Prende forma a Camerino “il Quartiere delle associazioni” progetto promosso dall’associazione IoNonCrollo, nata per volontà di un gruppo di giovani all’indomani del sisma del 2016. Sta per essere infatti completata nella sua struttura in legno la prima delle due costruzioni da 150 metri quadri ognuna, più spazio esterno, il cui obiettivo finale è di far ritrovare una sede alle tante associazioni cittadine rimaste orfane dei loro locali in centro e favorire l’aggregazione degli abitanti dei nuovi spazi residenziali delle zone Sae dell’area San Paolo- Fonte san Venanzio- Le Cortine. I lavori stanno attualmente procedendo con grande velocità nella struttura che si appresta ad essere divisa in sei stanze per le attività delle associazioni cittadine. Partirà da dopo ferragosto invece la costruzione della seconda struttura con funzione di centro polifunzionale. Progettista dell’opera e direttrice dei lavori è l’ingegnere Erika Gatti, volontaria di IoNonCrollo. Accolti dal presidente dell’associazione Claudio Cingolani, il sindaco di Camerino Sandro Sborgia e il consigliere comunale Riccardo Pennesi hanno compiuto questa mattina un sopralluogo nel cantiere felicitandosi per la celerità dell’esecuzione. Un traguardo atteso da tempo per tutti i volontari di IoNonCrollo che hanno condiviso l’obiettivo con tutte le forze dell’associazionismo locale e con il concreto sostegno del comune.
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“Siamo felicissimi di iniziare in questo modo l’estate- afferma il presidente Claudio Cingolani- . Abbiamo iniziato a montare la struttura che ospiterà le sedi delle associazioni e, appena ferragosto, secondo programma si dovrebbe cominciare a mettere mano a quella polifunzionale. Entro la fine dell’estate, mese più mese meno, saranno dunque pronte e complete per le finiture interne. È per noi una grande gioia vedere finalmente lavorare sul cantiere e guardare una struttura montata - continua Cingolani-. È la realizzazione di un sogno che stavamo portando avanti da tempo. È questa la concreta materializzazione del lavoro compiuto sin qui, del grande impegno che ci hanno messo sia i volontari di IoNonCrollo, sia le altre associazioni che hanno partecipato alla raccolta fondi”. La sala polifunzionale che sorgerà vicinissima alla struttura che consentirà la ripresa del fermento associativo camerte, sarà uno spazio di socializzazione a disposizione di tutti e, in special modo, potrà fungere da riferimento e da circolo ricreativo per gli abitanti delle Sae.
“Simbolo di queste strutture è proprio l’aggregazione, il ritrovarsi insieme di una comunità nelle occasioni più disparate per sentirsi attivi e socializzare di nuovo - ha detto il sindaco Sandro Sborgia -. Bisogna rendere merito all’associazione IoNonCrollo per gli sforzi che hanno compiuto e a tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questo “Quartiere delle associazioni” che ha potuto godere del sostegno di tante donazioni. È questo un altro luogo che guarda alla città e che speriamo possa essere il segno di una ricostruzione che si avvii a diventare sempre più intensa così da consentirci di rientrare il prima possibile nel cuore della nostra città e soprattutto nelle nostre case. Faccio i complimenti a tutti coloro i quali hanno reso possibile questa realtà di un altro spazio a disposizione, visto che ancora ne abbiamo molto pochi- ha concluso Sborgia- Non possiamo che esprimere dunque gioia per questo ulteriore bellissimo segnale”. Soddisfazione nelle stesse parole dell’assessore ai lavori pubblici Marco Fanelli: “ Sin dal primo giorno abbiamo dato tutto quel che potevamo in termini di disponibilità a questa importante associazione cittadina che, nata subito dopo il sisma ha fatto grandi cose e continua ad impegnarsi su molti fronti - ha dichiarato Fanelli -. Non poteva dunque che esserci la totale disponibilità dell’amministrazione. Abbiamo messo a disposizione di questo progetto di IoNonCrollo le migliori aree di nostra proprietà, cercando di sveltire in ogni modo per quella che era la parte pubblica nelk rilascio di tutti i permessi necessari e finalmente questo importante progetto sta prendendo forma. Non possiamo che essere davvero soddisfatti sia di questi bravissimi giovani dell’associazione, sia del concretizzarsi di questa opera”

c.c..
