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Tragedia nella notte dell’Immacolata. La discoteca di Corinaldo La Lanterna Azzurra si è trasformato nel caos. Sei persone hanno perso la vita e un centinaio sono rimaste ferite. A scatenare il vero e proprio inferno, sembrerebbe qualcuno, incappucciato, salito sul palco che ha spruzzato dello spray orticante. Stando ai racconti di alcuni presenti però, che non riuscivano più a respirare, non è escluso che qualcosa possa essere stato immesso negli impianti di aerazione. 

Nel fuggi fuggi in sei hanno perso la vita: due ragazzi, tre ragazze e una mamma.

Un centinaio i feriti anche gravissimi trasportati negli ospedali di Ancona e Iesi.

Era in corso il concerto degli Sfera Ebbasta e il luogo era affollatissimo. Tra i presenti numerosissimi minorenni.

G.G.

 Ok 

Riattivare un sentimento di resilienza a partire dai più piccoli è l'obiettivo di Resiliamoci,  progetto che coinvolge una rete di 40 partner, fra cooperative, associazioni di promozione sociale, organizzazioni di volontariato, scuole, comuni e Ambiti Territoriali Sociali.  Il progetto, promosso dalla Cooperativa sociale Opera, in partnership con Cooss Marche e CSV Marche  insieme ad un'ampia rete di soggetti del Terzo Settore, enti pubblici, privati e istituzioni scolastiche , è stato presentato nella sala convegni dell'università di Camerino. L'ateneo  è tra i 23 partner attivi della progettualità che, nell'arco di due anni, animerà una serie di iniziative trasversali sul territorio, per educare alla resilienza bambini, adolescenti e ragazzi. Resiliamoci, acronimo di RESILIenza Mobilitazione e Opportunità, si sviluppa sulle tre province di Macerata, Fermo e Ancona, attenzionando gran parte dei comuni delle Marche colpiti dal sisma e coinvolgendo 7 Ambiti Territoriali Sociali. Diretto alle varie fasce di età dei giovani,  il progetto è anche e soprattutto rivolto alle loro famiglie. A prendere per primo la parola è stato il pro rettore di Unicam Andrea Spaterna,evidenziando l'interesse per un progetto che attenziona un territorio che già  prima del terremoto attraversava una fase delicata e che ha visto acuire tante delle difficoltà, in termini di declino, di disgregazione delle varie comunità, e soprattutto, in termini di aumento della cd. povertà educativa," Un progetto che, attraverso l'educazione alla resilienza e una serie di atti concreti , cerca dunque di controvertire la tendenza.- ha detto -  Molto ben calato in tutto questo è  il ruolo dell'Università di Camerino, principalmente  per la sua vocazione ad una stretta interazione e integrazione col territorio. Il nostro ruolo in questo progetto-  ha sottolineato - è anche più che  giustificato dall'alto esempio di resilienza che la nostra università ha essa stessa dimostrato nei due anni seguiti agli accadimenti sismici. Il contributo che noi potremo dare come ateneo sarà soprattutto quello della promozione e comunicazione per cercare di enfatizzare il più possibile il contrasto alla povertà educativa, anche attraverso tutti i nostri canali educativi universitari". Sottolineando  la bontà del processo che pone in essere una serie di azioni concrete che si inseriscono in più ambiti strategici e in modo particolare nelll'ambito personale mirato alla valorizzazione dei giovani, delle loro competenze e capacità e dei loro talenti, cercando di far crescere il senso di appartenenza alle comunità : " il capitale umano, oggi è forse l'unica ricchezza che rimane per queste zone  ed è su questo che noi dobbiamo investire tutte le nostre forze ed energie".   La parola è quindi passata ai rappresentanti delle cooperative che hanno promosso Resiliamoci e,  in primis Opera Società Cooperativa Sociale, in qualità di capofila del progetto che,  quale Ente terzo, prevede anche la partecipazione della università di Pisa, addetta al monitoraggio e alla valutazione dell'impatto della metodologia del progetto stesso sul territorio.  Fabio Alessandrelli di Opera, ha illustrato la nascita di Resiliamoci,  finanziato dall' Impresa sociale Con i bambini, che nel 2017 ha attivato lo  specifico Bando " Aree terremotate", volto alla co-progettazione e concertazione. "Primo elemento significativo del progetto - ha detto Alessandrelli- è che l' impresa Sociale ha destinato risorse, dando mandato al territorio di organizzarsi per promuovere e attivare quello che è senz'altro un processo innovativo mirato ad un'opportunità più coinvolgente degli attori del territorio. I progetti potevano riguardare esclusivamente le aree del cratere.  