiamati a raggiungere i siti produttivi.

"I recenti interventi del Governo per contenere la diffusione del visus Covid-19, resi necessari dalla situazione sempre più drammatica, impongono a tutti quanti comportamenti rigorosi e coerenti con tale finalità. Questo vale nella vita privata di ognuno ma soprattutto nei luoghi di lavoro dove è necessario siano adottate tutte le misure necessarie a garantire la salvaguardia della salute e sicurezza di lavoratori e lavoratrici".  
Le Segreterie nazionali di CGIL CISL UIL hanno scritto alle associazioni datoriali, e per conoscenza al Governo, per concordare una riduzione dell’attività produttiva,proprio perché lavorare in sicurezza è la condizione necessaria per rilanciare l'economia e difendere l’occupazione, oltre ad essere una condizione imprescindibile per contenere al massimo la diffusione del virus. Azioni coerenti, quelle richieste dai sindacati che sottolineano la necessità di mandare messaggi chiari e univoci a lavoratori e lavoratrici. In particolare, vine evidenziata l'esigenza che le attività economico-produttive si adeguino subito al nuovo contesto e alle nuove necessità, derivanti dalle prescrizioni dei recenti DPCM e dalla necessità di contenere la diffusione del virus .

“ E’ una situazione del tutto eccezionale ed inedita – afferma Daniel Taddei, segretario generale  CGIL Macerata  - e tutti i soggetti debbono essere richiamati al massimo della responsabilità. Non è possibile dire giustamente“io resto a casa” perché bisogna abbassare il livello di contagio e allo stesso tempo i lavoratori debbano andare in luoghi di lavoro dove non sono garantite le misure minime di sicurezza.  Questo non è possibile- rimarca Taddei - quindi noi chiediamo che le misure di sicurezza siano tutte applicate oppure, qualora non fosse  possibile applicarle, che sia sospesa l'attività”.
Le strutture di CGIL CISL UIL, i delegati e le RSU/RSA sono disponibili a negoziare specifiche intese, a livello territoriale e nei luoghi di lavoro, per gestire la difficile e inedita situazione di emergenza.
 “Noi siamo a tutt'oggi ancora operativi- aggiunge Taddei- Alcune aperture sono state dilazionate, ma siamo presenti nel territorio e siamo a disposizione per qualsiasi tipo di formula ma – precisa- come hanno già richiesto altre regioni del nord Italia anche nelle Marche, visto che il contagio sta avanzando in maniera esponenziale, è assolutamente necessario mettere in sicurezza i nostri luoghi di lavoro e, su questo, bisogna adottare sia strumenti straordinari sia strumenti ordinari" .
CGIL CISL UIL monitoreranno la situazione nei luoghi di lavoro e nei casi in cui non dovesse esserci il rispetto delle norme e delle misure a tutela della salute, chiederanno la sospensione delle attività. " Da parte nostra- continua Daniel Taddei- vigileremo con la massima attenzione sul rispetto delle misure e norme dettate per la tutela della Salute; qualora vi fossero delle segnalazioni di vari lavoratori che si trovino in situazioni nelle quali le norme di sicurezza previste dai vari decreti e varie ordinanze non possano essere rispettate e, qualora per queste situazioni non si trovino soluzioni, chiederemo la sospensione dell'attività lavorativa e l'accesso agli ammortizzatori sociali, con l’impegno da parte delle imprese di mantenere tutta la forza lavoro".
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