Zona Franca e Zona Economica Speciale- Non si può più aspettare

Mercoledì, 08 Marzo 2017 02:37 | Letto 2299 volte   Clicca per ascolare il testo Zona Franca e Zona Economica Speciale- Non si può più aspettare Una zona economica speciale per i comuni del cratere. Presentata nella sala stampa della Camera dei deputati la proposta di legge d’iniziativa dei deputati Pastorelli, Locatelli, Lo Monte. Elaborata dal gruppo di lavoro della Scuola di Giurisprudenza dell’università di Camerino, è stata sottoscritta da 32 deputati di diversi gruppi parlamentari. Il testo sarà tradotto in emendamenti al decreto legge sul terremoto che è all’esame della Camera. L’obiettivo è di accelerarne i tempi a vantaggio dei comuni del cratere e riuscire a poter fare rapide scelte di ripresa. Si è dunque optato per sintetizzare i contenuti della proposta di legge nei sei emendamenti da trasferire all’interno del decreto. Alle 18 del 7 marzo scadeva infatti il tempo utile per la presentazione.  Non si può più aspettare. Lo ha rimarcato anche il primo firmatario il parlamentare socialista Oreste Pastorelli  che insieme al senatore Enrico Buemi, ha illustrato i contenuti dell’iniziativa. Al tavolo anche il rettore Corradini, il sindaco di Accumoli Stefano Petrucci, l’assessore al bilancio del comune di Camerino Roberto Mancinelli. Presenti anche l’on. Pia Locatelli, Michela Marzano tra le firmatarie della pdl, l’ex sindaco di Camerino Dario Conti tra i promotori dell’iniziativa, il vice sindaco di Fiastra Sauro Scaficchia, gli ex assessori camerti Pupilli ed Elisei, l’ex primo cittadino di Serravalle Ronchetti, il presidente di Contram Belardinelli. “La proposta – ha esordito Pastorelli- la presentiamo per dare una scossa al governo.  Labbiamo racchiusa in 6 emendamenti presentati alla Commissione ambiente. Il ruolo dell’istituzione nazionale che vogliamo mettere in campo, è quello di essere in prima fila nel risolvere i problemi del territorio e delle popolazioni colpite dal sisma Abbiamo presentato la proposta di legge, con il fondamentale aiuto dell’università di Camerino, perché zone franche sono state previste in passato nei territori colpiti dal sisma de L’Aquila e dell’Emilia Romagna, oltre ad altre istituite nel nostro Paese. Accanto alla Zona Franca Urbana, mettiamo in campo la Zona Economica Speciale perché deve essere d’aiuto alla prima, riguardante soltanto l’esenzione dall’Irpef , dall’Imu, cioè tasse che gravano sui cittadini. La ZES serve in più a dare forza alle imprese che svolgono un ruolo importante, sia a livello di territorio, sia a livello nazionale e internazionale. Abbiamo un territorio d’assoluto rilievo che è il nostro Appennino, insieme a grandi potenzialità sotto il punto di vista agroalimentare e turistico e dobbiamo valutarlo nel miglior modo. Intanto garantisco che in Commissione mi impegnerò per sostenere con forza gli emendamenti che abbiamo presentato e che vanno nella direzione che tutti i rappresentanti del territorio e tutte le popolazioni si aspettano, Questo è il lavoro che dovrà proseguire nei prossimi giorni, mettendo in campo un tour de force e facendo sì che le varie posizioni politiche si ritrovino unite in un voto convinto dato con passione”. La parola è passata quindi al rettore di Unicam Flavio Corradini : “ L’università di Camerino ha dato il proprio lavoro e la propria intelligenza ed è coinvolta direttamente in un territorio che si trova in gravissimo imbarazzo. Quello che è successo ha dimensioni davvero vaste e devastanti- ha detto Corradini- Una parte del nostro Paese non ha più una sua identità. Centinaia e centinaia di comuni non sono più accessibili; centinaia di chilometri quadrati sono coinvolti nel disastro e presentano sprofondamenti fino a 70 centimetri. Da parte nostra – ha proseguito il rettore- siamo particolarmente appassionati a questa iniziativa, perché il terremoto non ha devastato soltanto gli edifici, ma quello che ci sta preoccupando molto di più, è la ricostruzione delle comunità, nel giro di qualche secondo trovatesi sparpagliate su tutto il territorio nazionale e impossibilitate a rientrare. Non possiamo far passare troppo tempo, perché temiamo davvero che uno