A noi è stata data l'incombenza di lavorare e studiare le aree delle province  maceratese fermana e del comune di Fabriano; altri progetti riguardano  le altre aree colpite dell'ascolano e delle altre regioni. Il nostro è il progetto più complesso e  corposo sotto tutti i punti di vista.  Il finanziamento complessivo è infatti di 884mila euro con una valenza di gestione di due anni; iniziato il 1 luglio 2018 , terminerà il 30 giugno del 2020. L'ingente somma è dovuta alla complessità del lavoro da svolgere su un terriorio molto vasto che, coinvolgendo 62 degli 87 comuni del cratere, si sviluppa  su due province e nell'anconetano e va ad inserirsi in un contesto numerico importantedi popolazione".  Da qui, il coinvolgimento tra i partner attivi che svolgeranno azioni dirette sviluppando  le proprie iniziative. Si aggiungono ben sette ATS di cui 4 del maceratese 2 del fermano e uno per l'anconetano. Otto gli istituti scolastici coinvolti, più l'università di Camerino e associazioni di vario tipo che collaboreranno nello sviluppo delle azioni. " "Pecularità e risorsa del progetto è un partenariato  estremamente esteso; tanti interlocutori che parleranno la stessa lingua per realizzare l'obiettivo della resilienza, declinata  su varie azioni e su vari target di destinatari:  anzituto i bambini a partire dai 3 anni  fino agli adolescenti e ragazzi di 17 anni. L'azione che Impresa sociale ci ha spinti a fare- ha continuato il presidente di Opera-  è stata quella di obbligarci a fare rete  cosa che non è sempre stato facile ottenere ma che qui siamo stati costretti a fare.  Adesso ci aspetta un lavoro di circa due anni in cui dovremo raggiungere i risultati che tutti si aspettano. In questo senso  attraverso varie azioni che saranno indirizzate sia nei confronti dei bambini e adolescenti, sia verso le famiglie sia nei confronti dell' intera comunità educante, abbiamo stimato che andremo ad incidere su circa 1500 bambini e ragazzi, oltre all'effetto a caduta delle famiglie e della comunità educante, per un impatto di numeri importante. In tutto questo avremo forte azione e coinvolgimento degli  istituti scolastici. Altro aspetto non secondario il fatto che le azioni sono destinate ai residenti nelle aree del cratere, tenendo comunque presente che la situazione di emergenza ha portato anche a risiedere temporaneamente fuori dai comuni di abituale dimora e,  laddove sarà possibile, le azioni raggiungeranno anche bambini, famiglie e comunità educanti che risiedono altrove. I numeri sono importanti, la qualità del progetto è ambiziosa - ha concluso-; sarà un impegno gravoso per tutti ma i risultati che già si vedono dalle azioni attivate, ci incoraggiano nel dire che stiamo andando nella giusta direzione". Della complessità del progetto riferita non solo alla gestione ma alla stessa ideazione iniziale, ha parlato  Diego Mancinellinella qualità di rappresentante dei soggetti COOSS Marche e del Forum del Terzo settore della regione che racchiude cooperative sociali, associazioni di promozione sociale e di volontariato " Il progetto non è andato a bando ma a coprogettazione e, seduti a tavolino, abbiamo dovuto coinvolgere un partenariato collaborativo: già questo è stato un primo elemento di resilienza lavorativa. Abbiamo pensato che la "resilienza"e resistenza ad eventi, fosse uno strumento  necessario da  mettere in piedi, anche prospettando un cambiamento e una situazione migliore. Uno dei cambiamenti- ha ricordato Mancinelli-  è stato appunto mettersi a  lavorare insieme e lo si è dovuto fare in un momento in cui anche trovare un interlocutore non era facile. Solo nella provincia di Macerata, dalle grandi cooperative, alle associazioni, dall'ateneo, agli ATS,  abbiamo cercato di mettere insieme 15 soggetti partner . Un lavoro che è durato cinque mesi, ha portato al riconoscimento, approvazione, finanziamento e attivazione del progetto. Ci si muove nella logica di aree interne che mostravano già una fragilità e un forte depauperamento ma noi ci crediamo e l'obiettivo non è solo la restituzione del capitale iniziale, Resiliamoci mira a ricostruire, un tessuto sociale e culturale, capitale umano e sociale del territorio . Il fatto che tutti noi siamo qui da tantissimi anni significa che vogliamo continuare a lavorare qui e con questo metodo che è un punto di partenza significativo e un modello di lavoro per il futuro che insieme  finisce per rafforzare tutti ".

