Dopo Tarcisio Antognozzi, anche Francesco Borioni si è presentato alla cittadinanza settempedana in vista della prossima tornata elettorale. Il candidato sindaco della coalizione progressista “San Severino Futura” ha scelto il Chiostro di San Domenico per quella che, più che una conferenza stampa, è stato un “salotto”. Nel giro di poco più di un’ora, Borioni ha presentato la sua squadra e il suo programma di mandato. Una formula più “informale”, che Borioni ha scelto per “ridurre le distanze e rendere la presentazione più piacevole e più semplice da seguire per gli elettori”. Pochi punti, ma ben chiari. Quelli che da sempre animano la discussione politica a San Severino. La bretella con Tolentino, la sanità, il turismo. Il tutto declinato nell’ottica dell’ascolto e del confronto che Borioni ha sempre sottolineato come “strada da seguire per tornare a coinvolgere attivamente la cittadinanza”.

Il candidato sindaco ha spiegato: “Avremo un occhio di riguardo alla dimensione delle associazioni e dei quartieri, interlocutori privilegiati in un territorio vasto come quello di San Severino, per risolvere le questioni più urgenti, su tutte proprio l’ospedale che dovrà tornare a essere un punto di riferimento per l’entroterra. San Severino dovrà essere un faro per l’alto maceratese”.

Per farlo il fronte progressista si affida a una rinnovata rete viaria: “Saranno decisivi i collegamenti verso la valle del Chienti e anche con la Pedemontana – ha spiegato Borioni, concludendo con una presa di posizione politica – : noi siamo l’unica, vera, lista di centrosinistra e progressista, gli elettori di quell’area sapranno a chi rivolgersi”.

l.c.
Una candidatura nel segno della continuità. La definisce così Rosa Piermattei, sindaco uscente di San Severino Marche, all’alba della campagna elettorale. Una seconda discesa in campo rimasta celata fino agli ultimi giorni utili, ma che era nell’aria sin dagli scorsi mesi. L’obiettivo con cui la lista “San Severino Cambia”, lo stesso nome di cinque anni fa, si presenta nuovamente alla cittadinanza è quello di proseguire il lavoro avviato nella sua prima legislatura, segnata prima dal sisma e poi dal Covid.

L’augurio che si fa il sindaco Piermattei è quello di un quinquennio più sereno, nel quale lavorare per le criticità emerse dopo il terremoto e la pandemia, ma che non sono ancora portate a termine. “La ricostruzione post sismica, pubblica e privata sta procedendo spedita. È una nostra priorità – sottolinea la Piermattei – . La viabilità e l’intervalliva sono un altro tema cardine: questioni che si intrecciano inevitabilmente con la sanità. San Severino, una volta terminati i collegamenti con la valle del Chienti, sarà davvero un centro importante per l’entroterra Maceratese. Il nostro ospedale, insieme ai presidi di Camerino e Matelica, andrà potenziato e dovrà fungere da riferimento per il territorio. In questo senso l’interlocuzione con l’attuale amministrazione regionale e con i sindaci dei Comuni vicini dovrà essere costante”.

Poi i chiarimenti sull’orientamento politico: “Siamo assolutamente civici: dopo cinque anni di politica lo posso dire – spiega, chiudendo, la Piermattei. Crediamo nella politica votata alla città, non ai giochi di partito. Negli scorsi cinque anni questa amministrazione si è interfacciata con grande chiarezza e collaborazione con tutti, al netto dei colori politici: è quello che continueremo a fare se la cittadinanza lo vorrà”.

