Un intervento con carattere d’urgenza, attraverso lo stanziamento di risorse finanziarie, per ridare continuità al servizio di consegna dei giornali in alcuni comuni duramente colpiti dal terremoto del 2016. E’ l’impegno che chiede al Presidente della Giunta e allo stesso Esecutivo una mozione approvata all’unanimità dall’Assemblea legislativa e  sottoscritta dai consiglieri Gianluca Pasqui, Jessica Marcozzi (FI), Dino Latini (Udc), Giacomo Rossi (Civici Marche).  Nell’atto si indica anche di sottoporre la problematica al Governo centrale, affinchè venga trovata una soluzione definitiva al problema.

Illustrando l’atto in Aula, Pasqui ha ricordato come le zone colpite dal sisma del 2016 siano state nuovamente messe in ginocchio dall’emergenza Covid e come tra i residenti dei territori ricadenti nel cratere ci sia una significativa parte di popolazione anziana, abituata generalmente ad utilizzare proprio i mezzi d’informazione cartacei. A testimonianza della situazione generale, lo stesso Pasqui ha posto in primo piano alcuni dati che confermano la necessità d’intervenire con sollecitudine. Negli interventi che sono seguiti il riferimento alle problematiche legate alle aree interne, con particolare riferimento a quelle colpite dal sisma.

“Mi sono confrontato con l’Adriatica Press, società che gestisce la distribuzione, su questa problematica” spiega Pasqui “e ho visto nell’amministratore Cristiano Artoni la massima disponibilità a trovare una soluzione condivisa. Il distributore ha dei costi che sono di molto superiori alle entrate per rifornire i punti vendita dell’entroterra, ma malgrado ciò ha manifestato la sua volontà di proseguire nel servizio a fronte di un contributo della Regione che consenta quantomeno di evitare delle perdite economiche. Si tratta di una cifra sicuramente abbordabile, con la quale si potrà continuare a garantire ai cittadini del cratere di poter usufruire di un servizio molto importante. A tale scopo, ho subito informato il Presidente Acquaroli e la Giunta regionale in modo da poter reperire nel minor tempo possibile i fondi necessari”.

Mutui e finanziamenti nell’area del cratere sismico e modifiche al Contributo di Autonoma Sistemazione per i terremotati che hanno scelto di non usufruire delle Sae o dell’ospitalità in strutture alberghiere. Due mozioni presentate dai consiglieri regionali Gianluca Pasqui, primo firmatario, Jessica Marcozzi, Dino Latini e Giacomo Rossi che sono state approvate dall’assemblea legislativa delle Marche.

Per quanto concerne le problematiche relative ai mutui e finanziamenti l’atto impegna il presidente e la giunta regionale “a convocare un tavolo di coordinamento con le Regioni Abruzzo, Lazio e Umbria, affinché si possa affrontare e risolvere in maniera unitaria la problematica inerente ai Mutui/ Finanziamenti sospesi, e attivarsi con estrema urgenza al fine di promuovere un tavolo tra le Regioni interessate e Abi per discutere l'omogeneità dell'applicazione delle sospensioni con la formulazione di eventuali proposte di risoluzione al problema.

Circa le modifiche apportate al Contributo di Autonoma Sistemazione, la mozione approvata impegna anche in questo caso presidente e giunta “a convocare un tavolo di coordinamento con le Regioni Abruzzo, Lazio e Umbria affinché si possa affrontare e risolvere la problematica, interessando il dipartimento di Protezione Civile e il Commissario alla Ricostruzione perchè venga rivista l’ordinanza relativa al Cas che penalizza i cittadini che hanno scelto di comprare una nuova abitazione e restare nel territorio di origine e, soprattutto, venga valutata la possibilità di ritirare il ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del TAR n 1091/2021 presentato dalla Protezione Civile nazionale. Inoltre si chiede di valutare la possibilità che il Governo emani un Testo Unico sul Contributo di Autonoma Sistemazione da attivare in occasione di situazioni emergenziali di qualsiasi tipologia”.