I giardini della Rocca Borgesca di Camerino possono vantare da oggi la presenza di un utile e molto atteso servizio. Inaugurato questa mattina il chioschetto -bar. Presenti a festeggiare il nuovo inizio di Serena Ceriscioli e del suo staff, il sindaco Sandro Sborgia, la vicesindaco e assessore alle attività produttive e bilancio Lucia Jajani e il consigliere comunale Riccardo Pennesi. Con un piccolo brindisi beneaugurante si è dato dunque il via ufficiale all'attività della doppia struttura in legno che è stata posizionata sulla piattaforma in cemento, a margine del grande prato, proprio di fronte all'ex convento di San Pietro in Muralto. Una bella novità che vale ad imprimere un ulteriore segnale di ripresa al commercio e alla valorizzazione di uno dei luoghi più amati e frequentati della città ducale.

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Con un'esperienza pluriennale nel settore bar-ristorazione, grazie al Pop Cafè, attività della quale è titolare in località Le Mosse, Serena Ceriscioli aggiunge dunque un capitolo nuovo al suo lavoro. 
"È un'idea che avevamo già maturato da tempo e in questo senso ci eravamo mossi con una richiesta al sindaco proprio con l'intenzione di offrire un servizio in più alle famiglie desiderose di stare all'aperto reduci dal lungo periodo segregate in casa - dichiara Serena-. Per varie vicissitudini il tutto non si era potuto concretizzare, ma oggi possiamo dire di avercela fatta. Saremo aperti il mattino dalle ore 10  e con la possibilità di trovare colazioni, aperitivi e qualcosa di fresco e veloce per il pranzo come panini, tramezzini, insalatone. Dopo una piccola pausa di chiusura, riapriremo nel pomeriggio alle ore 16.00 nell'ora in cui i giardini di solito si ripopolano di bambini e ragazzi ed è allora che troveranno al "chioschetto" gelati, pizza, merende e dolciumi. Continueremo dunque ad essere aperti fino a sera, accogliendo i clienti con aperitivi, long drinks e, condizioni meteo permettendo, musica dal vivo ed altre attrattive.
Spero che questo progetto possa essere ben gradito- conclude -. Noi ce la mettiamo sempre tutta per offrire qualcosa alla collettività, ai turisti, a chi rimane a Camerino e a coloro che sono semplicemente di passaggio". 
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Dalle difficoltà del sisma, dal peso ulteriore di un lungo periodo di fermo imposto dalla pandemia, si esce con la voglia di fare per la città: è questa la testimonianza della determinazione e del coraggio che animano la filosofia di lavoro di Serena Ceriscioli, giovane commerciante, sempre pronta a percorrere strade inesplorate e a cogliere stimoli nuovi.
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"Siamo contenti di essere riusciti finalmente a installare questo punto di ritrovo e ristoro, qui nel meravigioso spazio della Rocca- afferma il sindaco Sandro Sborgia-. Con questa novità, se ne avranno voglia, tutte le persone che verranno potranno trovare qualcosa da consumare. Una struttura che vale sicuramente ad abbellire e a rendere maggiormente accogliente un posto che noi tutti amiamo; famiglie con bambini al seguito potranno trovare una bibita o una piccola merenda da consumare e, siamo certi che un servizio come questo servirà a far sì che la Rocca risulti ancora più frequentata". 
Tavoli e attrezzature da esterno dalle quali comodamente sostare per la consumazione, completano i punti ristoro al banco delle due casette, E già nel primissimo  giorno di apertura,  in molti, hanno voluto da subito approfittare della novità.
