Elezioni: Patassini, Pazzaglini, Emiliozzi. Ecco i maceratesi a Roma

Lunedì, 05 Marzo 2018 16:16 | Letto 1600 volte   Clicca per ascolare il testo Elezioni: Patassini, Pazzaglini, Emiliozzi. Ecco i maceratesi a Roma Sulla provincia di Macerata soffia il vento della Lega, del Centrodestra e del Movimento 5 Stelle, ma non sventola più la bandiera del Partito Democratico. Il partito di Renzi abdica, rispetto alle elezioni Politiche di cinque anni fa e rimedia una batosta senza precedenti, sia in provincia che in tutte le Marche, feudo “rosso” tra i più sicuri dItalia. Nel Collegio uninominale Macerata 3 della Camera dei Deputati (scrutinate le 270 sezioni), gli elettori hanno scelto Tullio Patassini, esponente politico di Treia, indicato dalla Lega e dalla coalizione di Centrodestra: lex assessore treiese si porta a casa il 37,64% dei consensi, con la Lega primo partito della coalizione al 20,97%. Daniela Tisi, indicata dal Movimento 5 Stelle, è staccata di quasi cinque lunghezze (32,06%), ma il Movimento è il primo partito del Collegio. Debacle totale per lex rettore dellUniversità di Camerino, Flavio Corradini, che si ferma al 23,26, con il Partito Democratico che crolla al 20,61%. Abbiamo raggiunto al telefono il neo parlamentare Tullio Patassini, appena elett, che analizza il voto maceratese. “Cè stato un crollo verticale del Partito Democratico. I maceratesi e i marchigiani hanno dato una indicazione precisa. Questo è un vero e proprio segnale di cambiamento. Noi questo cambiamento lo abbiamo indirizzato in un cambiamento di contenuti e di Governo”. Una delle tante tematiche che Patassini dovrà protare avanti e a cui dare una sterzata decisiva è quella del post-terremoto. “Dobbiamo modificare limpianto normativo a favore delle popolazioni terremotate e per permettere alle imprese locali di ricostruire. I marchigiani hanno già dato esempio di buono ricostruzione. Dobbiamo andare in questa direzione”. Toccherà, quindi, al treiese Tullio Patassini rappresentare il territorio maceratese e soprattutto quello colpito dal sisma del 2016 e portare in Parlamento le istanze delle popolazioni e soprattutto indicare soluzioni per far uscire questi territori da una fase di stagnazione davvero preoccupante.    Tullio Patassini   Al Senato, Collegio Macerata 2, lha spuntata Mauro Coltorti (nella foto), professore jesino e docente universitario a Siena, su Giuliano Pazzaglini, con cui cè stato un vero e proprio testa a testa allultimo voto: lesponente pentastellato lha spuntata per meno di 300 voti: 33,07% per Coltorti, 32,97% per il sindaco di Visso. Il parlamentare uscente Piergiorgio Carrescia (PD), si è fermato al 26,12.    Se ci spostiamo lungo la costa maceratese, che in base alla legge elettorale era stata inserita in un altro collegio, ad avere la meglio è stata lesponente del Movimento 5 Stelle Mirella Emiliozzi (nella foto), civitanovese, consigliere comunale a Civitanova dal 2012 al 2017, che ha avuto la meglio nel Collegio uninominale Macerata 2 con il 37,18%. Giuseppe Cognini, indicato dal Centrodestra, si è fermato al 35,38. Fuori dal Parlamento anche laltro deputato uscente Paolo Petrini (20,66%). Il collegio del Senato Ascoli Piceno 3 (che include Civitanova) è stato assegnato ad altro esponente pentastellato, Giorgio Fede, con il 37,04: Graziella Ciriaci, indicata dal Centrodestra, ha raggiunto il 34,16. Emanuela Di Cinto, espressione del PD e della coalizione di centrosinistra, ha raggiunto appena il 21,16% dei consensi.  Per quanto riguarda la parte proporzionale dei seggi marchigiani, quella che doveva scaturire dai listini bloccati, dei cinque posti al Senato (il cui calcolo è su base regionale) due dovrebbero andare ai 5 Stelle (Donatella Agostinelli e Sergio Romagnoli), uno alla Lega (Giuliano Pazzaglini), e uno al PD (Francesco Verducci). La quinta casella se la giocano la maceratese deputato uscente Irene Manzi e Andrea Cangini (Forza Italia). Per i 10 seggi per la Camera da assegnare con il proporzionale, bisognerà attendere il calcolo nazionale. Lunica indiscrezione riguarda il senatore uscente Mario Morgoni (PD), candidato al proporzionale dietro a Gentiloni e al ministro Madia. Se i due esponenti nazionali vincitori nei loro collegi si dimettono, lex sindaco di Potenza Picena centra lelezione.  Le Marche hanno 24 seggi in Parlamento, 16 alla Camera e 8 al senato. Di questi, 9 sono stati assegnati con il sistema maggioritario uninominale (8 al Movimento 5 Stelle e uno alla Lega), gli altri 15 con il sistema proporzionale.

Sulla provincia di Macerata soffia il vento della Lega, del Centrodestra e del Movimento 5 Stelle, ma non sventola più la bandiera del Partito Democratico.

