Notizie sportive nelle Marche
Lunedì, 11 Novembre 2019 18:31
Sborgia interviene sulla sospensione interventi a Ortopedia
Il sindaco di Camerino Sandro Sborgia interviene sulla questione della sospensione degli interventi per l’inserimento di protesi nel reparto di Ortopedia dell’Ospedale di Camerino, la cui denuncia è partita dal coordinatore del Tribunale per i diritti del malato tramite lettera inviata alle competenti autorità politiche e sanitarie.
" Per dovere d'informazione- dichiara il sindaco Sandro Sborgia- non appena siamo venuti a conoscenza del fatto che erano state interrotte le attività operatorie relative agli impianti di protesi del reparto Ortopedia dell'ospedale di Camerino, siamo intervenuti direttamente al cospetto dell' azienda sanitaria regionale e ne abbiamo direttamente discusso con il direttore sanitario regionale dottoressa Nadia Storti, rapppresentandole le difficoltà dei cittadini proprio in relazione alla sospensione degli interventi stessi. Alla dottoressa Storti- prosegue Sandro Sborgia- abbiamo anche rappresentato che vi erano situazioni che riguardavano poche persone i cui interventi erano già stati programmati e la cui preparazione pre-operatoria (delle analisi del sangue e delle attività diagnostiche necessarie e preordinate all'intervento) era già stata fatta. di conseguenza avrebbero ricevuto un danno dall'interruzione delle attività operatorie. Nell'occasione abbiamo anche chiarito che a dover subire quel tipo di interventi già prenotati sarebbero state solo 3-4 persone, per cui- spiega il sindaco- abbiamo chiesto che potessere essere effettuati almeno quegli interventi programmati con preparazione operatoria già pronta e in attesa da tempo. Su questo aspetto abbiamo quindi sensibilizzato la Regione a riconsiderare l'nterruzione lineare e a dare corso invece a quelle attività di intervento che potevano tranquillamente essere fatte senza un particolare aggravio di aggiunta di risorse e, senza arrecare ancora più disagio a quelle persone che attendevano già da tanto l'intervento.
Il chiarimento è dunque opportuno - sottolinea il primo cittadino- e sta a testimoniare la particolare sensibilità e l'interesse che la nuova amministrazione comunale nutre nei riguardi dell'ospedale di Camerino, e, serve anche a far luce sulle tante inesattezze che circolano in questi giorni sulle attività del nostro nosocomio. Da quando ci siamo insediati - precisa Sborgia- noi abbiamo aperto un colloquio costante con l'autorità regionale in materia sanitaria, proprio per garantire che l'offerta di servizi del presidio sia adeguata a quelli che sono i bisogni della popolazione. L'ospedale e il suo funzionamento ottimale per noi sono una priorità e su questi fondamentali aspetti non intendiamo assolutamente abbassare la guardia; tenere il faro sempre acceso è quello che ci preme perché il presidio sanitario di Camerino deve continuare ad essere di prim'ordine qual è sempre stato nell'interesse di tutta la zona Montana che ormai da anni serve e anche con risultati di tutto riguardo. Basti solo pensare - conclude Sandro Sborgia- allo spirito di sacrificio e all'offerta sanitaria fatta da medici che stanno sempre in prima linea, che non si risparmiano e la cui dedizione e spirito di servizio sono ampiamente riconosciuti non solo da tutta la popolazione dell'entroterra, ma anche dalle tante persone che provengono da tutta la regione e oltre, in quanto riconoscono a Camerino il fatto di essere un ospedale di prim' ordine".