 "Se questo progetto ha potuto realizzarsi - sottolinea Sborgia - è innanzitutto per merito dell'assessore e vice sindaco Lucia Jajani che si è tanto adoperata. A lei vanno i miei ringraziamenti, estesi al consigliere Pennesi e a quanti hanno prestato la loro opera e il loro materiale lavoro. Siamo davvero soddisfatti dell'esito raggiunto per un'iniziativa sulla quale abbiamo fortemente puntato. Come si ricorderà, si era anche provato a mettere a bando i locali del mastio, e, per via delle problematiche legate al Covid, quell'operazione è andata deserta. L'obiettivo era quello di riuscire a dare in qualche modo un segnale anche di tipo economico alla città. Finalmente ci siamo riusciti. Credo che questo progetto possa trovare il favore dei camerinesi e di quanti verranno a trovarci e a visitare questo meraviglioso posto la cui bellezza va conservata, curata e valorizzata- conclude il primo cittadino-. Complimentìi dunque a Serena che ha deciso di investire in questa direzione. A lei auguro che la nuova attività possa essere redditizia e l'auspicio è che altri commercianti possano magari essere invogliati a fare altrettanto un domani nei paraggi. Abbiamo una città bellissima e un territorio meraviglioso su cui noi tutti insieme dobbiamo assolutamente puntare". 

c.c.

Strati di storia della città di Camerino che riemergono. Nel corso dei lavori di scavo che si stanno eseguendo in questi giorni nell'area a verde della Rocca Borgesca, in vista della realizzazione della nuova scala di sicurezza, proprio in corrispondenza del Belvedere Maria Grazia Capulli è riaffiorata dalla terra la presenza di un'antica muratura.
Alla Rocca non è la prima volta che accade; anche in passato, operazioni di scavo eseguite per altro scopo, avevano fatto riemergere tracce significative di cunicoli e sotteranei in un luogo che, al di là dell'indiscusso fascino paesaggistico, evidentemente conserva insieme a molte delle radici antiche e nobili della città i segni di tanti passaggi succedutisi nelle più varie epoche. Ora l'amministrazione comunale si sta confrontando con i funzionari della Soprintendenza della Regione Marche, deputata ad approfondire le indagini per fare chiarezza sul rilievo di quanto riaffiorato. Bisognerà comprendere bene l'interesse e le implicazioni del rinvenimento, affinchè venga autorizzata la prosecuzione dei lavori.
c.c.
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Avvio di cantieri e nuovi progetti approvati da parte della Giunta comunale di Camerino nel settore lavori pubblici.  "Nei giorni scorsi è partito il cantiere per la sistemazione della frana sulla strada della località Arcofiato che ormai da diverso tempo necessitava di intervento e il cui progetto era stato approvato qualche mese fa- informa l'assessore ai lavori pubblici del Comune di Camerino Marco Fanelli-. Martedì scorso inoltre abbiamo approvato in Giunta un altro progetto riferito alla viabilità rurale. Per un importo di circa 50mila euro come quadro totale economico, i lavori approvati interessano in questo caso la sistemazione di un tratto di strada di collegamento tra le frazioni Pozzuolo e Statte - continua Fanelli-. Si tratta di una viabilità che necessita di lavori importanti e sulla quale credo non siano stati fatti interventi significativi per almeno 10-15 anni. La somma a disposizione è purtroppo insufficiente a coprire la sistemazione dell'intera arteria stradale ma stiamo cercando di fare ilmassimo con quello che riusciamo a ricavare a bilancio e dalle varie economie. Altra notizia importante riguarda la sistemazione della strada che va da Mecciano a Canepina- conclude l'assessore Fanelli-. Alla già avvenuta approvazione del progetto di fattibilità è infatti seguita qualche giorno fa anche l'appriovazione del progetto definitivo per lavori significativi supportati da un quadro economico di circa 500mila euro. Adesso intercorreranno altre due settimane per la presentazione del progetto esecutivo, dopodichè si partirà con la procedura per l'affidamento dei lavori e l'appalto e quindi con la realizzazione dell'opera che vorremmio completare entro la fine dell'estate". 

C.C 
 
È stato pubblicato il bando di gara telematica a procedura aperta per l’affidamento in concessione del servizio di gestione del mattatoio comunale di Camerino e relativi servizi di macellazione. Il termine per la presentazione delle domande è stato fissato all’11 luglio 2021 alle ore 13.
