Strade che sono un colabrodo, rattoppate ma di nuovo allo stato iniziale con piogge e neve. Un problema diffuso ormai persino nella Capitale, che tutti i Comuni, grandi o piccoli, si trovano a combattere. Ma ci sono situazioni che ormai si protraggono da diversi anni, come a San Severino, nella frazione dei Granali. E il settempedano lì residente, Ludovico Buttafuoco, ha deciso di scrivere al sindaco Rosa Piermattei per chiedere un intervento.

“Questa strada è in stato di abbandono e di degrado da diversi anni - si legge nella lettera - senza nessuna attenzione da parte dell’attuale Amministrazione. Le scrivo personalmente perché confido che possa farsene carico e adoperarsi in modo efficiente. Parlo e nome mio - sottolinea - ma credo di parlare anche a nome di tutti i cittadini che risiedono ai Granali, quando dico che siamo stanchi di vivere senza i servizi essenziali che devono essere assicurati ad ogni cittadino, ovvero una strada percorribile e transitabile”.

Buttafuoco ha allegato alla lettera anche alcune foto dei tratti che versano nello stato peggiore, e racconta di un manto stradale letteralmente distrutto, pieno di buche e voragini e praticamente non percorribile. Racconta anche di numerose automobili danneggiate a causa del pessimo stato della strada: “In passato sono stati fatti dei lavori temporanei. Sono state chiuse le buche più grandi ma con le piogge forti o le nevicate ritornavano allo stato iniziale. Mi rivolgo a lei - continua - per avere la certezza che sia a conoscenza della situazione e perché, in qualità di primo cittadino, dovrebbe più degli altri dimostrare sensibilità alle problematiche esposte. Speriamo di non dover attendere il cambio dell’amministrazione per avere risultati concreti”.

g.g.

granali3

granali

Incontro pubblico, domani 27 settembre alle 17:30, per presentare il Contratto di Fiume. L’assemblea, a cui la cittadinanza è invitata a partecipare, si svolgerà nella sala Aleandri del teatro Feronia.

“Il Contratto di fiume – spiega il presidente dell’Unione, Matteo Cicconi - intende dare vita alla rigenerazione ambientale del bacino idrografico che fa riferimento a un territorio di oltre 400 chilometri quadrati. L’alta valle del Potenza è qualificata dalla presenza di ben quattro siti Natura 2000 e di due zone speciali di conservazione. L’area in questione è stata anche scelta per lo sviluppo di un progetto di monitoraggio e reintroduzione della trota autoctona appenninica nell’ambito del programma europeo Life Natura”.

Tra i Comuni interessati quelli di Castelraimondo, Esanatoglia, Fiuminata, Gagliole, Muccia, Pioraco, San Severino Marche, Sefro e Treia ma anche enti come la Riserva naturale regionale del monte San Vicino e del monte Canfaito, il Consorzio di Bonifica, la Regione Marche, le Province di Macerata e Ancona, le associazioni ambientaliste. 

Il Contratto di Fiume costituirebbe uno strumento di programmazione strategica per la riqualificazione ecologica, la mitigazione del rischio idraulico, la coesione e lo sviluppo sostenibile. Avrebbe l’obiettivo di tutelare e valorizzare i territori fluviali contribuendo allo sviluppo delle aree interessate. 

A sostegno, sarebbero disponibili i fondi comunitari del ciclo di programmazione 2014-2020 e il progetto per lo sviluppo “Aree Interne”, in sinergia con Regione e altri enti locali.

Si metterebbe in campo un efficiente sistema di monitoraggio, il rilancio della manutenzione e della cura del territorio, favorendo lo sviluppo di economie agricole che contribuiscano alla riqualificazione paesaggistica, alla messa in sicurezza del territorio e a caratterizzare e migliorare la qualità delle coltivazioni. 

I firmatari del Contratto si impegnerebbero anche a rendere fruibile il fiume alla popolazione dal punto di vista naturalistico, ricreativo, sportivo e culturale. Inoltre, verrà promossa la mobilità cosiddetta sostenibile, ovvero a piedi, in bicicletta o a cavallo. 

g.g.

