Inaugurata dal segretario nazionale SPI la nuova Camera del Lavoro di Camerino

Giovedì, 18 Aprile 2019 16:23 | Letto 1238 volte   Clicca per ascolare il testo Inaugurata dal segretario nazionale SPI la nuova Camera del Lavoro di Camerino Inaugurata a Camerino, in via Bendetto XIII (San Paolo), la nuovissima sede antisismica del Sindacato Pensionati CGIL. A tagliare il nastro, è stato il segretario nazionale SPI Ivan Pedretti davanti ad un folto pubblico di cittadini e iscritti, arrivati da tanti paesi limitrofi. Nel traguardo raggiunto, un valore fortemente simbolico, che va aldilà del pur importante e saldo  mantenimento della presenza dellorganizzazione sul territorio. La nostra -ha detto Ivan Pedretti-  è una scelta controcorrente rispetto ad altre situazioni che invece stanno abbandonando il territorio, come la sanità,  gli uffici postali o diversi fondamentali servizi. Bisogna invece investire su questi territori complessi , cogliendone le particolarità e la specificità economica, anche di nicchia, aiutando i giovani a rimanere e ad essere soggetti dinnovazione.   La nuova Camera del lavoro di Camerino è una struttura di 100 metri quadrati, realizzata con tutti i criteri antisismici dettati dalle normative; si compone di più spazi ampi e confortevoli che fungono da uffci e sala riunioni. Innovative le tecnologie con le quali è stato realizzato ledificio per un risultato ad impatto zero, essendo previsto l isolamento termico e la dotazione di un impianto capace di  autoalimentarlo e produrre energia che viene riutilizzata. Una scelta  dunque rispettosa del territorio anche sotto il profilo ambientale.  E il momento di arrivo di un  lungolavoro- ha commentato Massimo Girolami della Segreteria Spi Cgil Marche-- ; un percorso significativo e sofferto a favore di un territorio profondamente ferito.  Lo SPI Marche e nazionale colsero immediatamente lopportunità di fare qualcosa e, grazie al lancio di un fondo di solidarietà  immediatamente attivato,  oggi ci troviamo di fronte ad un progetto reale e concreto. In quel periodo di grande turbamento personale di ognuno, abbiamo pensato che  le possibilità potessero essere due: abbandonare o resistere e, quando  CGIL decide di resistere, non lo fa mai in maniera sfumata, ma prende una decisione e lascia la sua impronta. Qui si è deciso di porre le condizioni affinché la società avesse  un punto di riferimento, che fosse anche un esempio per la rinascita e per la ricostruzione;  mentre alcuni pensavano a cosa fare del futuro, noi decidemmo che il futuro dovesse essere qui, con lidea di reinsediarci  in maniera addirittura superiore alla situazione precedente, più visibile, più efficace ed efficiente, pronti a dare il sostegno e laiuto di cui crediamo abbia  bisogno questo territorio. E stato un lavoro lungo che ha avuto qualche intoppo;  abbiamo avuto pochi aiuti e si sono dovute fare anche scelte economiche impegnative per le quali abbiamo ricevuto il supporto dello SPI nazionale e regionale  Qui davanti agli occhi di tutti, cè la nuova realtà  della Camera del Lavoro di Camerino,che i cittadini  hanno già scoperto e stanno già frequentando,  dove si danno delle buone pratiche  e dove, effettivamente, viene a tradursi in atti concreti la volontà di rinascita. La posizione della sede tra laltro è in una zona destinata a diventare  il centro della Ricostruzione di Camerino , in un polo significativo della città: dallaltra parte, ci sono i ragazzi e il futuro, e noi in questa realtà ci vogliamo stare.  Nei due anni che sono trascorsi, il sindacato dei pensionati ha sentito la necessità di non abbandonare comunque il territorio. Le  attività e i servizi, non hanno infatti mai subito interruzione, grazie alla sinergia e allospitalità messe a disposizione dalla sede del Centro Bucaneve Auser di Camerino. Lo SPI nazionale è venuto incontro contribuendo con mezzi per potersi spostare sul territorio; il primo ufficio mobile è stato garantito da Donato Allegretti, presente allinaugurazione, con la sua testimonianza daffetto e di condivisione. Lha definita una tappa che immette in un percorso nuovo, il segretario SPI di Macerata Stefano Tordini: E linizio dello stare in mezzo alla comunità, insieme alle persone che rappresentiamo, a quelle che hanno bisogno di un supporto e dei servizi che offriamo. Ci auguriamo che strutture come queste siano sempre di più, per  fare in modo che, oltre alla ricostruzione degli edifici, vi sia anche una ricostruzione sociale e delle condizioni per poter restare in queste zone. E questo lauspicio che ci diamo con linaugurazione di questa sede nella quale sono racchiuse le chiare basi per dire: qui ci siamo, qui rimaniamo anche per il futuro. Nel corso della cerimonia, una targa speciale di ringraziamento è stata consegnata a Giovanna Antonacci, presidente del Centro Bucaneve Auser di Camerino che ha ospitato nella sua sede gli operatori dellorganizzazione.  