l.c.
Si chiama “Muccia verso il futuro” la lista che segna la discesa in campo dell'avvocato Giuseppe Abruzzo nella competizione elettorale che porterà al rinnovo della Giunta e del consiglio comunale. " Una competizione  elettorale che  vedo  sicuramente dura perché il momento e l’impegno lo richiedono - esordisce il candidato sindaco Abruzzo-  Da parte mia sarà sicuramente corretta: non ci saranno attacchi personali né nei confronti del sindaco attuale né dei singoli esponenti dell'amministrazione uscente anche considerato che con alcuni di loro in particolare ho anche dei rapporti amichevoli e cordiali . Detto questo – spiega Abruzzo-  la campagna elettorale sarà sicuramente dura perché da un punto di vista invece amministrativo non condivido assolutamente nulla di quello che è stato fatto da dall’attuale amministrazione,  o meglio, di quello che non è stato fatto,  per cui ripeto che sarà una competizione dura ma da parte mia corretta”.  La motivazione di fondo della squadra “Muccia verso il futuro” e dell’impegno guida di Giuseppe Abruzzo è rappresentare un cambiamento.
Rinnovamento anche con esponenti che comunque possono avere esperienza nel campo amministrativo. Rinnovamento nel senso di idee nuove perché Muccia ha bisogno, non di rinascere perché non è mai morta, ma di ripartire sì perché Muccia non è mai partita. Non  è mai partita la ricostruzione post sisma che è ferma e immobile  a testimoniare purtroppo che le scelte fatte da questa amministrazione sono inconcludenti, scombinate e scriteriate”.  Dare impulso alla ricostruzione è dunque il punto cruciale del programma di lista “ perché – sottolinea Abruzzo- è da lì che si deve necessariamente partire per dare un futuro a Muccia in tutti i sensi e sotto  tutti gli aspetti: da quello economico a quello sociale e anche amministrativo. Punto fondamentale è sicuramente la ricostruzione che, al di là di chiacchiere, di proclami e di inaugurazioni,di prime pietre, è ferma al palo. Non si muove assolutamente nulla. A Muccia la realtà è che non si vede  un cantiere pubblico che sia partito- prosegue il candidato sindaco-. Si dice che ci sono 17 progetti ma non si sa in concreto quali siano al netto, tra ricostruzione del teatro,  della sede comunale e ricostruzione della casa di riposo che, sicuramente tutti noi vogliamo ma che finora non si sono viste. Inspiegabile poi l’ultimo annuncio che si può ascrivere tra le scelte scriteriate di questa amministrazione; parlo della ricostruzione della palestra comunale a 2 km dalla sede dell'edificio scolastico che costringerebbe i bambini a spostarsi tutti i giorni tutti i giorni con mezzi comunali e non consentirebbe di sfruttare come si deve la palestra. Dovrebbero spiegarci- rincalza Abruzzo- per quale motivo l’edificio della palestra comunale vada collocato lontano dalla sede scolastica.  Dovrebbero spiegarci anche il perché di quella soluzione che ha portato a posizionare  le attività commerciali, lontane da quelle che sono le aree residenziali delle soluzioni abitative d’ emergenza e in una posizione, assolutamente non fruibile da parte di  anziani che, o non possono muoversi, o hanno difficoltà a raggiungere. Per quale motivo non sono stati utilizzati allo scopo gli spazi immediatamente adiacenti alle sae? Queste sono  le risposte che deve dare l’amministrazione Baroni  che non può fare delle promesse che allo stato non è in grado di mantenere. Per quale motivo dovrebbe realizzare nei prossimi 5 anni  quello che non ha realizzato negli ultimi 3?
Azioni concrete dunque e di sviluppo, in grado di dare un impulso e una prospettiva al paese;  è quanto si prefiggono i componenti della squadra a sostegno del candidato Abruzzo; una squadra determinata e fattiva  che si pone come alternativa alla lista “ La Torre” guidata dal sindaco uscente Mario Baroni. 
“Nella nostra squadra ci sono elementi che sicuramente rappresentano la nuova Muccia di tutte le età, di tutte le occupazioni,  e delle più diverse  esperienze. Elementi come Fabio Barboni ex sindaco e dirigente regionale il quale ha  tutte le competenze per aiutarci nella crescita e in quel rinnovamento che mai è stato finora praticato e cercato. Una squadra fattiva che racchiude  delle esperienze amministrative anche importanti e persone che hanno voluto mettersi a disposizione di questo gruppo molto affiatato per farlo crescere e per consentire a Muccia di proiettarsi verso il futuro. Ecco spiegata anche la scelta  di “Muccia verso il futuro”come nome di lista e come messaggio di lista,  che non può essere “La torre”- conclude-  La torre è immobile e invece Muccia deve essere proiettata verso il futuro come tutto il territorio e, con l’unità dei comuni vicini”.   
c.c.
“Sosterrò Forza Italia e i suoi alleati alle prossime amministrative ma, una volta chiusa la tornata elettorale, la porta del mio ufficio sarà aperta a tutti, al netto del colore politico”. Lo ha detto Gianluca Pasqui, vice presidente del Consiglio Regionale e coordinatore di Forza Italia Marche. L’appoggio ai berlusconiani e alle coalizioni ben distinto, dunque, dalla disponibilità al dialogo propria di una figura istituzionale. Quasi a scongiurare battaglie politiche in quelle che saranno poi fasi decisive in “tempo ordinario”, a spoglio concluso.

