Difendersi da truffe e raggiri. Lezione di prevenzione del Capitano Roberto Nicola Cara

Venerdì, 08 Giugno 2018 12:48 | Letto 3406 volte   Clicca per ascolare il testo Difendersi da truffe e raggiri. Lezione di prevenzione del Capitano Roberto Nicola Cara “Fidati solo di chi conosci”. E’ lo slogan della campagna di informazione per la sicurezza dei cittadini, attivata dalla Compagnia dei Carabinieri di Camerino. Prevenire le truffe e i raggiri delle fasce più deboli della popolazione; far capire come si possano riconoscere i truffatori e i comportamenti dei malintenzionati prima che questi possano agire; invitare ad una maggiore collaborazione da instaurarsi tra le persone e con le forze dell’ordine, gli obiettivi della conferenza tenuta dal Capitano Roberto Nicola Cara, comandante della Compagnia Carabinieri di Camerino. A curarne l’introduzione, presso la sala riunioni del Contram presenti i cittadini, il sindaco Gianluca Pasqui; dal primo cittadino anzitutto un ringraziamento generale rivolto all’Arma per il suo ruolo istituzionale e, in particolare, alla Compagnia Carabinieri di Camerino, per il suo servizio svolto a favore di un vasto territorio. In risalto la soddisfazione e l’onore della città per l’encomio, conferito al Capitano Cara nell’occasione della Festa dell’Arma; un riconoscimento con il quale si è siglato il valore di un’importante operazione che, l’attuale Capitano, ha concluso nel 2016, nella sua qualità di Tenente al comando operativo e radiomobile della Compagnia urbana di Bologna. Un encomio motivato dall’evidenza dell’ intuito investigativo e dell’ elevata professionalità con la quale, l’allora tenente Cara, partecipandovi personalmente, ha condotto prolungati indagini che hanno consentito di disarticolare un sodalizio criminale dedito al furto e alla ricettazione di mezzi agricoli. Loperazione si è conclusa con larresto di 11 persone e il recupero di refurtiva di ingente valore. Passando al tema specifico della serata, il sindaco ha posto in risalto l’utilità dell’incontro ai fini della maggiore sicurezza dei cittadini, e di un’informazione puntuale, utile per difendersi e scongiurare l’imbattersi in brutte situazioni e, nel contempo, per adottare i giusti comportamenti da tenere in modo da evitare spiacevoli risvolti. Nell’evidenziare la massima attenzione dell’amministrazione sull’argomento, Pasqui ha ricordato che il comune può vantare 30 telecamere installate, con un sistema di gestione e videoregistrazione presso la sede del comando della polizia locale. Per i sistemi di controllo e di tutela dei cittadini, l’amministrazione comunale sta anche guardando alla possibilità e di accedere ad un altro bando, in grado di finanziare un ulteriore stato di avanzamento. Come preambolo della realtà riferita alla città di Camerino e a tutti i territori di competenza della Compagnia, il Capitano Cara ha voluto porre in evidenza il quadro confortante di una situazione riguardante piccoli centri e tenuta comunque sotto controllo, con fenomenologie soprattutto legate alla criminalità diffusa, volgarmente definita microcriminalità. Calandosi nella tematica dell’incontro, l’ufficiale ne ha marcato l’obiettivo precipuo di tutela delle fasce deboli della popolazione, quali anziani, donne e bambini, passando poi ad elencare la casistica più ricorrente delle truffe perpetrate ai danni degli anziani. “ Vengo dal contesto operativo di una grande città dove invece le problematiche legate alla criminalità diffusa, e alla criminalità organizzata sono ben altre – ha detto-. Basti pensare che sono qui da settembre e non penso di aver mai registrato problematiche di truffe agli anziani attuate con lo stratagemma del finto carabiniere o del falso avvocato . Questo fa capire che, almeno da questo punto di vista, riusciamo a rimanere una zona franca. Ovviamente questo non deve rappresentare un modo per cullarci nella tranquillità dei luoghi, perché chi fa questo tipo di trucco o di raggiro non è delinquente stanziale sul