Resiliamoci

I rischi di spopolamento e depauperamento sul territorio a causa del sisma,  insieme al possibile indebolimento della rete associativa presente, sono stati posti in risalto da Simone Bucchi, presidente del CSV, da subito attivatosi per costruire una prospettiva e una rete associativa. "Sono contento che si arrivi a definire un progetto che mette anche nuove energie nel riassetto del tessuto associativo del territorio.- ha sottolineato-  La finalità del Centro Servizi Volontariato è proprio quella di promuovere volontariato, costruire nuove reti, fare animazione territoriale. Penso che oggi stiamo raccontando di come si fa animazione territoriale in un modo molto interessante perchè lo si fa con una rete molto ampia di 40 soggetti, il che non succede spesso. Dentro  ci sono grandi e piccole associazioni, cooperative, enti locali e ATS , il che mi fa ben sperare sulla possibilità di raggiungere gli obiettivi  La presenza dell'università è un elemento di portata senz'altro qualificante. Spero che, una volta terminato il progetto, si possa valutare l'impatto delle nostre attività  sulla comunità" A chiudere la sessione il dott. Valerio Valeriani coordinatore ATS 16,17,18. definendo Resiliamoci, primo e unico progetto che intervenga nel post sisma, con risorse dedicate ad un'area sociale. " Finora non abbiamo ricevuto risorse per fronteggiare l'emergenza sociale che dura da un paio d'anni. Quello che più mi interessa del progetto è il modello di governance- ha affermato Valeriani- e il fatto che, rispetto a dei bisogni e obiettivi che sono stati individuati dagli enti pubblici, è stata messa in atto un'azione di coprogettazione fondamentale che ha mosso tante associazioni per declinare la modalità migliore di risposta. Da parte nostra- ha continuato- abbiamo condiviso le priorità, le linee strategiche e gli obiettivi e su questo i servizi sono potuti partire. Questo credo che sia dunque un modello replicabile perchè rende molto più facile fare le cose  e attiva maggiormente la rete. L'importante è che, anche in maniera composita e a mosaico, si sia in grado di rispondere con delle linee sostenibili ad un determinato tipo di bisogno.Venivamo da un temporale che si è trasformato in tempesta: calo demografico che ci ha fatto predere in due anni il 3 per cento dei residenti, 12 per cento degli immigrati, per ogni nato ci sono in media 2,5- 3 deceduti, necessità imperante di ricostruire la comunità, crisi istituzionale e dei comuni. Difficoltà di acquisire risorse che debbono essere guadagnate atraverso strumenti progettuali complessi e importanti, alle volte di natura europea che si rimangiano per la gestione un 30 -40 per cento di quello che elargiscono. Sotto la lente di ingrandimento anche la gravissima crisi finanziaria : " Dal 2014 non abbiamo più un Fondo unico e stiamo gestendo un incremento di  prese in carico superiore del 30 per cento, con oltre il 30 per cento in meno di risorse e, in questa nuova situazione del post sisma, sempre più abbiamo necessità di individuare delle linee progettuali dei bisogni da risolvere che per trovare soluzione, necessitano di una composizione di progetti e di interventi che vengano da più parti. Interveniamo su più aspetti  cercando di svolgere il nostro lavoro, pescando da più parti e con tutta la parte fondamentale delle politiche attive, coinvolgendo il più possibile la rete che c'è.  L'aiuto che può essere fornito dall'università con la quale stiamo portando avanti progetti- ha osservato-,  è  anche nel capire il cambiamento della composizione demografica della popolazione rispetto a due anni fa; su questo è necessario avere una conoscenza più precisa di quello che è accaduto, sia per rspondere meglio sul territorio,  sia per fornire strumenti al sistema complessivo per rispondere meglio alle tante tragedie che periodicamentew ricorrono. Un altro tema  degli ATS è quello di andare a cercare risorse per mantenere servizi per coordinarli e per dargli qualità perchè con basse risorse creiamo solo luoghi assistenziali e parcheggi. Dobbiamo dunque lavorare per mantenerli perchè c'è da creare le condizioni per farcele rimanere le persone". 