“Si procede al tentativo di ripristino dell’attività di macellazione sul territorio – ha commentato il sindaco Sandro Sborgia soddisfatto – Riteniamo la struttura fondamentale e strategica per la ripresa economica del territorio, consapevoli delle difficoltà che le imprese agricole in generale e il settore zootecnico in particolare stanno affrontando in questo delicato momento. È comunque un’opportunità cui l'Amministrazione caparbiamente punta per il rilancio economico dell’entroterra. Per altro, con il coinvolgimento dell’Università di Camerino, degli operatori agricoli e delle organizzazioni di categoria sono allo studio numerosi progetti per la creazione di un circuito di filiera della produzione delle carni di qualità che possano consentire di identificare l’area camerte come punto di riferimento di alimenti sicuri e garantiti. Come già abbiamo fatto per altri prodotti locali cui abbiamo attribuito la denominazione d’origine comunale, intendiamo avviare e supportare iniziative volte a promuovere le eccellenze alimentari così che si possano creare occasioni di lavoro per i giovani e per quanti intendano investire nel nostro entroterra. È un impegno che avevamo preso – conclude il sindaco Sandro Sborgia – consci dei sacrifici che vivono le nostre aziende agricole, costrette a sopportare costi e disagi per continuare a esercitare un lavoro duro e difficile. Il mattatoio è stata la prima opera pubblica ricostruita nella città ducale, dopo il terremoto del 2016, per una spesa di 209mila euro. In stallo per quasi tre anni, il progetto a fine 2019 è stato approvato e finanziato, rendendo così eseguibili i lavori che hanno ora consentito di rendere il plesso di nuovo utilizzabile e quindi a servizio delle aziende dell'entroterra”.
La sede, ubicata in località Pian d’Ajello, lungo la strada Caselle-Ponte della Cerasa, è stata terminata da qualche mese.
c.c.
È iniziato a Camerino il progetto di pubblica utilità denominato “Cura giardini e frazioni” a cui parteciperanno i soggetti che percepiscono il reddito di Cittadinanza. In particolare, saranno 4 le persone occupate che dovranno svolgere 12 ore settimanali nelle aree verdi della città e sulle frazioni. I servizi per il momento saranno svolti alla Rocca dei Borgia, nei giardini del quartiere Vallicelle, sul piazzale di Gioco del Pallone conosciuto a Camerino come “Sotto le piante” nonché nei giardini del quartiere di Montagnano.

“È un progetto che abbiamo fortemente voluto – conferma il sindaco Sandro Sborgia - per consentire a chi percepisce il reddito di cittadinanza di rendersi utile alla comunità e di cominciare a reinserirsi nel mondo del lavoro. Camerino è stato il primo comune della Regione ad avviare questo tipo d’iniziativa. Abbiamo già una ragazza che si occupa dell’accesso agli atti all’ufficio tecnico, altri sono stati impegnati dell’attività di sorveglianza degli ingressi scolastici per evitare assembramenti. Con questo nuovo progetto diamo seguito a chi può essere impiegato per le attività legate alla cura del verde pubblico e piccole mansioni in favore sella comunità. Credo che sia un’iniziativa molto importante per la città e chi vi abita”
c.c.
"Si parla tanto di ricostruzione e rilancio di questi territori disagiati, poi alla prima occasione a tagliare i servizi essenziali di una città e di un'intera provincia non ci si pensa due volte. È inaccetabile e non lo permetteremo". Così Sandro Sborgia, sindaco del Comune di Camerino, tra i destinatari della nota che il Dap,  Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria ha inviata anche al Procuratore di Macerata e al Presidente dell'Ordine degli avvocati per informare dell'ipotesi di soppressione della Casa circondariale di Camerino.
 È l' ennesima doccia fredda  per un territorio, che  dal 2016  sta faticosamente cercando di resistere ad una interminabile serie  di situazioni avverse.
