San Severino- Piermattei " La scuola Luzio è sicura"

Martedì, 27 Settembre 2016 17:45 | Letto 1709 volte   Clicca per ascolare il testo San Severino- Piermattei " La scuola Luzio è sicura" “Sbattere in prima pagina delle falsità può creare un danno grave alla intera collettività. Approfittare della situazione per lanciare messaggi non veritieri significa fare dell’allarmismo e questo è veramente qualcosa di basso, anzi di bassissimo profilo. Fino ad oggi abbiamo preferito il silenzio ma ora, per il rispetto di tutti, replicheremo nelle sedi opportune chiedendo, a chi di dovere, di intervenire”. Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha immediatamente scritto al dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo “Padre Tacchi Venturi”, professor Sandro Luciani, dopo la diffusione di notizie che definisce “non veritiere” in merito al ritorno sui banchi degli alunni della scuola dell’infanzia e primaria “Luzio”. “La risposta ufficiale – puntualizza il primo cittadino settempedano – parla di 20 richieste di trasferimento verso altra sede, pari al 3,7% del totale. O meglio, di 7 trasferimenti in altri istituti fuori città, vale a dire l’1,3%, e 13 redistribuzioni in altre sedi di scuole comunali, ovvero il 2,4%. Per quanto riguarda i trasferimenti esterni in altre scuole fuori città 6 domande hanno interessato la scuola primaria e 1 quella dell’infanzia. Delle 13 domande presentate da genitori di alunni che sono stati redistribuiti tra gli altri plessi settempedani, 8 hanno riguardato la scuola dell’infanzia e 5 la primaria. Da quanto indicato dalla dirigenza scolastica emerge che, ad oggi, solo l’1,3% degli alunni iscritti originariamente al plesso “Luzio”, vale a dire 536 alunni in totale, ha lasciato l’istituto per scuole in altri Comuni e che solo il 2,4% ha chiesto di cambiare plesso. Nulla a che vedere – precisa il sindaco Piermattei – con le 45 domande di trasferimento di cui tutti noi oggi abbiamo letto sulla stampa. Un dato, questo, assolutamente infondato. La legge professionale che regolamenta la professione giornalistica dice che è preciso dovere di chi fa informazione accertare le notizie, in questo caso i numeri dei trasferimenti degli alunni del “Luzio” in altre sedi, prima di diffonderle. Evidentemente qui le cose non stanno così. Non so se tutto ciò sia colpa di pressapochismo o se ci sia dietro una strategia politica. Quello che chiedo a questo punto è però serietà e responsabilità. Procurare allarmi, diffondere panico, sono azioni che fanno ravvisare ipotesi di reato. Le nostre scuole, lo ribadiamo per l’ennesima volta, sono tutte agibili e questo ce lo hanno detto i tanti tecnici che abbiamo interpellato mettendo la sicurezza avanti ad ogni nostro discorso. Questa è l’assoluta trasparenza dell’Amministrazione comunale di San Severino Marche. E personalmente sono voluta essere totalmente trasparente quando ho deciso, sabato mattina, di incontrare due mamme che fino a poco prima stavano tenendo un sit-in sotto al Comune insieme a una decina di mamme. Nessuno aveva chiesto di poter incontrare il sindaco, per questo non parlerei di protesta come Città di San Severino Marche erroneamente riportato da qualcuno. Comunque al mio arrivo in ufficio non ho avuto alcun problema nel ricevere una delegazione che mi ha esposto alcune perplessità. Ho fornito la riposta dell’Amministrazione che, da sempre, è la stessa: dobbiamo lavorare tutti per una scuola nuova, sicura e a portata di bambino”.

“Sbattere in prima pagina delle falsità può creare un danno grave alla intera

collettività. Approfittare della situazione per lanciare messaggi non veritieri significa

fare dell’allarmismo e questo è veramente qualcosa di basso, anzi di bassissimo

profilo. Fino ad oggi abbiamo preferito il silenzio ma ora, per il rispetto di tutti,

replicheremo nelle sedi opportune chiedendo, a chi di dovere, di intervenire”.

Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha immediatamente scritto al

dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo “Padre Tacchi Venturi”, professor

Sandro Luciani, dopo la diffusione di notizie che definisce “non veritiere” in merito

al ritorno sui banchi degli alunni della scuola dell’infanzia e primaria “Luzio”.

“La risposta ufficiale – puntualizza il primo cittadino settempedano – parla di 20

richieste di trasferimento verso altra sede, pari al 3,7% del totale. O meglio, di 7

trasferimenti in altri istituti fuori città, vale a dire l’1,3%, e 13 redistribuzioni in altre

sedi di scuole comunali, ovvero il 2,4%. Per quanto riguarda i trasferimenti esterni in

altre scuole fuori città 6 domande hanno interessato la scuola primaria e 1 quella

dell’infanzia. Delle 13 domande presentate da genitori di alunni che sono stati

redistribuiti tra gli altri plessi settempedani, 8 hanno riguardato la scuola dell’infanzia

e 5 la primaria. Da quanto indicato dalla dirigenza scolastica emerge che, ad oggi,

solo l’1,3% degli alunni iscritti originariamente al plesso “Luzio”, vale a dire 536

alunni in totale, ha lasciato l’istituto per scuole in altri Comuni e che solo il 2,4% ha

chiesto di cambiare plesso. Nulla a che vedere – precisa il sindaco Piermattei – con le

45 domande di trasferimento di cui tutti noi oggi abbiamo letto sulla stampa. Un dato,

questo, assolutamente infondato. La legge professionale che regolamenta la

professione giornalistica dice che è preciso dovere di chi fa informazione accertare le

notizie, in questo caso i numeri dei trasferimenti degli alunni del “Luzio” in altre

sedi, prima di diffonderle. Evidentemente qui le cose non stanno così. Non so se tutto

ciò sia colpa di pressapochismo o se ci sia dietro una strategia politica. Quello che

chiedo a questo punto è però serietà e responsabilità. Procurare allarmi, diffondere

panico, sono azioni che fanno ravvisare ipotesi di reato. Le nostre scuole, lo

ribadiamo per l’ennesima volta, sono tutte agibili e questo ce lo hanno detto i tanti

tecnici che abbiamo interpellato mettendo la sicurezza avanti ad ogni nostro discorso.

Questa è l’assoluta trasparenza dell’Amministrazione comunale di San Severino

Marche. E personalmente sono voluta essere totalmente trasparente quando ho

deciso, sabato mattina, di incontrare due mamme che fino a poco prima stavano

tenendo un sit-in sotto al Comune insieme a una decina di mamme. Nessuno aveva

chiesto di poter incontrare il sindaco, per questo non parlerei di protesta come

Città di San Severino Marche erroneamente riportato da qualcuno. Comunque al mio arrivo in

ufficio non ho avuto alcun problema nel ricevere una delegazione che mi ha esposto alcune

perplessità.

Ho fornito la riposta dell’Amministrazione che, da sempre, è la stessa: dobbiamo

lavorare tutti per una scuola nuova, sicura e a portata di bambino”.

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