Pieve Torina, posata la prima pietra del nuovo centro civico

Lunedì, 09 Dicembre 2019 10:30 | Letto 1386 volte   Clicca per ascolare il testo Pieve Torina, posata la prima pietra del nuovo centro civico Gioia ed emozione hanno accompagnato il posizionamento della prima pietra del nuovo centro civico di Pieve Torina. Frutto della Fondazione Francesca Rava col concorso di tanti benefattori, la nuova opera che prenderà vita da quel primo mattone, sorge a fianco dell’attuale Istituto comprensivo Mons. Paoletti di via De Gasperi. Difficile descrivere le forti sensazioni sprigionate dall ulteriore tassello immesso nel complesso mosaico della rinascita di un borgo combattivo e resistente. Presenti alla cerimonia sottolineata dalla musica e attorniati da un folto gruppo di abitanti con autorità militari e civili, il sindaco Alessandro Gentilucci, Elisabetta Strada in rappresentanza della Fondazione “Francesca Rava” e Michele Brambilla direttore di QN Resto del Carlino, Il Giorno e La Nazione , i quali hanno apposto il primo segno del centro civico- palestra che vedrà la luce nel 2020,  Presente, prossimo futuro e sguardo ancora più in avanti, si sono mescolati nella significativa testimonianza lanciata dalle scolaresche. Un gesto simbolico che ha visto inserire nella terra due grossi scrigni in acciaio, contenenti messaggi e desideri di adulti e bambini; anche Elisabetta Strada, Michele Brambilla e lo stesso sindaco di Pieve Torina, hanno voluto lasciare il proprio desiderio. Il nove dicembre del 2049, le capsule potranno essere riaperte e i messaggi riletti e verificati.  La realizzazione del nuovo complesso che fungerà da centro d’aggregazione e da palestra, si deve al contributo della Fondazione Francesca Rava alla quale non hanno mancato di dimostrare sostegno appunto, QN il Resto del Carlino, Il Giorno, La Nazione insieme a Succisa Virescit; Fondazione Muscima Onlus; IREN; Moncler; Trenitalia; United Colors of Benetton; Aeronautica Militare Italiana, Marina Militare Italiana e tanti altri donatori, che già in passato hanno fatto sentire il loro concreto supporto volto a favorire la rinascita del paese. Una nuova stimolante iniezione di fiducia per una comunità che non ha mai mollato, ma che, ancora in difficoltà, non può che essere grata per una concretezza che, ancora una volta, si deve al buon cuore e alla sensibilità di chi ha fatto della solidarietà la sua bandiera. Sono intervenuti Giuliano De Minicis di Succisa Virescit, il presidente del CUS Camerino Stefano Belardinelli. Parole commosse ed emozionate quelle del parroco don Candido Pelosi che ha benedetto la pietra: Affidiamo ai giovani la bellezza del futuro di questi luoghi. Il significato delle capsule del tempo è stato evidenziato dal dirigente Maurizio Cavallaro, secondo il quale: del rumore del bene si dovrebbe parlare sempre più spesso. Siamo felici e orgogliosi di essere pievetorinesi. La mia missione è quella di ispirare un sogno ed è la ragione per cui insieme a voi ce la sto mettendo tutta. Così il sindaco Alessandro Gentilucci, nel ringraziare tutti i donatori, il cui gesto illumina ancora di più il Natale di Pieve Torina, dedicato alla luce. Carla CampetellaLa posa della prima pietraElisabetta Strada e i bambini
Gioia ed emozione hanno accompagnato il posizionamento della prima pietra del nuovo centro civico di Pieve Torina. Frutto della Fondazione Francesca Rava col concorso di tanti benefattori, la nuova opera che prenderà vita da quel primo mattone, sorge a fianco dell’attuale Istituto comprensivo Mons. Paoletti di via De Gasperi. Difficile descrivere le forti sensazioni sprigionate dall' ulteriore tassello immesso nel complesso mosaico della rinascita di un borgo combattivo e resistente. Presenti alla cerimonia sottolineata dalla musica e attorniati da un folto gruppo di abitanti con autorità militari e civili, il sindaco Alessandro Gentilucci, Elisabetta Strada in rappresentanza della Fondazione “Francesca Rava” e Michele Brambilla direttore di QN Resto del Carlino, Il Giorno e La Nazione , i quali hanno apposto il primo segno del centro civico- palestra che vedrà la luce nel 2020,  Presente, prossimo futuro e sguardo ancora più in avanti, si sono mescolati nella significativa testimonianza lanciata dalle scolaresche.
Un gesto simbolico che ha visto inserire nella terra due grossi scrigni in acciaio, contenenti messaggi e desideri di adulti e bambini; anche Elisabetta Strada, Michele Brambilla e lo stesso sindaco di Pieve Torina, hanno voluto lasciare il proprio desiderio. Il nove dicembre del 2049, le capsule potranno essere riaperte e i messaggi riletti e verificati.  

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La realizzazione del nuovo complesso che fungerà da centro d’aggregazione e da palestra, si deve al contributo della Fondazione Francesca Rava alla quale non hanno mancato di dimostrare sostegno appunto, QN il Resto del Carlino, Il Giorno, La Nazione insieme a Succisa Virescit; Fondazione Muscima Onlus; IREN; Moncler; Trenitalia; United Colors of Benetton; Aeronautica Militare Italiana, Marina Militare Italiana e tanti altri donatori, che già in passato hanno fatto sentire il loro concreto supporto volto a favorire la rinascita del paese.
Una nuova stimolante iniezione di fiducia per una comunità che non ha mai mollato, ma che, ancora in difficoltà, non può che essere grata per una concretezza che, ancora una volta, si deve al buon cuore e alla sensibilità di chi ha fatto della solidarietà la sua bandiera.
Sono intervenuti Giuliano De Minicis di Succisa Virescit, il presidente del CUS Camerino Stefano Belardinelli. Parole commosse ed emozionate quelle del parroco don Candido Pelosi che ha benedetto la pietra: 'Affidiamo ai giovani la bellezza del futuro di questi luoghi'. Il significato delle capsule del tempo è stato evidenziato dal dirigente Maurizio Cavallaro, secondo il quale: 'del rumore del bene si dovrebbe parlare sempre più spesso'. 'Siamo felici e orgogliosi di essere pievetorinesi. La mia missione è quella di ispirare un sogno ed è la ragione per cui insieme a voi ce la sto mettendo tutta'. Così il sindaco Alessandro Gentilucci, nel ringraziare tutti i donatori, il cui gesto illumina ancora di più il Natale di Pieve Torina, dedicato alla "luce". 

Carla Campetella
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La posa della prima pietra

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