spopolamento già iniziato, diventi un processo irreversibile. Il nostro Paese ha bisogno di quelle comunità che, in quei luoghi, hanno bisogno di far riprendere le proprie attività e ricostruire le proprie famiglie. Difendere la nostra area collinare –montana significa difendere tutto il territorio. La parola d’ordine in questo momento è quindi socialità ed economia; in un’area così estesa è necessario ricostruire la comunità, la società e l’economia. E il lavoro diventa la parola chiave trasversale alle altre, perché senza lavoro, senza economia, nessuno si avvicinerà più ai nostri territori. L’università ha riportato i propri studenti a Camerino e in tutto il territorio, ma è necessario che la comunità studentesca trovi con altrettanta efficacia una comunità attorno. La motivazione dell’università di Camerino è dunque molto articolata e noi crediamo che con questa proposta di legge, diventata legge con i meccanismi ordinari della politica del nostro Paese, si possa garantire almeno economia, socialità e lavoro per i nostri territori”.  “ Secondo le procedure parlamentari dobbiamo cercare di portare a casa il risultato alla Camera- ha riferito il sen. Buemi-  e la presentazione della proposta al Senato a mia firma, è un supporto politico per far capire che c’è la condivisione totale tra i due rami del Parlamento, della rappresentanza socialista e di tutti gli altri colleghi che hanno aderito all’iniziativa. Condivido l’iniziativa e ritengo sia indispensabile, perché questo territorio ha subito uno shock tremendo, distruttivo dal punto di vista materiale delle strutture ma il rischio è che si distrugga il tessuto economico e sociale, un reticolo che non si ricostruisce con la stessa rapidità di un palazzo o di una infrastruttura e quindi c’è bisogno di una terapia choc. Ecco perché condivido lo strumento della Zona Franca e della politica fiscale agevolata che consenta di attrarre rapidamente, in tempi non normali e con modalità straordinarie, in modo da salvare un tessuto che, se viene disperso, per essere ricostruito richiederà decenni.  E uno degli elementi indispensabili che aiutano a ricostruire e salvaguardare il tessuto socio-economico - ha sottolineato Buemi – è che si facciano scelte rapide per la sostituzione della casa circondariale di Camerino e che si dia rapidamente il via alla costruzione di una struttura penitenziaria di rilievo, che non è soltanto luogo detentivo, ma struttura dove operano anche i lavoratori di quel settore che contribuiscono anch’essi a stabilizzare un’economia di presenza, un’ economia derivata di famiglie che concorrono alla salvaguardia di quel territorio “ L’intervento successivo è stato quello del sindaco di Accumoli “ Penso che questo strumento che si sta mettendo in atto- ha affermato Petrucci - in questo momento così difficile di abbandono, sia l’unico strumento che può ridare vita alle nostre zone. Mi auguro che nel nostro territorio ci sia un’inversione di tendenza, rispetto a quella ante-sisma, e si possa riuscire a portare attività, nuovi servizi con infrastrutture consone, per far sì che le nuove generazioni siano spinte a restare. Credo che questa legge possa fare la differenza per rafforzare l’economia dei territori e, aiutarla a rinascere.”. “ Grazie per l’impegno che mettete per questa proposta di legge che è assolutamente necessaria- ha detto l’assessore al bilancio Mancinelli-. Per Camerino, le due date del 26 e 30 ottobre hanno determinato l’azzeramento di tutte quelle che erano le certezze, la vita sociale e le prospettive future. La zona franca è necessaria perché, nonostante tutto il dolore che c’è stato, nonostante l’esodo forzato verso la costa di gran parte dei cittadini e la tristezza di chi è rimasto, c’è ancora la voglia di ricominciare e di investire il proprio futuro in queste zone. Senza un’agevolazione che sia un aiuto e un incentivo, questa volontà rischia tuttavia di rimanere frustrata, con tutte le conseguenze del caso e cioè un progressivo abbandono del territorio, dei servizi nel territorio stesso, e, una lenta agonia che francamente mi auguro si possa scongiurare. E’ per questo che fortemente spero che la proposta di legge vada in porto”   

