Attacco dei 5 Stelle: "Il pericolo del cementificio è ancora reale"

Giovedì, 04 Gennaio 2018 10:01 | Letto 1423 volte   Clicca per ascolare il testo Attacco dei 5 Stelle: "Il pericolo del cementificio è ancora reale" “Il pericolo del cementificio è ancora reale e la giunta-selfie di San Severino è chiusa in un assordante silenzio”. Queste le parole del Movimento 5 Stelle settempedano che fanno seguito alla notizia del ricorso al Tar del Comune di Castelraimondo contro la Regione. Il motivo è presto detto, si tratta di un rimpallo di competenze su chi debba, tra i due enti, convocare la Conferenza dei Servizi per mettere la parola fine sulla questione del cementificio. La Cementir di Caltagirone, che aveva acquistato lo stabilimento, aveva presentato allo Sportello unico delle attività produttive (Suap) di Castelraimondo l’autorizzazione ambientale per riaprire la struttura. Per questo, la Regione chiedeva che lo stabilimento venisse adeguato alle Bat (migliori tecnologie di settore) entro aprile 2017 e che fosse presentato un piano industriale. Niente di quanto richiesto è stato fatto e recentemente la Regione ha inviato una raccomandata al Comune di Castelraimondo con la quale si chiedeva all’ente di convocare l’ultima Conferenza dei Servizi. “Dopo mesi - scrivono i grillini - invece di convocare la conferenza il Comune ha speso soldi pubblici per un ricorso al tar per evitare questo onere. Sembra proprio che nessuno voglia chiudere questo eco-mostro in 40 anni di attività indisturbata ha inquinato gravemente il territorio e la salute dei nostri cittadini. San Severino ha il più alto tasso di tumori legati all’incenerimento, dato fornito dall’Istituto Superiore di Sanità”. Il timore del Movimento è che si stia giocando a fare “melina” per dare alla nuova proprietà, la tedesca Heidelbergcement, di valutare una riapertura dello stabilimento. Il sospetto - stigmatizzano - diventa sempre più fondato quando si inizia a guardare quali siano gli attori sulla scena, vecchi politicanti di quellarea centrista buona per tutte le stagioni e per tutti gli schieramenti. Ogni riferimento a Antonio Pettinari, Presidente della Provincia (quella provincia che a suo tempo commissionò unanalisi ambientale, a Cementificio spento, dilapidando 60mila euro di soldi pubblici) al Sindaco di Castelraimondo Renzo Marinelli e allassessore in Regione Angelo Sciapichetti è tuttaltro che casuale. Occorre stare all’erta - aggiungono - perché il pericolo non è scampato ma assolutamente presente ed in tutto questo risulta assordante il silenzio del Comune di San Severino”. Il Movimento ricorda che ai primi di novembre lapposita commissione speciale sul Cementificio presieduta dal consigliere di maggioranza Piero Pierandrei ha chiesto al Sindaco Rosa Piermattei di compiere dei passi ufficiali per sollecitare la Conferenza dei Servizi e chiudere la questione, ma “da allora tutto tace. Ci sembra ormai che la nostra simpatica “giunta-selfie” sia troppo impegnata ad immortalarsi a braccetto con Ceriscioli e compagnia, celebrando, bontà loro, i clamorosi e vergognosi ritardi sulla ricostruzione post-sisma e il progressivo smantellamento del nostro ospedale”. Gaia Gennaretti  

Il pericolo del cementificio è ancora reale e la giunta-selfie di San Severino è chiusa in un assordante silenzio”. Queste le parole del Movimento 5 Stelle settempedano che fanno seguito alla notizia del ricorso al Tar del Comune di Castelraimondo contro la Regione. Il motivo è presto detto, si tratta di un rimpallo di competenze su chi debba, tra i due enti, convocare la Conferenza dei Servizi per mettere la parola fine sulla questione del cementificio. La Cementir di Caltagirone, che aveva acquistato lo stabilimento, aveva presentato allo Sportello unico delle attività produttive (Suap) di Castelraimondo l’autorizzazione ambientale per riaprire la struttura. Per questo, la Regione chiedeva che lo stabilimento venisse adeguato alle Bat (migliori tecnologie di settore) entro aprile 2017 e che fosse presentato un piano industriale. Niente di quanto richiesto è stato fatto e recentemente la Regione ha inviato una raccomandata al Comune di Castelraimondo con la quale si chiedeva all’ente di convocare l’ultima Conferenza dei Servizi. “Dopo mesi - scrivono i grillini - invece di convocare la conferenza il Comune ha speso soldi pubblici per un ricorso al tar per evitare questo onere. Sembra proprio che nessuno voglia chiudere questo eco-mostro in 40 anni di attività indisturbata ha inquinato gravemente il territorio e la salute dei nostri cittadini. San Severino ha il più alto tasso di tumori legati all’incenerimento, dato fornito dall’Istituto Superiore di Sanità”. Il timore del Movimento è che si stia giocando a fare “melina” per dare alla nuova proprietà, la tedesca Heidelbergcement, di valutare una riapertura dello stabilimento.

"Il sospetto - stigmatizzano - diventa sempre più fondato quando si inizia a guardare quali siano gli attori sulla scena, vecchi politicanti di quell'area centrista buona per tutte le stagioni e per tutti gli schieramenti. Ogni riferimento a Antonio Pettinari, Presidente della Provincia (quella provincia che a suo tempo commissionò un'analisi ambientale, a Cementificio spento, dilapidando 60mila euro di soldi pubblici) al Sindaco di Castelraimondo Renzo Marinelli e all'assessore in Regione Angelo Sciapichetti è tutt'altro che casuale. Occorre stare all’erta - aggiungono - perché il pericolo non è scampato ma assolutamente presente ed in tutto questo risulta assordante il silenzio del Comune di San Severino”. Il Movimento ricorda che ai primi di novembre l'apposita commissione speciale sul Cementificio presieduta dal consigliere di maggioranza Piero Pierandrei ha chiesto al Sindaco Rosa Piermattei di compiere dei passi ufficiali per sollecitare la Conferenza dei Servizi e chiudere la questione, ma “da allora tutto tace. Ci sembra ormai che la nostra simpatica “giunta-selfie” sia troppo impegnata ad immortalarsi a braccetto con Ceriscioli e compagnia, celebrando, bontà loro, i clamorosi e vergognosi ritardi sulla ricostruzione post-sisma e il progressivo smantellamento del nostro ospedale”. 
Gaia Gennaretti

 

Letto 1423 volte

Radioc1inblu

Radio FM e Internet
P.za Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax 0737.633180
Cellulare: 335.5367709

radioc1inblu@gmail.com

L'Appennino Camerte

Settimanale d'informazione dal 1921
Piazza Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax: 0737.633180
Cell: 335.5367709

appenninocamerte@gmail.com

Scopri come abbonarti

Questo sito utilizza i cookie

Puoi accettare e proseguire la navigazione o per maggiori informazioni Per saperne di piu'

Approvo
Clicca per ascolare il testo