"È proprio questa l'eventualità paventata dal Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziiaria- spiega il sindaco Sandro Sborgia-: il carcere di Camerino, inagibile  a seguito del sisma, potrebbe non essere ricostruito, in quanto  la struttura presso la quale era adibito, anche qualora fosse ripristinata, non risponderebbe più ai requisiti di legge per garantire ai detenuti quelle condizioni di vivibilità previste dalle norme per le case circondariali.  Questo è in sostanza il contenuto del documento. Vorrei ricordare - prosegue Sborgia - che l'amministrazione comunale che mi pregio di guidare, già da appena insediata ha aperto e continua a mantenere aperti dei canali di interlocuzione con il Gabinetto del Ministro della giustizia, sia con il Sottosegretario Giorgis del Governo Conte, sia con l'attuale capo di Gabinetto del Ministro della giustizia del Governo Draghi, ai quali è stata  premurata la necessità del ripristino della casa circondariale per la sua assoluta valenza e per il suo importante servizio. Non va dimenticato che si tratta infatti dell'unico carcere della provincia di Macerata esistente;  teniamo inoltre a ribadire oltretutto  che nel 2018 è stato lo stesso Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ad avallare e dichiararsi assolutamente disponibile per la realizzazione di un nuovo carcere da 100 posti nella zona già individuata di Morro. L'ipotesi di fattibilità necessitava solo del finanziamento; Il Dap informò che sarebbe stata presa in considerazione una volta reperiti i fondi necessari per la sua realizzazione. Ebbene- sottolinea Sborgia-, visti i temi delle tante risorse disponibili nell'oggi, credo che problemi di fondi non ve ne siano, credo che il problema risieda invece nella volontà di realizzare il nuovo carcere. Quello che a questo punto tutti deve vederci uniti- afferma-  è  scongiurare assolutamente l'ipotesi di soppressione. È inaccettabile. È per questo che chiediamo alla Regione e al Governo centrale che intervengano immediatamente al fine di sfuggire questa ipotesi di chiusura che determinerebbe la perdita di un servizio essenziale, non solo per la città ma per l'intera provincia, e, soprattutto, in un momento in cui tutti gli sforzi che si stanno facendo sono diretti a far sì che questa nostra area interna torni ad essere viva e vitale. Fondamentale - continua il sindaco- è che venga assolutamente accantonato  questo pericolo e che si proceda invece alla ricostruzione del nuovo carcere degno delle condizioni che permettano  ai detenuti un percorso di riabilitazione il più possibile migliore. Qui a Camerino ci sono tutte le condizioni per poterlo fare, anche in considerazione della esistenza di una Università che potrebbe sicuramente garantire ai detenuti una nuova opportunità di riabilitazione, l'opportunità di un percorso di vita diverso rispetto a quello che li ha magari  portati a conoscere la vita carcere. Dunque, questa iniziativa che viene prospettata, oltre che inopportuna appare veramente fuori luogo; è completamente distante e slegata dalla realtà.
Credo che questo momento storico debba trovare unite tutte le forze politiche che stanno dedicando impegno per la ricostruzione e il rilancio di un'area duramente colpita. Pertanto, dal livello regionale a quello del Governo nazionale, ognuno deve fare la sua parte affinchè l'ipotesi di soppressione del carcere sia definitivamente accantonata anzi, affinchè sia questa l'occasione  per la ricostruzione di un carcere nuovo degno di poter ospitare i detenuti che hanno necessità di essere riavviati ad un percorso di riabilitazione.
La ricostruzione deve essere  accompagnata anche dalla necessità di mantenere i servizi in queste aree danneggiate e il carcere è un servizio essenziale che non può e non deve assolutamente essere disperso- conclude Sandro Sborgia- Occorre dunque un intervento deciso, sia da parte del governo regionale che del governo nazionale affinchè la stessa provincia di Macerata conservi il carcere di Camerino e, affinchè si proceda, anzi in tempi brevi, all'avvio del processo di costruzione del nuovo carcere". 
 c.c.
