Erogazione Gas sospesa nelle Sae: Pasqui sbotta

Giovedì, 06 Dicembre 2018 16:41 | Letto 1803 volte   Clicca per ascolare il testo Erogazione Gas sospesa nelle Sae: Pasqui sbotta Nuove difficoltà inaspettate per alcuni dei terremotati che vivono nelle S.A.E. di Camerino, ai quali è stata interrotta lerogazione del gas metano da parte di Eni Gas e Luce, nonostante le agevolazioni stabilite con la delibera 252/2017, che esenta i terremotati con casa inagibile (e quindi anche chi oggi abita nelle Soluzioni abitative di emergenza) dal pagamento dellattivazione e dei costi fissi delle bollette (acqua, luce e gas) per tre anni dal giorno del sisma.  Senza applicare le agevolazioni e calcolando dunque tutte le spese, la ditta aveva inviato le bollette ai terremotati. Chi si è visto recapitare le bollette sbagliate, ha provveduto immediatamente ad inviare una lettera di reclamo per ricalcolare i giusti importi, dopo aver contattato Eni e aver fatto presente lerrore, ed essere stata invitata a non pagare le bollette in attesa della correzione. Nonostante questo, Eni ha prima inviato una diffida di pagamento ai terremotati, e poi ha provveduto a staccare le forniture del gas metano dalle casette.  Per questo, il sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui, ha prontamente provveduto ad inviare una lettera a Eni Gas e Luce (fornitore del servizio) e a ItalGas (proprietario della rete), e contestualmente alla Procura della Repubblica, alla Regione Marche e alla Protezione civile nazionale e regionale. “Si intimano gli enti in indirizzo a ripristinare immediatamente l’erogazione del servizio – questo il testo della lettera inviata – in quanto gli allacci, in regime di emergenza post sisma, sono gratuiti per cui tale interruzione non appare giustificata. Si invita la Procura della Repubblica a verificare se vi siano estremi di reato per interruzione di pubblico servizio”. Interruzione di pubblico servizio inaccetabile anche per lassessore regionale alla protezione civile Angelo Sciapichetti, intervenuto sulla questione per dire che cittadini già duramente colpiti dal sisma non possono trovarsi senza la possibilità di riscaldarsi e cucinare. Siamo al fianco delle famiglie costrette a subire lennesimo disagio- ha detto- per fatti non imputabili alla Regione. Ciò nonostante la Regione Marche, non appena venuta a conoscenza dellinterruzione del caso, che riguarda 4 famiglie, ha provveduto tempestivamente a contattare i referenti Eni, chiedendo che venga risolto il più velocemente possibile un disservizio non imputabile alla Protezione Civile regionale.  La scelta del fornitore dei servizi- ha concluso Sciapichetti- è infatti in capo allassegnatario della casetaa secondo le regole del libero mercato.  Con una nota anche i responsabili di Cisl Macerata Silvia Spinaci, Cisl di Camerino Rocco Gravina e Adicosnsum, hanno fatto sapere di aver ricevuto conferma da parte dei vertici nazionali di Eni Gas e Luce che domani stesso la questione verrà risolta con la riattivazione delle utenze delle Sae di Camerino.

Nuove difficoltà inaspettate per alcuni dei terremotati che vivono nelle S.A.E. di Camerino, ai quali è stata interrotta l'erogazione del gas metano da parte di Eni Gas e Luce, nonostante le agevolazioni stabilite con la delibera 252/2017, che esenta i terremotati con casa inagibile (e quindi anche chi oggi abita nelle Soluzioni abitative di emergenza) dal pagamento dell'attivazione e dei costi fissi delle bollette (acqua, luce e gas) per tre anni dal giorno del sisma.  Senza applicare le agevolazioni e calcolando dunque tutte le spese, la ditta aveva inviato le bollette ai terremotati. Chi si è visto recapitare le bollette sbagliate, ha provveduto immediatamente ad inviare una lettera di reclamo per ricalcolare i giusti importi, dopo aver contattato Eni e aver fatto presente l'errore, ed essere stata invitata a non pagare le bollette in attesa della correzione. Nonostante questo, Eni ha prima inviato una diffida di pagamento ai terremotati, e poi ha provveduto a staccare le forniture del gas metano dalle casette.  Per questo, il sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui, ha prontamente provveduto ad inviare una lettera a Eni Gas e Luce (fornitore del servizio) e a ItalGas (proprietario della rete), e contestualmente alla Procura della Repubblica, alla Regione Marche e alla Protezione civile nazionale e regionale. “Si intimano gli enti in indirizzo a ripristinare immediatamente l’erogazione del servizio – questo il testo della lettera inviata – in quanto gli allacci, in regime di emergenza post sisma, sono gratuiti per cui tale interruzione non appare giustificata. Si invita la Procura della Repubblica a verificare se vi siano estremi di reato per interruzione di pubblico servizio”.

Interruzione di pubblico servizio inaccetabile anche per l'assessore regionale alla protezione civile Angelo Sciapichetti, intervenuto sulla questione per dire che " cittadini già duramente colpiti dal sisma non possono trovarsi senza la possibilità di riscaldarsi e cucinare. Siamo al fianco delle famiglie costrette a subire l'ennesimo disagio- ha detto- per fatti non imputabili alla Regione. Ciò nonostante la Regione Marche, non appena venuta a conoscenza dell'interruzione del caso, che riguarda 4 famiglie, ha provveduto tempestivamente a contattare i referenti Eni, chiedendo che venga risolto il più velocemente possibile un disservizio non imputabile alla Protezione Civile regionale.  La scelta del fornitore dei servizi- ha concluso Sciapichetti- è infatti in capo all'assegnatario della casetaa secondo le regole del libero mercato". 

Con una nota anche i responsabili di Cisl Macerata Silvia Spinaci, Cisl di Camerino Rocco Gravina e Adicosnsum, hanno fatto sapere di aver ricevuto conferma da parte dei vertici nazionali di Eni Gas e Luce che domani stesso la questione verrà risolta con la riattivazione delle utenze delle Sae di Camerino.

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