Consegnate le chiavi delle 4 casette di Selvalagli di Gagliole

Sabato, 27 Gennaio 2018 14:46 | Letto 1273 volte   Clicca per ascolare il testo Consegnate le chiavi delle 4 casette di Selvalagli di Gagliole Consegnate questa mattina nella frazione di Selvalagli di Gagliole  4 casette. A un anno e mezzo dal sisma, sotto un bel sole splendente, il sindaco Mauro Riccioni  ha distribuito le chiavi ad altrettanti nuclei familiari .  “ Giornata dalla temperatura ideale, quasi primaverile- ha commentato il primo cittadino di Gagliole- che fa pensare ad una sorta di resurrezione della città , a partire dalla consegna delle Sae  alla quale,sempre a Selvalagli, si aggiungerà presto l’inaugurazione di un parco giochi, seguita tra un mese e mezzo circa, dal taglio del nastro della nuova biblioteca comunale che ci è stata donata. In mezzo- continua Riccioni- ci sono tante piccole cose perché, non si può attendere una ricostruzione che durerà 8-10 anni, senza fare. Faremo da soli, con gli aiuti dei benefattori, seppure dopo un anno e mezzo ne arrivino sempre di meno. Oggi è una bella giornata perché ridare casa ad alcune famiglie, è un bel segnale; le Sae erano già pronte un mese fa, ma ne abbiamo ritardata la consegna, per risolvere qualche piccola problematica.  Volevamo essere certissimi, dopo tre collaudi, che tutto fosse a posto”. L’area è stata dotata di un piccolo regolamento per la gestione degli spazi comuni degli affidatari. Nel suo discorso inaugurale, il sindaco  Mauro Riccioni ha inteso sottolineare alcune tematiche ritenute fondamentali per una reale ripresa del territorio, insistendo in primo luogo sulla Zona Franca “ In riferimento all’anno e mezzo passato, c’è bisogno di  una riduzione di almeno un 30 per cento su quanto si deve restituire, tra tasse, bollette e tributi e, da qui al 2020, di una  riduzione del 50 per cento. No alla restituzione della busta pesante, altrimenti l’economia crolla”. Secondo il primo cittadino sarebbe inoltre da ripristinare la differenziazione tra prime e seconde case, prevista nella legge relativa al sisma del 1997. “ Non è possibile che chi ha la trentaduesima casa e vive di speculazione, possa avere lo stesso diritto a vederne la sistemazione, al pari di chi è proprietario di soli 30 metri quadrati con scheda Aedes E, il quale dovrà aspettare 8-9 anni per ricostruire. Diamo la priorità alle prime case, affinché le persone possano rientrare, non dico subito ma almeno tra 4-5 anni. E’ giusto che prima rientrino i proprietari di prime case e successivamente pensiamo alle seconde, terze abitazioni. Senza gli strumenti della Zona Franca e di una differenziazione tra prime e seconde case- ha concluso Riccioni-, per il nostro territorio, rischiamo lo spopolamento e la fine”.   C.C.  

Consegnate questa mattina nella frazione di Selvalagli di Gagliole  4 casette. A un anno e mezzo dal sisma, sotto un bel sole splendente, il sindaco Mauro Riccioni  ha distribuito le chiavi ad altrettanti nuclei familiari .  “ Giornata dalla temperatura ideale, quasi primaverile- ha commentato il primo cittadino di Gagliole- che fa pensare ad una sorta di resurrezione della città , a partire dalla consegna delle Sae  alla quale,sempre a Selvalagli, si aggiungerà presto l’inaugurazione di un parco giochi, seguita tra un mese e mezzo circa, dal taglio del nastro della nuova biblioteca comunale che ci è stata donata. In mezzo- continua Riccioni- ci sono tante piccole cose perché, non si può attendere una ricostruzione che durerà 8-10 anni, senza fare. Faremo da soli, con gli aiuti dei benefattori, seppure dopo un anno e mezzo ne arrivino sempre di meno. Oggi è una bella giornata perché ridare casa ad alcune famiglie, è un bel segnale; le Sae erano già pronte un mese fa, ma ne abbiamo ritardata la consegna, per risolvere qualche piccola problematica.  Volevamo essere certissimi, dopo tre collaudi, che tutto fosse a posto”.

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L’area è stata dotata di un piccolo regolamento per la gestione degli spazi comuni degli affidatari.

Nel suo discorso inaugurale, il sindaco  Mauro Riccioni ha inteso sottolineare alcune tematiche ritenute fondamentali per una reale ripresa del territorio, insistendo in primo luogo sulla Zona Franca “ In riferimento all’anno e mezzo passato, c’è bisogno di  una riduzione di almeno un 30 per cento su quanto si deve restituire, tra tasse, bollette e tributi e, da qui al 2020, di una  riduzione del 50 per cento. No alla restituzione della busta pesante, altrimenti l’economia crolla”.

Secondo il primo cittadino sarebbe inoltre da ripristinare la differenziazione tra prime e seconde case, prevista nella legge relativa al sisma del 1997. “ Non è possibile che chi ha la trentaduesima casa e vive di speculazione, possa avere lo stesso diritto a vederne la sistemazione, al pari di chi è proprietario di soli 30 metri quadrati con scheda Aedes E, il quale dovrà aspettare 8-9 anni per ricostruire. Diamo la priorità alle prime case, affinché le persone possano rientrare, non dico subito ma almeno tra 4-5 anni. E’ giusto che prima rientrino i proprietari di prime case e successivamente pensiamo alle seconde, terze abitazioni. Senza gli strumenti della Zona Franca e di una differenziazione tra prime e seconde case- ha concluso Riccioni-, per il nostro territorio, rischiamo lo spopolamento e la fine”.  

C.C.

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