Dai Consigli regionali, fondi per il progetto “ Porta della Sibilla”.

Venerdì, 12 Gennaio 2018 17:08 | Letto 1256 volte   Clicca per ascolare il testo Dai Consigli regionali, fondi per il progetto “ Porta della Sibilla”. Presentato a Visso il progetto Porta della Sibilla, un percorso naturalistico, storico e culturale che si snoderà per 10 chilometri dentro il Parco naturale dei Monti Sibillini e che collegherà i Comuni terremotati di Visso, Ussita e Castelsantangelo sul Nera. Verrà in parte finanziato  dai fondi donati dalle Assemblee legislative delle Regioni di tutta Italia, che hanno raccolto in totale un milione e 100 mila euro per le popolazioni colpite dal sisma. Di questa somma, 470 mila euro saranno destinati al progetto “ Porta della Sibilla” (che ne costerà circa 850 mila). A illustrarlo i sindaci di Visso , di Castelsantangelo sul Nera  e il sub commissario del Comune di Ussita  presenti in rappresentanza di tutte le assemblee legislative regionali che hanno raccolto aiuti i presidenti  dei  consigli regionali delle Marche Mastrovincenzo, dell Umbria  Porzi e Friuli Venezia Giulia Iacop, coordinatore delle Assemblee legislative italiane . Una progettualità che dimostra la solidarietà da parte dei Consigli regionali della penisola. Così il presidente del Consiglio regionale delle Marche Antonio Mastrovincenzo. Come ufficio di Presidenza del Consiglio regionale delle Marche- ha aggiunto- abbiamo proposto che tali fondi fossero riservati a tre dei comuni maggiormente danneggiati dal terremoto, Ussita, Castelsantangelo e Visso. I sindaci hanno molto apprezzato la nostra proposta e loro stessi hanno scelto e condiviso il progetto da finanziare. Credo che sia un segnale di forte solidarietà e attenzione da parte di tutte le regioni italiane, nei confronti di territori così duramente colpiti. Un passo sicuramente importante per il rilancio turistico delle zone montane,anche se naturalmente dobbiamo pensare alla ricostruzione e a tutti gli altri aspetti ad essa connessi. Come sottolineato dai sindaci, bisogna comunque guardare avanti, al rilancio dei territori, dopo e durante la ricostruzione. Un segnale  significativo non solo dal punto di vista turistico ed economico ma di valenza sociale per la popolazione locale.  C.C.

Presentato a Visso il progetto "Porta della Sibilla", un percorso naturalistico, storico e culturale che si snoderà per 10 chilometri dentro il Parco naturale dei Monti Sibillini e che collegherà i Comuni terremotati di Visso, Ussita e Castelsantangelo sul Nera. Verrà in parte finanziato  dai fondi donati dalle Assemblee legislative delle Regioni di tutta Italia, che hanno raccolto in totale un milione e 100 mila euro per le popolazioni colpite dal sisma. Di questa somma, 470 mila euro saranno destinati al progetto “ Porta della Sibilla” (che ne costerà circa 850 mila).

A illustrarlo i sindaci di Visso , di Castelsantangelo sul Nera  e il sub commissario del Comune di Ussita  presenti in rappresentanza di tutte le assemblee legislative regionali che hanno raccolto aiuti i presidenti  dei  consigli regionali delle Marche Mastrovincenzo, dell' Umbria  Porzi e Friuli Venezia Giulia Iacop, coordinatore delle Assemblee legislative italiane .

" Una progettualità che dimostra la solidarietà da parte dei Consigli regionali della penisola". Così il presidente del Consiglio regionale delle Marche Antonio Mastrovincenzo. " Come ufficio di Presidenza del Consiglio regionale delle Marche- ha aggiunto- abbiamo proposto che tali fondi fossero riservati a tre dei comuni maggiormente danneggiati dal terremoto, Ussita, Castelsantangelo e Visso. I sindaci hanno molto apprezzato la nostra proposta e loro stessi hanno scelto e condiviso il progetto da finanziare. Credo che sia un segnale di forte solidarietà e attenzione da parte di tutte le regioni italiane, nei confronti di territori così duramente colpiti. Un passo sicuramente importante per il rilancio turistico delle zone montane,anche se naturalmente dobbiamo pensare alla ricostruzione e a tutti gli altri aspetti ad essa connessi. Come sottolineato dai sindaci, bisogna comunque guardare avanti, al rilancio dei territori, dopo e durante la ricostruzione. Un segnale  significativo non solo dal punto di vista turistico ed economico ma di valenza sociale per la popolazione locale". 

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