cc
" Per dovere d'informazione- dichiara il sindaco Sandro Sborgia- non appena siamo venuti a conoscenza del fatto che erano state interrotte le attività operatorie relative agli impianti di protesi del reparto Ortopedia dell'ospedale di Camerino, siamo intervenuti direttamente al cospetto dell' azienda sanitaria regionale e ne abbiamo direttamente discusso con il direttore sanitario regionale dottoressa Nadia Storti, rapppresentandole le difficoltà dei cittadini proprio in relazione alla sospensione degli interventi stessi. Alla dottoressa Storti- prosegue Sandro Sborgia- abbiamo anche rappresentato che vi erano situazioni che riguardavano poche persone i cui interventi erano già stati programmati e la cui preparazione pre-operatoria (delle analisi del sangue e delle attività diagnostiche necessarie e preordinate all'intervento) era già stata fatta. di conseguenza avrebbero ricevuto un danno dall'interruzione delle attività operatorie. Nell'occasione abbiamo anche chiarito che a dover subire quel tipo di interventi già prenotati sarebbero state solo 3-4 persone, per cui- spiega il sindaco- abbiamo chiesto che potessere essere effettuati almeno quegli interventi programmati con preparazione operatoria già pronta e in attesa da tempo. Su questo aspetto abbiamo quindi sensibilizzato la Regione a riconsiderare l'nterruzione lineare e a dare corso invece a quelle attività di intervento che potevano tranquillamente essere fatte senza un particolare aggravio di aggiunta di risorse e, senza arrecare ancora più disagio a quelle persone che attendevano già da tanto l'intervento.
Il chiarimento è dunque opportuno - sottolinea il primo cittadino- e sta a testimoniare la particolare sensibilità e l'interesse che la nuova amministrazione comunale nutre nei riguardi dell'ospedale di Camerino, e, serve anche a far luce sulle tante inesattezze che circolano in questi giorni sulle attività del nostro nosocomio. Da quando ci siamo insediati - precisa Sborgia- noi abbiamo aperto un colloquio costante con l'autorità regionale in materia sanitaria, proprio per garantire che l'offerta di servizi del presidio sia adeguata a quelli che sono i bisogni della popolazione. L'ospedale e il suo funzionamento ottimale per noi sono una priorità e su questi fondamentali aspetti non intendiamo assolutamente abbassare la guardia; tenere il faro sempre acceso è quello che ci preme perché il presidio sanitario di Camerino deve continuare ad essere di prim'ordine qual è sempre stato nell'interesse di tutta la zona Montana che ormai da anni serve e anche con risultati di tutto riguardo. Basti solo pensare - conclude Sandro Sborgia- allo spirito di sacrificio e all'offerta sanitaria fatta da medici che stanno sempre in prima linea, che non si risparmiano e la cui dedizione e spirito di servizio sono ampiamente riconosciuti non solo da tutta la popolazione dell'entroterra, ma anche dalle tante persone che provengono da tutta la regione e oltre, in quanto riconoscono a Camerino il fatto di essere un ospedale di prim' ordine".
cc
Pubblicato in
Politica
Lunedì, 11 Novembre 2019 14:29
Scrupolo e utopia, nel nuovo anno Unicam col Premier Conte
“#Universitas: scrupolo e utopia”: si ispira ad una frase pronunciata da Fabrizio Barca nel corso del Festival della Paeosologia di Unicam, il tema scelto per l'inaugurazione del 684mo anno accademico dell’Università di Camerino, in programma mercoledì 13 novembre.
Alla cerimonia presenzierà il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, unitamente a Nando dalla Chiesa, professore ordinario di Sociologia della criminalità organizzata alla Facoltà di Scienze Politiche, Economiche e Sociali dell’Università d di Milano e Maurizio Franzini, professore ordinario di Politica Economica alla “Sapienza” Università di Roma e componente del Forum Disuguaglianze Diversità.
Apparente ossimoro, quello tra scrupolo e utopia, che invece molto spesso guida il percorso della ricerca, della didattica, della terza missione all'interno delle Università. Gli Atenei hanno il dovere di lavorare per la realizzazione dell'utopia, ma lo si deve fare con scrupolo, con rigore, con correttezza, senza abdicare alla funzione che è loro propria.
Ad aprire la cerimonia saranno i saluti del Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, del Sindaco di Camerino Sandro Sborgia, del Presidente del Consiglio degli Studenti Riccardo Cellocco, del Rappresentante del personale tecnico e amministrativo Stefano Belardinelli, del Rappresentante del personale docente e ricercatore Valeria Polzonetti, del Direttore Generale Vincenzo Tedesco.
Seguiranno la relazione del Rettore dell’Università di Camerino Claudio Pettinari e gli interventi di Nando dalla Chiesa e Maurizio Franzini.
A cura del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, l'intervento conclusivo.
