Franco Ceregioli: "Per le scuole un doveroso chiarimento"

Mercoledì, 07 Settembre 2016 13:53 | Letto 1370 volte   Clicca per ascolare il testo Franco Ceregioli: "Per le scuole un doveroso chiarimento" In riferimento alla situazione degli edifici scolastici di Sarnano dopo il sisma dello scorso 24 agosto, il sindaco Franco Ceregioli esprime alcune considerazioni al fine di chiarire con la massima trasparenza tutti i termini della questione. Il giorno stesso del sisma – scive il primo cittadino - mi sono recato, insieme ai nostri tecnici, presso tutti gli edifici scolastici al fine di verificare lo stato degli immobili: la situazione era apparsa subito estremamente confortante in quanto non emergeva la presenza di danni consistenti. Ovviamente abbiamo richiesto anche che venisse effettuata una verifica su detti edifici sia da parte dei Vigili del Fuoco che dei tecnici della Protezione Civile Regionale. Il risultato è che tutte le suddette strutture sono risultate agibili con prescrizione di minimi e limitati interventi di sistemazione di parti non strutturali. Mentre i lavori alla scuola elementare non dovrebbero pregiudicare il regolare inizio delle lezioni, i tempi per leffettuazione dei lavori alla scuola media potrebbero comportare un lieve differimento della data di inizio delle stesse, che è molto prossima: trattandosi comunque di interventi limitati, stiamo valutando la possibilità di effettuare detti interventi anche in contemporanea alle lezioni, cercando di ridurre al minimo il disagio per docenti e studenti. Ciò posto, è del tutto comprensibile e giusto che ci si pongano delle domande sullo stato dei nostri edifici scolastici e sulla loro sicurezza, anche se ciò – come mi sembra si stia verificando – può comportare il diffondersi di notizie allarmanti e del tutto lontane dalla realtà. Ho infatti sentito in questi giorni le cose più disparate: che il comune starebbe nascondendo la verità, che il sindaco avrebbe dovuto spingere per far dichiarare inagibili le scuole, che a prescindere dalla agibilità o meno le scuole vanno comunque chiuse, etc.. Sono convinto che la maggior parte delle persone, soprattutto dei genitori, sia in assoluta buona fede preoccupata, visto che i loro figli tra qualche giorno inizieranno lanno scolastico allinterno degli edifici scolastici in questione, ma questa preoccupazione non deve spingerci alla irrazionalità, perché da questa non verrà mai nulla di positivo e costruttivo. Dunque nessuna verità nascosta. I nostri edifici scolastici – lo dico con estrema chiarezza – non sono antisismici, semplicemente in quanto allepoca della loro costruzione la normativa oggi vigente non cera. Non sono antisismici come non lo è almeno il 90% degli edifici del nostro territorio, ma ciò non significa che siano per definizione luoghi insicuri. Le nostre scuole hanno resistito al sisma del 1997; successivamente sono state oggetto di interventi di miglioramento sismico; oggi hanno affrontato questaltro terremoto, sicuramente più violento. È vero che gli eventi passati non contano più e che ognuno fa storia a sé, ma da questa storia recente dobbiamo partire se vogliamo fare un discorso razionale sulle nostre scuole. Come ho scritto in precedenza, dopo il sisma non solo lufficio tecnico comunale, ma anche i Vigili del Fuoco e soprattutto i tecnici della Protezione Civile (quindi soggetti terzi, istituzionalmente deputati alle verifiche post sisma) hanno ispezionato i nostri edifici, dagli scantinati ai tetti, ed il giudizio è stato unanime: e cioè che le nostre scuole sono tutte agibili, non avendo questo terremoto (che penso a memoria di tutti sia stato il più violento mai ricordato) danneggiato nemmeno minimamente le parti strutturali. Per ulteriore scrupolo, partendo dalla necessità di fare minime riprese alle tamponature, abbiamo incaricato un tecnico esterno per fare dei saggi alle murature ... abbiamo fatto più danni con martello e scalpello per sondare la solidità delle strutture che il sisma, ma ancora una volta lesito è stato assolutamente confortante. Questo è il quadro, e di fronte a questo quadro, secondo il mio punto di vista, ci si può porre irrazionalmente o razionalmente. Ponendoci irrazionalmente si fanno i discorsi che ho scritto sopra (avremmo dovuto spingere per far dichiarare inagibili le scuole, le scuole anche se agibili vanno comunque chiuse): perdonatemi la franchezza, ma questi sono discorsi senza alcun senso e per certi versi inaccettabili. I verificatori della Protezione Civile non sono marionette al soldo del politico di turno, ma sono persone che, sotto la propria diretta responsabilità, attestano che, non un locale qualsiasi, ma un edificio scolastico dove andranno decine di ragazzi è agibile o non lo è. Anche solo pensare che il loro giudizio possa essere condizionato da fattori esterni, come le pressioni di un Sindaco, mi darebbe il voltastomaco. Così come del tutto fuori dalla realtà delle cose (oltre che dalle norme giuridiche) è il solo pensare che si possano dimperio chiudere degli edifici appena dichiarati agibili, sulla base di chissà quale presupposto logico, senza peraltro pensare che ci sono Comuni disastrati e ben più disgraziati in cui le scuole sono davvero inagibili e non si ha nessuna certezza sul se e sul quando verranno rese nuovamente agibili. Ponendoci invece razionalmente, dobbiamo dire (non per atto di fede, ma perché cè chi lo ha certificato) che oggi le nostre scuole hanno lo stesso livello di sicurezza che avevano il 23 agosto, che avevano lo scorso anno e, prima ancora, che avevano in tutti gli anni in cui i nostri figli hanno frequentato (come anche noi stessi quando eravamo ragazzi) quegli edifici. Forse a qualcuno potrà sembrare non sufficiente – e, come ho detto, da genitore ancora scosso dallo spavento lo comprendo – ma altra realtà non vi è. Anche se in questi lunghissimi e snervanti giorni mi sono mio malgrado fatto una piccola cultura sui danni da sisma, sulle norme antisismiche, sui concetti di staticità ed agibilità, sulle messe in sicurezza etc., in questo mio lungo post che spero non vi abbia annoiato ho voluto astenermi da considerazioni di carattere strettamente tecnico, che non mi competono (fermo restando che lamministrazione comunale e lufficio tecnico sono assolutamente disponibili ad entrare nel merito delle questioni con eventuali tecnici incaricati o con il responsabile per la sicurezza dellIstituto comprensivo). A me preme solo che, su un argomento delicato come questo, affrontato in un momento ancora più delicato come quello che stiamo vivendo in questi giorni, prevalga in tutti il buon senso e la serenità di giudizio.