Nuova accusa per Mario Pianesi, il guru e fondatore del “Punto Macrobiotico”. L’uomo, residente a San Severino, sarebbe ora indagato anche per omicidio volontario aggravato. Secondo la procura di Ancona infatti, sarebbe il responsabile della morte della sua prima moglie, Gabriella Monti, avvenuta nel 2001.

Quattro anni prima alla donna venne diagnostica una grave malattia cardiovascolare che richiedeva cure specifiche. Tuttavia, secondo il pm, la donna sarebbe stata costretta dal marito a sottoporsi agli strettissimi dettami della sua “filosofia” evitando visite e cure mediche e seguendo una dieta a base di cereali. Ovviamente le sue condizioni si sarebbero aggravate fino al decesso. Ora la magistratura andrà a scavare nella vita del santone e ascolterà quelle persone che sono potute entrare in contatto con la Monti negli anni della malattia.

Mario Pianesi, lo ricordiamo, al momento è accusato insieme ad altre tre persone, fra cui la sua attuale moglie, Loredana Volpi, di associazione a delinquere finalizzata alla riduzione in schiavitù, lesioni personali, maltrattamenti e esercizio abusivo della professione medica, nonché di evasione fiscale.

g.g.

Scontro tra due auto oggi pomeriggio, poco dopo le 15, lungo la strada “Cingolana” all’altezza dell’incrocio per la località Granali, nel territorio del Comune di San Severino Marche.

Per cause in corso di accertamento da parte della Polizia Locale, una Volkswagen Golf condotta da F.F., 37 anni, imprenditore agricolo del posto, è entra in collisione con una Fiat Panda condotta da D.M., 59 anni, pensionato. Insieme agli agenti della Polizia Locale sul posto anche il personale del “118” che ha provveduto al trasferimento dei due feriti all’ospedale di Camerino. 
g.g.

Un’opera di cui si parla da decenni. Un’opera fondamentale per collegare le vallate del Chienti e del Potenza. Un’opera per cui, se tutto va secondo le previsioni, potrà non essere più un miraggio. Stiamo parlando della bretella San Severino-Tolentino, quel tratto di strada di 5,7 chilometri il cui progetto è stato fermo per oltre 5 anni e che a breve potrebbe essere completamente finanziato. Ben 80 milioni di euro, di cui 10 già stanziati la scorsa primavera.

Di recente gli onorevoli Elena Lucchini e Tullio Patassini della Lega, hanno presentato al Ministro delle Infrastrutture un’interrogazione relativa proprio all’opera e, se vogliamo, alle intenzioni del Governo. Si chiedeva infatti se il Ministro sarebbe intervenuto affinché l’Anas destinasse dei fondi per il completamento della strada.

Al question time ha risposto il viceministro Edoardo Rixi che ha ricordato l’iter fino a ora, compresi i 10 milioni di euro già previsti per la realizzazione del tratto: “Serve chiaramente l’approvazione del Cipe ma Anas sta portando avanti la questione con l’intesa del Ministero”. Una risposta che non lascerebbe spazio a interpretazioni. La volontà politica ci sarebbe, si tratterebbe solo di attendere i tempi tecnici. A chiarirceli è Luigi Zura-Puntaroni, consigliere regionale che dopo un decennio spera di raggiungere quel traguardo per cui tanto ha lavorato: “La terza settimana di ottobre l’Anas riunirà una conferenza dei servizi a cui saranno invitate Regione, Quadrilatero e Provincia. Si formalizzerà la richiesta definitiva di finanziamento che poi passerà al Cipe. Quest’ultimo si riunisce ogni due mesi circa e in caso di parere favorevole, come già avvenuto con i primi 10 milioni stanziati, la Corte dei Conti dovrà certificare l’utilità e la congruità della spesa”. 

Secondo i tempi stimati da Zura-Puntaroni, se le cose andranno per il verso giusto, per la prossima primavera l’opera avrà il suo finanziamento completo e fra qualche anno, una volta realizzata, il percorso fra Tolentino e San Severino sarà percorribile in circa 3 o 4 minuti.

Sarà un tratto di strada di 5,7 chilometri con gallerie e viadotti in una zona complessa a livello morfologico.