territorio, ma pone in essere queste azioni, spostandosi su tutto il territorio nazionale”. Tra i casi più comuni di truffe : l’incidente all’amico di famiglia, la fuga di gas, il rimborso, il conto che non torna, e, abbastanza ricorrente anche nel nostro territorio, la truffa dello specchietto Stesso dicasi per le truffe del falso avvocato o del falso carabiniere con il fenomeno sempre più ricorrente, di malintenzionati che talvolta indossano anche divise dell’arma, presentandosi all’uscio magari per dire che un congiunto o un amico è stato arrestato e chiedendo il pagamento di una cauzione, in maniera che possa essere scagionato. “Chi pone in essere le varie tipologie di truffa- ha rimarcato l’ufficiale- è persona che prima di farlo studia attentamente il soggetto da colpire per far leva sul suo stato d’animo; la vittima di una truffa, verosimilmente è osservata già da diversi giorni; il truffatore sa dove abitate, conosce le vostre abitudini, sa con chi abitate”. Altri diffusi esempi di truffa sono poi quelle relative ai calendari dell’Arma, o del falso avvocato, imbattendosi nelle quali è sempre buona norma chiamare il112; quando si è in casa e suonano alla porta, è raccomandabile non mandare mai un minore ad aprire. Non farsi distrarre specialmente in strada e non mandare mai persone anziane in giro da sole “Si tratta di fenomenologie che per quanto non siano diffusissime in queste zone, da Capitano dei Carabinieri dico che dobbiamo fare tutto quello che è in nostro potere soprattutto per prevenire. Utilizzando tecniche sempre nuove, il truffatore è una persona inserita all’interno di un’organizzazione; non è una persona che agisce in solitaria e senza una pianificazione; nel 99 per cento dei casi si presenta anche con il viso pulito, in giacca e cravatta e magari parlando un italiano forbito, cerca in tutti i modi di accattivarsi la fiducia delle fasce deboli della società e degli anziani. Quanto alla prevenzione di truffe e furti negli appartamenti è stato evidenziato che, per caratteristica intrinseca, il truffatore o il ladro è una persona che si sposta. Utili ai fini informativi tra le persone residenti nei quartieri, potrebbero essere i gruppi di comunicazione whatsapp, creati tra tutti i condomini di un palazzo o gli abitanti del vicinato. In tal modo, qualora in un quartiere si noti una macchina sospetta, si è in grado di avvisare tutti; molto utile annotare la targa dell’auto sospetta; un buon investigatore deve studiare il reato e se un furto è avvenuto a Matelica è molto probabile che dopo mezz’ora un altro furto venga compiuto sulla stessa direttrice a Castelraimondo, il che spiega il carattere nomade del truffatore che si sposta per ripulire tutti gli appartamenti che si trovano sulla via di fuga. “ Il risultato dell’attività investigativa che porta all’arresto del delinquente è dovuto alla collaborazione che si instaura tra Carabinieri e popolazione- ha sottolineato- Qualunque cosa le persone possano denunciare è dunque utile; per questo sono importanti i gruppi di comunicazione tra le persone e delle persone con l’Arma; è vero che in queste zone le comunità sono piccole ma la situazione non è più quella di 20 anni fa, né la realtà è quella di prima, la zona è di passaggio, la superstrada favorisce i collegamenti ma è anche più facile via di fuga per i delinquenti” Altra raccomandazione, uscendo di casa lasciare televisione e luci accese perché si può avere a che fare con gente che ci osserva da una settimana e anche fisicamente preparata ad arrampicarsi anche sulle grondaie per raggiungere l’obiettivo criminoso . Attuare pertanto tutte le accortezze possibili per scongiurare i furti nelle abitazioni e se disgraziatamente dovesse accadere denunciare subito. Sbagliato farlo dopo 4-5 giorni     “ Abbiate fiducia- ha concluso il Capitano Cara- Cerchiamo di instaurare un rapporto di collaborazione reciproca perché la migliore arma di prevenzione la dà il cittadino.. La nostra porta è sempre aperta”. Carla Campetella