Apprezzamento è stato espresso durante la discussione da tutti i gruppi consiliari per queste iniziative a tutela delle popolazioni terremotate “alle quali - ha detto Pasqui - è arrivato il momento di cominciare a dare risposte concrete. Anche laddove la Regione non ha potere decisionale, è importante che faccia sentire la propria voce nelle sedi opportune”.



Il consiglio regionale delle Marche ha accolto la proposta del consigliere del Movimento 5 Stelle Simona Lupini per riconoscere un contributo a fondo perduto ai titolari delle piccole e medie imprese per le sanificazioni anti Covid.

Nelle scorse settimane, ho parlato con tanti imprenditori del nostro territorio, che hanno scelto di investire in tamponi ai dipendenti e sanificazione dei locali – le parole di Simona Lupini - Si tratta di interventi costosi: per questo, abbiamo presentato una mozione in Consiglio per chiedere di prevedere nel prossimo Bilancio ristori dedicati a queste misure di prevenzione.”

La proposta è stata accolta con favore dalla Giunta regionale: il vice presidente e assessore alle attività produttive Mirco Carloni si è impegnato ad inserire tamponi e misure di sanificazione tra le spese agevolabili nei prossimi contributi a fondo perduto previsti dalla Regione a sostegno delle imprese.

“Ringrazio l’assessore Carloni per la sensibilità dimostrata sul tema:- conclude la consigliera regionale pentastellata - queste misure sono la nostra prima arma di difesa contro il Covid-19 nei luoghi pubblici e di lavoro, e abbiamo il dovere di sostenere le imprese virtuose che lavorano per per proteggere dal coronavirus i loro lavoratori e i loro clienti. Salute ed economia non sono e non devono essere contrapposte: continueremo a lavorare per tutelarle entrambe.”

f.u.
Fuori dalla Giunta, ma pronto ad assumere un incarico di prestigio e reponsabilità all'interno del Consiglio Regionale. Gianluca Pasqui, uno dei più votati alle recenti amministrative, sarà il vice presidente dell'Assemblea Legislativa, che verrà eletto, insieme al presidente, nel corso della prima riunione dell'assise prevista per lunedì 19.

"Pur non essendo stato nominato assessore - così Pasqui - probabilmente assumerò questo incarico di vice presidente del Consiglio Regionale che è molto importante. Un ruolo istituzionale che mi permetterà di intervenire su tutte la materie che riguardano il percorso amministrativo della regione. Ancora uso il condizionale perchè tutto sarà frutto di elezione da parte del consiglio. Ritengo che se questo dovesse essere il mio ruolo questo darà lustro a tutto il territorio montano che, all'interno dell'ufficio di presidenza, attraverso la mia persona. Un ruolo che metterò completamente a disposizione della mia terra, oltre che naturalmente dell'intera regione".

f.u.
Aumentare le risorse destinate alla misura “Resto al Sud” e all’incentivo “Smart & Start” per dare maggiore sostegno economico alle aree interne del territorio regionale. E’ l’oggetto di una mozione, approvata dal Consiglio Regionale, presentata dal capogruppo dei Verdi Sandro Bisonni che impegna Presidente e Giunta a procedere in tal senso.

“Si tratta – precisa Bisonni – di misure di sostegno che provengono dallo Stato e che già erano state assegnate ad alcune zone terremotate. Considerato che il nostro territorio, purtroppo, ha affrontato ben 3 terremoti, cui si è aggiunta l’emergenza Covid, e che l’entroterra si trovi in grande sofferenza anche per mancanze strutturali ho chiesto nella mozione l’aumento di queste risorse, estendendole a tutto l’entroterra. Ritengo sia un atto dovuto per questi territori che soffrono di un grave disagio”.

Sandro Bisonni ha poi parlato anche delle priorità che a suo avviso debbono essere affrontate dal prossimo consiglio regionale, precisando i temi che caratterizzano la sua campagna elettorale per le prossime elezioni.