Una zona economica speciale per i comuni del cratere. Presentata nella sala stampa della Camera dei deputati la proposta di legge d’iniziativa dei deputati Pastorelli, Locatelli, Lo Monte. Elaborata dal gruppo di lavoro della Scuola di Giurisprudenza dell’università di Camerino, è stata sottoscritta da 32 deputati di diversi gruppi parlamentari. Il testo sarà tradotto in emendamenti al decreto legge sul terremoto che è all’esame della Camera. L’obiettivo è di accelerarne i tempi a vantaggio dei comuni del cratere e riuscire a poter fare rapide scelte di ripresa. Si è dunque optato per sintetizzare i contenuti della proposta di legge nei sei emendamenti da trasferire all’interno del decreto. Alle 18 del 7 marzo scadeva infatti il tempo utile per la presentazione. 

Non si può più aspettare. Lo ha rimarcato anche il primo firmatario il parlamentare socialista Oreste Pastorelli  che insieme al senatore Enrico Buemi, ha illustrato i contenuti dell’iniziativa. Al tavolo anche il rettore Corradini, il sindaco di Accumoli Stefano Petrucci, l’assessore al bilancio del comune di Camerino Roberto Mancinelli. Presenti anche l’on. Pia Locatelli, Michela Marzano tra le firmatarie della pdl, l’ex sindaco di Camerino Dario Conti tra i promotori dell’iniziativa, il vice sindaco di Fiastra Sauro Scaficchia, gli ex assessori camerti Pupilli ed Elisei, l’ex primo cittadino di Serravalle Ronchetti, il presidente di Contram Belardinelli.

“La proposta – ha esordito Pastorelli- la presentiamo per dare una scossa al governo.  L'abbiamo racchiusa in 6 emendamenti presentati alla Commissione ambiente. Il ruolo dell’istituzione nazionale che vogliamo mettere in campo, è quello di essere in prima fila nel risolvere i problemi del territorio e delle popolazioni colpite dal sisma Abbiamo presentato la proposta di legge, con il fondamentale aiuto dell’università di Camerino, perché zone franche sono state previste in passato nei territori colpiti dal sisma de L’Aquila e dell’Emilia Romagna, oltre ad altre istituite nel nostro Paese. Accanto alla Zona Franca Urbana, mettiamo in campo la Zona Economica Speciale perché deve essere d’aiuto alla prima, riguardante soltanto l’esenzione dall’Irpef , dall’Imu, cioè tasse che gravano sui cittadini. La ZES serve in più a dare forza alle imprese che svolgono un ruolo importante, sia a livello di territorio, sia a livello nazionale e internazionale. Abbiamo un territorio d’assoluto rilievo che è il nostro Appennino, insieme a grandi potenzialità sotto il punto di vista agroalimentare e turistico e dobbiamo valutarlo nel miglior modo. Intanto garantisco che in Commissione mi impegnerò per sostenere con forza gli emendamenti che abbiamo presentato e che vanno nella direzione che tutti i rappresentanti del territorio e tutte le popolazioni si aspettano, Questo è il lavoro che dovrà proseguire nei prossimi giorni, mettendo in campo un tour de force e facendo sì che le varie posizioni politiche si ritrovino unite in un voto convinto dato con passione”.

La parola è passata quindi al rettore di Unicam Flavio Corradini :

“ L’università di Camerino ha dato il proprio lavoro e la propria intelligenza ed è coinvolta direttamente in un territorio che si trova in gravissimo imbarazzo. Quello che è successo ha dimensioni davvero vaste e devastanti- ha detto Corradini- Una parte del nostro Paese non ha più una sua identità. Centinaia e centinaia di comuni non sono più accessibili; centinaia di chilometri quadrati sono coinvolti nel disastro e presentano sprofondamenti fino a 70 centimetri. Da parte nostra – ha proseguito il rettore- siamo particolarmente appassionati a questa iniziativa, perché il terremoto non ha devastato soltanto gli edifici, ma quello che ci sta preoccupando molto di più, è la ricostruzione delle comunità, nel giro di qualche secondo trovatesi sparpagliate su tutto il territorio nazionale e impossibilitate a rientrare. Non possiamo far passare troppo tempo, perché temiamo davvero che uno spopolamento già iniziato, diventi un processo irreversibile. Il nostro Paese ha bisogno di quelle comunità che, in quei luoghi, hanno bisogno di far riprendere le proprie attività e ricostruire le proprie famiglie. Difendere la nostra area collinare –montana significa difendere tutto il territorio. La parola d’ordine in questo momento è quindi socialità ed economia; in un’area così estesa è necessario ricostruire la comunità, la società e l’economia. E il lavoro diventa la parola chiave trasversale alle altre, perché senza lavoro, senza economia, nessuno si avvicinerà più ai nostri territori. L’università ha riportato i propri studenti a Camerino e in tutto il territorio, ma è necessario che la comunità studentesca trovi con altrettanta efficacia una comunità attorno. La motivazione dell’università di Camerino è dunque molto articolata e noi crediamo che con questa proposta di legge, diventata legge con i meccanismi ordinari della politica del nostro Paese, si possa garantire almeno economia, socialità e lavoro per i nostri territori”. 

