Non si è fatta attendere la replica dell'ex assessore di Tolentino Alessandro Massi, in rappresentanza dell'associazione Tolentino Popolare, che ha voluto dire la sua a seguito delle risposte di Andrea Crocenzi e Silvia Tatò sulle critiche mosse dall'associazione in merito alle decisioni prese per il centro storico.

Lo scontro, cominciato da una nota di Tolentino Popolare che condannava le scelte dell'amministrazione sul Premio Ravera e sui commercianti del centro, sembrava terminato con le risposte dell'assessore alla Cultura e del consigliere con delega al Commercio, ma alcune affermazioni non sono proprio andate giù al fondatore dell'associazione nata a marzo 2017 che, nella sua lista civica all'ultima tornata elettorale, candidò proprio Crocenzi e Tatò.

"Ex nihilo nihil" Con la citazione latina di Lucrezio che appare nel cantiere di Villa Gabrielli, Alessandro Massi esordisce per "testimoniare - dice - il nulla della loro attività amministrativa" e risponde all'ultima affermazione di Silvia Tatò.

"È chiaro il riferimento al sottoscritto - afferma Massi - quando dice di aver fatto più di chi a parole ha praticato attività amministrativa per 7 lunghi anni. Ero io il consigliere delegato alla Cultura e lei sta beneficiando di un lavoro fatto da me prima e da Alessia Pupo poi. Ha terminato attività che erano state avviate prima della sua nomina. Popsophia è arrivata a Tolentino grazie al mio impegno. La Tolentino Brickart è stato un progetto su cui ha lavorato Silvia Luconi e in merito alla mostra inaugurata negli ex locali commerciali non ho problemi a dire che si tratta di un bel lavoro e che è stato fatto bene, così come mi sono complimentato con Silvia Tatò per l'idea della biblioteca online durante la pandemia".

Poi una risposta al veleno in merito alla sua candidatura: "Sono stato io a chiederle di candidarsi - afferma - dopo che nella precedente esperienza politica aveva preso una sola preferenza. Insieme a Crocenzi portano avanti il simbolo dell'associazione che li ha espulsi: avrebbero dovuto lasciarlo e costituire un loro gruppo perchè hanno preso una strada diversa dalla nostra.
Hanno continuato ad utilizzare il simbolo senza autorizzazione e noi siamo interevnuti nel rispetto degli associati.
Il simbolo non apartiene a Crocenzi e non è certo lui che deve concedercelo".

Massi si sofferma poi sulla questione del centro e dei commercianti: "Non è affatto vero che non ci siamo impegnati per le attività produttive e per il centro: è un tema sucui abbiamo puntato sin dall'inizio della campagna elettorale e portato avanti fino ad ora con la campagna per la scuola don Bosco e con progetti a cui tuttora stiamo lavorando. A dicembre scorso abbiamo organizzato un convegno sul tema e, sebbene avessimo invitato l'amministrazione, nessuno si è presentato. Proprio loro, venendo meno al programma dell'associazione, hanno tradito le aspettative dei cittadini.
Sono loro che dovrebbero mettere da parte tutto questo rancore per pensare al bene comune. Dovrebbero essere rispettosi delle associazioni e dei cittadini".

Infine la sferzata sulla posizione di Crocenzi in merito ai componenti della Commissione Attività Produttive: "Dal nostro punto di vista è solo lui che dovrebbe dimettersi dal momento che occupa un posto in consiglio comunale grazie all'elezione nella nostra lista di cui non fa più parte, nonostante questo non gli abbiamo mai chiesto di farlo, ma non si permetta di chiedere di farlo ad altri".

GS
"Una estate sguarnita e concentrata solo sul premio Ravera che si somma ai pochi aiuti ai commercianti".
Sono questi i punti principali su cui Tolentino Popolare si sofferma per condannare determinate scelte dell'amministrazione comunale.
Scelte che l'associazione definisce "culturalmente sbagliate".

"Mille euro totali a disposizione per 5 tra i commercianti "più fortunati" - esordisce l'associazione nella nota firmata da Fabio Montemarani, presidente della commissione sviluppo economico e attività produttive del Comune e dai componenti Diego Aloisi e Paolo Maiolati - per pagare gli spettacoli tre serate di "shopping sotto le stelle".
Cifra irrisoria che non aiuta nessuno e, anzi, scontenta molti, considerando i criteri di assegnazione per niente chiari e trasparenti".

Poi la questione del calendario estivo: "Inoltre, quasi la totalità dei fondi per gli eventi culturali 2020 - prosegue l'associazione - , sono stati destinati ad un unico evento, il premio Ravera, lasciando sguarnita l'intera estate. Chiediamo all'assessore alla cultura Silvia Tatò e al consigliere con delega alle attività produttive Andrea Crocenzi, quale sia la loro pianificazione in merito, per il nostro Comune".

