Stando al decreto, il rimborso, pari al 70% dell’Irpef, spetterebbe soltanto a chi ha presentato richiesta, ai tempi del sisma, per la busta paga pesante, escludendo chi invece non aveva provveduto a richiederla.
“Le assemblee nascono per questo motivo, siamo già stati a San Severino, Tolentino e Cingoli proponendo un ricorso collettivo, con scadenza il 30 ottobre. Per noi è un trattamento discriminatorio e ingiusto, oltre che illegittimo e non costituzionale. Chiediamo che, visto che gli esclusi sono veramente molti, tutti ricevano lo stesso trattamento, anche coloro che nell’immediato dopo sisma, per vari motivi, non avevano fatto richieste ma risiedono comunque all’interno dei comuni del cratere”.
L’argomento sarà approfondito nel numero de “L’Appennino Camerte” della settimana prossima.
Red.
Questa mattina, nella sede Cisl a Macerata, il punto della situazione sulla questione con Rocco Gravina: “Si tratta di un ulteriore salasso – afferma - perché i lavoratori e i pensionati si troveranno a pagare le cinque rate tutte insieme in un periodo dove, come fiscalità ordinaria, ci sono varie scadenze. C’è poi disparità che riguarda i pensionati: l’Inps ha già anticipato la scadenza al mese di settembre e quindi a molti pensionati è stata già ritirata questa quota. Noi da sempre abbiamo denunciato questo problema chiedendo di essere equiparati agli altri eventi sismici, con una restituzione parziale dell’Irpef.
Chiederemo con forza – aggiunge Gravina - anche ai Parlamentari del maceratese, di fare propria la richiesta e portarla al Governo. Non chiediamo un’altra proroga ma di definire, una volta per tutte, la norma e accogliere le nostre istanze. Chiediamo di avere la dilazione ma di una Irpef ridotta. Ci siamo attivati nei mesi scorsi, ci attiveremo ora per arrivare in tempo ad una soluzione definitiva. Siamo ancora in una fase molto delicata per la ricostruzione e la ripartenza di questi territori, se togliamo ancora risorse a lavoratori e pensionati le difficoltà aumenteranno”.
GS
“Si posticipi e rateizzi la restituzione della busta paga pesante”. A chiederlo è il sindacato Cobas di Macerate (Comitati di base della scuola), tramite Veros Bartoloni di San Severino.
Sono tanti infatti, i dipendenti scolastici che hanno espresso preoccupazione in vista della restituzione dei tributi sospesi (la cosiddetta busta paga pesante).
“Ci chiediamo - scrive in una nota il sindacato - se sia opportuno, in questo particolare momento, procedere al rimborso dei tributi sospesi dopo il sisma. Sono tante le difficoltà, anche economiche, che le popolazioni del cratere stanno continuando ad affrontare, che si sono ulteriormente aggravate dopo le recenti scosse che hanno reso inagibili altre abitazioni e peggiorato la situazione emotiva”. Secondo Cobas, sarebbe il caso di rimandare l’inizio della restituzione delle tasse sospese e di rateizzarlo in almeno 36 rate, “per alleviare l'impatto sullo stipendio dei lavoratori e non aggravare le loro già pesanti condizioni. Confidiamo che questo grido di disperazione della popolazione terremotata possa essere accolto, in caso contrario non esiteremo ad avviare una petizione per portare la questione all'attenzione del futuro governo”.
g.g.