A portare il saluto è intervenuto anche il presidente provinciale dellAuser di Macerata Antonio Marcucci. Lassociazione di volontariato e promozione sociale,attiva sul territorio nel portare aiuto a chi è in difficoltà, proprio nel 2019 festeggia  il suo trentesimo anniversario.Quando si inaugura una nuova struttura - ha detto- è sempre una gioia, perchè significa essere presenti e aiutare chi ha bisogno e, in questo caso il messaggio è più forte, in quanto rivolto ad  un comune gravemente colpito. E un primo passo verso la ricostruzione, che vediamo ancora lontana  perché poco si è fatto e si sta facendo.  A tante promesse, purtroppo non sono seguiti tuttora dei fatti. Tordini ha anche auspicato la nascita  di un laboratorio nazionale della ricostruzione, capace di creare programmi e prospettive realizzabili, per estrarre da un avvenimento infausto come il sisma, unopportunità per rilanciare i territori. Ringraziamenti allo SPI regionale e nazionale e alla CGIL, sono venuti anche dal segretario della Lega di Matelica Lindo Morichetti che interpreta la nuova sede di Camerino come esempio concreto di tenuta e non di abbandono e quale forte segno  di ricostruzione materiale e sociale : Ora sta a noi come Lega e come SPI dare il nostro supporto con servizi nei confronti degli iscritti e dei cittadini che hanno scelto di rimanere in questi luoghi e di tutte le persone che vorranno tornare. Soddisfazione per la nuova sede è stata espressa anche da Daniela Barbaresi intervenuta in rappresentanza della CGILMarche : CGIL vuole consegnare a questa comunità un segnale, ed è che, nonostante la tragedia e le difficoltà, le cose si possono fare presto e bene. Linaugurazione di una struttura a due anni dalle scosse, è il segnale della concretezza che nasce dalla volontà. E guardare avanti, mettere a disposizione di una comunità un luogo simbolico che è anche il luogo della concretezza, in cui le persone si incontrano, trovano le risposte ai loro bisogni e alla loro rappresentanza. Infine, le parole del segretario nazionale Ivan Pedretti che, prima di tagliare il nastro, ha posto in evidenza il valore di una scelta fatta tutti insieme, coinvolgendo SPI nazionale e strutture territoriali,  nel ridare ad un territorio martoriato un punto di riferimento. Il segretario nazionale ha voluto ricordare anche il suo profondo legame con le aree interne  e la montagna, consapevole delle sue difficoltà e del rischio di spopolamento, oltre che di una comunità sempre più anziana. Lidea nostra è quella di provare ad andare controcorrente e dire che in un paese di montagna ci si può stare,  ci si deve stare e bisogna investirci. Laver scelto di riaprire una sede e riconfermare la presenza di un sindacato, - ha aggiunto- significa fare innanzitutto unazione democratica, affidare ai cittadini uno spazio dove poter andare e poter essere ascoltati e poi, se siamo bravi, riuscire a dare delle risposte. Spero che ci siano altre strutture, altre organizzazioni, ma che vi siano anche altri servizi, perchè in aree come queste,  bisogna investire, non arretrare. E bisogna anche dare lo spazio possibile perchè le nuove generazioni rimangano e garantire lavoro, seppure fosse unn lavoro di nicchia. In questo contesto importante in cui è presente ununiversità,  i giovani devono poter vedere un futuro che si apre  e capace di dare servizi anche a loro. Questo è il senso di quello che facciamo e che vogliamo dire con questa struttura - ha detto Pedretti- . E bene stare tra la gente con fatti concreti, non solo a chiacchierare; è  necessario ascoltare, costruire delle risposte e, se cè bisogno, costruire anche battaglie e lotte affinché il territorio si riprenda.  Sarà importante anche chiedere confronti con le associazioni industriali per fare in modo che le imprese arrivino qui o comunque, garantire investimenti per dare uno spazio possibile ai giovani  che vogliano realizzare imprese. Questa nuova realtà è  per noi uno spazio democratico, di raccordo con i cittadini e con i loro problemi; qui troveranno la disponibilità di decine di operatori sul campo che faranno bene il loro lavoro e daranno risposte. E poi lattenzione agli anziani, punto delicato da non abbandonare  e,lo diciamo anche ai giovani:  non abbandonate le persone anziane, sono la storia, la memoria. Gli anziani guardano al futuro anche attraverso i loro figli e nipoti e danno una mano. Credo che  tutti noi continueremo a dare una mano dentro questa dimensione di solidarietà- ha concluso Pedretti-  E questa la risposta concreta di cosa voglia dire solidarietà e stare insieme in una comunità.  Al termine della cerimonia inaugurale, tutti gli intervenuti si sono spostati nella Geostruttura dellarea City park per il convegno  Quale rinascita del territorio”, al quale hanno preso parte anche la docente di Unicam Sara Spuntarelli, il segretario Cgil Macerata Daniel Taddei, il responsabile dellATS Valerio Valeriani, il segretario regionale SPI Cgil Elio Cerri.            