Il vicepresidente dell’assemblea legislativa regionale sottolinea dunque il suo appoggio politico nelle piazze che si animeranno fino al prossimo 3 ottobre, salvo poi rimarcare come il ruolo che ricopre imponga il rispetto “di tutti gli elettori, perché l’istituzione rappresenta sia gli elettori della maggioranza che quelli della minoranza. La prova di ciò che dico – afferma Pasqui – è nelle azioni che, negli anni da sindaco, ho portato avanti in sinergia con altri primi cittadini in temi di vitale importanza come la sanità territoriale. Ritengo dunque che, al netto degli esiti elettorali, tutte le forze che amministreranno dovranno avere delle corsie di comunicazione con gli enti sovracomunali, in un’ottica di grande collaborazione”.

Poi la proposta di legge, arrivata nelle ultime ore e presentata al Consiglio Regionale: incentivare, con una norma ad hoc, l’insediamento di personale sanitario nell’entroterra maceratese. Una serie di incentivi, di natura logistica ed economica, per andare a rafforzare la presenza di professionisti sanitari in un’area in cui la loro carenza rappresenta una problematica. Pasqui ha proseguito spiegando la proposta, definendola “di vitale importanza per le aree interne, con particolare riferimento a quelle colpite in maniera consistente dal sisma 2016. L’obiettivo – spiega Pasqui – è quello di sanare una questione che, da anni, rende difficoltoso garantire una sanità equa in queste zone. La legge intende individuare degli incentivi che andranno ad agevolare la gestione sanitaria capillare, aumentando appunto l’appetibilità delle aree montane agli occhi dei lavoratori del settore. Nella fattispecie, c’è la possibilità di erogare indennizzi di residenza fino a 12mila euro, cumulabili con la possibilità di avere a disposizione degli immobili recuperati. Ritengo – conclude il vicepresidente Pasqui – che sia una possibilità da considerare e su cui le forze politiche dovrebbero fare quadrato”.

l.c.
Quella guidata da Tarcisio Antognozzi, nuovo volto del centrodestra di San Severino, è la più giovane delle liste che correrà al Municipio settempedano: lo è per età media, per il leader più giovane (Tarcisio Antognozzi, appunto, ndr), e per il primo candidato consigliere settempedano nato negli anni 2000, Leonardo Simoncini.Insieme per San Severino”, questo il nome scelto per la coalizione, è riuscita a concentrare le quattro colonne del centrodestra settempedano. Un percorso di sintesi iniziato nello scorso maggio e che si è protratto fino agli ultimi giorni utili per sciogliere le riserve. Trattative estenuanti, che alla fine hanno portato a una “sintesi”, parola ampiamente tra le più utilizzate nella conferenza stampa di presentazione in cui Antognozzi si è svelato agli elettori.

