Prime demolizioni a Valfornace. Gru in azione sulla casa del vicesindaco

Mercoledì, 24 Gennaio 2018 14:13 | Letto 1844 volte   Clicca per ascolare il testo Prime demolizioni a Valfornace. Gru in azione sulla casa del vicesindaco Prime demolizioni di edifici gravemente lesionati a Valfornace. Iniziate questa mattina le operazioni di abbattimento di unabitazione vicina alla piazza. Come per moltissimi altri paesi in cui la forza distruttrice del terremoto ha gravemente compromesso gli stabili, a seguito di ordinanza, si sta procedendo alle operazioni. E una situazione che accomuna purtoppo molti centri dellalto maceratese - dichiara il sindaco Massimo Citracca-; colpiti pesantemente dallevento sismico, non saranno più quelli di prima. E un dramma, eppure bisogna andare avanti. La demolizione si rende necessaria - spiega Citracca - anche per un ritorno alla regolare viabilità e per consentire laccesso alla piazza principale del capoluogo di Pievebovigliana; la scena dellabbattimento provoca sempre tristezza e dispiacere da parte di tutta la popolazione. Limmobile che viene demolito, tra laltro è di proprietà del vicesindaco e coinvolti sono i suoi ricordi e il suo legame affettivo. Eppure bisognava farlo.  Intanto, sul fronte delle casette per gli sfollati che a Valfornace occupano quattro aree per un totale di 151 Soluzioni Abitative Emergenziali da 40, 60, 80 metri quadrati, il primo cittadino auspica una celere consegna. Abbiamo atteso pazientemente più date; ottobre, novembre, dicembre - osserva Citracca- ma adesso, credo che sia giunto il momento di arrivare a delle conclusioni e garantire il rientro meritato ed effettivo delle famiglie; tutti vogliono tornare dove sono nati e cresciuti. Ad un anno e mezzo dallevento sismico, sollecitare la consegna delle casette, non ci è sembrata una eccessiva pretesa. Parliamo del rientro di 151 nuclei familiari, con vantaggi per le attività commerciali e soprattutto per il ritorno alla normalità di unintera comunità. Attendiamo con ansia dunque questa consegna che dal 5 febbraio in poi, con cadenza quindicinale, dovrebbe portare ad ultimare il percorso. Aspettavamo la consegna delle prime Sae per Natale, speriamo adesso che per le festività pasquali, si possa aprire luovo contenente una bella sorpresa per tutti. Laugurio è che ci sia la buona volontà di tutti per permettere il ritorno a casa delle persone. Carla Campetella  

Prime demolizioni di edifici gravemente lesionati a Valfornace. Iniziate questa mattina le operazioni di abbattimento di un'abitazione vicina alla piazza.

Come per moltissimi altri paesi in cui la forza distruttrice del terremoto ha gravemente compromesso gli stabili, a seguito di ordinanza, si sta procedendo alle operazioni.

"E' una situazione che accomuna purtoppo molti centri dell'alto maceratese - dichiara il sindaco Massimo Citracca-; colpiti pesantemente dall'evento sismico, non saranno più quelli di prima. E' un dramma, eppure bisogna andare avanti. La demolizione si rende necessaria - spiega Citracca - anche per un ritorno alla regolare viabilità e per consentire l'accesso alla piazza principale del capoluogo di Pievebovigliana; la scena dell'abbattimento provoca sempre tristezza e dispiacere da parte di tutta la popolazione. L'immobile che viene demolito, tra l'altro è di proprietà del vicesindaco e coinvolti sono i suoi ricordi e il suo legame affettivo. Eppure bisognava farlo". 

demolizioni a Valfornace

Intanto, sul fronte delle casette per gli sfollati che a Valfornace occupano quattro aree per un totale di 151 Soluzioni Abitative Emergenziali da 40, 60, 80 metri quadrati, il primo cittadino auspica una celere consegna. "Abbiamo atteso pazientemente più date; ottobre, novembre, dicembre - osserva Citracca- ma adesso, credo che sia giunto il momento di arrivare a delle conclusioni e garantire il rientro meritato ed effettivo delle famiglie; tutti vogliono tornare dove sono nati e cresciuti. Ad un anno e mezzo dall'evento sismico, sollecitare la consegna delle casette, non ci è sembrata una eccessiva pretesa. Parliamo del rientro di 151 nuclei familiari, con vantaggi per le attività commerciali e soprattutto per il ritorno alla normalità di un'intera comunità. Attendiamo con ansia dunque questa consegna che dal 5 febbraio in poi, con cadenza quindicinale, dovrebbe portare ad ultimare il percorso. Aspettavamo la consegna delle prime Sae per Natale, speriamo adesso che per le festività pasquali, si possa aprire l'uovo contenente una bella sorpresa per tutti. L'augurio è che ci sia la buona volontà di tutti per permettere il ritorno a casa delle persone".

Carla Campetella

 

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