Inaugurata a Camerino, in via Bendetto XIII (San Paolo), la nuovissima sede antisismica del Sindacato Pensionati CGIL. A tagliare il nastro, è stato il segretario nazionale SPI Ivan Pedretti davanti ad un folto pubblico di cittadini e iscritti, arrivati da tanti paesi limitrofi. Nel traguardo raggiunto, un valore fortemente simbolico, che va aldilà del pur importante e saldo  mantenimento della presenza dell'organizzazione sul territorio.

" La nostra -ha detto Ivan Pedretti-  è una scelta controcorrente rispetto ad altre situazioni che invece stanno abbandonando il territorio, come la sanità,  gli uffici postali o diversi fondamentali servizi. Bisogna invece investire su questi territori complessi , cogliendone le particolarità e la specificità economica, anche di nicchia, aiutando i giovani a rimanere e ad essere soggetti d'innovazione". 

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 La nuova Camera del lavoro di Camerino è una struttura di 100 metri quadrati, realizzata con tutti i criteri antisismici dettati dalle normative; si compone di più spazi ampi e confortevoli che fungono da uffci e sala riunioni. Innovative le tecnologie con le quali è stato realizzato l'edificio per un risultato ad impatto zero, essendo previsto l' isolamento termico e la dotazione di un impianto capace di  autoalimentarlo e produrre energia che viene riutilizzata. Una scelta  dunque rispettosa del territorio anche sotto il profilo ambientale. 