Alla cerimonia presenzierà il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, unitamente a Nando dalla Chiesa, professore ordinario di Sociologia della criminalità organizzata alla Facoltà di Scienze Politiche, Economiche e Sociali dell’Università d di Milano e Maurizio Franzini, professore ordinario di Politica Economica alla “Sapienza” Università di Roma e componente del Forum Disuguaglianze Diversità.
Apparente ossimoro, quello tra scrupolo e utopia, che invece molto spesso guida il percorso della ricerca, della didattica, della terza missione all'interno delle Università. Gli Atenei hanno il dovere di lavorare per la realizzazione dell'utopia, ma lo si deve fare con scrupolo, con rigore, con correttezza, senza abdicare alla funzione che è loro propria.
Ad aprire la cerimonia saranno i saluti del Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, del Sindaco di Camerino Sandro Sborgia, del Presidente del Consiglio degli Studenti Riccardo Cellocco, del Rappresentante del personale tecnico e amministrativo Stefano Belardinelli, del Rappresentante del personale docente e ricercatore Valeria Polzonetti, del Direttore Generale Vincenzo Tedesco.
Seguiranno la relazione del Rettore dell’Università di Camerino Claudio Pettinari e gli interventi di Nando dalla Chiesa e Maurizio Franzini.
A cura del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, l'intervento conclusivo.
Pubblicato in
Cultura e Spettacolo
Lunedì, 11 Novembre 2019 12:51
Cingoli, auto contro camion
Incidente questa mattina a Cingoli, in località Bachero.
Mancava poco alle 11.30 quando, per cause in corso di accertamento da parte della polizia municipale, un'auto si è scontrata con un camion.
Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 per soccorrere due feriti le cui condizioni non dovrebbero essere gravi.
I vigili del fuoco si sono occupati, invece, della messa in sicurezza dei mezzi.
GS
Mancava poco alle 11.30 quando, per cause in corso di accertamento da parte della polizia municipale, un'auto si è scontrata con un camion.
Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 per soccorrere due feriti le cui condizioni non dovrebbero essere gravi.
I vigili del fuoco si sono occupati, invece, della messa in sicurezza dei mezzi.
GS
Pubblicato in
Cronaca
Lunedì, 11 Novembre 2019 12:03
Tolentino, domani il ricordo delle vittime di Nassiriya.
Fu il 12 novembre del 2003, quando un’autocisterna irruppe nella base Maestrale di Nassiriya, una delle due sedi dell’operazione Antica Babilonia, la missione di pace italiana in Iraq, che persero la vita 28 persone, dei quali 19 italiani e di questi, 12 carabinieri. Da allora se ne ricorda il sacrificio con la Giornata della memoria e del ricordo dei caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace. E quest'anno la celebrazione avrrà un ricordo ulteriore: quello dei 5 militari rimasti feriti in Iraq nei giorni scorsi. A Tolentino, ad esempio, la cerimonia si svolgerà dalle 15:30, di fronte alla caserma dei Carabinieri, ove c'è un piccolo monumento dedicato alle vittime del 2003. Lì è prevista la deposizione di una corona al monumento, la pronuncia dei nomi dei caduti, e gli interventi del sindaco Giuseppe Pezzanesi e del Comandante della Compagnia, capitano Giacomo De Carlini. E' importante che tutte le comunità, ciascuna nel loro Comune, partecipino a queste celebrazioni senza lasciare che sia solo la politica a prenderne parte, poiché gli eroi sono di tutti e tutti dovrebbero averne memoria.
g.g.
g.g.
Pubblicato in
Cronaca
Domenica, 10 Novembre 2019 16:15
Incidente a Rally delle Marche- Intervenuta l'eliambulanza
E' di due feriti in codice rosso il bilancio dell'incidente avvenuto poco dopo le 15,30 nel corso del 13.mo Rally delle Marche di Cingoli. Nello schianto di uno dei mezzi in gara, avvenuto tra Troviggiano e San Faustino, hanno riportato conseguenze sia il pilota che il navigatore; per il più grave dei due, i sanitari del 118 arrivati sul posto, hanno ritenuto opportuno l'intervento dell'eliambulanza. Codice rosso anche per l'altro ferito, il cui trasporto a Torrette è avvenuto invece in ambulanza.
