Comi come Renzi, dimissioni a metà

Martedì, 06 Marzo 2018 11:45 | Letto 1050 volte   Clicca per ascolare il testo Comi come Renzi, dimissioni a metà Sulla stessa lunghezza donda di Matteo Renzi. Dopo la pesante sconfitta elettorale del Partito Democratico, il segretario regionale Francesco Comi decide di convocare Assemblea e Direzione Regionale del partito e di presentarsi alle stesse dimissionario. Nessuno di noi vuole archiviare questa sconfitta netta derubricandola a incidente di percorso - le sue dichiarazioni - È del tutto evidente che serve una discussione seria nel Partito per comprendere le ragioni profonde di questa sconfitta e ricostruire una nuova proposta politica. Sono stati fatti troppi errori. Non possiamo più permettercene. Sono grato a tutti i volontari e soprattutto ai candidati per il loro generoso e prezioso contributo. Tutti hanno dato il massimo. Il dato è politico ed è evidente soprattutto a Pesaro, la nostra roccaforte, dove il nostro miglior ministro, Marco Minniti, ha perso contro un non candidato espulso dal suo stesso partito alla vigilia del voto. Da domani riunirò i segretari provinciali e consulterò il gruppo dirigente regionale. È mia intenzione, parallelamente al percorso indicato dal Segretario nazionale che con determinazione ha annunciato lapertura di una fase nuova prevedendo anche le sue dimissioni, convocare Assemblea e Direzione regionale, dove mi presenterò dimissionario, per preparare al meglio la nuova fase, un nuovo segretario e rafforzare il governo regionale e il partito su tutto il territorio. Per quanto mi riguarda sono grato a tutto il partito per l’esperienza stupenda che mi ha onorato di fare in questi anni. È tempo di pensare tutti insieme alla nostra Regione superando divisioni e contraddizioni del recente passato”.

Sulla stessa lunghezza d'onda di Matteo Renzi. Dopo la pesante sconfitta elettorale del Partito Democratico, il segretario regionale Francesco Comi decide di convocare Assemblea e Direzione Regionale del partito e di presentarsi alle stesse dimissionario.

"Nessuno di noi vuole archiviare questa sconfitta netta derubricandola a incidente di percorso - le sue dichiarazioni - È del tutto evidente che serve una discussione seria nel Partito per comprendere le ragioni profonde di questa sconfitta e ricostruire una nuova proposta politica. Sono stati fatti troppi errori. Non possiamo più permettercene. Sono grato a tutti i volontari e soprattutto ai candidati per il loro generoso e prezioso contributo. Tutti hanno dato il massimo. Il dato è politico ed è evidente soprattutto a Pesaro, la nostra roccaforte, dove il nostro miglior ministro, Marco Minniti, ha perso contro un "non candidato" espulso dal suo stesso partito alla vigilia del voto.

Da domani riunirò i segretari provinciali e consulterò il gruppo dirigente regionale. È mia intenzione, parallelamente al percorso indicato dal Segretario nazionale che con determinazione ha annunciato l'apertura di una fase nuova prevedendo anche le sue dimissioni, convocare Assemblea e Direzione regionale, dove mi presenterò dimissionario, per preparare al meglio la nuova fase, un nuovo segretario e rafforzare il governo regionale e il partito su tutto il territorio. Per quanto mi riguarda sono grato a tutto il partito per l’esperienza stupenda che mi ha onorato di fare in questi anni. È tempo di pensare tutti insieme alla nostra Regione superando divisioni e contraddizioni del recente passato”.

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