Potranno, infatti, beneficiare delle nuove agevolazioni sia le imprese e i titolari di reddito di lavoro autonomo, regolarmente costituiti e attivi alla data del 31 dicembre 2019, sia le imprese e i professionisti, di qualsiasi dimensione che, all’interno della zona franca urbana, hanno avviato una nuova iniziativa economica in data successiva al 31 dicembre 2019 e fino al 31 dicembre 2020. Le risorse disponibili per le esenzioni fiscali e contributive sono pari a circa 90 milioni di euro. Dal 20 maggio e sino al 16 giugno 2021 potranno essere presentate le domande e gli uffici CNA sono già in grado di fornire tutte le informazioni del caso.
Ramadori ribadisce quindi l’importanza della Zona Franca Urbana: “è uno strumento strategico fondamentale che va confermato almeno per i prossimi 4 anni. Le politiche di aiuto sporadiche rischiano di annullare i benefici dei migliori strumenti; è tempo di guardare più a lungo per un piano di sviluppo realistico di tutte le aree interne”.
Il Direttore CNA chiede la proroga anche del Credito di imposta, altro strumento individuato per queste zone: “Si tratta di crediti d’imposta destinati a strutture produttive ubicate in zone assistite come il Mezzogiorno e le Zone Economiche Speciali, che premiano gli investimenti in macchinari, impianti e attrezzature varie. Tra queste aree speciali c’era anche il nostro Cratere sismico ma al momento ci risulta prorogato solo nelle altre zone”. Ramadori tiene a precisare che i fondi per questa proroga ci sono: “Non necessitano nuove risorse in quanto ne sono avanzate molte dalla prima programmazione. Anche questa agevolazione non può essere smantellata dopo solo un paio d’anni. Se non è stata usata appieno è solo perché ancora non c’erano le condizioni minime di ripartenza, mentre ora la situazione è cambiata e ci sarebbe un grande interesse attorno a questo strumento”.
La CNA si è quindi attivata per sensibilizzare il governo su questa importante istanza.
c.c.