“Ci sono voluti tanti anni - conclude - perché si è perso tempo a mettere d’accordo comuni, provincia e regione. Questa fase invece è molto veloce, sono solo tempi tecnici. La parte politica si è espressa”.

g.g.

L’Unione Montana Potenza Esino Musone coordinerà l’intervento di valorizzazione del tracciato dell’antica via Romano – Lauretana finanziato dalla Regione Marche con 500 mila euro nell’ambito di una serie di iniziative che interesseranno, prima dell’estate 2019, diversi Comuni dell’area del cratere sismico.

“Stiamo lavorando al progetto già da tempo grazie all’apporto scientifico  dell’Università degli Studi di Camerino e alla collaborazione di tutti i Comuni dell’Unione - spiega il presidente dell’Unione Matteo Cicconi -. La nostra volontà è quella di contribuire in maniera determinante a riportare alla luce il vecchio tracciato, sostituito nel Cinquecento da un nuovo percorso, che un tempo attraversava realtà importanti del nostro territorio. Finalmente siamo sulla buona strada grazie alla sensibilità mostrata dell’assessore regionale al Turismo, Moreno Pieroni, che con convinzione ha deciso di sostenere i nostri sforzi con risorse e interventi mirati convinto del fatto che il cluster del turismo religioso e culturale possa imprimere una forte spinta alla ripresa, anche economica, dei flussi di vacanzieri ed escursionisti nelle realtà oggi ancora duramente provate dalle scosse di terremoto di due anni fa”.

Tra Medioevo e Rinascimento l’antico percorso della via Romano - Lauretana, riportato alla luce grazie alle ricerche di Emanuela Di Stefano e Tiziana Croce dell’Ateneo camerte, è stato un autentico perno della viabilità interregionale. 

“Occorre recuperare la memoria storica di questo straordinario percorso - conclude -. I nostri territori sono pronti a mostrare ai moderni pellegrini chiese, eremi, monasteri ma anche musei e raccolte d’arte, pievi, porte d’accesso, torri di difesa e di controllo che da sempre sono simbolo ed emblema di una terra straordinariamente ricca di tesori”.

g.g.

  

“Per chiudere il punto nascite di San Severino è stata violata la normativa. Per Fabriano, che avrebbe dovuto essere il primo reparto a chiudere, il governatore Ceriscioli ha chiesto addirittura una deroga”. 

L’iniziativa del Presidente della Regione di chiedere una deroga alla chiusura del reparto maternità di Fabriano ha scontentato più di qualcuno e l’argomento sarà oggetto di discussione il prossimo 27 settembre al consiglio comunale di San Severino. 

I consiglieri di minoranza Mauro Bompadre, del M5S, Massimo Panicari e Gabriela Lampa, del centro destra, ne hanno fatto una mozione che chiede al sindaco e all’amministrazione di attivarsi presso tutte le sedi e in ogni modo per chiedere il ripristino del punto nascite del Bartolomeo Eustachio. Che secondo la normativa vigente, elaborata proprio dall’ex Ministro alla salute Lorenzin, non avrebbe nemmeno dovuto chiudere. O almeno non nel 2016. I consiglieri chiedono anche che all’attuale Ministro venga fatta avere una copia della deliberazione al fine di metterlo al corrente della situazione.

Il punto nascite di Fabriano conta circa 350 parti annui: sulla base della legge Lorenzin, l’accordo Stato-Regioni stabiliva il mantenimento dei punti nascita con numero di parti sopra a mille, la riduzione progressiva di quelli con numero di parti inferiori a questa soglia ma comunque superiore a 500 annui e la chiusura dei punti nascita con un numero di parti inferiore a 500, privi di una copertura di guardia medico-ostetrica, anestesiologica e medico- pediatrica. Dunque il reparto maternità sarebbe dovuto essere il primo ad essere chiuso. San Severino, come Osimo, chiusi entrambi nel 2016, superavano ampiamente la soglia delle 500 nascite. Al Bartolomeo Eustachio se ne contavano circa 650. “Tuttavia all’epoca Ceriscioli proseguì con la chiusura precisando che non avrebbe richiesto deroghe, seppur non necessarie secondo la legge. Per San Severino - sottolineano i consiglieri - fu violata la normativa. La Regione continua con scelte che limitano fortemente il diritto alla salute dei marchigiani. Peraltro - concludono - nessuna normativa nazionale impone l’immediata chiusura del punto nascita del Bartolomeo Eustachio che, oltretutto, non ha dato luogo ad una razionalizzazione delle risorse finanziarie”.

g.g.

