"Dobbiamo ripensare cosa le aree delle quattro regioni colpite dal sisma saranno nei prossimi decenni per consentire di fermare lo spopolamento e la desertificazione, ma anche di attirare nuove persone e imprese a viverci. Legnini ha colto in pieno questazione”. Con queste parole Marco Bussone, presidente nazionale Uncem, ha commentato lannuncio dellinvestimento di 1,78 miliardi per rivitalizzare leconomia e il sociale dei territori del cratere.

Mercoledì infatti, il presidente del consiglio Mario Draghi e il commissario straordinario Giovanni Legnini, a LAquila, hanno annunciato la nuova misura e per ieri mattina era convocata la cabina di coordinamento sisma 2016, integrata dalla struttura di missione e dai rappresentanti del cratere dellAquila 2009 e dal Dipartimento Casa Italia per definire i programmi unitari per i due crateri da finanziare con le risorse aggiuntive. entro la fine dellanno, insieme a regioni e comuni, saranno individuati i progetti sui territori e saranno definiti i bandi per il sostegno alle imprese.

La notizia è stata ben accolta da Bussone: “Voglio ringraziare il Commissario Giovanni Legnini per il lavoro che ha avviato finalizzato alla rigenerazione sociale ed economica delle aree del cratere sismico del 2016. Non vi è infatti solo la ricostruzione pubblica e quella privata che devono essere realizzate. Si sta andando avanti, proprio grazie a Legnini, con una buona spinta. Abbiamo bisogno di ripensare cosa Abruzzo, Marche, Lazio, Umbria, saranno nei prossimi decenni, per consentire di fermare spopolamento e desertificazione, ma anche di attirare nuove persone, famiglie e imprese a viverci. Legnini ha colto in pieno questa azione - ha aggiunto - e con il Presidente del Consiglio Draghi a L'Aquila è stato annunciato l'investimento di 1,78 miliardi per la rivitalizzazione economica e sociale dei territori. Al piano ha lavorato intensamente Fondazione Symbola, con molti sindaci e amministratori locali. Ringrazio Fabio Renzi ed Ermete Realacci con i quali ci siamo confrontati  negli ultimi mesi in particolare su innovazione tecnologica, economia circolare, filiere forestali, riorganizzazione dei trasporti e della mobilità, inclusione sociale. Ora saranno i diversi livelli istituzionali delle aree del cratere del 2016, con quelli del cratere del 2009, a dare efficace attuazione a queste misure del Piano complementare. Uncem farà la sua parte".


Gaia Gennaretti
Sono 100 milioni di euro i fondi previsti dal Decreto Sostegni Bis per i Comuni montani turistici, cifra che va a sommarsi ai 700 milioni già stanziati dall’articolo 2 del Decreto Sostegni. “Una somma importante” fa sapere Uncem, a cui però non è piaciuta la ripartizione di queste somme. Dei 100 milioni del “bis” infatti, ben 46 saranno destinati alle province autonome di Trento e Bolzano. Il Presidente nazionale Uncem, Marco Bussone, l’ha definita “una sperequazione troppo forte tra Alpi e Appennini, che urge correggere”.

Non è piaciuta nemmeno “la logica dei comprensori sciisitici”. Bussone ha infatti proseguito: “Ritengo si debba uscire da quei comprensori e individuare risorse per le attività economiche nei Comuni montani dove non vi sono impianti di risalita. In questi luoghi il turismo è andato in crisi ugualmente, per mancanza di flussi, arrivi, presenze”.

Alessandro Gentilucci, consigliere nazionale Uncem e sindaco di Pieve Torina, ha commentato: “La politica dell’Uncem è volta a sostenere i territori montani, in particolari quelli marginali come quelli che riguardano l’Unione Montana Marca di Camerino: Sulla scorta di questo non c’è una misura specifica per i singoli enti montani. Da consigliere nazionale, in pieno accordo con il presidente, affermo che non possiamo essere soddisfatti da quel fondo di riserva di 30 milioni di euro che assegna ai cittadini terremotati solo una percentuale minima. I territori terremotati potevano essere tenuti in migliore considerazione”.