“A mio avviso – dichiara – 3 sono le priorità assolute. In primo luogo una sanità diversa e che sia più rispettosa del territorio, garantendo gli stessi servizi a tutti i cittadini. In secondo luogo incentivare la ripresa economica creando ponti con lo Stato e l’Europa per reperire il maggior numero di risorse per la nostra economia. Infine la questione ambientale perché le bellezze naturali del nostro territorio costituiscono il tesoro che ci consentirà di sviluppare un’economia sostenibile, attraverso anche il turismo enogastronomico”.


f.u.
Approvata all'unanimità in Consiglio regionale la mozione proposta dal consigliere regionale UDC Luca Marconi riguardante il posticipo dell'inizio del pagamento delle imposte arretrate che, attraverso un anticipo bancario, lo stato aveva pagato per loro dal 2016 ad oggi. Partite Iva e aziende dell'area del cratere sismico nel 2017 infatti hanno potuto usufruire della legge che consentiva loro di pagare le imposte sulla base di un credito loro concesso dalle banche. Credito che , a decorrere dal prossimo 30 giugno, avrebbe dovuto iniziare ad essere rimborsato ratealmente  attraverso pagamenti semestrali pari ad un decimo del credito per imposta ricevuto dal 2016 ad oggi. 
La mozione è stata presentata da Luca Marconi, con l'obiettivo di aiutare le moltissime aziende dell'area del cratere le cui difficoltà di non avere avuto più una significativa attività dal  2016 ad oggi, si sono sommate al successivo blocco determinato dall'emergenza sanitaria del Coronavirus,   
" La previsione  fatta  attraverso  la mia mozionee che è stata approvata all'unanimità  - spiega il Consigliere regionale Udc- porterà ad inziare questo tipo di pagamenti anzichè il 30 giugno il 31 dicembre 2020. 
E' chiaro che la proposta dovrà ora essere accolta dal Governo- conclude Marconi- ma la notizia importante è che rispetto alla ventina di altre mozioni presentate nel corso della seduta odierna, il Presidente Ceriscioli intenda impegnarsi, tanto da dire che dalla Presidenza della Regione domani stesso sarà inviata una lettera ufficiale all'esecutivo nazionale, per chiedere che la previsione entri a far parte di qualche prossimo decreto governativo 
C.C. 

“Ho sempre detto che chi avrebbe tradito il territorio si sarebbe scontrato con me”. C’è soddisfazione nelle parole del consigliere regionale Luigi Zura-Puntaroni, dopo la decisione del giudice per le indagini preliminari di archiviare la querela che l’ex direttore Arpam Gianni Corvatta aveva presentato contro di lui nel 2017.

Per ben comprendere i fatti bisogna tornare indietro di poco più di un anno, precisamente al febbraio 2017 quando il consigliere regionale di San Severino depositò in Procura un esposto “per verificare la la correttezza o meno delle analisi ambientali effettuate dall’Arpam sullo stato di qualità dell’aria, del suolo e dei licheni nelle aree potenzialmente interessate da ricadute di emissioni della cementeria Sacci di Castelraimondo”. Inoltre, Zura chiedeva di valutare “se la condotta posta in essere dai responsabili dell’Arpam possa aver violato le disposizioni in materia ambientale”. L’esposto non era campato per aria, ma era corredato da una contro-analisi effettuata da Accredia, un ente accreditato, che poneva in luce alcune criticità e carenze sulle metodiche usate dall’agenzia regionale nel condurre le analisi e evidenziava alcune possibili violazioni indicate in maniera dettagliata in un documento presentato alla Procura.

Da questo esposto ne conseguì l’apertura di un fascicolo penale, che a tutt’oggi è ancora in fase di indagini preliminari, e alcuni articoli di stampa. 

Il 15 luglio però Corvatta presentò una querela per diffamazione aggravata e calunnia contro il consigliere regionale difeso da Marco Massei. 