L’altra parola chiave è stata “futuro”. Antognozzi lo ha più volte sottolineato, sostenendo come la sua investitura a capo della coalizione sia una scelta arrivata “dal basso, con il supporto di tutti i partiti che animano il sodalizio. Ma non sarà un percorso di stretta attualità. Quello che proporremo è una visione della città orientata ai prossimi venti anni. I cardini – spiega Antognozzi – dovranno essere la politica sanitaria, la ricostruzione, il turismo, la viabilità. Tutte sfaccettature della città che crediamo debbano essere migliorate. La squadra che abbiamo formato è pronta ad accettare le sfide che ci siamo proposti e che la cittadinanza ci chiede di vincere. Crediamo fermamente nella politica del fare, ma anche in quella del pensare, confrontare, discutere, programmare. Questo sarà il nostro modo di amministrare”.

Antognozzi ha poi proseguito nello spiegare le motivazioni che hanno portato alla scelta della sua figura quale capofila della coalizione: “Il sodalizio mi ha indicato come uomo di responsabilità per questo nuovo centrodestra unito. È una scelta politica di lungo periodo, non autoreferenziale. Saremo pronti, se la cittadinanza lo riterrà opportuno, a governare con immediata efficienza: non ci saranno ‘lune di miele elettorali’. Puntiamo a parlare delle ‘prime cento ore di governo’, non dei famosi ‘primi cento giorni’. Lo faremo con il contatto e con l’ascolto. Non è campagna elettorale, ma la nostra firma”.

Ad affiancare Antognozzi nel suo discorso di presentazione, il Senatore Antonio Saccone e Luca Marconi, entrambi Udc. Il candidato sindaco ha sottolineato questo aspetto: “Le mie radici politiche affondano nella Democrazia Cristiana, poi divenuta Unione di Centro. Partendo da quelli che sono i miei valori politici, abbiamo avviato questa progettualità, capace di abbracciare il mondo civico e delle associazioni per riportare la politica tra le persone”.

La chiusura riservata ai temi più scottanti: la sanità, con l’ospedale Bartolomeo Eustachio, e la viabilità. In entrambi i casi Antognozzi parla di “sinergia tra Comuni e con le istituzioni sovracomunali: pensare a un ospedale competitivo, eccellente, capace di offrire una sanità radicata sul territorio soprattutto per le persone anziane e per la medicina non specialistica è fondamentale. La viabilità – chiude Antognozzi – è un nodo cruciale. Collegarci alla Pedemontana, oltre ai notevoli passi avanti fatti nella burocrazia che riguarda l’intervalliva, sarà un eccezionale volano per un Comune che deve rappresentare un riferimento per tutta l’alta valle del Potenza”.

l.c.
“Riprendere in mano le priorità del Comune, con un occhio attento alla cooperazione con i paesi vicini e alla partecipazione e trasparenza con i cittadini”.

Sono queste le colonne portanti del programma e della campagna elettorale di Costantino Mariani e della sua lista “Castelraimondo insieme” con la quale si pone come alternativa a Patrizio Leonelli e ad una squadra che negli ultimi anni ha governato la città.

“Ci concentriamo sui temi pragmatici e immediati della ricostruzione – esordisce il candidato – partendo dalle priorità complessive del Comune che, nell’ultimo anno, è stato commissariato (dopo che il sindaco Renzo Marinelli è stato eletto in consiglio regionale, ndr) e si è quindi persa la traccia della visione amministrativa. Ci si è occupati soltanto dell’ordinaria amministrazione”.

Mariani annuncia quindi un cambio di rotta dal punto di vista amministrativo: “Vorremmo diversificare l’orientamento dell’amministrazione precedente che ha cercato poco la cooperazione con i Comuni vicini.

Noi crediamo, invece, che per uno sviluppo turistico ed economico, per la valorizzazione dell’università e per la difesa dell’ospedale, la cooperazione con i Comuni vicini sia essenziale”.

Ma il candidato parla anche di differenze di metodo. “Vorremmo essere molto più inclusivi, partecipativi e trasparenti di quanto l’amministrazione non lo sia stata fino ad oggi. Con la cittadinanza è mancato il confronto”.