Il partito di Renzi abdica, rispetto alle elezioni Politiche di cinque anni fa e rimedia una batosta senza precedenti, sia in provincia che in tutte le Marche, feudo “rosso” tra i più sicuri d'Italia. Nel Collegio uninominale Macerata 3 della Camera dei Deputati (scrutinate le 270 sezioni), gli elettori hanno scelto Tullio Patassini, esponente politico di Treia, indicato dalla Lega e dalla coalizione di Centrodestra: l'ex assessore treiese si porta a casa il 37,64% dei consensi, con la Lega primo partito della coalizione al 20,97%. Daniela Tisi, indicata dal Movimento 5 Stelle, è staccata di quasi cinque lunghezze (32,06%), ma il Movimento è il primo partito del Collegio. Debacle totale per l'ex rettore dell'Università di Camerino, Flavio Corradini, che si ferma al 23,26, con il Partito Democratico che crolla al 20,61%.

Abbiamo raggiunto al telefono il neo parlamentare Tullio Patassini, appena elett, che analizza il voto maceratese. “C'è stato un crollo verticale del Partito Democratico. I maceratesi e i marchigiani hanno dato una indicazione precisa. Questo è un vero e proprio segnale di cambiamento. Noi questo cambiamento lo abbiamo indirizzato in un cambiamento di contenuti e di Governo”. Una delle tante tematiche che Patassini dovrà protare avanti e a cui dare una sterzata decisiva è quella del post-terremoto. “Dobbiamo modificare l'impianto normativo a favore delle popolazioni terremotate e per permettere alle imprese locali di ricostruire. I marchigiani hanno già dato esempio di buono ricostruzione. Dobbiamo andare in questa direzione”. Toccherà, quindi, al treiese Tullio Patassini rappresentare il territorio maceratese e soprattutto quello colpito dal sisma del 2016 e portare in Parlamento le istanze delle popolazioni e soprattutto indicare soluzioni per far uscire questi territori da una fase di stagnazione davvero preoccupante. 

 

Tullio Patassini

Tullio Patassini

 

Al Senato, Collegio Macerata 2, l'ha spuntata Mauro Coltorti (nella foto), professore jesino e docente universitario a Siena, su Giuliano Pazzaglini, con cui c'è stato un vero e proprio testa a testa all'ultimo voto: l'esponente pentastellato l'ha spuntata per meno di 300 voti: 33,07% per Coltorti, 32,97% per il sindaco di Visso. Il parlamentare uscente Piergiorgio Carrescia (PD), si è fermato al 26,12. 

coltorti

 

Se ci spostiamo lungo la costa maceratese, che in base alla legge elettorale era stata inserita in un altro collegio, ad avere la meglio è stata l'esponente del Movimento 5 Stelle Mirella Emiliozzi (nella foto), civitanovese, consigliere comunale a Civitanova dal 2012 al 2017, che ha avuto la meglio nel Collegio uninominale Macerata 2 con il 37,18%. Giuseppe Cognini, indicato dal Centrodestra, si è fermato al 35,38. Fuori dal Parlamento anche l'altro deputato uscente Paolo Petrini (20,66%). Il collegio del Senato Ascoli Piceno 3 (che include Civitanova) è stato assegnato ad altro esponente pentastellato, Giorgio Fede, con il 37,04: Graziella Ciriaci, indicata dal Centrodestra, ha raggiunto il 34,16. Emanuela Di Cinto, espressione del PD e della coalizione di centrosinistra, ha raggiunto appena il 21,16% dei consensi. 

emiliozzi

Per quanto riguarda la parte proporzionale dei seggi marchigiani, quella che doveva scaturire dai listini bloccati, dei cinque posti al Senato (il cui calcolo è su base regionale) due dovrebbero andare ai 5 Stelle (Donatella Agostinelli e Sergio Romagnoli), uno alla Lega (Giuliano Pazzaglini), e uno al PD (Francesco Verducci). La quinta casella se la giocano la maceratese deputato uscente Irene Manzi e Andrea Cangini (Forza Italia). Per i 10 seggi per la Camera da assegnare con il proporzionale, bisognerà attendere il calcolo nazionale. L'unica indiscrezione riguarda il senatore uscente Mario Morgoni (PD), candidato al proporzionale dietro a Gentiloni e al ministro Madia. Se i due esponenti nazionali vincitori nei loro collegi si dimettono, l'ex sindaco di Potenza Picena centra l'elezione. 

Le Marche hanno 24 seggi in Parlamento, 16 alla Camera e 8 al senato. Di questi, 9 sono stati assegnati con il sistema maggioritario uninominale (8 al Movimento 5 Stelle e uno alla Lega), gli altri 15 con il sistema proporzionale.

Letto 1600 volte

Radioc1inblu

Radio FM e Internet
P.za Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax 0737.633180
Cellulare: 335.5367709

radioc1inblu@gmail.com

L'Appennino Camerte

Settimanale d'informazione dal 1921
Piazza Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax: 0737.633180
Cell: 335.5367709

appenninocamerte@gmail.com

Scopri come abbonarti

Questo sito utilizza i cookie

Puoi accettare e proseguire la navigazione o per maggiori informazioni Per saperne di piu'

Approvo
Clicca per ascolare il testo