Soddisfatto di come è andata a Como?
“E’ stata una bella manifestazione e sono tati tre giorni intensi e molto interessanti – racconta Orazi – con il pubblico e non solo che ha apprezzato la mia moto. Aver ricevuto poi anche il consegno di addetti ai lavori, stampa specializzata e organizzatori mi ha fatto molto piacere. Sono contento anche le premio, che conferma l’originalità e la particolarità della mia Ducati. La giuria in questo caso però guarda più all’aspetto estetico che a quello tecnico, dove invece io ho concentrato il mio lavoro e le risorse. Ci sono comunque i presupposti per migliorarli entrambi”.
Eventi come il Brianza Biker Festival servono per dare visibilità e mettere in mostre nuove proposte, per tanto l’obiettivo di Massimo Orazi è stato centrato in pieno?
“Direi proprio di sì, anzi è andata anche oltre le mie aspettative. Ho registrato subito un grande interesse, da parte di Tv e organi di stampa specializzati, ma ho avuto riscontri fin da subito anche qui da noi, con partner maceratesi interessati a sviluppare il mio progetto di motore ibrido. Un bel passo in avanti, anche se i miei programmi e progetti sono molto ambiziosi”