Busta paga pesante, Cisl: "Esclusioni ingiuste nel cratere"

Mercoledì, 07 Ottobre 2020 15:00 | Letto 2655 volte   Clicca per ascolare il testo Busta paga pesante, Cisl: "Esclusioni ingiuste nel cratere" Rimborsi Irpef e buste paga pesanti. Il ricorso collettivo presentato da CISL Marche è ormai vicino alle 2000 adesioni e vede in programma altre tre assemblee nei prossimi giorni: il 9 ottobre a Matelica, il 10 a Macerata e il 13 a San Ginesio. Rocco Gravina, responsabile CISL Camerino, ha parlato dell’azione sindacale in atto ai microfoni di Radio C1 inBlu: “Abbiamo preparato le istanze per il rimborso di quanto pagato indebitamente. Nell’ultima modifica del decreto ‘busta paga pesante’ è stata esclusa, a nostro parere ingiustamente, una moltitudine di cittadini del cratere”. Stando al decreto, il rimborso, pari al 70% dell’Irpef, spetterebbe soltanto a chi ha presentato richiesta, ai tempi del sisma, per la busta paga pesante, escludendo chi invece non aveva provveduto a richiederla. “Le assemblee nascono per questo motivo, siamo già stati a San Severino, Tolentino e Cingoli proponendo un ricorso collettivo, con scadenza il 30 ottobre. Per noi è un trattamento discriminatorio e ingiusto, oltre che illegittimo e non costituzionale. Chiediamo che, visto che gli esclusi sono veramente molti, tutti ricevano lo stesso trattamento, anche coloro che nell’immediato dopo sisma, per vari motivi, non avevano fatto richieste ma risiedono comunque all’interno dei comuni del cratere”. L’argomento sarà approfondito nel numero de “L’Appennino Camerte” della settimana prossima. Red.
Rimborsi Irpef e buste paga pesanti. Il ricorso collettivo presentato da CISL Marche è ormai vicino alle 2000 adesioni e vede in programma altre tre assemblee nei prossimi giorni: il 9 ottobre a Matelica, il 10 a Macerata e il 13 a San Ginesio. Rocco Gravina, responsabile CISL Camerino, ha parlato dell’azione sindacale in atto ai microfoni di Radio C1 inBlu: “Abbiamo preparato le istanze per il rimborso di quanto pagato indebitamente. Nell’ultima modifica del decreto ‘busta paga pesante’ è stata esclusa, a nostro parere ingiustamente, una moltitudine di cittadini del cratere”.

Stando al decreto, il rimborso, pari al 70% dell’Irpef, spetterebbe soltanto a chi ha presentato richiesta, ai tempi del sisma, per la busta paga pesante, escludendo chi invece non aveva provveduto a richiederla.

“Le assemblee nascono per questo motivo, siamo già stati a San Severino, Tolentino e Cingoli proponendo un ricorso collettivo, con scadenza il 30 ottobre. Per noi è un trattamento discriminatorio e ingiusto, oltre che illegittimo e non costituzionale. Chiediamo che, visto che gli esclusi sono veramente molti, tutti ricevano lo stesso trattamento, anche coloro che nell’immediato dopo sisma, per vari motivi, non avevano fatto richieste ma risiedono comunque all’interno dei comuni del cratere”.

L’argomento sarà approfondito nel numero de “L’Appennino Camerte” della settimana prossima.

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