cc
cc
Pubblicato in
Cronaca
Domenica, 10 Novembre 2019 13:05
Verifiche a cavalcavia SS 77 dopo frammento intonaco caduto
Vigili del fuoco e personale tecnico dell'Anas sono intervenuti per verifiche al cavalcavia prossimo allo svincolo di Corridonia-Macerata della superstrada 77. Partita da un automobilista in transito la segnalazione di un frammento d'intonaco venuto giù dal ponte. Immediato l'intervento dei Vigili del fuoco di Macerata per gli accertamenti del caso. Sul posto anche la Polizia stradale che ha provveduto alla parziale chiusura della corsia in entrata da Piediripa, necessaria a permettere il posizionamento in sicurezza dell'autoscala dei pompieri per le opportune verifiche dello stato del manufatto. Dalle risultanze dei primi accertamenti eseguiti, il pezzetto d'intonaco si sarebbe staccato per il malfunzionamento di un piccolo scolo dell'acqua otturato o comunque usurato dal tempo. La compromissione del corretto deflusso delle acque di scolo avrebbe generato una zona di umidità, causa del distaccamento del piccolo frammento d'intonaco. Nessun pericolo o problematica di particolare rilievo sarebbe stata individuata per gli automobilisti in transito. Il tutto è stato riscontrato con la presenza del tecnico Anas, la cui ditta di manutenzione provvederà nei prossimi giorni a ripristinare lo stato originario e la funzionalità del manufatto
cc
cc
Pubblicato in
Cronaca
Domenica, 10 Novembre 2019 12:26
La chiesa di Pievefavera riaccende il cuore della comunità
Come si comincia a ricostruire la comunità dopo il sisma, se non restituendo i punti dove essa si è formata.
Riparte così, con tanta gioia nel cuore, la comunità di Pievefavera, frazione di Caldarola dove questa mattina le campane della chiesa di Santa Maria Assunta sono tornate a suonare e la gente del posto, con gli occhi lucidi, è tornata a partecipare ad una funzione religiosa in una chiesa in muratura, la chiesa dove molti di loro si sono sposati o battezzati.
Un taglio del nastro diverso dal solito, che non inaugura qualcosa di nuovo, ma restituisce ciò che mancava. E mancava molto.
"Aprire oggi la porta di questa chiesa - ha detto l'arcivescovo Francesco Massara che ha celebrato la messa - rappresenta per la comunità e per il territorio un segno di resurrezione, di gioia e speranza. Una resurrezione che deve però passare attraverso il nostro cuore. L'apertura di questa chiesa non ha senso se non apriamo il nostro cuore".
Poi la sua ferma posizione sulle difficoltà a ripartire e a ricostruire: "La burocrazia non ci aiuta - ha aggiunto - , ci danneggia, ma noi non ci dobbiamo scoraggiare. Dobbiamo lavorare insieme perchè chi pensa di lavorare da solo non va da nessuna parte. La montagna è stata abbandonata, quindi se non siamo uniti non andremo lontano. Anche se a volte lo sconforto prende il sopravvento, dobbiamo ricordarci della responsabilità che abbiamo per i nostri figli e per i nostri nipoti che hanno il diritto di avere una casa, una scuola e una chiesa sicure".
La chiesa di Santa Maria Assunta di Pievefavera è stata la prima ad essere stata restaurata a Caldarola secondo l'ordinanza n.32 del 2017 che finanziava il ripristino di una sola chiesa per Comune, il cui importo dei lavori fosse stato inferiore a 300mila euro.
Non hanno superato i 150mila euro, infatti, i lavori alla struttura, danneggiata soprattutto nella facciata e nella cuspide del campanile.
Il progetto di restauro è stato curato dall’architetto Loredana Camacci Menichelli e dall’ingegnere Riccardo Donati, venuto a mancare nel 2018, al quale è poi subentrato il figlio Alessandro.
"È la prima chiesa in muratura che torniamo a vivere - ha detto il parroco don Vincenzo Finocchio - , il primo suono di campane che torniamo ad ascoltare ed il primo organo del territorio comunale che torna ad animare la funzione".
Presenti all'inaugurazione, accanto al sindaco Luca Maria Giuseppetti e a tutti i rappresentanti dell'amministrazione, l'assessore regionale Angelo Sciapichetti e i consiglieri provinciali Tarcisio Antognozzi e Debora Pantana.