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" E' il momento di arrivo di un  lungolavoro- ha commentato Massimo Girolami della Segreteria Spi Cgil Marche-- ; un percorso significativo e sofferto a favore di un territorio profondamente ferito.  Lo SPI Marche e nazionale colsero immediatamente l'opportunità di fare qualcosa e, grazie al lancio di un fondo di solidarietà  immediatamente attivato,  oggi ci troviamo di fronte ad un progetto reale e concreto. In quel periodo di grande turbamento personale di ognuno, abbiamo pensato che  le possibilità potessero essere due: abbandonare o resistere e, quando  CGIL decide di resistere, non lo fa mai in maniera sfumata, ma prende una decisione e lascia la sua impronta. Qui si è deciso di porre le condizioni affinché la società avesse  un punto di riferimento, che fosse anche un esempio per la rinascita e per la ricostruzione;  mentre alcuni pensavano a cosa fare del futuro, noi decidemmo che il futuro dovesse essere qui, con l'idea di reinsediarci  in maniera addirittura superiore alla situazione precedente, più visibile, più efficace ed efficiente, pronti a dare il sostegno e l'aiuto di cui crediamo abbia  bisogno questo territorio. E' stato un lavoro lungo che ha avuto qualche intoppo;  abbiamo avuto pochi aiuti e si sono dovute fare anche scelte economiche impegnative per le quali abbiamo ricevuto il supporto dello SPI nazionale e regionale  Qui davanti agli occhi di tutti, c'è la nuova realtà  della Camera del Lavoro di Camerino,che i cittadini  hanno già scoperto e stanno già frequentando,  dove si danno delle buone pratiche  e dove, effettivamente, viene a tradursi in atti concreti la volontà di rinascita. La posizione della sede tra l'altro è in una zona destinata a diventare  il centro della Ricostruzione di Camerino , in un polo significativo della città: dall'altra parte, ci sono i ragazzi e il futuro, e noi in questa realtà ci vogliamo stare"

Nei due anni che sono trascorsi, il sindacato dei pensionati ha sentito la necessità di non abbandonare comunque il territorio. Le  attività e i servizi, non hanno infatti mai subito interruzione, grazie alla sinergia e all'ospitalità messe a disposizione dalla sede del Centro Bucaneve Auser di Camerino. Lo SPI nazionale è venuto incontro contribuendo con mezzi per potersi spostare sul territorio; il primo ufficio mobile è stato garantito da Donato Allegretti, presente all'inaugurazione, con la sua testimonianza d'affetto e di condivisione.

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L'ha definita una tappa che immette in un percorso nuovo, il segretario SPI di Macerata Stefano Tordini: " E' l'inizio dello stare in mezzo alla comunità, insieme alle persone che rappresentiamo, a quelle che hanno bisogno di un supporto e dei servizi che offriamo. Ci auguriamo che strutture come queste siano sempre di più, per  fare in modo che, oltre alla ricostruzione degli edifici, vi sia anche una ricostruzione sociale e delle condizioni per poter restare in queste zone. E' questo l'auspicio che ci diamo con l'inaugurazione di questa sede nella quale sono racchiuse le chiare basi per dire: qui ci siamo, qui rimaniamo anche per il futuro".

Nel corso della cerimonia, una targa speciale di ringraziamento è stata consegnata a Giovanna Antonacci, presidente del "Centro Bucaneve Auser " di Camerino che ha ospitato nella sua sede gli operatori dell'organizzazione.  A portare il saluto è intervenuto anche il presidente provinciale dell'Auser di Macerata Antonio MarcucciL'associazione di volontariato e promozione sociale,attiva sul territorio nel portare aiuto a chi è in difficoltà, proprio nel 2019 festeggia  il suo trentesimo anniversario."Quando si inaugura una nuova struttura - ha detto- è sempre una gioia, perchè significa essere presenti e aiutare chi ha bisogno e, in questo caso il messaggio è più forte, in quanto rivolto ad  un comune gravemente colpito. E' un primo passo verso la ricostruzione, che vediamo ancora lontana  perché poco si è fatto e si sta facendo.  A tante promesse, purtroppo non sono seguiti tuttora dei fatti". Tordini ha anche auspicato la nascita  di un laboratorio nazionale della ricostruzione, capace di creare programmi e prospettive realizzabili, per estrarre da un avvenimento infausto come il sisma, un'opportunità per rilanciare i territori.