lc -f.u.
"Qualcosa non torna. In zona rossa si possono fare le vacanze di Pasqua all'estero, si possono raggiungere le seconde case, ma non ci si può spostare tra piccoli Comuni". Lo ha affermato Marco Bussone, Presidente nazionale di Uncem: torna a montare dunque la polemica sulle restrizioni, eccessivamente penalizzanti per i piccoli centri abitati e i piccoli comuni delle aree montane. Se la questione sulle seconde case non tocca direttamente le Marche, vista l’ordinanza firmata dal Governatore Francesco Acquaroli, che a cavallo delle festività pasquali ha vietato gli spostamenti verso le seconde case per i non residenti, quella sulla concessione degli spostamenti all’estero ma non tra piccoli comuni, in alcuni casi persino adiacenti, riguarda da vicino la montagna marchigiana. Ne ha parlato Matteo Cicconi, sindaco di Pioraco e Presidente dell’Unione Montana Potenza Esino Musone: "La pandemia ha creato tanta confusione normativa e tanta disparità di trattamento. Credo che sia un’assurdità la possibilità di spostarsi all’estero e di vietare invece gli spostamenti tra piccoli comuni anche per il semplice acquisto di generi alimentari. Grandi città e piccoli comuni non possono essere accomunati, visto che la disponibilità di alcuni servizi è completamente diversa. Lo stesso discorso può essere fatto sul livello di rischio contagio, molto più alto in una città che in un piccolo centro. Per l’ennesima volta la linea guida principale dovrà essere quella del buon senso: aldilà di quello che ci viene concesso o imposto è sempre importante avere coscienza di quello che facciamo".

Anche Alessandro Gentilucci, sindaco di Pieve Torina e Consigliere nazionale Uncem è rimasto perplesso sulle decisioni che riguardano gli spostamenti: "Questa problematica, l’ennesima, testimonia ancora lo scollamento tra le istituzioni centrali e le piccole realtà montane. Consentire i viaggi all’estero in un momento di pandemia e vietare gli spostamenti tra comuni è una contraddizione. Invito il Governo a riflettere su queste decisioni che rasentano l’assurdo. Allo stesso tempo, in un momento storico in cui la pandemia sta colpendo anche i piccoli centri, rimane fondamentale la collaborazione tra le istituzioni, la massima attenzione delle regole che riguardano il distanziamento e le misure di sicurezza, altrimenti, al momento della riapertura, rischieremo che il sistema economico delle piccole realtà collassi".

l.c.
I Comuni e gli Enti montani stanno scrivendo al Ministero dello Sviluppo Economico per chiedere che il Piano banda ultralarga possa avere tempi certi, rapidi interventi e che il digital divide possa essere superato. La pandemia ha fatto crescere divari e disuguaglianze, anche per via di reti mancanti e infrastrutture che non arrivano a tutti e che accentuano le differenze tra aree urbane e zone montane.

Il Consigliere Nazionale Uncem, Alessandro Gentilucci, ha commentato: “La Banda Larga è un qualcosa di fondamentale per i territori montani, per dare la possibilità di riuscire a lavorare anche da remoto. Deve rappresentare una peculiarità, copiando modelli già visti come nel caso di Cucinelli: un’azienda che ha saputo creare da un borgo storico un'opportunità grandiosa. Dobbiamo saper prendere esempi virtuosi per cercare di avviare quel percorso che permetta di creare le condizioni per poter lavorare e per poter vivere nelle aree montane: questo ovviamente non può prescindere dai servizi. Il progetto aree interne dell’alto maceratese, dove sono capofila come Unione Montana marca di Camerino, è propedeutico a riportare i servizi per riportare la popolazione: un qualcosa di estremamente innovativo quando l'abbiamo proposto e che oggi si pone come linea guida di una politica non solo nazionale, ma anche una politica di Poste Italiane”.

Red.
Dpcm di Natale: dopo la conferenza stampa del Presidente del Consiglio Conte, Uncem ha sollecitato al Governo le "FAQ" relative al Decreto legge di ieri sera. In particolare l'Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani ha chiesto a Palazzo Chigi di pubblicare al più presto le risposte relative alle domande chieste più frequentemente: quali i giorni nei quali è possibile spostarsi fuori dal proprio Comune verso le "seconde case"? Quali quelli nei quali è consentito spostarsi al di fuori del Comune se ha meno di 5mila abitanti?