Fidati solo di chi conosci”. E’ lo slogan della campagna di informazione per la sicurezza dei cittadini, attivata dalla Compagnia dei Carabinieri di Camerino. Prevenire le truffe e i raggiri delle fasce più deboli della popolazione; far capire come si possano riconoscere i truffatori e i comportamenti dei malintenzionati prima che questi possano agire; invitare ad una maggiore collaborazione da instaurarsi tra le persone e con le forze dell’ordine, gli obiettivi della conferenza tenuta dal Capitano Roberto Nicola Cara, comandante della Compagnia Carabinieri di Camerino. A curarne l’introduzione, presso la sala riunioni del Contram presenti i cittadini, il sindaco Gianluca Pasqui; dal primo cittadino anzitutto un ringraziamento generale rivolto all’Arma per il suo ruolo istituzionale e, in particolare, alla Compagnia Carabinieri di Camerino, per il suo servizio svolto a favore di un vasto territorio. In risalto la soddisfazione e l’onore della città per l’encomio, conferito al Capitano Cara nell’occasione della Festa dell’Arma; un riconoscimento con il quale si è siglato il valore di un’importante operazione che, l’attuale Capitano, ha concluso nel 2016, nella sua qualità di Tenente al comando operativo e radiomobile della Compagnia urbana di Bologna. Un encomio motivato dall’evidenza dell’ intuito investigativo e dell’ elevata professionalità con la quale, l’allora tenente Cara, partecipandovi personalmente, ha condotto prolungati indagini che hanno consentito di disarticolare un sodalizio criminale dedito al furto e alla ricettazione di mezzi agricoli. L'operazione si è conclusa con l'arresto di 11 persone e il recupero di refurtiva di ingente valore.

encomio

Passando al tema specifico della serata, il sindaco ha posto in risalto l’utilità dell’incontro ai fini della maggiore sicurezza dei cittadini, e di un’informazione puntuale, utile per difendersi e scongiurare l’imbattersi in brutte situazioni e, nel contempo, per adottare i giusti comportamenti da tenere in modo da evitare spiacevoli risvolti. Nell’evidenziare la massima attenzione dell’amministrazione sull’argomento, Pasqui ha ricordato che il comune può vantare 30 telecamere installate, con un sistema di gestione e videoregistrazione presso la sede del comando della polizia locale. Per i sistemi di controllo e di tutela dei cittadini, l’amministrazione comunale sta anche guardando alla possibilità e di accedere ad un altro bando, in grado di finanziare un ulteriore stato di avanzamento.

Come preambolo della realtà riferita alla città di Camerino e a tutti i territori di competenza della Compagnia, il Capitano Cara ha voluto porre in evidenza il quadro confortante di una situazione riguardante piccoli centri e tenuta comunque sotto controllo, con fenomenologie soprattutto legate alla criminalità diffusa, volgarmente definita microcriminalità.

Calandosi nella tematica dell’incontro, l’ufficiale ne ha marcato l’obiettivo precipuo di tutela delle fasce deboli della popolazione, quali anziani, donne e bambini, passando poi ad elencare la casistica più ricorrente delle truffe perpetrate ai danni degli anziani. “ Vengo dal contesto operativo di una grande città dove invece le problematiche legate alla criminalità diffusa, e alla criminalità organizzata sono ben altre – ha detto-. Basti pensare che sono qui da settembre e non penso di aver mai registrato problematiche di truffe agli anziani attuate con lo stratagemma del finto carabiniere o del falso avvocato . Questo fa capire che, almeno da questo punto di vista, riusciamo a rimanere una zona franca. Ovviamente questo non deve rappresentare un modo per cullarci nella tranquillità dei luoghi, perché chi fa questo tipo di trucco o di raggiro non è delinquente stanziale sul territorio, ma pone in essere queste azioni, spostandosi su tutto il territorio nazionale”.