Poi uno sguardo alla campagna elettorale caratterizzata non tanto dal comportamento della lista avversaria quanto, secondo Mariani, da un modo di fare proprio di Castelraimondo: “In paese – spiega - , indipendentemente dalla campagna elettorale, si respira un clima un po’ divisivo, settario, con una forte sottolineatura degli elementi di appartenenza da una parte all’altra. Credo ci sia po’ troppa intolleranza, ma fa parte della cultura di questo centro che si riflette quindi anche sul periodo che precede le elezioni”.

Non lo preoccupa, invece, il risultato ottenuto da Renzo Marinelli alle elezioni regionali, in quello che potrebbe essere un termometro anche per le amministrative visto che la squadra a sostegno di Leonelli vede in campo diversi nomi che prima governavano con l’ex sindaco.

“Quella è la squadra che governa da 25 anni a questa parte – dice - e anche per questo vedo la mia candidatura come una opzione di verifica e di cambiamento, se i cittadini la vorranno cogliere.

Ma non è il successo di Renzo (Marinelli, ndr) che mi preoccupa, anzi mi conforta. Bisogna fare le valutazioni su due piani diversi: su quello regionale è andata bene e su quello comunale ora si vedrà.

Certamente il risultato che Marinelli ha ottenuto sul territorio è un merito che lui ha saputo costruirsi nel tempo. Averlo come punto di riferimento – conclude - sarà utile per chiunque governerà il Comune”.

GS
Saranno tre i candidati che concorreranno al voto per l’elezione diretta del sindaco e del consiglio Comunale del Comune di San Severino.

Il primo a depositare la propria candidatura alla carica di Sindaco è stato Francesco Borioni, classe 1965, capolista di “San Severino Futura”.

Al suo fianco, Alessandra Aronne, Samuele Bonifazi, Michela Cambiucci, Oliviero Carducci, Cadia Carloni, Giovanni Chiarella, Americo Eugeni, Alessandro Giusepponi, Fabrizio Marinelli, Pietro Paparelli, Gianpiero Pelagalli, Gilberto Primucci, Mirta Ramaccini, Francesco Maria Setaro, Lucia Ticà e Martina Zucchi. 

La seconda lista presenatata è quella del sindaco uscente Rosa Piermattei, del 1960. Il suo gruppo, come cinque anni fa, si chiama “San Severino Cambia” ed è composto da alcuni attuali componenti della giunta come Sara Clorinda Bianchi, Vanna Bianconi, Jacopo Orlandani, Paolo Paoloni, Sandro Granata; tra i nuovi figurano Paolo Amici, Elisa Angeletti, Valter Bianchi, Luca Bonci, Alberto Capradossi, Maria Teresa Domizi, Andrea Fratini,  Edoardo Magnapane,  Michela Pezzanesi, Giulia Smerilli, Teresa Traversa.

Infine il primo che era uscito allo scoperto: il candidato del centrodestra unito, Tarcisio Antognozzi, che negli ultimi anni era stato assessore dell'amministrazione Piermattei. Oggi corre con la lista “Insieme per San Severino”, al fianco di Alessandra Albani, Sandra Alessandrelli, Cinzia Anibaldi, Debora Bravi, Gino Caciorgna, Gabriele Codoni, Tiziana Gazzellini, Benedetta Losavio, Elisa Marini, Simone Meschini, Andrea Migliozzi, Gabriele Pacini, Alberto Pilato, Ndricim Popa, Roberto Ranciaro, Leonardo Simoncini.

GS
Due i candidati in lizza a Muccia per le prossime amministrative del 3 e 4 ottobre. Il colpo di scena è arrivato giusto nelle ultime ore. Sfumata la possibilità di una corsa a tre a seguito della rinuncia di Diego Camillozzi presidente 45enne dell’associazione “La terra trema.Noi no”, la sfida elettorale è dunque tra il sindaco uscente Mario Baroni 73 anni e l’avvocato Giuseppe Abruzzo, 49 anni, siciliano d'origine ma dal 2007 residente a Muccia. 
Ad affiancare Mario Baroni nella lista civica "La Torre" sono i candidati consiglieri Stefano Antonelli, Sergio Bentivoglio, Roberto Braghetti, Luciano Casoni, Carlo Francesco Chiarolla, Valentina Crocenzi, Samuele Cucculelli, Stefano Elisei, Raffaela Trojani, Maria Elena Zerani.