C.C.

Finalmente sbloccato l'iter che aveva ingabbiato la ricostruzione dell'Itts Divini di San Severino. A darne notizia è l'ufficio commissariale presieduto da Piero Farabollini.

“Sono particolarmente contento di poter dare buone notizie alla provincia maceratese martoriata dal sisma - scrive in una nota -. Ho finalmente potuto firmare il decreto di aggiudicazione provvisoria dei lavori riguardanti la ricostruzione della nuova scuola Eustacchio Divini di San Severino Marche”

Piero Farabollini, commissario per la ricostruzione, annuncia così l’epilogo della lunga serie di controlli di legge che hanno rallentato il percorso di ricostruzione del prestigioso istituto settempedano. La nuova sede del Divini potrà ospitare oltre 800 alunni e sarà completa di nuovi laboratori della cui costruzione si sta occupando la Provincia.

“Il nuovo Divini sarà una scuola modello anche per quanto riguarda l’aspetto sicurezza e ambientale – aggiunge Farabollini – Oltre ad essere edificio strategico ai fini di protezione civile, rispetterà i parametri minimi ambientali e sarà in classe Nzeb ovvero ad emissioni pressoché zero”

Nei prossimi giorni l’impresa inizierà la fase di progettazione esecutiva che, come indicato dall’ordinanza commissariale 14/2017 dovrà essere eseguita in tempi brevissimi. “Entro poche settimane avremo il progetto esecutivo che ci consentirà di attuare tutte le disposizioni conseguenti per realizzare la nuova scuola nel rispetto dei tempi previsti e nel rispetto di tutte le norme – aggiunge Farabollini – Per l’inizio del prossimo anno scolastico il Divini sarà pronto ad accogliere i tanti ragazzi che vedono in questa eccellenza formativa del territorio un punto fermo per la ri-costruzione del proprio percorso scolastico e di vita”.

g.g.

È ufficiale. Il prossimo 16 dicembre la navata centrale della basilica di San Nicola sarà restituita alla città dopo i lavori di messa in sicurezza.

Ad annunciarlo il primo cittadino, Giuseppe Pezzanesi e padre Gabriele Pedicino in una conferenza stampa.