Quindi le proposte di Tolentino Popolare: "Si potevano organizzare più eventi settimanali, non solo serali ma anche pomeridiani - propone l'associazione - . Si potevano coinvolgere le numerose associazioni sempre attive sul nostro territorio, richiamando gente a partecipare a più serate continue e animando cosi anche un centro storico oramai deserto. Basta guardare i piccoli paesi intorno a noi, nelle piazze ci sono persone ogni sera ad assistere ai vari eventi. C'è un progetto di rilancio del centro storico a lungo respiro - chiedono - o si punta ad improvvisare in base a scelte di convenienza? Perché sembra proprio che manchi un'ottica globale su quella che è la situazione della nostra città, in merito a una cultura di rilancio e di valorizzazione. Convocheremo una riunione della commissione Attività Produttive - concludono - perché riteniamo importante confrontarci con quest'organo sulle misure che sono state prese e sui prossimi passi".

GS
Sostegno concreto in previsione della riapertura a bar, gelaterie, pub, rosticcerie, pizzerie e ristoranti, attività che stanno vivendo maggiormente le difficoltà economiche dovute alla pandemia da Coronavirus e le conseguenti chiusure forzate. E’ quanto chiedono al sindaco Pezzanesi gli ex assessori Alessia Pupo (Forza Italia) e Alessandro Massi,insieme a Diego Aloisi e Fabio Montemarani (Tolentino Popolare). “La nostra proposta è finalizzata ad offrire la possibilità a tali attività di beneficiare di maggiori spazi all’aperto, chiaramente adiacenti, al proprio locale – si legge in una nota congiunta - Ciò in quanto, sembra evidente, che molte delle possibilità di riapertura di predetti esercizi passino dalla possibilità di svolgere il servizio con tavoli all’aperto”. A questo aggiungono anche la richiesta che l’amministrazione consideri la possibilità di sospendere la Tosap, la tassa di occupazione del suolo pubblico, fino a tutto il 2020. “Questo sarebbe un intervento risolutivo – continua la nota - che darebbe fiducia agli operatori del settore e la possibilità di ragionare al meglio su come organizzare gli spazi. Auspichiamo che l’Amministrazione possa accogliere questa proposta in breve tempo, predisponendo un piano degli spazi coerente ed idoneo alle esigenze di tutti gli operatori attivi nel centro storico e su tutto il territorio comunale, modificando, laddove necessario, la viabilità e le aree a traffico limitato. A tal fine – concludono i firmatari - è importante che l’Amministrazione convochi quanto prima i titolari delle attività per definire insieme il piano”.

f.u.

Non è una situazione particolarmente negativa ma nemmeno del tutto rosea quella di Tolentino. Qualcuno, come Umberto Pietroni di Confindustria Macerata, l’ha definita un’isola felice mentre secondo qualcun altro, come Marco Isabettini ritiene che per Tolentino l’area di crisi complessa Fermo e Macerata possa essere un’opportunità.

Di impresa e lavoro si è parlato ieri sera a Tolentino, a Palazzo San Gallo, in uno degli incontri organizzati da Tolentino Popolare. Folta la partecipazione e interessanti gli spunti di riflessione emersi, dai dati alle idee che potrebbero aiutare la città ad una crescita. 

“Ci tenevamo molto ad avere una fotografia della situazione - commenta Alessandro Massi - e abbiamo capito che è un po’ stagnante. È innegabile che il lavoro è il futuro di questo territorio e se c’è lavoro, investimenti di imprese, ci sarà anche sviluppo. Sono emersi dati positivi, come la ripresa della pelletteria, della domanda di lavoro, ma al tempo stesso ci sono stati dei campanelli di allarme. C’è stato l’appello alla formazione, a investire nella scuola perché da qui a breve ci sarà tanta domanda di lavoro che rimarrà inevasa dal momento che mancheranno le figure professionali”.

La serata è servita per prendere coscienza su ciò che va migliorato. Si è parlato di rete di imprese, giacché il concetto di “piccolo è bello” non sta più portando crescita a chi è rimasto legato a quel modello. “La politica deve essere motore di aggregazione, dare risposte e essere uno spazio di condivisione per quelle imprese che da sole non riescono ad accedere ai fondi, ad esempio. Da qui insomma si può partire per un nuovo modello di sviluppo economico”. L’attività di Tolentino Popolare, dopo il primo incontro sulla cultura con Vittorio Sgarbi e l’onorevole Andrea Cangini e dopo la serata di ieri, non si ferma. A breve, col nuovo anno, si parlerà di giornalismo, fake news, odio, e probabilmente sarà affrontato anche il tema del giornalismo di inchiesta: “Stiamo contattando vari personaggi e ci sono anche altre tematiche da affrontare come quello del commercio. A Tolentino - conclude Massi - purtroppo ci sono difficoltà di negozianti. Da qui al 31 dicembre chiuderanno ben quattro attività nel centro storico. E in ultimo il grande tema della scuola, non solo come strutture ma come concetto di istruzione”.




(Approfondimento sul prossimo numero de L’Appennino Camerte)




Gaia Gennaretti


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