Nuova Caserma della Compagnia dei Carabinieri di Camerino. È prevista per questo venerdì la firma che ufficializzerà formalmente la cessione al demanio del diritto di superficie su parte dell'immobile di proprietà dell' Unione Montana per la costruzione della nuova caserma a servizio della Compagnia dei Carabinieri. 
"Finalmente sembra di essere ad un passo dal traguardo- dichiara il sindaco Sandro Sborgia-.Uso il condizionale proprio per scongiurare qualche imprevisto dell'ultimo momento, ma dovremmo arrivare domani alla firma della cessione del diritto di proprietà superficiaria  per quanto riguarda la cessione di parte dello stabile dell'Unione Montana Marca di Camerino. È una vicenda che è durata tanto e troppo tempo - continua il primo cittadino- il che ha impedito di vedere ad oggi quanto meno un inizio dei lavori. Nonostante tutto siamo riusciti a comporre le varie istanze in causa e i vari interessi. È stato un lavoro a tratti anche faticoso, tanto che avevamo già in qualche modo pensato anche alla possibilità di un piano b alternativo, proprio in ragione dei numerosi ostacoli rilevati durante questo percorso. Che dire, siamo arrivati ad un punto importante- prosegue Sborgia-; aspettiamo domani la firma e, se Dio vuole, anche per quanto riguarda la caserma dei Carabinieri potremmo vedere in tempi ragionevolmente brevi l' avvio dei lavori di adeguamento dello stabile
Teniamo presente che la cessione di questa parte dello stabile non potrà fare altro che, non solo ridare una dignità alla struttura deputata ad ospitare la caserma dell'Arma ma offrirà anche un luogo dove la compagnia Carabinieri potrà esercitare appieno e nelle migliori condizioni possibili le proprie funzioni; questo intervento comporta anche la sistemazione di quella parte dello stabile che, da anni e anni, era  lasciato in situazione di abbandono e purtroppo anche di deterioramento dovuto all'incuria, in questo modo verrà dunque ripristinato, rivitalizzato e rifunzionalizzato.
Non dimentichiamo che è un bene pubblico che torna ad essere funzionante e funzionale per le esigenze della collettività. Quindi, mi dichiarerò soddisfatto solo dopo che avrò visto la conclusione di questo iter, che speriamo domani possa arrivare a sua completa definizione.
Aspettiamo domani- conclude Sandro Sborgia-, dopodiché faremo tutte le dichiarazioni del caso, visto che questo percorso è stato molto travagliato ed è corretto che la cittadinanza e tutto l'entroterra, che rappresenta il territorio di competenza della Compagnia dei Carabinieri di Camerino, conoscano e possano avere le giuste informazioni riguardo al percorso che è stato compiuto ed è stato necessario per arrivare fin qui. Quindi attendiamo la firma e poi solleveremo le braccia, pur essendo comunque fiduciosi nella consapevolezza di aver compiuti tutti gli sforzi necessari". 

C.C.
L'ospedale di Camerino è Covid Free. Può dunque ripartire l'attività operatoria del reparto chirurgia e sembra che lo stesso possa avvenire presto anche per il reparto di ortopedia. Tira un piccolo sospiro di sollievo il primo cittadino della città ducale Sandro Sborgia che ha sempre messo il ripristino delle funzioni ordinarie del nosocomio al centro delle sue battaglie. 
"La notizia della curva in discesa sui casi di contagio e il fatto che le terapie intensive, diversamente da quel che era qualche giorno addietro, non siano ora di estrema importanza non può che farci piacere - afferma il sindaco Sandro Sborgia-. Dobbiamo però osservare che non ci risulta al momento che l'anestesia- rianimazione torni ad essere operativa. Inoltre, sembrerebbe che la Chirurgia dovrebbe  tornare a funzionare ma siamo stati informati che per il momento, saranno operative solo la Medicina e il Pronto soccorso per le questioni mediche.
Quello su cui  noi saremo vigili e attenti - continua il sindaco- è a che il reparto di terapia intensiva torni ad essere operativo all'interno del nostro ospedale e che quindi, tutto il personale che oggi è distaccato al Covid Center di Civitanova torni ad essere operativo all'ospedale di Camerino.
