Treia, la "Casa del Custode" accende il dibattito

Mercoledì, 15 Aprile 2020 20:16 | Letto 1176 volte   Clicca per ascolare il testo Treia, la "Casa del Custode" accende il dibattito Terzo consiglio comunale del 2020 quello che si è tenuto a Treia nell’aula multimediale di via Cavour trasformata in sede consiliare in tempi di Coronavirus. Un’assise comunale che si è svolta con la presenza dei consiglieri, tutti con mascherina e guanti, e che ha visto come punto cruciale della discussione quello relativo alla variazione del programma triennale dei lavori pubblici 2020/2022, che prevede il finanziamento del recupero degli edifici denominati “casa del custode” del Parco di Villa Spada per un importo di circa 800mila euro concesso dall’Ufficio Speciale per la Ricostruzione e un accollo di circa 400mila euro da parte dell’amministrazione comunale con i fondi dell’assicurazione sul sisma. Un argomento importante dal punto di vista politico, punto nodale della “vecchia” maggioranza e che ha determinato la caduta della Giunta guidata dal vice sindaco facente funzioni Edi Castellani. Proprio su questo punto si è registrato il voto contrario del gruppo di minoranza “Prima Treia” che, come dichiarato dal capogruppo Vittorio Sampaolo è “sì favorevole al recupero del Parco di Villa Spada per esigenze legate al turismo e, ma assolutamente contrario al fatto di dover spendere soldi per inserire nel Parco 4 edifici o moduli abitativi, sia pure destinati ad una situazione di emergenza, all’interno di un sito a vocazione turistica con tutte le problematiche che ciò comporta”. “E’ un progetto – chiarisce il vice sindaco Davide Buschittari – che prevede la costruzione di 4 alloggi per le famiglie che hanno avuto l’abitazione distrutta dal sisma e che ci permetterà il recupero dell’intero complesso di Villa Spada. Un luogo che deve essere la casa di tutti i treiesi perché intorno a questo importantissimo bene storico – architettonico gravitano tutti i nostri progetti di rilancio turistico”.
Terzo consiglio comunale del 2020 quello che si è tenuto a Treia nell’aula multimediale di via Cavour trasformata in sede consiliare in tempi di Coronavirus. Un’assise comunale che si è svolta con la presenza dei consiglieri, tutti con mascherina e guanti, e che ha visto come punto cruciale della discussione quello relativo alla variazione del programma triennale dei lavori pubblici 2020/2022, che prevede il finanziamento del recupero degli edifici denominati “casa del custode” del Parco di Villa Spada per un importo di circa 800mila euro concesso dall’Ufficio Speciale per la Ricostruzione e un accollo di circa 400mila euro da parte dell’amministrazione comunale con i fondi dell’assicurazione sul sisma. Un argomento importante dal punto di vista politico, punto nodale della “vecchia” maggioranza e che ha determinato la caduta della Giunta guidata dal vice sindaco facente funzioni Edi Castellani. Proprio su questo punto si è registrato il voto contrario del gruppo di minoranza “Prima Treia” che, come dichiarato dal capogruppo Vittorio Sampaolo è “sì favorevole al recupero del Parco di Villa Spada per esigenze legate al turismo e, ma assolutamente contrario al fatto di dover spendere soldi per inserire nel Parco 4 edifici o moduli abitativi, sia pure destinati ad una situazione di emergenza, all’interno di un sito a vocazione turistica con tutte le problematiche che ciò comporta”. “E’ un progetto – chiarisce il vice sindaco Davide Buschittari – che prevede la costruzione di 4 alloggi per le famiglie che hanno avuto l’abitazione distrutta dal sisma e che ci permetterà il recupero dell’intero complesso di Villa Spada. Un luogo che deve essere la casa di tutti i treiesi perché intorno a questo importantissimo bene storico – architettonico gravitano tutti i nostri progetti di rilancio turistico”.


edy castellani




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