E così venne aperto un secondo procedimento penale, archiviato la prima volta il 21 febbraio di quest’anno. Corvatta, il mese successivo, presentò opposizione e sulla questione ha messo la parola fine una volta per tutte, nei giorni scorsi, il giudice per le indagini preliminari che ha nuovamente archiviato la pratica. Secondo il giudice, quanto sostenuto da Zura-Puntaroni non solo era di interesse sociale e rientrava nella sfera della critica politica, che può anche avere giudizi aspri e polemici, ma “nel merito - sottolinea l’avvocato Massei - dalla perizia allegata dal mio assistito, sono emerse delle possibili carenze nella modalità di rilevamento dei dati da parte dell’Arpa, ragion per cui non vi poteva essere stata volontà di accusare Corvatta di fatti non veri”.

Zura-Puntaroni da sempre infatti si interessa alla questione del cementificio di Castelraimondo e alla sua chiusura e bonifica. Dopo questa prima “vittoria” commenta: “Il meglio deve ancora venire. Ho visto troppi morti per malattie potenzialmente provocate dalle emissioni di quell’impianto, troppi amici. Ad oggi - spiega poi - la nuova proprietà tedesca si trova a dover fare una costosissima bonifica dell’area. È iniziato un processo irreversibile”.
Gaia Gennaretti

Soddisfazione da parte del consigliere regionale Sandro Bisonni per la delibera sullo stanziamento di 268mila euro per la realizzazione di dotazioni a servizio dei Comuni per progetti sperimentali. 

Un’altra buona notizia - commenta - per quanto riguarda il settore dei rifiuti. Con una delibera dello scorso 2 luglio, la Giunta regionale ha previsto uno stanziamento di circa 268mila euro per la realizzazione di dotazioni strutturali o materiali a servizio dei Comuni i quali, tramite le Province, o meglio gli ambiti territoriali, saranno chiamate alla realizzazione di progetti sperimentali di introduzione di un sistema di tariffazione puntuale”. Bisonni, del gruppo misto, è stato estensore della proposta di legge, approvata a marzo, che promuove il contenimento della produzione dei rifiuti prevedendo azioni di stimolo nel confronti degli enti locali per l’applicazione della tariffazione puntuale. La delibera adottata dalla Giunta riguarda l’attuazione de Piano regionale per la stessa gestione dei rifiuti e contempla un primo atto d’indirizzo inerente la ripartizione dei fondi destinati alla realizzazione di interventi di carattere impiantistico e strutturale (dotazione finanziaria prevista nel bilancio regionale 2018/2020, annualità 2018). Le Marche – sottolinea Bisonni – mantengono un ottima posizione, su base nazionale, per quanto riguarda la raccolta dei rifiuti. Se adeguatamente supportata, anche attraverso le campagne informative che abbiamo previsto, la tariffazione puntuale fornirà un ulteriore impulso in questa direzione. L’obiettivo primario resta quello di incentivare il contenimento della produzione di rifiuti e di potenziare la pratica della raccolta differenziata. Quindi, non possiamo che accogliere positivamente la decisione adottata dalla Giunta”. Bisonni non manca di evidenziare che, per quanto riguarda il settore in questione, nell’ultimo anno sono state compiute scelte importantissime ed in questo senso ricorda la recente approvazione della proposta di legge, che ha promosso e sostenuto con forza, chiamata a vietare la combustione dei rifiuti e di tutti i suoi sottoprodotti sul territorio regionale.

Una battaglia lunga dieci anni quella che ha condotto ieri il consiglio regionale a dire no alla combustione dei rifiuti (e di tutti i loro sottoprodotti, compreso il Css, il combustibile derivante dal trattamento dei rifiuti indifferenziati) nelle Marche. È stata infatti approvata una proposta di legge promossa dal consigliere Sandro Bisonni contro quella che lui stesso definisce “una pratica inquinante e assurda sotto molteplici punti di vista”. I ringraziamenti all’Aula ed a quanti hanno sostenuto il suo percorso. 

D’ora in avanti, in sostanza, agli ambiti territoriali di ciascuna provincia sarà negata la possibilità di gestire i loro rifiuti tramite incenerimento e tutti i piani d’ambito dovranno adeguarsi a questa novità. 

La legge non riguarda il biometano, pratica che riguarda i rifiuti organici. 