Senza la rianimazione e l'anestesia- sottolinea - l'ospedale purtroppo non può funzionare come dovrebbe, proprio perché non garantirebbe la necessaria sicurezza nel corso delle attività chirurgiche.
Secondo punto che mi preme rimarcare e sul quale è concentrata la nostra attenzione è quello dell'Ortopedia- continua Sborgia-, ortopedia che rimane  ancora con una sola unità e, non mi pare che fino a questo momento ci siano delle novità in arrivo. È vero, ci sono stati proclami ma nulla di fatto e nulla ancora di concreto. Questo per dire che,  bene il fatto che l'ospedale di Camerino torni ad essere libero da malati covid, bene che riprenda nelle proprie funzioni, ma il personale di anestesia e rianimazione deve tornare ad essere operativo all'ospedale di Camerino, così come devono tornare tutte quante le attrezzature che sono state portate via e poter dunque consentire la ripresa delle attività chirurgiche. Detto questo- prosegue  Sborgia-  mi auguro che tutto si sistemi e che tutto torni all'ordinarietà. Siamo in tempi purtroppo difficili, speriamo che il vaccino produca i suoi effetti e che quindi questa pandemia possa essere tenuta sotto controllo in modo da riuscire a riprendere la nostra quotidianità e normalità ma sull'ospedale siamo stati e continueremo ad essere vigili fino a che non saranno ripristinate tutte le funzioni, i reparti e il personale che il nosocomio ha sempre avuto  e ha sempre garantito. Prendiamo con un sentimento di positività questa riapertura graduale - conclude il sindaco- ma è chiaro che vogliamo vedere fatti concreti e combatteremo finchè quello che abbiamo chiesto finora, cioè il ripristino delle funzioni ordinarie, sia garantito e sia reso possibile quanto prima. Così come è avvenuto nelle loro attività ordinarie per gli ospedali di Macerata e Civitanova, anche l'ospedale di Camerino che serve una gran parte del territorio Provinciale, dovrà tornare a funzionare".

c.c.
La vice sindaco di Camerino Lucia Jajani ha incontrato la consigliera regionale, nonché presidente della Commissione Sanità, Elena Leonardi per confrontarsi e discutere in merito alla situazione dell’ospedale di Camerino, convertito a presidio Covid dalla metà di febbraio. Già a novembre il nosocomio della città ducale a servizio dell’entroterra, aveva visto la conversione del reparto di Medicina con conseguente trasferimento di 60 unità del personale sanitario al Covid Center di Civitanova. Ciò ha comportato, inevitabilmente, una riduzione dei servizi ospedalieri ulteriormente tagliati lo scorso febbraio.
“La consigliera regionale Leonardi è stata ben disposta ad ascoltarmi e ha preso in considerazione la nostra situazione – ha spiegato la vicesindaco Jajani – Le ho esposto le nostre problematiche, ma anche i timori che nutriamo sulle sorti dell’ospedale che, di fatto, ad oggi non garantisce i servizi necessari per le cure al bacino d’utenza che ne ha bisogno. È una struttura a servizio di un territorio che comprende tutto l’entroterra, da Serravalle a Matelica, da Castelsantangelo sul Nera a Muccia, Valfornace, Pieve Torina, Esanatoglia, Sefro. L’attuale situazione vede mancanza di personale e medici, con i reparti di Chirurgia, Ortopedia, Medicina e Terapia intensiva praticamente fermi, così come gli interventi. Ho chiesto dunque informazioni su come e quando verrà riportato l’organico attualmente impiegato al Covid Hospital di Civitanova e quando verranno ripristinati le unità mediche che se ne sono andate con mobilità – continua la vice sindaco Jajani - È stato un incontro molto positivo e confido nel fatto che possano seguire i fatti che riportino l’attività dell’ospedale a servizio di tutti i cittadini. Siamo ben consapevoli che la pandemia ha richiesto un grande impegno e sforzo, ma vista la situazione che sta tornando alla normalità, ci auguriamo che sia ripristinato quanto prima anche quanto necessario per l’ospedale camerte”.

c.c.

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