Sullo stop di Cantone ai lavori del capannone in contrada Rancia interviene l’associazione “Città in Comune” nata dall’omonima lista che ha partecipato alle passate amministrative.
Di seguito il comunicato integrale:
“L'associazione Città in Comune esprime viva preoccupazione alla luce delle recenti prese di posizione del commissario anticorruzione Cantone, che ha rilevato l'irregolarità delle procedure previste per assegnare i lavori al Capannone de La Rancia, destinato, secondo l'amministrazione comunale, a realizzare 46 appartamenti per i terremotati e acquistato con soldi regionali: l'operazione è in contrasto con le norme del codice dei contratti. La vicenda, al di là dell'aspetto normativo, conferma le perplessità che abbiamo esplicitato da quando il sindaco si è barricato sulle sue posizioni, quindi da un anno a questa parte. Invece che seguire l'iter previsto dalla normativa in risposta all'emergenza abitativa determinatasi con il terremoto, Pezzanesi si è blindato sull'"operazione capannone" senza sentire ragioni, grazie anche a incomprensibili scelte della Regione. Oltretutto a due anni dal sisma, Tolentino rimane l'unica città a non aver fatto letteralmente nulla per uscire concretamente dall'emergenza. Nulla, eccezion fatta per l'area container, vera e propria bomba ad orologeria (così come confermano i tanti volontari che lì operano) sulla quale auspichiamo un intervento delle istituzioni affinché si proceda ad una sistemazione degli ospiti.
Come associazione torniamo a chiedere con determinazione la convocazione di un consiglio comunale aperto, dove non si sentano solo le autocelebrazioni del Sindaco ma si dìa finalmente voce a chi in questi lunghi anni è stato costantemente messo al silenzio dai monologhi senza capo né coda di Pezzanesi.”
G.S.