"Oggi finalmente è una giornata di gioia - ha detto il primo cittadino - . Non nascondo l'emozione per questa inaugurazione particolare. È importante perchè non parliamo di strutture di legno o acciaio. Abbiamo riconsegnato alla comunità, molto attaccata a questo stupendo borgo, la bellissima chiesa".
Una festa di comunità, quella vissuta dalla frazione caldarolese. Nella settimana appena trascorsa, i fedeli di Pievefavera hanno lavorato molto per la riapertura della struttura, occupandosi di rimettere in ordine gli interni. "Con tanta stanchezza - hanno detto - ma con tanta gioia nel cuore".
Ed è la gioia nel cuore che, forse, mancava da tre anni e, questa mattina, si è riaccesa per tutti.
L'argomento sarà approfondito nella prossima edizione de L'Appennino Camerte.
Giulia Sancricca
Riparte così, con tanta gioia nel cuore, la comunità di Pievefavera, frazione di Caldarola dove questa mattina le campane della chiesa di Santa Maria Assunta sono tornate a suonare e la gente del posto, con gli occhi lucidi, è tornata a partecipare ad una funzione religiosa in una chiesa in muratura, la chiesa dove molti di loro si sono sposati o battezzati.
Un taglio del nastro diverso dal solito, che non inaugura qualcosa di nuovo, ma restituisce ciò che mancava. E mancava molto.
"Aprire oggi la porta di questa chiesa - ha detto l'arcivescovo Francesco Massara che ha celebrato la messa - rappresenta per la comunità e per il territorio un segno di resurrezione, di gioia e speranza. Una resurrezione che deve però passare attraverso il nostro cuore. L'apertura di questa chiesa non ha senso se non apriamo il nostro cuore".
Poi la sua ferma posizione sulle difficoltà a ripartire e a ricostruire: "La burocrazia non ci aiuta - ha aggiunto - , ci danneggia, ma noi non ci dobbiamo scoraggiare. Dobbiamo lavorare insieme perchè chi pensa di lavorare da solo non va da nessuna parte. La montagna è stata abbandonata, quindi se non siamo uniti non andremo lontano. Anche se a volte lo sconforto prende il sopravvento, dobbiamo ricordarci della responsabilità che abbiamo per i nostri figli e per i nostri nipoti che hanno il diritto di avere una casa, una scuola e una chiesa sicure".
La chiesa di Santa Maria Assunta di Pievefavera è stata la prima ad essere stata restaurata a Caldarola secondo l'ordinanza n.32 del 2017 che finanziava il ripristino di una sola chiesa per Comune, il cui importo dei lavori fosse stato inferiore a 300mila euro.
Non hanno superato i 150mila euro, infatti, i lavori alla struttura, danneggiata soprattutto nella facciata e nella cuspide del campanile.
Il progetto di restauro è stato curato dall’architetto Loredana Camacci Menichelli e dall’ingegnere Riccardo Donati, venuto a mancare nel 2018, al quale è poi subentrato il figlio Alessandro.
"È la prima chiesa in muratura che torniamo a vivere - ha detto il parroco don Vincenzo Finocchio - , il primo suono di campane che torniamo ad ascoltare ed il primo organo del territorio comunale che torna ad animare la funzione".
Presenti all'inaugurazione, accanto al sindaco Luca Maria Giuseppetti e a tutti i rappresentanti dell'amministrazione, l'assessore regionale Angelo Sciapichetti e i consiglieri provinciali Tarcisio Antognozzi e Debora Pantana.
"Oggi finalmente è una giornata di gioia - ha detto il primo cittadino - . Non nascondo l'emozione per questa inaugurazione particolare. È importante perchè non parliamo di strutture di legno o acciaio. Abbiamo riconsegnato alla comunità, molto attaccata a questo stupendo borgo, la bellissima chiesa".
Una festa di comunità, quella vissuta dalla frazione caldarolese. Nella settimana appena trascorsa, i fedeli di Pievefavera hanno lavorato molto per la riapertura della struttura, occupandosi di rimettere in ordine gli interni. "Con tanta stanchezza - hanno detto - ma con tanta gioia nel cuore".
Ed è la gioia nel cuore che, forse, mancava da tre anni e, questa mattina, si è riaccesa per tutti.
L'argomento sarà approfondito nella prossima edizione de L'Appennino Camerte.
Giulia Sancricca
Pubblicato in
Cronaca