Tra i casi più comuni di truffe : l’incidente all’amico di famiglia, la fuga di gas, il rimborso, il conto che non torna, e, abbastanza ricorrente anche nel nostro territorio, la truffa dello specchietto Stesso dicasi per le truffe del falso avvocato o del falso carabiniere con il fenomeno sempre più ricorrente, di malintenzionati che talvolta indossano anche divise dell’arma, presentandosi all’uscio magari per dire che un congiunto o un amico è stato arrestato e chiedendo il pagamento di una cauzione, in maniera che possa essere scagionato. “Chi pone in essere le varie tipologie di truffa- ha rimarcato l’ufficiale- è persona che prima di farlo studia attentamente il soggetto da colpire per far leva sul suo stato d’animo; la vittima di una truffa, verosimilmente è osservata già da diversi giorni; il truffatore sa dove abitate, conosce le vostre abitudini, sa con chi abitate”. Altri diffusi esempi di truffa sono poi quelle relative ai calendari dell’Arma, o del falso avvocato, imbattendosi nelle quali è sempre buona norma chiamare il112; quando si è in casa e suonano alla porta, è raccomandabile non mandare mai un minore ad aprire. Non farsi distrarre specialmente in strada e non mandare mai persone anziane in giro da sole

“Si tratta di fenomenologie che per quanto non siano diffusissime in queste zone, da Capitano dei Carabinieri dico che dobbiamo fare tutto quello che è in nostro potere soprattutto per prevenire. Utilizzando tecniche sempre nuove, il truffatore è una persona inserita all’interno di un’organizzazione; non è una persona che agisce in solitaria e senza una pianificazione; nel 99 per cento dei casi si presenta anche con il viso pulito, in giacca e cravatta e magari parlando un italiano forbito, cerca in tutti i modi di accattivarsi la fiducia delle fasce deboli della società e degli anziani. Quanto alla prevenzione di truffe e furti negli appartamenti è stato evidenziato che, per caratteristica intrinseca, il truffatore o il ladro è una persona che si sposta. Utili ai fini informativi tra le persone residenti nei quartieri, potrebbero essere i gruppi di comunicazione whatsapp, creati tra tutti i condomini di un palazzo o gli abitanti del vicinato. In tal modo, qualora in un quartiere si noti una macchina sospetta, si è in grado di avvisare tutti; molto utile annotare la targa dell’auto sospetta; un buon investigatore deve studiare il reato e se un furto è avvenuto a Matelica è molto probabile che dopo mezz’ora un altro furto venga compiuto sulla stessa direttrice a Castelraimondo, il che spiega il carattere nomade del truffatore che si sposta per ripulire tutti gli appartamenti che si trovano sulla via di fuga. “ Il risultato dell’attività investigativa che porta all’arresto del delinquente è dovuto alla collaborazione che si instaura tra Carabinieri e popolazione- ha sottolineato- Qualunque cosa le persone possano denunciare è dunque utile; per questo sono importanti i gruppi di comunicazione tra le persone e delle persone con l’Arma; è vero che in queste zone le comunità sono piccole ma la situazione non è più quella di 20 anni fa, né la realtà è quella di prima, la zona è di passaggio, la superstrada favorisce i collegamenti ma è anche più facile via di fuga per i delinquenti” Altra raccomandazione, uscendo di casa lasciare televisione e luci accese perché si può avere a che fare con gente che ci osserva da una settimana e anche fisicamente preparata ad arrampicarsi anche sulle grondaie per raggiungere l’obiettivo criminoso . Attuare pertanto tutte le accortezze possibili per scongiurare i furti nelle abitazioni e se disgraziatamente dovesse accadere denunciare subito. Sbagliato farlo dopo 4-5 giorni    

Abbiate fiducia- ha concluso il Capitano Cara- Cerchiamo di instaurare un rapporto di collaborazione reciproca perché la migliore arma di prevenzione la dà il cittadino.. La nostra porta è sempre aperta”.

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