Fortissima la soddisfazione del consigliere promotore di questa che è una vera e propria svolta: “A stento riesco a trattenere l'emozione per questo risultato epocale che rappresenta per me, e per molti che mi sono stati vicini. È il traguardo di una vita. Ho dedicato gli ultimi 10 anni - precisa - a combattere la combustione dei rifiuti e oggi finalmente vedo realizzarsi quello che sembrava essere solo un sogno. Insieme a tante persone che mi sono state vicine abbiamo vinto tutte le battaglie ed infine, oggi, anche la guerra contro questa pratica inquinante, oltre che assurda sotto molteplici punti di vista”.

In aula Bisonni ha voluto ringraziare tutti quanti, insieme a lui, si sono impegnati per scongiurare lo scenario dell’incenerimento, a partire da tutti i colleghi che hanno approvato la legge, fino ai tanti di Tolentino, Castelraimondo, Matelica, San Severino e Macerata che in questi anni hanno vissuto con lo spettro che nei loro territori si tornasse a bruciare. 

“Con questa legge – conclude Bisonni – le Marche voltano pagina e si candidano ad essere la terra delle armonie e della sostenibilità ambientale, dove vivere in modo green permetterà a noi e alle nuove generazioni di guardare al futuro con maggiore speranza e ottimismo. Un risultato storico per questa regione e per me, oltre che la risposta al mandato conferitomi dagli elettori, una grandissima soddisfazione personale che mi rende orgoglioso del risultato ottenuto.”
Gaia Gennaretti 

Una grande opportunità per compiere un salto in avanti. E' questo il pensiero del consigliere regionale Daniele Salvi in merito alla strategia da adottare nel post terremoto.

“Indubbiamente mi rendo perfettamente conto che siamo in un momento difficile per parlare di geometrie istituzionali – il pensiero di Salvi – Fusioni, unioni di comuni, accorpamenti sono materia non dell’immediato, tuttavia il terremoto sta producendo due effetti. Il primo quello di aver determinato fra gli amministratori un maggior spirito di squadra, testimoniato da molti segnali. Il secondo la consapevolezza che non si possono affrontare calamità come quella che stiamo vivendo con poche forze a disposizione. Quindi l’unione di tutte le forze costituisce un lavoro che in prospettiva dovrà essere concreto. Dobbiamo assumerlo come un impegno che ora è sedimentato nei nostri cuori, ma che deve divenire un progetto strutturato”.

Mesi difficili per progettare il futuro. Quali le basi di partenza?

“Sicurezza, lavoro e comunità – continua il consigliere regionale Salvi – Sono le tre parole intorno alle quali vogliamo costruire nuovi sentieri di sviluppo per l’Appennino e lo stiamo facendo come consiglio regionale insieme alle quattro università marchigiane, Camerino, Macerata, Ancona, Urbino. E’ stato indubbiamente un segnale importante il fatto che sul tema si uniscano atenei talvolta così differenziati nel modo di essere ed agire che, invece, hanno trovato un comune sentire con anche l’affiancamento di chi ha già vissuto un simile dramma, come le università di Modena e Reggio Emilia che ci supporteranno nel declinare un progetto da loro già sperimentato sulla base delle peculiarità del cratere dell’Appennino marchigiano. Sarà questo l’impegno dei prossimi mesi con un robusto gruppo di ricercatori e giovani laureati che si impegneranno a battere il territorio per individuare nuove direttrici di sviluppo che puntino sugli elementi sopra menzionati: sicurezza, lavoro, ricostruzione delle comunità”.

Lei ha anche affermato: “I soldi ci sono, dobbiamo spenderli bene!”.

“E’ l’obiettivo della sana amministrazione. Le risorse ci sono, nonostante l’iniziale scetticismo, insieme ad un forte impegno del governo centrale che dobbiamo tenere vivo. I soldi vanno spesi bene e da questo punto di vista il controllo civico, la partecipazione dei cittadini, le segnalazioni, l’attivismo dei tanti comitati presenti, la cittadinanza attiva devono aiutare le istituzioni preposte a impiegare in maniera oculata le risorse disponibili”.  

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