In riferimento alla situazione degli edifici scolastici di Sarnano dopo il sisma dello scorso 24 agosto, il sindaco Franco Ceregioli esprime alcune considerazioni al fine di chiarire con la massima trasparenza tutti i termini della questione.

"Il giorno stesso del sisma – scive il primo cittadino - mi sono recato, insieme ai nostri tecnici, presso tutti gli edifici scolastici al fine di verificare lo stato degli immobili: la situazione era apparsa subito estremamente confortante in quanto non emergeva la presenza di danni consistenti. Ovviamente abbiamo richiesto anche che venisse effettuata una verifica su detti edifici sia da parte dei Vigili del Fuoco che dei tecnici della Protezione Civile Regionale. Il risultato è che tutte le suddette strutture sono risultate agibili con prescrizione di minimi e limitati interventi di sistemazione di parti non strutturali. Mentre i lavori alla scuola elementare non dovrebbero pregiudicare il regolare inizio delle lezioni, i tempi per l'effettuazione dei lavori alla scuola media potrebbero comportare un lieve differimento della data di inizio delle stesse, che è molto prossima: trattandosi comunque di interventi limitati, stiamo valutando la possibilità di effettuare detti interventi anche in contemporanea alle lezioni, cercando di ridurre al minimo il disagio per docenti e studenti. Ciò posto, è del tutto comprensibile e giusto che ci si pongano delle domande sullo stato dei nostri edifici scolastici e sulla loro sicurezza, anche se ciò – come mi sembra si stia verificando – può comportare il diffondersi di notizie allarmanti e del tutto lontane dalla realtà. Ho infatti sentito in questi giorni le cose più disparate: che il comune starebbe "nascondendo la verità", che il sindaco avrebbe dovuto "spingere per far dichiarare inagibili le scuole", che a prescindere dalla agibilità o meno le scuole vanno comunque chiuse, etc..