“La Regione crede molto su quello che è il motore delle Marche, l’artigianato e le attività produttive”. Così l’assessore regionale Manuela Bora all’inaugurazione della 28esima Mostra mercato delle Attività Produttive di San Severino. 

Si tratta di una delle iniziative più longeve della città, dietro a cui c’è il lavoro di Pierino Verbenesi e Renzo Leonori e delle varie amministrazioni che nel corso degli anni hanno creduto nella manifestazione. Nemmeno il sisma ha messo un punto sulla Mostra ma anzi, è proprio dal terremoto e dalla ricostruzione che si vuole ripartire. Fra gli stand infatti, ce ne sono alcuni dedicati appositamente alla ricostruzione.

Non manca poi il padiglione della Coldiretti che espone il meglio dei prodotti tipici locali.

attività produttive

“Oggi è un’altra bella giornata - ha detto il sindaco Rosa Piermattei -. Siamo riusciti anche quest’anno a organizzare molto bene, la Piazza è davvero elegante. Speriamo che in molti vengano a visitare questa mostra, perché è giusto che le nostre attività produttive crescano e si facciano conoscere anche fuori. Sono fiera di essere il primo cittadino di questa comunità in cui in molto si stanno dando da fare”.

All’assessore Bora, accompagnata dall’assessore Angelo Sciapichetti, il compito di ricordare quanto la Regione creda nelle attività produttive: "La delega dell’artigianato è quella che più mi affascina e che mi ha dato la possibilità di conoscere tante realtà e tante persone straordinarie, donne, giovani e uomini che hanno deciso di investire nei mestieri storici della nostra regione e che hanno resistito al terremoto. Non è un caso - ha aggiunto - che fra le prime attività post sisma della nostra giunta hanno riguardato le attività produttive come i fondi messi a disposizione e, per quanto riguarda la normale amministrazione, il marchio 1M, dedicato all’artigianato tipico e di eccellenza”.

attività produttive 2

Alla cerimonia di inaugurazione sono intervenuti anche l’assessore comunale Jacopo Orlandani, il prorettore dell’università di Camerino Andrea Spaterna, Tarcisio Antognozzi che ha fatto le veci del presidente provinciale Antonio Pettinari, Giordano Nasini e Francesco Fucili, direttore provinciale e presidente provinciale di Coldiretti, Rebzo Leonori, presidente provinciale di Confartigianato e Giorgio Menichelli, segretario provinciale di Confartigianato: “La piccola impresa - ha spiegato - si sta polarizzando. C’è un 20% che ce la sta facendo, ha colto i segnali della crisi, ha investito nell’innovazione tecnologia e si è riposizionata sul mercato. Un altro 20% ha grosse difficoltà e il restante 60% è a metà del guado a va aiutato a diventare dinamico. L’invito che vi faccio è di provare a spendere in prodotti 100% Made in Italy”.

g.g.

attività produttive 5

attività produttive 3

g.g. 

San Severino inaugura una nuova scuola, la prima cofinanziata dallo Stato e dal Comune (che si è avvalso di donazioni) in tutto il cratere e la prima anche per estensione. Ospite d’eccezione, il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte accompagnato dal Sottosegretario di Stato all’Istruzione Salvatore Giuliano.

Ad accoglierlo numerosissime autorità, fra i quali il commissario speciale Paola De Micheli e il governatore Luca Ceriscioli, il prefetto Iolanda Rolli e il questore Antonio Pignataro, l’arcivescovo Francesco Giovanni Brugnaro e il cardinale Edoardo Menichelli, e i vertici dei Carabinieri, Vigili del Fuoco, Guardia di Finanza e Polizia. 

Si tratta di una struttura in acciaio e calcestruzzo armato di 1.500 metri quadri con mensa, cucina e altre 14 aule capaci di ospitare 300 bambini.