”Un grande lavoro e un grandissimo risultato - commenta il vice sindaco Silvia Luconi - .
La tenacia del sindaco unita alla professionalità degli ingegneri Ruffini e Faraoni e la giusta dose di pressione dei frati Agostiniani ci permettono di riaprire un importantissimo luogo di culto della città“. 

Min ampio spazio dedicato alla riapertura è stato pubblicato nell’edizione di questa settimana de L’Appennino Camerte ancora in edicola, mentre la prossima settimana continueremo con le dichiarazioni degli altri protagonisti della riapertura.

GS

Giornata delle Marche. Anche gli alunni dell’Istituto comprensivo Tacchi Venturi aderiranno all’iniziativa regionale voluta fortememte dall’Argentina, nazione dove si è concentrata la maggiore emigrazione dei nostri corregionali tra l’800 e il ’900. Questa particolare Giornata è nata con l’intento di costruire un collegamento con i marchigiani residenti all’estero attraverso celebrazioni ed eventi da tenersi il 10 dicembre, data dedicata alla Madonna di Loreto, nonché coincidente con la Giornata della Pace, voluta dal Consiglio regionale delle Marche, e con il giorno della Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo.

Lunedì pertanto, dalle 10:15, nell’auditorium del comprensivo si riunirà l’assemblea dei rappresentanti delle classi terze, quarte e quinte della Primaria, prime, seconde e terze dellaSecondaria insiemal Consiglio Comunale dei Ragazzi.

Dopo il saluto del dirigente scolastico Sandro Luciani, e del vice sindaco e assessore alla Cultura, Vanna Bianconi, seguirà la presentazione del Consiglio Comunale dei Ragazzi all’assemblea. Subito dopo verrà distribuita ai rappresentanti di ogni classe copia della Costituzione stampata dal Comune insieme a una copia del giornalino “Cittadini Consapevoli” alle classi che lo hanno prodotto lo scorso anno scolastico. 

G.G.

Giovedì, 06 Dicembre 2018 20:55

Scontro in allenamento, in due all'ospedale

Grave infortunio quello accaduto al campo sportivo comunale in località Le Calvie a Camerino, dove la squadra dell'under 19 biancorossa si stava allenando agli ordini del tecnico Fabio Del Natale. Durante la consueta partitella, in un violento scontro di gioco tra due compagni, in quel momento avversari, M.V. e A. M., uno dei due protagonisti dell'episodio rimaneva a terra infortunato. Subito tecnici e compagni si sono resi conto della gravità dell'infortunio e hanno allertato i soccorsi. Sul posto è giunta un'ambulanza della Croce Rossa che ha provveduto a trasportare i due al pronto soccorso dell'ospedale di Camerino, dove i sanitari hanno riscontrato a M. V.la frattura dello zigomo disponendone il trasferimento all'ospedale regionale di Torrette dove dovrà sottoporsi ad intervento chirurgico. Per il giovane calciatore si prevede un lungo periodo di stop.

Giovedì, 06 Dicembre 2018 16:41

Erogazione Gas sospesa nelle Sae: Pasqui sbotta

Nuove difficoltà inaspettate per alcuni dei terremotati che vivono nelle S.A.E. di Camerino, ai quali è stata interrotta l'erogazione del gas metano da parte di Eni Gas e Luce, nonostante le agevolazioni stabilite con la delibera 252/2017, che esenta i terremotati con casa inagibile (e quindi anche chi oggi abita nelle Soluzioni abitative di emergenza) dal pagamento dell'attivazione e dei costi fissi delle bollette (acqua, luce e gas) per tre anni dal giorno del sisma.  Senza applicare le agevolazioni e calcolando dunque tutte le spese, la ditta aveva inviato le bollette ai terremotati. Chi si è visto recapitare le bollette sbagliate, ha provveduto immediatamente ad inviare una lettera di reclamo per ricalcolare i giusti importi, dopo aver contattato Eni e aver fatto presente l'errore, ed essere stata invitata a non pagare le bollette in attesa della correzione. Nonostante questo, Eni ha prima inviato una diffida di pagamento ai terremotati, e poi ha provveduto a staccare le forniture del gas metano dalle casette.  Per questo, il sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui, ha prontamente provveduto ad inviare una lettera a Eni Gas e Luce (fornitore del servizio) e a ItalGas (proprietario della rete), e contestualmente alla Procura della Repubblica, alla Regione Marche e alla Protezione civile nazionale e regionale. “Si intimano gli enti in indirizzo a ripristinare immediatamente l’erogazione del servizio – questo il testo della lettera inviata – in quanto gli allacci, in regime di emergenza post sisma, sono gratuiti per cui tale interruzione non appare giustificata. Si invita la Procura della Repubblica a verificare se vi siano estremi di reato per interruzione di pubblico servizio”.