Sono convinto che la maggior parte delle persone, soprattutto dei genitori, sia in assoluta buona fede preoccupata, visto che i loro figli tra qualche giorno inizieranno l'anno scolastico all'interno degli edifici scolastici in questione, ma questa preoccupazione non deve spingerci alla irrazionalità, perché da questa non verrà mai nulla di positivo e costruttivo.

Dunque nessuna verità nascosta.

I nostri edifici scolastici – lo dico con estrema chiarezza – non sono antisismici, semplicemente in quanto all'epoca della loro costruzione la normativa oggi vigente non c'era. Non sono antisismici come non lo è almeno il 90% degli edifici del nostro territorio, ma ciò non significa che siano per definizione luoghi insicuri. Le nostre scuole hanno resistito al sisma del 1997; successivamente sono state oggetto di interventi di miglioramento sismico; oggi hanno affrontato quest'altro terremoto, sicuramente più violento. È vero che gli eventi passati non contano più e che ognuno fa storia a sé, ma da questa storia recente dobbiamo partire se vogliamo fare un discorso "razionale" sulle nostre scuole. Come ho scritto in precedenza, dopo il sisma non solo l'ufficio tecnico comunale, ma anche i Vigili del Fuoco e soprattutto i tecnici della Protezione Civile (quindi soggetti terzi, istituzionalmente deputati alle verifiche post sisma) hanno ispezionato i nostri edifici, dagli scantinati ai tetti, ed il giudizio è stato unanime: e cioè che le nostre scuole sono tutte agibili, non avendo questo terremoto (che penso a memoria di tutti sia stato il più violento mai ricordato) danneggiato nemmeno minimamente le parti strutturali. Per ulteriore scrupolo, partendo dalla necessità di fare minime riprese alle tamponature, abbiamo incaricato un tecnico esterno per fare dei "saggi" alle murature ... abbiamo fatto più "danni" con martello e scalpello per sondare la solidità delle strutture che il sisma, ma ancora una volta l'esito è stato assolutamente confortante.

Questo è il quadro, e di fronte a questo quadro, secondo il mio punto di vista, ci si può porre irrazionalmente o razionalmente.

Ponendoci irrazionalmente si fanno i discorsi che ho scritto sopra (avremmo dovuto spingere per far dichiarare inagibili le scuole, le scuole anche se agibili vanno comunque chiuse): perdonatemi la franchezza, ma questi sono discorsi senza alcun senso e per certi versi inaccettabili. I verificatori della Protezione Civile non sono marionette al soldo del politico di turno, ma sono persone che, sotto la propria diretta responsabilità, attestano che, non un locale qualsiasi, ma un edificio scolastico dove andranno decine di ragazzi è agibile o non lo è. Anche solo pensare che il loro giudizio possa essere condizionato da fattori esterni, come le "pressioni" di un Sindaco, mi darebbe il voltastomaco. Così come del tutto fuori dalla realtà delle cose (oltre che dalle norme giuridiche) è il solo pensare che si possano "d'imperio" chiudere degli edifici appena dichiarati agibili, sulla base di chissà quale presupposto logico, senza peraltro pensare che ci sono Comuni disastrati e ben più disgraziati in cui le scuole sono davvero inagibili e non si ha nessuna certezza sul se e sul quando verranno rese nuovamente agibili.

Ponendoci invece razionalmente, dobbiamo dire (non per atto di fede, ma perché c'è chi lo ha certificato) che oggi le nostre scuole hanno lo stesso livello di sicurezza che avevano il 23 agosto, che avevano lo scorso anno e, prima ancora, che avevano in tutti gli anni in cui i nostri figli hanno frequentato (come anche noi stessi quando eravamo ragazzi) quegli edifici. Forse a qualcuno potrà sembrare non sufficiente – e, come ho detto, da genitore ancora scosso dallo spavento lo comprendo – ma altra realtà non vi è.

Anche se in questi lunghissimi e snervanti giorni mi sono mio malgrado fatto una piccola cultura sui danni da sisma, sulle norme antisismiche, sui concetti di staticità ed agibilità, sulle messe in sicurezza etc., in questo mio lungo post che spero non vi abbia annoiato ho voluto astenermi da considerazioni di carattere strettamente tecnico, che non mi competono (fermo restando che l'amministrazione comunale e l'ufficio tecnico sono assolutamente disponibili ad entrare nel merito delle questioni con eventuali tecnici incaricati o con il responsabile per la sicurezza dell'Istituto comprensivo).

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