Muccia verso il futuro” è invece il nome della lista guidata da Giuseppe Abruzzo che schiera tra i suoi candidati Mirco Albani, l’ex sindaco Fabio Barboni, Anna Bettacchi, Laura Bizzarri, Barbara Carnevali, Alessandro Loreti, Otniel Martinez, Federica Petri, Giuseppe Reversi e Silvia Serfaustini.

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Diego Camillozzi

Tra le motivazioni che hanno spinto Diego Camillozzi a non far parte della competizione il fatto che secondo lui tre liste sarebbero state troppe.
“Staremo a guardare la sfida, consapevoli che col nostro gruppetto di voti, potremo in ogni caso decidere quale lista aiutare- - dichiara Camillozzi -. Nessun rammarico, se non quello che Muccia non è pronta al cambiamento. La dice lunga il fatto che il Comune ha gli stessi due personaggi da 43 anni e che uno dei due andrà avanti fino a raggiungere anche i 48 anni. Il rammarico più grande- conclude- è che Muccia non è pronta al cambiamento”.

C.C
Dai probabili quattro iniziali a due ufficiali. I rumors che avevano ingigantito il numero dei candidati alle prossime elezioni amministrative di Bolognola si sono ridotti e oggi, nel giorno dell’ufficialità delle liste, si ha la conferma che saranno in due a contendersi la poltrona di sindaco.

Prova ad ottenere il secondo mandato il sindaco uscente, Cristina Gentili con la lista  “Noi con Bolognola” composta da Serenella Marano, Giovanni Leone, Francesca Fabbrizi, Benita Montecchiari, Enrico Greco, Riccardo Teloni, Barbara Cacciolari, Valentina Gregori, Alfredo Lo Presti e Antonio Mottola.

Dall’altra parte Mauro Angelo Blanchi correrà con “Si amo Bolognola” affiancato da Nicola Gentili, Paola Cardarelli, Giovanni Pieroni, Renzo Baldi, Fabio Massimo Barberini, Cristina Carafelli, Fabio Del Gobbo e Alessandro Lancellotti.

GS
Confermata la corsa a due a Castelraimondo: Patrizio Leonelli e Costantino Mariani si contenderanno la carica di sindaco.

Ufficiali i componenti delle rispettive liste. Leonelli schiera in campo, come scrive in una nota, “Un gruppo di candidati omogeneo  e allo stesso tempo ben assortito per età e competenze nei vari settori. Continuità con il lavoro svolto finora dalle passate amministrazioni, ma anche nuove idee contenute nel vasto programma elaborato nelle ultime settimane dopo aver ascoltato le esigenze del territorio”.

Al suo fianco ci saranno Edoardo Bisbocci, Luigi Bonifazi, Lorenzo Brachetta, Fabrizio Calmanti, Giorgia Casoni, Paolo Cesanelli, Claudio Cioli, Ilenia Cittadini, Valeria Lucarini, Renzo Marinelli, Roberto Pupilli, Elisabetta Torregiani.

Per Mariani la squadra che porta il nome di “Castelraimondo insieme” è composta da Riccardo Aringolo, Venanzo Castelli, Claudio Cavallaro, Mauro Crucianelli, Leonardo Francesconi, Gianclaudio Lori, Elena Mancinelli, Gilberto Mancini, Giorgia Olivieri, Mariolina Sgammato, Daniele Paganelli.

“Quella di presentarmi alle elezioni – aveva confidato Mariani – era una scelta che non avevo messo in conto, ma la prospettiva che un paese di 5mila abitanti si presentasse alle elezioni con una unica lista e senza possibilità di scelta alternativa mi è sembrato fuori luogo, così ho deciso di intraprendere questa avventura”.



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