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Ringraziamenti allo SPI regionale e nazionale e alla CGIL, sono venuti anche dal segretario della Lega di Matelica Lindo Morichetti che interpreta la nuova sede di Camerino come esempio concreto di tenuta e non di abbandono e quale forte segno  di ricostruzione materiale e sociale :" Ora sta a noi come Lega e come SPI dare il nostro supporto con servizi nei confronti degli iscritti e dei cittadini che hanno scelto di rimanere in questi luoghi e di tutte le persone che vorranno tornare". Soddisfazione per la nuova sede è stata espressa anche da Daniela Barbaresi intervenuta in rappresentanza della CGILMarche : " CGIL vuole consegnare a questa comunità un segnale, ed è che, nonostante la tragedia e le difficoltà, le cose si possono fare presto e bene. L'inaugurazione di una struttura a due anni dalle scosse, è il segnale della concretezza che nasce dalla volontà. E' guardare avanti, mettere a disposizione di una comunità un luogo simbolico che è anche il luogo della concretezza, in cui le persone si incontrano, trovano le risposte ai loro bisogni e alla loro rappresentanza".

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Infine, le parole del segretario nazionale Ivan Pedretti che, prima di tagliare il nastro, ha posto in evidenza il valore di una scelta fatta tutti insieme, coinvolgendo SPI nazionale e strutture territoriali,  nel ridare ad un territorio martoriato un punto di riferimento. Il segretario nazionale ha voluto ricordare anche il suo profondo legame con le aree interne  e la montagna, consapevole delle sue difficoltà e del rischio di spopolamento, oltre che di una comunità sempre più anziana. "L'idea nostra è quella di provare ad andare controcorrente e dire che in un paese di montagna ci si può stare,  ci si deve stare e bisogna investirci. L'aver scelto di riaprire una sede e riconfermare la presenza di un sindacato, - ha aggiunto- significa fare innanzitutto un'azione democratica, affidare ai cittadini uno spazio dove poter andare e poter essere ascoltati e poi, se siamo bravi, riuscire a dare delle risposte. Spero che ci siano altre strutture, altre organizzazioni, ma che vi siano anche altri servizi, perchè in aree come queste,  bisogna investire, non arretrare. E bisogna anche dare lo spazio possibile perchè le nuove generazioni rimangano e garantire lavoro, seppure fosse unn lavoro di nicchia. In questo contesto importante in cui è presente un'università,  i giovani devono poter vedere un futuro che si apre  e capace di dare servizi anche a loro. Questo è il senso di quello che facciamo e che vogliamo dire con questa struttura - ha detto Pedretti- . E' bene stare tra la gente con fatti concreti, non solo a chiacchierare; è  necessario ascoltare, costruire delle risposte e, se c'è bisogno, costruire anche battaglie e lotte affinché il territorio si riprenda.  Sarà importante anche chiedere confronti con le associazioni industriali per fare in modo che le imprese arrivino qui o comunque, garantire investimenti per dare uno spazio possibile ai giovani  che vogliano realizzare imprese. Questa nuova realtà è  per noi uno spazio democratico, di raccordo con i cittadini e con i loro problemi; qui troveranno la disponibilità di decine di operatori sul campo che faranno bene il loro lavoro e daranno risposte. E poi l'attenzione agli anziani, punto delicato da non abbandonare  e,lo diciamo anche ai giovani:  non abbandonate le persone anziane, sono la storia, la memoria. Gli anziani guardano al futuro anche attraverso i loro figli e nipoti e danno una mano. Credo che  tutti noi continueremo a dare una mano dentro questa dimensione di solidarietà- ha concluso Pedretti-  E' questa la risposta concreta di cosa voglia dire solidarietà e stare insieme in una comunità". 

Al termine della cerimonia inaugurale, tutti gli intervenuti si sono spostati nella Geostruttura dell'area City park per il convegnoQuale rinascita del territorio”, al quale hanno preso parte anche la docente di Unicam Sara Spuntarelli, il segretario Cgil Macerata Daniel Taddei, il responsabile dell'ATS Valerio Valeriani, il segretario regionale SPI Cgil Elio Cerri.    

       

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