dep

“ Secondo le procedure parlamentari dobbiamo cercare di portare a casa il risultato alla Camera- ha riferito il sen. Buemi-  e la presentazione della proposta al Senato a mia firma, è un supporto politico per far capire che c’è la condivisione totale tra i due rami del Parlamento, della rappresentanza socialista e di tutti gli altri colleghi che hanno aderito all’iniziativa. Condivido l’iniziativa e ritengo sia indispensabile, perché questo territorio ha subito uno shock tremendo, distruttivo dal punto di vista materiale delle strutture ma il rischio è che si distrugga il tessuto economico e sociale, un reticolo che non si ricostruisce con la stessa rapidità di un palazzo o di una infrastruttura e quindi c’è bisogno di una terapia choc. Ecco perché condivido lo strumento della Zona Franca e della politica fiscale agevolata che consenta di attrarre rapidamente, in tempi non normali e con modalità straordinarie, in modo da salvare un tessuto che, se viene disperso, per essere ricostruito richiederà decenni. 

E uno degli elementi indispensabili che aiutano a ricostruire e salvaguardare il tessuto socio-economico - ha sottolineato Buemi – è che si facciano scelte rapide per la sostituzione della casa circondariale di Camerino e che si dia rapidamente il via alla costruzione di una struttura penitenziaria di rilievo, che non è soltanto luogo detentivo, ma struttura dove operano anche i lavoratori di quel settore che contribuiscono anch’essi a stabilizzare un’economia di presenza, un’ economia derivata di famiglie che concorrono alla salvaguardia di quel territorio “

L’intervento successivo è stato quello del sindaco di Accumoli

“ Penso che questo strumento che si sta mettendo in atto- ha affermato Petrucciin questo momento così difficile di abbandono, sia l’unico strumento che può ridare vita alle nostre zone. Mi auguro che nel nostro territorio ci sia un’inversione di tendenza, rispetto a quella ante-sisma, e si possa riuscire a portare attività, nuovi servizi con infrastrutture consone, per far sì che le nuove generazioni siano spinte a restare. Credo che questa legge possa fare la differenza per rafforzare l’economia dei territori e, aiutarla a rinascere.”.

“ Grazie per l’impegno che mettete per questa proposta di legge che è assolutamente necessaria- ha detto l’assessore al bilancio Mancinelli-. Per Camerino, le due date del 26 e 30 ottobre hanno determinato l’azzeramento di tutte quelle che erano le certezze, la vita sociale e le prospettive future. La zona franca è necessaria perché, nonostante tutto il dolore che c’è stato, nonostante l’esodo forzato verso la costa di gran parte dei cittadini e la tristezza di chi è rimasto, c’è ancora la voglia di ricominciare e di investire il proprio futuro in queste zone. Senza un’agevolazione che sia un aiuto e un incentivo, questa volontà rischia tuttavia di rimanere frustrata, con tutte le conseguenze del caso e cioè un progressivo abbandono del territorio, dei servizi nel territorio stesso, e, una lenta agonia che francamente mi auguro si possa scongiurare. E’ per questo che fortemente spero che la proposta di legge vada in porto”   

gruppo

Letto 2299 volte

Radioc1inblu

Radio FM e Internet
P.za Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax 0737.633180
Cellulare: 335.5367709

radioc1inblu@gmail.com

L'Appennino Camerte

Settimanale d'informazione dal 1921
Piazza Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax: 0737.633180
Cell: 335.5367709

appenninocamerte@gmail.com

Scopri come abbonarti

Questo sito utilizza i cookie

Puoi accettare e proseguire la navigazione o per maggiori informazioni Per saperne di piu'

Approvo
Clicca per ascolare il testo