Interruzione di pubblico servizio inaccetabile anche per l'assessore regionale alla protezione civile Angelo Sciapichetti, intervenuto sulla questione per dire che " cittadini già duramente colpiti dal sisma non possono trovarsi senza la possibilità di riscaldarsi e cucinare. Siamo al fianco delle famiglie costrette a subire l'ennesimo disagio- ha detto- per fatti non imputabili alla Regione. Ciò nonostante la Regione Marche, non appena venuta a conoscenza dell'interruzione del caso, che riguarda 4 famiglie, ha provveduto tempestivamente a contattare i referenti Eni, chiedendo che venga risolto il più velocemente possibile un disservizio non imputabile alla Protezione Civile regionale.  La scelta del fornitore dei servizi- ha concluso Sciapichetti- è infatti in capo all'assegnatario della casetaa secondo le regole del libero mercato". 

Con una nota anche i responsabili di Cisl Macerata Silvia Spinaci, Cisl di Camerino Rocco Gravina e Adicosnsum, hanno fatto sapere di aver ricevuto conferma da parte dei vertici nazionali di Eni Gas e Luce che domani stesso la questione verrà risolta con la riattivazione delle utenze delle Sae di Camerino.

RESILIenza Mobilitazione e Opportunità per Crescere Insieme è un progetto che realizza una serie di azioni in contrasto alla povertà educativa, coinvolgendo 62 degli 87 comuni marchigiani del cratere sismico. L’obiettivo è quello di mobilitare le risorse personali, familiari e comunitarie che caratterizzano il percorso educativo alla resilienza. L’azione intende educare alla resilienza bambini e ragazzi, adolescenti e giovani, e lo fa attraverso una serie di iniziative trasversali e integrate che per due anni, fino al luglio 2020, animeranno il territorio. I servizi, estesi in tre province marchigiane, coinvolgono soprattutto il maceratese: l’Ats 15 (Comune capofila Macerata), l’Ats 16 (Comune capofila San Ginesio), l’Ats 17 (Comune capofila San Severino) e l’Ats 18 (Comune capofila Camerino). Il progetto è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. È promosso dalla cooperativa sociale Opera, in partnership con Coos Marche Cooperativa Sociale, CSV Marche  e un'ampia rete di soggetti del Terzo settore, enti pubblici, privati ed istituzioni scolastiche. Venerdì 7 dicembre 2018 ore 11,30 Sala Convegni – Rettorato Unicam Via D’Accorso 16 – Camerino.

Interverranno: Andrea Spaterna, Pro Rettore Università di Camerino,Fabio Alessandrelli, presidente Opera. Società Cooperativa Sociale Diego Mancinelli, Cooperativa sociale COOSS. Simone Bucchi, presidente CSV Valerio Valeriani, Coordinatore Ambito Territoriale Sociale 16, 17, 18. 