Conte 4

“Da questo momento - ha detto il sindaco Rosa Piermattei - alunni, genitori, insegnanti e operatori scolastici possono lasciare alle spalle le difficoltà e i disagi vissuti in questi due anni. La comunità è in trepidazione per salutare la partenza della ricostruzione dell’Itts Divini. La sincera fiducia nelle istituzioni qui presenti ci permette di credere che i lavori abbiano inizio quanto prima”. A ben ragione, infatti stamattina il Commissario straordinario Paola De Micheli ha ufficialmente comunicato che “l’ufficio commissariale ha vinto il ricorso contro due ditte e quindi la prossima settimana potremo assegnare finalmente i lavori di ricostruzione”.

Piermattei ha ricordato la situazione della comunità settempedana che conta 13 mila abitanti e 3.500 sfollati, prima a demolire gli edifici pericolanti, prima a rimuovere le macerie (32mila tonnellate) e fra le prime a costruire le Sae. “La ricostruzione privata è partita ma i cantieri aperti sono pochi. È comunque un segno evidente che le persone vogliono ripartire, occorre però il sostegno di tutti e sono grata a quanti ci sono stati vicini. Questa comunità ha una sfida, quella di ricostruire presto e bene per vedere la città migliore di come era prima. È difficile ma la vinceremo insieme. È una speranza, un impegno e una promessa”.

Conte 8

Dal governatore Luca Ceriscioli e dal Commissario Paola De Micheli, l’elogio per l’amministrazione di San Severino: “Siete uno sprone per noi, l’esempio della buona burocrazia e un esempio di efficienza. San Severino, fra le altre cose, è fra i primi per decreti approvati per la ricostruzione privata. La determinazione in questi casi è l’elemento che può dare una svolta”.

Prima di lasciare la parola al premier Conte, anche il sottosegretario Salvatore Giuliano ha portato un breve saluto. 

“Vi siete annoiati? - ha esordito Conte rivolgendosi ai bambini - Vi volevo far divertire ma se non vi siete annoiati farò un discorso molto serio. Tengo molto alla vostra terra, è il terzo viaggio che faccio nelle Marche e sono molto attento anche alla vostra città. San Severino è stata un esempio virtuoso per quanto riguarda la rapidità di reazione ad una ferita così grande della natura. Ci sono però anche tante famiglie che se la passano male”. Conte ha ricordato come la scuola sia il centro pulsante di una comunità, una palestra dove addestrarsi a fare meglio: “La formazione è questo, allenamento, per conoscere, insegnare, amare. Avrete momenti difficili, di sacrificio e disciplina. Lavorate al traguardo più grande della vostra vita, formerete voi stessi e conseguirete un risultato importante per voi. Allora - ha concluso - sarete cittadini di questa comunità a tutti gli effetti”.

Conte 10

Dopo il suo intervento, Conte ha preso in mano una pala e ha aiutato un alunno a piantumare un ulivo. Poi, per il taglio del nastro, ha voluto con sé un’altra bambina. Prima di ripartire per Roma, per il Consiglio dei Ministri, ha fatto visita al cantiere del Divini e all’area Sae nel rione San Michele dove si è fermato per qualche foto e brevi scambi.

g.g.

Conte 2

Conte 3

Conte 15

Conte 17

Sciolte le riserve su chi presenzierà al taglio del nastro della nuova scuola in via Lorenzo D’Alessandro: sarà il Primo Ministro in persona, Giuseppe Conte, insieme al Sottosegretario di Stato all’Istruzione Salvatore Giuliano. Mancherà dunque il Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti contrariamente a quanto era stato annunciato nel corso dell’ultimo consiglio comunale dal sindaco di San Severino Rosa Piermattei.

La cerimonia è fissata per giovedì alle 13.

g.g.

Radioc1inblu

Radio FM e Internet
P.za Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax 0737.633180
Cellulare: 335.5367709

radioc1inblu@gmail.com

L'Appennino Camerte

Settimanale d'informazione dal 1921
Piazza Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax: 0737.633180
Cell: 335.5367709

appenninocamerte@gmail.com

Scopri come abbonarti

Questo sito utilizza i cookie

Puoi accettare e proseguire la navigazione o per maggiori informazioni Per saperne di piu'

Approvo
Clicca per ascolare il testo