"Rilevo non poca confusione - ha evidenziato in una nota il Presidente Uncem Marco Bussone - e ho chiesto al Ministro Boccia in particolare di evidenziare meglio i dettagli e i 'colori' dei giorni nei quali sono consentiti o vietati gli spostamenti. Ho sentito e colto informazioni anche sui media poco corrette che stanno ingenerando aspettative. Le FAQ e la consueta nota del Viminale devono aiutarci, nelle prossime ore, a capire cosa si può fare e cosa no".

red.
La ricerca di un dialogo che possa dare una soluzione e una risposta alle esigenze dei piccoli comuni dell’area montana in merito agli spostamenti a Natale, Santo Stefano e Capodanno: questo l’appello di Uncem. Ne ha parlato, ai microfoni di Radio C1 inBlu, il consigliere nazionale Alessandro Gentilucci: “In merito alla questione possiamo dire che per le comunità montane gli spostamenti sono fondamentali: credo che quello che vale per le grandi città non possa essere traslato nelle nostre piccole realtà senza le dovute distinzioni. I piccoli comuni sono una peculiarità italiana, che va rispettata e tenuta in debita considerazione. Come Uncem domani avremo un consiglio nazionale. Stiamo facendo grandi pressioni affinchè tutti noi possiamo essere messi nelle stesse condizioni delle realtà più grandi e più importanti”.

Red.
La stagione sciistica deve iniziare. Le Regioni, con gli impiantisti e le loro organizzazioni, e gli Enti locali stanno facendo il massimo per definire regole chiare per la riapertura. Code da gestire e contingentare, riduzione del numero di persone nelle telecabine, organizzazione e distanziamento per annullare il rischio di contagi. Tre punti fermi, chiari a tutti i proprietari e i gestori degli impianti, condivisi. Azzerare il rischio primo imperativo”. Questa la posizione espressa dall’Uncem sulla stagione sciistica che sarebbe alle porte, in una discussione che coinvolge anche l’alto maceratese, con le sue vette che hanno visto la prima neve qualche giorno fa. Un tema che preoccupa: zona arancione significa niente spostamenti e quindi niente introiti per gli impiantisti e per la filiera turistica legata alle piste.

Chiara la posizione di Cristina Gentili, sindaco di Bolognola, chiara anche quella di Alessandro Gentilucci, sindaco di Pieve Torina e Consigliere nazionale Uncem: “Stiamo cercando, rispettando i numeri della pandemia, di trovare una soluzione anche per la stagione sciistica nel nostro territorio. Regole ferree e certe potrebbero aiutare a garantire un’operatività, che significherebbe reddito in queste zone già colpite duramente dal sisma di quattro anni fa, che stanno ancora stentando a livello economico. Chiaro che la priorità deve essere una: la tutela della salute dei cittadini, operatori e turisti. La salute certamente non è soltanto fisica e legata al virus: quello è il primo aspetto da preservare, ma lavorare per trovare il modo di permettere alle persone di portare avanti le loro attività economiche è il nostro compito e il nostro dovere”.

Red.
La mancanza di servizi essenziali, oltre al sisma di quattro anni fa, è uno dei motivi che causano lo spopolamento delle aree montane. A tal proposito, con l’intento di invertire la tendenza in atto, UNCEM, l’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani, insieme a Federfarma sta lavorando per continuare a garantire servizi essenziali come sanità, scuole e trasporti.

La farmacia, in questo senso, è il fulcro della rete di assistenza sanitaria territoriale, prima a rispondere alle esigenze di salute dei cittadini. Il consigliere nazionale Uncem Alessandro Gentilucci ne ha parlato ai microfoni di Radio C1 inBlu: “Stiamo portando avanti una battaglia funzionale in questo senso, affinché i piccolissimi centri delle aree montane possano continuare ad avere i servizi essenziale che riguardano tutti, ma in particolar modo gli anziani. Laddove le zone sono più svantaggiate, in alta montagna, la popolazione è mediamente molto più anziana rispetto alle aree urbane e mantenere un servizio sanitario efficiente è una necessità. La battaglia che portiamo avanti con successo, credo, è fondamentale, ma naturalmente servirà il supporto di tutte le istituzioni”.

Red.

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