Al via la 49^ Stagione Concertistica della Gioventù Musicale di Camerino. Inaugurazione domenica 9 dicembre  alle ore 17.30 presso l’aula magna del Polo scolastico Provinciale, con l’omaggio a Gioacchino Rossini dei Solisti di Milano Classica. Protagonista del primo dei sette concerti della stagione 2018, l’ensemble composto da Eleonora Matsuno violino, Jamiang Santi violino, Cosimo Carovani violoncello, Federico Bagnasco contrabbasso, eseguirà le "Sonate a Quattro" di Gioachino Rossini, in onore al genio di Pesaro nel 150° anniversario dalla morte.  A conclusione del concerto la Gioventù Musicale di Camerino sarà lieta di salutare i presenti con un brindisi. “ Ci siamo voluti un po' distinguere dalle tante celebrazioni dell'anno rossiniano, scegliendo una pagina rossiniana davvero originale- spiega il direttore artistico Francesco Rosati- Crediamo che la letteratura classica vada coltivata seguendo una linea filologica e, invitando l’importante formazione dei Solisti di Milano Classica, abbiamo voluto che fossero eseguite le Sonate a quattro. La particolarità  di questa composizione è che fu scritta da Rossini per due violini violoncello e contrabbasso e dunque, per una formazione cameristica che non è il classico quartetto d’archi. L’opera fu scritta da Rossini quando aveva 12 anni; era il 1804 e, durante il soggiorno nella tenuta estiva della famiglia Triossi nelle campagne di Ravenna, per il diletto familiare, gli fu chiesto di scrivere qualcosa per l’organico di musicisti che era presente in casa, due violinisti, un violoncellista e un contrabbassista.  E’ così che nasce la "musica da camera" e delle pagine straordinarie; pur nella semplicità delle partiture,  non sembra affatto che dietro quelle musiche vi sia un dodicenne, bensì  un uomo quasi maturo. In fondo-continua Rosati- quella è la musica di un bambino, ma si può dire che c’è già dentro il seme del Grande genio e il Giacchino Rossini della maturità. Non a caso il grande editore Ricordi, qualche anno dopo pubblicò quelle partiture per la formazione più commerciale del tradizionale quartetto d'archi. Una pagina originalissima che merita assolutamente di essere ascoltata”.

C.C.

Il Direttore Generale dell’Università di Camerino, dott. Vincenzo Tedesco, è stato nominato membro della Commissione ministeriale per la redazione del “Codice della legislazione scolastica, universitaria, dell’alta formazione artistica musicale e coreutica e della ricerca”, istituita lo scorso 21 novembre con decreto del Ministro Bussetti.

 

Presieduta dal Consigliere Vito Tenore, Consigliere della Corte dei Conti, avrà il compito di provvedere al riordino, alla semplificazione e alla codificazione delle disposizioni legislative di competenza del ministero e per questo è articolata in quattro Sezioni.

 

Il dott. Tedesco è stato scelto per essere uno dei diciotto componenti della Sezione Università, che è coordinata dal prof. Remo Morzenti Pellegrini, Rettore dell’Università di Bergamo.

 

“Sono estremamente orgoglioso di questa nomina – ha dichiarato il dott. Tedesco – che non solo sancisce una attestazione di stima professionale nei miei confronti, ma conferma anche l’impegno dell’Ateneo, fortemente supportato dal Rettore Pettinari e dalla governance tutta, nelle questioni relative alla semplificazione amministrativa, tanto da essere considerato un modello nel sistema nazionale universitario. Sono diversi i processi che stanno subendo molti cambiamenti nell’organizzazione delle Università italiane ed è pertanto necessario che ci sia una regolamentazione unica, organica e coordinata, che consenta al nostro sistema universitario di essere sempre più competitivo ed attrattivo a livello internazionale. Unicam sta attuando diversi cambiamenti nella struttura organizzativa, così come nella regolamentazione interna, mettendo al centro di ogni azione le persone, su cui si fonda il sistema e senza le quali nulla sarebbe possibile: porteremo la nostra esperienza in Commissione e metteremo le nostre buone pratiche a disposizione di tutti i colleghi”.

 

 

 

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